venerdì 28 giugno 2019

La mancata presenza di Jamie e Claire

Perché Jamie e Claire non erano presenti alla nascita del nipote nella quarta stagione.

Il finale della quarta stagione di Outlander è stato strappalacrime alla massima potenza: il Giovane Ian si è offerto ai Mohawk in cambio della libertà di Roger, mentre Brianna ha dato alla luce un figlio che potrebbe essere o meno il figlio di Roger. Ma i fan di Drums of Autumn di Diana Gabaldon - il quarto libro della serie di Outlander, su cui si basa la stagione - non hanno potuto fare a meno di notare una leggera mancanza nel finale altrimenti mozzafiato. A differenza di quanto accade nel libro, Claire e Jamie non erano presenti alla nascita di Jeremiah, o Jemmy, a River Run. Invece, Claire e Jamie si sono riuniti a Bree dopo che lei ha dato alla luce il loro primo nipotino.
La produzione della stagione 5 in Scozia è nel pieno dei lavori e il produttore esecutivo Matthew B. Roberts e la star Sophie Skelton (Brianna) hanno accettato di rompere la Droughtlander rispondendo ad alcune domande scottanti sulla quarta stagione - in particolare, perché la nonna e il nonno si sono totalmente persi il momento della nascita. Ecco cosa hanno detto!

I fan sono rimasti delusi dal fatto che Claire e Jamie non siano stati testimoni della nascita di Jemmy.
Sophie Skelton: Lo so. Posso assolutamente capirne il motivo. Ovviamente parlando del libro, questa è una scena bellissima, e penso che sarebbe stato un bel momento per la famiglia Fraser. Ma penso che, fortunatamente, lo compensiamo quando Brianna esce con Jemmy e si rende conto che Roger non è con loro. Hanno quell'importante piccolo momento familiare. Parole non dette vengono espresse specialmente nella scena al tavolo da pranzo quando Bree si unisce a loro. I Fraser sono davvero lì per sostenersi a vicenda.


Matthew B. Roberts: Ancora una volta, nella struttura generale, è stata presa la decisione di non mostrare qualcosa. C'è sempre il dibattito nella stanza [degli scrittori]. Si può discutere 100 volte di qualcosa e qualcuno alla fine prende una decisione. Non discuto mai se sia una decisione giusta o sbagliata, o se sia buona o cattiva. È solo una decisione, e poi segui la linea. Ti volti e fai il miglior lavoro possibile.

Skelton: Oggi si avvicina alla storia di molte donne moderne. Ci sono mamme single, o forse i loro genitori non ci sono perché morti. Per qualcuno dell'età di Bree, penso che mostri una grande forza per il personaggio, l'essere circondata, non da estranei, ma da persone che non conosce veramente. Non conosce davvero bene Jocasta, e Lizzie è una persona che conosce relativamente. Phaedra è nuova. Per Bree farlo da sola è, penso, piuttosto importante. Mostra quanto sia andata avanti rispetto all'inizio della stagione in termini di crescita, diventando donna. Inoltre, le dà quel momento, solo lei e Jemmy, quando sente che potrebbe non essere in grado di accettarlo. Poi quell'amore materno viene fuori e si rende conto che può accettare questo bambino, non importa chi sia il padre.


Le riprese della stagione 5 di Outlander sono iniziate ad aprile. I prossimi 12 episodi saranno basati su The Fiery Cross, il quinto libro della serie best-seller di Diana Gabaldon. La storia continuerà nell'America coloniale mentre i Fraser costruiscono la loro nuova vita nel Ridge che porta il loro nome.

