Quattro giorni dopo…c’era voluto più tempo di quanto previsto per trovare quello che era necessario...Lord John Grey stava nudo nel mezzo di un boschetto di manghi, su una collina che dominava la fattoria dei Mendez.
Aveva visto la grande casa mentre andavano a cavallo nella piantagione, una struttura disordinata di stanze aggiunte negli anni, strane ali che spuntavano da luoghi inaspettati, ammassi di fabbricati raggruppati vicini in una costellazione disordinata…Uno di quelle complicate...pensò, guardando verso di esso…Cassiopea, forse o l’Aquario. Una di quelle dove occorre semplicemente la parola degli antichi astronomi per quello che si sta guardando.
Le finestre della casa principale erano illuminate, con la servitù che andava avanti e indietro come ombre nel crepuscolo, ma erano stati troppo lontani per sentire qualsiasi rumore del posto e lui era rimasto con una sensazione strana di aver visto qualcosa di spettrale, che poteva essere inghiottito improvvisamente dalla notte.
Infatti, lo era stato, nel senso che la fattoria era invisibile dalla sua posizione attuale…e una buona cosa, anche. I suoi abiti da viaggio giacevano in una pozza su una forma di foglie nella quale affondavano i suoi piedi nudi e piccoli insetti stavano trattando le sue parti intime con una familiarità sconveniente. Questo lo spinse a rovistare nel suo zaino innanzi tutto per trovare la bottiglia di essenza di menta e cocco e applicarla abbondantemente prima di vestirsi.
Non per la prima volta…né per l’ultima, era sicuro… rimpianse profondamente l’assenza di Tom Byrd. Era in effetti capace di vestirsi da solo, sebbene sia lui che Tom agissero in base al tacito presupposto che non lo fosse. Ma quello che gli mancava di più al momento era la sensazione della solenne cerimonia che accompagnava la sua vestizione in alta uniforme da parte di Tom. Era come se assumesse un’altra personalità con la giacca scarlatta e la stringa d’oro, con il rispetto di Tom che gli dava fiducia nella sua autorità come se avesse indossato non solo l’uniforme ma anche un armatura e un ruolo.
Poteva utilizzare questa dannata convinzione proprio ora. Imprecò sottovoce tra i denti mentre si dibatteva nelle braghe di fustagno e si spazzolava i pezzi di foglie dai piedi prima di tirare su le calze di seta. Era un azzardo, ma sentiva che le possibilità che questi uomini lo prendessero sul serio, ascoltandolo e...sopratutto...credendogli sarebbero aumentate se fosse apparso non come un sostituto di Malcom Stubbs, ma come l’incarnazione dell’Inghilterra, per così dire, e vero rappresentante del Re. Avrebbero creduto che poteva fare quello che diceva avrebbe fatto per loro, o sarebbe andato a baracca e burattini per i proprietari terrieri e per lui.
“Non farebbe bene la dannata marina”. Mormorò annodando la sua cravatta al tatto
Fatto finalmente, i suoi abiti da viaggio chiusi nello zaino, tirò un sospiro di sollievo e stette ancora per un minuto per concentrarsi e sistemarsi nell’uniforme.
Non aveva idea che gli alberi di mango crescessero fino a quelle dimensioni; questo era un vecchio boschetto; gli alberi ognuno alto più di cento piedi, le foglie che si alzavano a cadevano gentilmente nella brezza serale, producendo un suono come il mare di sotto. Qualcosa scivolò pesantemente sulle foglie cadute vicino a lui e lui si bloccò. Ma il serpente...se era quello...continuò per la sua strada, indisturbato dalla sua presenza.
Rodrigo, Azeel e Innocencia erano dove li aveva lasciati, lontani non più di cento iarde, ma si sentiva completamente solo. La sua mente si era svuotata e accolse quella tregua. Frutti acerbi caduti per il vento di una tempesta giacevano tutto intorno come pallide palle verdi da cricket tra le foglie, ma i frutti ancora sugli alberi erano diventati gialli...li aveva visti nella penombra appena arrivati nel boschetto...e avevano cominciato a tingersi di cremisi. Ora era buio, e sentiva solo i mango quando sfiorò un ramo basso e sentì la pesante oscillazione del frutto.