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giovedì 27 giugno 2019

Bees: Assaggi

[Ho appena usato questo snip altrove on line per illustrare un po’ di tecniche di scrittura – per esempio, intrecciando dettagli domestici nella struttura di una scena più ampia che ha a che fare con qualcos’altro – perciò ho pensato che potrei condividerlo anche con voi ragazzi. Spero che vi piaccia!]
Annuii amabilmente e gli porsi il cucchiaio.
“Assaggia questo, per favore, e dimmi se pensi che vada bene per il consumo umano.”
Si fermò con il cucchiaio a metà strada verso la sua bocca.
“Cosa c’è dentro?”
“Speravo che potessi dirmelo tu. Penso che possa essere carne di cervo, ma Mrs MacDonald non lo sa per certo; suo marito è arrivato a casa con questo da un viaggio nei villaggi Cherokee e non aveva nessuna pellicola, e lui dice di essere stato troppo ubriaco quando lo ha vinto ai dadi per aver chiesto.”
Le sopracciglia si sollevarono più in alto possibile, annusò cauto, soffiò sulla cucchiaiata di stufato bollente, poi leccò un piccolo assaggio, chiudendo gli occhi come un degustatore francese che giudica le virtù di un nuovo Beaujolais.
“Hmm,” disse. Ne leccò un altro poco, comunque, cosa che era incoraggiante, e alla fine prese tutto il boccone, che masticò lentamente, gli occhi ancora chiusi in concentrazione.
Alla fine ingoiò e, aprendo gli occhi, disse. “Ci vuole del pepe. E magari aceto?”
“Per il sapore, o per disinfezione?” chiesi. Guardai la credenza chiedendomi se avrei potuto racimolare abbastanza avanzi dal suo contenuto per una cena sostitutiva.
“Sapore,” disse, superandomi per immergere di nuovo il cucchiaio. “È abbastanza salutare, comunque. Penso sia wapiti – e carne da un cervo molto vecchio e duro. Non è Mrs Mac Donald che pensa che tu sia una strega?”
“Be’, se lo pensa, se lo è tenuto per sé quando mi ha portato il suo figlio più piccolo ieri, con una gamba rotta. Il più grande mi ha portato la carne questa mattina, ma aveva un odore strano.”

sabato 22 giugno 2019

Outlander: Intervista a Caitriona Balfe

Caitriona Balfe dice che Claire e Jamie di Outlander insegnano che l’amore è qualcosa per cui vale la pena combattere.
Sam Heughan (Jamie), Caitriona Balfe (Claire), Sophie Skelton (Brianna), Richard Rankin (Roger), la produttrice esecutiva Maril Davis, la produttrice esecutiva/autrice Toni Graphia e lo scenografo Jon Gary Steele recentemente sono andati a Los Angeles per partecipare all’evento di Starz FYC nel Century City, Calif., per promuovere la stagione quattro di Outlander per l’attuale stagione di premi.
Parade.com era presente (vedere la precedente intervista in esclusiva con Heughan) per il panel e in questa sezione, includiamo gli argomenti discussi con Balfe.
Claire è una donna moderna degli anni '40 del 1900 e va indietro in un’epoca in cui le donne non hanno possibilità di azione; fondamentalmente sono proprietà del marito. Com’è da interpretare?
Questa è stata la cosa grandiosa dell’interpretare questo personaggio. L’abbiamo trovata giovane donna – era chiaramente sulla ventina – e suo marito era la persona a cui lei si è sottomessa in molti modi. Claire è cresciuta molto per questo.
Ora Claire ha 50 anni. È stato incredibile percorrere quella vita con questo personaggio e guardarla crescere. Claire è una persona davvero irruenta e impulsiva. Il suo bisogno di giustizia e di essere in grado di dire qualcosa al momento non è cambiato ma quello che è stato interessante è vederla diventare più saggia e non tanto impetuosa e imparare la calma.
Questo è il bello di fare uno show. Ci siamo stati 6 anni e mezzo. Puoi lasciare che questi personaggi evolvano in modo molto organico. Penso che io e Sam abbiamo amato il fatto di aver avuto l’opportunità di accompagnare questi personaggi in un tale viaggio.
Complimenti a Claire per far sentire la propria voce sul fatto che la schiavitù è una cosa sbagliata.
Grandi complimenti ai nostri autori per aver provato a descrivere la realtà dell’America coloniale e le sue aspettative e per aver dimostrato cosa c’è dietro alle persone che hanno creato la democrazia che abbiamo adesso. Penso che sia molto importante mostrare da dove viene ognuno. Dimostrarlo nel modo giusto in questa stagione l’abbiamo presa come una grande responsabilità.
Una delle cose che la gente dice sempre è che questo è il modo in cui le persone erano allora, ma c’erano sempre persone che, non importa in che epoca, sapevano ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Questa è una cosa di cui abbiamo sempre parlato. Non puoi mai interpretare un periodo di tempo. Le persone sono persone. Le persone possono non essere in grado di dire come si sentono ma hanno avuto gli stessi sentimenti dall’inizio dei tempi. Penso che nessuna donna nel passato stesse seduta lì dicendo, “Concordo completamente che dovrei essere un cittadino di seconda classe,” o “Questa è una grande schiavitù per me”. Le persone non erano così, perciò i sentimenti sono ancora lì. È solo quello che ti è permesso di fare con quei sentimenti. Ed è interessante in questi drammi storici poter esplorare come ti senti come essere umano e farsi prendere dall’emotività all’interno delle costrizioni di quel periodo.
Cosa significa casa per Claire?
Penso, sicuramente, che per Claire casa sia la sua vita con Jamie. Mentre Jamie è stato sempre legato alla Scozia e quella era la sua casa, Claire ha sempre cercato di scoprire che cosa casa significa per lei. Si è sempre sentita senza legami. È solo quando incontra Jamie che ha veramente quest’ancora. Poi Brianna ne è il prodotto, quindi queste persone sono la sua casa.
Cosa speri che le persone facciano proprio di questo show alla fine?
Una cosa che mi piace è che mostra che vale la pena combattere per l’amore.
Cos’è in Outlander che ha un tale fascino globale e che ha trovato velocemente il favore del pubblico?