Stava camminando senza aver pensato di farlo e non ricordando di aver fatto il primo passo, ma camminava, spinto all’azione da una sensazione che fosse tempo.
Scese attraverso il boschetto e trovò Rodrigo e le ragazze in piedi, in una conversazione sussurrata con una giovane donna alta di scorta..la cugina di Innocencia. Alejandra, che li avrebbe portati nel capannone del tabacco.
E tutti si voltarono a guardarlo, e gli occhi di Alejandra si allargarono, scintillanti nel chiaro di luna.
“…figlio…” disse
“Grazie, madam,” disse e si inchinò a lei. “Vogliamo andare?"
Traduzione di Iolanda
Il mio respiro apparve come vapore bianco nella penombra del capannone del fumo. Nessun fuoco era stato acceso all'interno da più di un mese, e l'aria odorava di cenere e sangue vecchio.
“Quanto pensi che pesi questa cosa?” Brianna mise le mani sulla spalla dell'enorme maiale bianco e nero adagiato sul tavolo greggio contro la parete di fondo e si chinò per valutare il proprio peso in rapporto. La spalla si mosse leggermente - il rigor era già passato da tempo, nonostante il freddo - ma il maiale in sé non si mosse di un centimetro.
"A occhio e croce, in origine pesava alquanto più di tuo padre. Forse circa 140 chili ancora vivo?" Jamie aveva dissanguato e sviscerato il maiale quando l'aveva ucciso; cosa che probabilmente aveva alleggerito il suo carico di circa una cinquantina di chili o giù di lì, ma c'era ancora un sacco di carne. Un pensiero piacevole per il cibo per l'inverno, ma una prospettiva scoraggiante al momento.
Srotolai la tela in cui conservavo i miei strumenti chirurgici più grandi; questo non era un lavoro per un normale coltello da cucina.
"Cosa ne pensi degli intestini?" Chiesi. "Utilizzabili, cosa dici?"
Lei arricciò il naso all'idea. Jamie non era stato in grado di portare molto altro al di fuori della carcassa stessa - e in effetti l'aveva trascinata - ma era stato abbastanza attento da recuperare dieci o quindici chili di intestino. L'aveva più o meno svuotato del contenuto, ma due giorni in un sacco di tela non aveva migliorato la condizione delle viscere non ripulite e non salate. Le avevo guardate in modo dubbioso, ma messe a bagno per la notte in una vasca di acqua salata, nella remota possibilità che il tessuto non si fosse rotto troppo da impedirne l'utilizzo come involucro per le salsicce.
"Non lo so, mamma", disse Bree con riluttanza. "Credo che siano abbastanza andati. Ma potremmo provare a salvarne un po'".
"Se non possiamo, non possiamo." Tirai fuori la più grande delle mie seghe da amputazione e controllai i denti. "Possiamo fare delle salsicce quadrate, dopo tutto." La salsiccia inscatolata era molto più facile da conservare; una volta correttamente affumicata, poteva durare a tempo indeterminato. Le polpette erano buone, ma dovevano essere trattate con più attenzione e dovevano essere conservate in botti di legno o in scatole con strati di lardo...non avevamo botti, ma…
"Lardo!" Esclamai, guardando in alto. "Maledizione! Me ne stavo dimenticando. Non abbiamo un bollitore, tranne il paiolo della cucina e non possiamo usare quello." Preparare il lardo avrebbe richiesto molto tempo e il paiolo della cucina forniva almeno la metà del nostro cibo cotto, per non parlare dell'acqua calda.
"Possiamo prenderne in prestito uno?" Bree guardò verso la porta, dove apparve il guizzo di un movimento. "Jem, sei tu?"
"No, sono io, zietta." Germain infilò la testa annusando con cautela. "Mandy voleva andare a trovare il petit bonbon di Rachel, e Grand-père ha detto che poteva andare se Jem o io l'avessimo accompagnata. Abbiamo buttato gli ossi e lui ha perso."