Penso siano le incredibili persone di talento che abbiamo. Il nostro show è bello anche dal punto di vista visivo. Il talento di Gary, del reparto costumi. Superano sé stessi ogni anno. Penso che quando parli a chiunque di questo show, è anche di come sia bello dal punto di vista visivo.
Parlaci degli incredibili set creati da Jon Gary Steele
Penso che la gente non si renda conto di quanto lavoro ci sia in questi set. La gente pensa che andiamo e troviamo queste costruzioni e che sono già lì, ma quello che Gary crea da zero… River Run è stato il set più incredibile. Quando guardi la campagna scozzese e immagini che qualcuno possa trasformarla e farla sembrare il Nord Carolina in un modo così incredibile. Noi attori siamo completamente trasportati. Lui rende il nostro lavoro così facile e ha così talento.
Hai un costume preferito tra quelli che hai indossato?
La scorsa stagione Terry [Dresbach] e Nina [Ayers] hanno fatto un lavoro incredibile. Ogni stagione racconta una storia diversa. Il nostro show si muove da una stagione alla successiva e l’ultima stagione è stata una stagione speciale per tutti noi nel raccontare la storia di un immigrato che arriva in America e i nostri costumi riflettevano questo.
Il mio costume preferito era questo look di frontiera in cui Claire indossava questo cappotto maschile di seconda mano e questo racconta la storia di com’era andare in questa landa selvaggia e dover vivere nel territorio. Questo è la cosa grande dell’essere in costume – è anche raccontare una storia.
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sabato 15 giugno 2019

Bees: Lettere

Hai deciso di scrivere a Minnie, allora?” la voce di John era casuale, ma la domanda non lo era.
“No”.
“Ma tu – oh. Capisco, vuoi dire che non hai ancora deciso, ed è il motivo per cui stai girando sul quel foglio di carta come un avvoltoio in attesa di qualcuno che muoia.”
Hal aprì gli occhi e si sedette dritto, fissando John con uno sguardo che significava che avrebbe voluto zittirlo come un baule. John, comunque, prese la bottiglia di brandy e riempì la coppa di Hal.
“Lo so,” disse semplicemente. “Neanche io vorrei. Ma pensi che Ben sia realmente morto, allora?”
“No. Dannazione no”. La coppa si inclinò nella mano di Hal. Lui la salvò e non più di una spruzzata di brandy cadde sul suo panciotto, che lui ignorò.
John lo osservò, la sua stessa espressione deliberatamente vuota.
“È solo che non ti ho mai visto cominciare una lettera, a chiunque, con la formula di saluto, ‘Caro’”.
“Non ne ho bisogno,” disse Hal irritabile. “Beasley fa tutte queste assurdità quando si tratta di una cosa ufficiale, e se non lo è, chiunque a cui io stia scrivendo già sa chi è e cosa penso di lui, per l’amor di Dio. Inutile ostentazione. Mi firmo”, aggiunse dopo una breve pausa.
John prese un altro piccolo sorso, pensando a Stephen von Namtzen, che scriveva ogni tanto, sempre rivolgendosi a lui con formalità tedesche come “Mio Stimato e Nobile Amico”, anche le lettere stesse tendevano ad essere molto meno formali… le formule di saluto di Jamie Fraser variavano dall’informale “Caro John” al leggermente più cordiale “Mio caro amico”, e a seconda dello stato dei loro rapporti a “Egregio Signore” o a un freddo “My Lord”, nell’altro senso.
Forse Hal aveva ragione. Le persone a cui scriveva non avevano mai dubbi su cosa lui pensasse di loro, e lo stesso era vero per Jamie. Forse era un bene da parte di Jamie dare un segno di avvertimento, così lui poteva aprire una bottiglia prima leggere oltre…
Il brandy era buono, scuro e molto forte. Avrebbe dovuto aggiungere dell’acqua, ma data la rigidità del corpo di Hal penso che fosse un bene che non l’avesse fatto.
_Cara M_ era vero che Hal gli aveva sempre indirizzato lettere semplicemente come “J”. Per fortuna Mr. Beasley, il segretario di Hal, faceva attenzione alla corrispondenza di Hal, o il Re avrebbe potuto benissimo vedersi indirizzato bruscamente come “G”. O sarebbe stato “R” per Rex”?
By Diana Gabaldon