"Oh. Bene, allora. Vuoi andare fino in cucina a prendere il sacchetto di sale dall'ambulatorio della nonna? "
“Non ce n'è”, dissi, afferrando il maiale da un orecchio e sistemando la sega nella piega del collo. “Non era molto, e lo abbiamo usato tutto, tranne una manciata per mettere in ammollo gli intestini. Dovremo prendere in prestito anche quello.”
Trascinai la sega attraverso il primo taglio, e fui contenta di scoprire che mentre la fascia tra la pelle e il muscolo aveva cominciato a cedere – la pelle scivolava un po’ con una difficile manovrabilità – la carne sottostante era ancora ferma.
“Ti dico una cosa, Bree,” dissi premendo sulla sega appena sentii i denti graffiare tra le ossa del collo, “ci vorrà un po’ di tempo prima che io lo abbia scuoiato e tagliato. Perché non chiedi in giro e vedi quale signora potrebbe prestarci il suo bollitore per un paio di giorni, e una mezza libbra di sale per continuare’”
“Giusto” disse Bree, cogliendo l’occasione con evidente sollievo. “Cosa dovrei offrirle? Uno dei prosciutti.
“Oh, no, zia,” disse Germain piuttosto scioccato. “E’ troppo per il prestito di un bollitore! E non dovresti offrire in ogni caso,” aggiunse le piccole sopracciglia si alzarono insieme in un cipiglio. “Non devi contrattare un favore, lei sa che le darai quello che è giusto.”
Gli lanciò uno sguardo mezzo interrogative, mezzo divertito, quindi guardò me. Io annuii.
“Vedo che sono stata via troppo a lungo” disse con leggerezza e diede a Germain una pacca sulla testa, e scomparve per la sua commissione.
Traduzione di Iolanda
La parrucca sarebbe stata troppo grande, data la somiglianza della faccione rotondo di Malcom a un melone di grandi dimensioni, ma i capelli di Grey – gialli e visibili, come Malcolm aveva notato con un certo tatto – erano spessi e con quelli ammassati nella parrucca, il marchingegno in crine di cavallo stava saldamente, anche se scomodo. Sperò che Malcolm non soffrisse di pidocchi, ma dimenticò questa questione minore non appena passò attraverso le folle di persone nella strada fuori La Punta.
C’era un’aria di curiosità in strada; la gente gettava sguardi alla roccaforte mentre passava, chiaramente avvertendo qualche interruzione nella sua routine quotidiana. Ma la notizia non si era ancora diffusa; per questo Grey si chiese se la notizia avesse raggiunto ufficialmente l’ufficio del comandante...o il suo capezzale, casomai poteva essere. Né lui né Malcolm avevano avuto dubbi; solo le notizie più urgenti avrebbero preso l’imbarcazione per passare la catena di barriere con tale celerità.
La guardia all’ingresso della fortezza sulla strada gli aveva dato non più di un’occhiata casuale prima di fargli un cenno di passare; come avveniva in tempo di pace; c’erano nelle vicinanze molti civili e soldati all’interno del forte, e ce n’erano un sacco dalla pelle chiara e spagnoli dagli occhi azzurri. Il taglio del suo abito non era in stile spagnolo, ma non era affatto appariscente.
Cominciava ad aver bisogno di un cavallo...questa era la prima cosa. Poteva camminare 10 miglia, ma farlo in questo modo nelle sue scarpe elegante sarebbe stato lento e doloroso..e fare un viaggio di ritorno di 20 miglia a piedi...guardò il cielo; era appena passato mezzogiorno. Certo a questa latitudine il sole non sarebbe tramontato prima delle otto o nove, ma...
“Perché diavolo non ho chiesto a Stubbs qual è la parola per cavallo?” borbottò sottovoce, imboccando la strada attraverso la piccola piazza del mercato piena di odorose bancarelle con frutta ..riconobbe la piantaggine, certo, e la papaya, mango, noci di cocco e ananas, ma c’erano cose strane verde scuro che non aveva visto prima con la pelle ghiaiosa e oggetti verdi più leggeri che lui pensò potessero essere mele-crema...qualunque cosa fossero, profumavano in modo delizioso. Il suo stomaco brontolò... tra una cosa e l’altra non aveva mangiato dall’alba..la sua testa si girò di scatto, non appena sentì qualcosa di natura distintamente diversa. Letame fresco.