martedì 11 giugno 2019

Outlander: Intervista a Sam Heughan

Esclusivo: la star di Outlander Sam Heughan promuove la Stagione 5, parla di grandi amori e del suo nuovo film Bloodshot.
Sam Heughan si è preso una pausa dalle riprese, in Scozia della stagione cinque di Outlander, che si baserà sul romanzo The Fiery Cross (La Croce di Fuoco e Vessilli di Guerra nella versione italiana n.d.r.) dell’autrice Diana Gabaldon, per partecipare domenica all’evento di Starz FYC nel Century City, California.
Prima del panel che era composto da Heughan (Jamie), Caitriona Balfe (Claire) Sophie Skelton (Brianna), Richard Rankin (Roger), dalla produttrice esecutiva Maril Davis e dalla produttrice esecutiva/autrice Toni Graphia e dallo scenografo Jon Gary Steele, Parade.com ha parlato con Heughan della stagione cinque, di amore, e del film in arrivo come controparte di Vin Diesel.
C’è una cosa su Jamie nella stagione cinque che puoi anticipare? Quando lo abbiamo lasciato alla fine della stagione quattro, era stato incaricato di formare una milizia e inseguire Murtagh (Duncan Lacroix).
Non posso dire molto, ovviamente, ma come abbiamo visto nella stagione quattro, Jamie è dalla parte delle Giubbe Rosse. Lui ha fatto questo accordo con le Giubbe Rosse, l’esercito britannico, perciò in effetti è dal lato opposto a dove si trovano realmente la sua fedeltà e la sua lealtà, ma sappiamo che deve farlo. Ha bisogno di farlo per la sua famiglia e per i suoi fittavoli. Deve salvaguardare questa terra e renderla un posto sicuro per loro, perciò si allea con i britannici. Per Jamie è una cosa abbastanza difficile da fare.
Lui sa anche in anticipo quello che sta per succedere perché Claire viene da futuro. Quindi, non pensi che potrebbe fare piani migliori di quanto ha fatto prima?
In Outlander, Jamie e Claire cercano sempre di lottare: lottare contro il tempo e contro il destino. Sicuramente, lo abbiamo visto riguardo a Culloden e sappiamo che la battaglia che stanno affrontando adesso è veramente grande, la Guerra di Indipendenza. Lui sa da quale lato deve stare, e, sfortunatamente, al momento, è dal lato sbagliato, ma lo sa. Claire lo sa. Stanno solamente provando a volgere la situazione a loro vantaggio, ma giocare con il destino non è mai stato un bene.
La più grande sfida della stagione cinque finora?
Abbiamo girato solo due episodi e mezzo, ma finora, la sfida è che c’è questo insediamento completamente nuovo. Fraser’s Ridge ha prosperato molto. Ci sono molte città nelle vicinanze e si può percepire la sua crescita graduale. Ci sono le nuvole in lontananza che si accumulano a causa della grande guerra. Jamie e Claire stanno lottando davvero per essere sicuri di essere dalla parte giusta. Penso che la grande portata di quello che stiamo affrontando e anche il gran numero di attori e di location sia una sfida. Stiamo ancora girando in Scozia per l’America, perciò anche questa è una sfida.
Nella stagione in arrivo Jamie non è solo padre ma è nonno.  Com’è avere il bambino in giro?
É stato notevole. Non ho mai interpretato un nonno finora. La nostra famiglia è cresciuta e l’insieme è cresciuto, ed è bello vedere Jamie essere questa figura protettiva, questa figura di padre. È anche una sorta di capo clan onorario. Si prende molta cura di tutti in tutto Fraser’s Ridge, perciò ha molte responsabilità.
In effetti lui è più grande di quanto sia tu. È facile da interpretare?
Sfortunatamente, non è molto più vecchio di me. Lo abbiamo invecchiato. Notoriamente le persone con i capelli rossi non diventano veramente grigi. Diventano biondi, così abbiamo fatto un invecchiamento molto limitato, ma le persone vedranno la differenza tra questa stagione e la prima. Dobbiamo abbracciare, speriamo, altre tre o quattro stagioni, perciò non vogliamo cominciare dando già a Jamie un bastone da passeggio, ma sì, sta invecchiando e forse non così tempestoso e pronto a perdere le staffe. È più un uomo riflessivo in questa stagione ed è bello vederlo crescere.
Jamie e Claire sono due dei personaggi più romantici della letteratura con un amore che attraversa il tempo. Credi che ci sia quel tipo di amore?
Penso che ci sia, e penso che tutti aspiriamo a esso. Penso che sia forse il motivo per cui i libri di Diana Gabaldon hanno funzionato così bene e perché hanno una grande gruppo di persone che investono in quello. Penso che sia qualcosa a cui tutti aspiriamo e tendiamo, perciò sì, vorrei pensare che sia reale e mi piacerebbe credere che un giorno potrei averlo io stesso.
Tu hai lavorato prima di Outlander, ma questo show ti ha davvero cambiato la vita. Puoi parlarci un po’ di come è meglio ora?
Ha cambiato completamente la mia vita. Prima dello show ero un attore saltuario e ora, eccomi qui nel centro commerciale Century City. Ma è stato incredibile. Ci ha dato molte opportunità. Ho potuto fare un paio di film questa estate.
Abbiamo fatto quell’intervista per The Spy Who Dumped Me (Il tuo ex non muore mai n.d.r.)
Ne ho fatto un altro in uscita l’anno prossimo con Vin Diesel e ho fatto anche un film indipendente, perciò è stato grandioso essere scelto e scegliere progetti e penso che crescerà l’anno prossimo.
Parlami di quello con Vin Diesel.
Si chiama Bloodshot. È un fumetto e io interpreto un Navy Seal che ha attraversato diversi traumi ed è stato cambiato dalla tecnologia e trasformato in un soldato migliore. È una parte incredibile ad essere onesti. Molto, molto diversa da quelle che interpreto di solito.
Vin è una tale star di azione? Com’è stato? 
È stato grandioso. Ho dovuto lottare molto con lui, perciò, spero, che alle persone piaccia.
Hai dovuto allenarti?
Molto. È un ruolo molto fisico e mi è piaciuto davvero. Quando la gente vedrà il personaggio, spero, vedrà che si tratta di un personaggio veramente iconico che interpreta un nuovo super eroe, o un super cattivo forse.

domenica 9 giugno 2019

La battuta mancante di Outlander

Toni Graphia, produttrice di Outlander, dice che c'è una scena di un libro che lei non avrebbe mai tagliato.

I fan dello show targato Starz, Outlander, e i fan della serie di romanzi omonimi di Diana Gabaldon, sono molto leali, ma per la produttrice Toni Graphia, ci sarebbero sempre stati dei momenti presenti nei romanzi che non sarebbero arrivati sul piccolo schermo. La maggior parte di queste omissioni, dice, si possono sopportare, ma ha un rimpianto che continua a consumarla.

Digital Spy riporta che il rovescio della medaglia è il fatto che alcune parti vengono arricchite di dettagli per la televisione e vengono scritti dei dialoghi non presenti nei libri. Ad esempio, il personaggio di Murtagh è stato ampliato, mentre il suo personaggio è scomparso nei romanzi, ed è ancora vivo nella serie Starz.
La Graphia ha detto che ha sempre saputo che alcune omissioni erano inevitabili, e sperava sempre che i fan dei libri fossero "propensi al perdono", ma c'è una piccola scena che lei desiderava davvero non venisse tagliata.
"C'è una conversazione, credo, forse nel primo libro (in realtà è nel secondo n.d.t.) in cui Jamie guarda gli alberi di Lallybroch, e fa questo bellissimo discorso in cui dice a Claire: "Conosco questa terra benissimo. Conosco questi alberi e so quando pioverà, perché le foglie si girano in modo tale che se ne vede la parte inferiore, cosicché tutto l'albero acquista una tinta parecchio più chiara.'"
Graphia dice che era un bellissimo discorso su quanto amasse la sua terra, e spiega davvero come Jamie si senta nelle sue terre e nella sua patria. La produttrice dice che era perfetto, ma non riusciva a trovare il punto giusto in cui inserirla, e con tante riscritture, è diventato frustrante.
"Mi è rimasta così impressa nella mente che ho rifatto lo script circa quattro volte per provare ad inserirla. E poi a volte quei momenti più piccoli sono quelli che vengono tagliati, se l'episodio è lungo. Proverò a metterlo da qualche altra parte."
Spiega che la battuta della prima stagione le è rimasta impressa nella mente, in particolare quando è arrivato il momento per Jamie di parlare di come si sente a proposito di Fraser's Ridge nella colonia americana del North Carolina. Graphia è impegnata a far funzionare le cose e ad andare avanti con il minor numero possibile di rimpianti.
Fortunatamente per i fan della Graphia e di Outlander, Diana Gabaldon ha fornito a tutti pagine e pagine di testo e dialoghi per rendere la serie interessante per gli anni a venire.

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sabato 8 giugno 2019

Outlander: Intervista a David Berry

Il favorito di ‘Outlander’ David Berry dice che lo show ha accresciuto il suo ‘capitale sociale’, parla di ‘peripezie’ e spinoff (esclusivo)
L’attore rivela anche cosa c’era nella lettera che ha scritto alla costar Sam Heughan… nei panni del personaggio… prima di filmare la loro reunion nella Stagione 4.
Mentre l’adulto Lord John non compare in “Outlander” fino alla Stagione 3 della serie Starz, era già uno dei favoriti dei fan prima che l’attore David Berry dicesse la sua primissima battuta.
L’amato personaggio passa da carceriere di Jamie (Sam Heughan) a uno dei migliori e fidati amici di Fraser nel corso della sua vita nello show sui viaggi nel tempo. Mentre Grey – un omossessuale in un’epoca in cui non era culturalmente accettato – ha sempre desiderato di più da Jamie, rimane un desiderio non corrisposto.
A complicare di più la faccenda: Grey è anche il padre adottivo e il principale tutore del figlio illegittimo di Jamie, Willie, che si è avventurato con il Lord in America nella Stagione 4 per una reunion a lungo attesa.
Anche se Berry è apparso in 5 episodi come personaggio, ha fatto certamente abbastanza impressione sul fandom dello show. I fan sia della serie che dei libri di Diana Gabaldon da cui è adattata sono ottimisti riguardo a una serie spinoff, dato che l’autrice ha una raccolta di romanzi e di racconti centrati su Grey che possono servire come ispirazione.
TooFab ha raggiunto Berry in vista dell’uscita dell’home video della Stagione 4, laddove ha spiegato la sua partecipazione allo show a giochi iniziati, la lettera che ha scritto a Heughan come personaggio prima che girassero la scena della loro reunion, le “peripezie” sul set e cosa pensa delle chiacchiere sullo spinoff.
Per tornare un po’ indietro – com’è stato per te unirti allo show nella terza stagione? 
Fortunatamente ero all’oscuro di molte cose del fanbase. Sapevo che aveva un grosso seguito, ma non capivo veramente cosa significasse. Ci sono arrivato alla cieca, che probabilmente è il modo migliore perché avrei potuto essere intimidito nel fare qualsiasi scelta creativa ed essere completamente sopraffatto. Penso che dopo aver girato il mio primo episodio, mi sono sentito bene riguardo a quello che avevo fatto, ma anche molto ansioso riguardo a come poteva essere accolto. Quando qualcosa è così amato, sei in un certo senso in competizione con l’attaccamento già solido delle persone a un’idea di personaggio. Fa molta paura.
E poi lo show è stato trasmesso e a ognuno è piaciuta la tua interpretazione. Qual è la reazione dei fan che hai visto di persona?
È straordinario. C’è uno straordinario amore per lo show, sostegno per gli attori. La mia interazione è stata veramente positiva, e avere questo riscontro, questo riscontro uno a uno, è qualcosa di veramente unico e speciale di Outlander. Non solo alle convention e così via, ma nella vita, se dici quello che fai e lo show di cui sei parte, la persona dice, ‘oh Outlander! Tantissimi amano lo show, mia moglie o mia madre amano questo show.” Improvvisamente vedi il tuo capitale sociale salire a un livello alto tra gli amici e la famiglia. È veramente una cosa speciale e straordinaria.
Prima di girare la Stagione 4, ho letto che hai inviato una lettera a Sam nei panni del personaggio Lord John Grey. Cosa gli hai detto e lui l’ha mai letta o ti ha risposto?
La lettera era un tentativo per stabilire una connessione con lo show, e anche per costruire una storia intorno a quello che era successo nell’intervallo di tempo tra la Stagione 3 e la Stagione 4. C’è molta storia non detta. Ovviamente, l’ultima volta che abbiamo visto John lui è in Giamaica e poi all’improvviso è a Fraser’s Ridge, c’è una certa mancanza di collegamento. Perciò volevo creare una storia immaginaria di quello che aveva fatto durante questo periodo e di come era stata la relazione tra me stesso e Willie e far entrare il personaggio di Sam in questo, perché immaginavo che si sarebbero scritti in quel tempo.
Ho tenuto fuori dalla lettera le mie sensazioni più profonde e le ho conservate per quando lo avrei visto [ride]. Sam l’ha ricevuta, l’ha apprezzata, ma è un uomo molto impegnato, non penso che abbia avuto il tempo di rispondere. Non penso di aver avuto una risposta.
Puoi parlare anche della scena inedita di Outlander – un momento girato specificamente per la versione home video – tra Lord John e William?
Quando all’inizio l’ho ricevuta, ho detto, cosa? Non sapevo cosa fosse. Penso che mi sia stato spiegato solo più tardi che sarebbe stata nel DVD. Ho pensato che fosse una parte del personaggio davvero interessante.
Penso che sia particolarmente buona per la comprensione del pubblico di Willie e di quello che sta passando. In quell’episodio, c’è così tanto sull’apparizione di Lord John, sul suo ritorno, quello che si può perdere è la tragedia di quanto è successo a William che ha perso sua madre, Isobel, e l’impatto che ha avuto sulla sua vita. William, ha circa 12 anni e uno arriva a capire quale sia il suo ingresso emotivo in questo episodio, forse perché per Lord John portare William a incontrare Jamie è molto importante in questo particolare momento, in questo momento di lutto.
La gente adora le scene degli errori e so che la versione della Stagione 4 ne contiene una. Ci sono dei momenti particolari dal set che ricordi per non essere stato capace di completare?
Mi sono sporcato molto, perciò forse mi hanno escluso da queste scene per proteggere la mia carriera. Talvolta sono davvero poco professionale. L’ho riguardato e penso che Sam e Caitriona Balfe ne abbiano preso la maggior parte. Ma, ovviamente, lavoriamo moltissime ore e a volte è materiale molto impegnativo e sei anche con un gruppo di persone che per la maggior parte sono grandi amici, delle peripezie sono destinate ad accadere. Sono sempre contento quando la camera le coglie, e penso che ogni attore tragga un orgoglio segreto ad essere incluso in una scena di errori, mi spiace di un esserci più.
Abbiamo parlato un poco dei fan prima, ma come ti fa sentire, da attore, sapere che a tutti piacerebbe uno spinoff di Lord John? Sappiamo che Diana ha detto che lei sarebbe fuori, c’è già una serie di libri a cui ispirarsi e i fan vogliono qualcosa di nuovo da guardare tra le stagioni!
Sono molto lusingato e contento di essere parte della discussione. Credo che sia un merito per Diana e per il personaggio che ha creato e, in secondo luogo,  per lo show e per suoi fan e immagino di essere incluso da qualche parte. Sono molto umile davanti a questo. È davvero una grande cosa essere affermato nel lavoro ed essere supportato in questo modo.
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