Traduzione di Iolanda
L'attore scozzese James McAnerney si è unito al cast della terza stagione di Outlander.
Meglio conosciuto per le sue partecipazioni ai film Book of Blood, Neds e Glasgow Girls, farà il suo debutto nella storia dei viaggi nel tempo quando uscirà nel mese di settembre.
Mostrando fiero il suo passaporto timbrato con un visto del Sud Africa su Twitter, l'attore ha così confermato il suo nuovo incarico.
Intervistato da un blog di Outlander, McAnerney ha raccontato la sua esperienza sul set: "E' stato incredibile. I dettagli che il dipartimento artistico, i costumi e il trucco sono fenomenali.
Tutti erano molto gentili, dal regista, al team di produzione, al cast. Sam e Cait erano molto gentili e calorosi."
La Starz non ha ancora rivelato quale personaggio l'attore di Glasgow interpreterà, ma di sicuro piacerà ai fan.
...secondo voi, sassenachs, chi potrà essere? 😉
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“Ma hai scoperto questo piano e piuttosto che farne parola col comandante….”
Malcolm scrollò le spalle.
“Beh, siamo in Guerra con la Spagna, no? Ho avuto un incontro con i due capi della rivolta e, emm, li ho convinti che c’è una via migliore per raggiungere il loro scopi.”
“Solo? Voglio dire...sei andato a incontrare questi uomini da solo?”
“Certamente,” disse Malcolm semplicemente. Non li avrei avvicinati, se fossi andato con una folla. Non avevo una folla a portata di mano, ad ogni modo,” aggiunse, girandosi verso Grey con un sorriso impacciato che improvvisamente tolse qualche anno al suo viso logorato dalle preoccupazioni.
“Ho incontrato la cugina di Innocencia al margine della piantagione Saavedra e lei mi ha portato in un grande capannone per il tabacco,” continuò, il ghigno che si dissolveva. “Era quasi sera, così scuro all’interno. Molte ombre, e io non potrei dire quanti uomini c’erano lì; sembrava che tutto il posto si muovesse e sussurrasse, ma probabilmente erano solo le foglie secche…erano piuttosto grandi, sai? Una pianta è quasi della dimensione di un uomo. Le appendono, su delle travi e loro si sfiorano l’una con l’altra con questa specie di fruscio secco, quasi come se ridacchiassero a se stessi...il vento ha investito anche me, un po’.
Grey provò a immaginare quell’incontro e sorprendentemente, poteva immaginarlo: Malcolm, piede artificiale e tutto, che zoppicava da solo in un capannone buio per convincere degli uomini pericolosi a rinunciare ai loro piani omicidi a favore dei suoi. In spagnolo.
“Tu non sei morto, perciò loro ti hanno ascoltato,” disse Grey piano. “Cosa gli hai offerto?”
“Libertà” Malcolm disse semplicemente. Voglio dire…l’esercito va in giro a liberare schiavi che arruola…perché la marina non dovrebbe essere altrettanto illuminata?”
“Ho qualche dubbio che la vita di un marinaio sia notevolmente migliore di quella di uno schiavo,” disse Grey con tono dubbioso. “in termini di cibo, non possono stare meglio di come stanno.”
“Non intendo che debbano arruolarsi, sciocco,” disse Malcolm. “Ma sono sicuro di poter convincere Albermarle o l’ammiraglio Pocock che loro potrebbero essere liberati in segno di rispetto per il loro servizio. “Se sopravvivono,” aggiunse pensieroso.
Grey stava cominciando a pensare che Malcolm poteva davvero essere un diplomatico decente. Tuttavia…
Traduzione di Iolanda
Outlander, terza stagione: Sam Heughan e Caitriona Balfe partono finalmente per il Sub Africa, commenti dall'Emerald City ComicCon.
Sam Heughan e Caitriona Balfe sono finalmente partiti per il Sud Africa per iniziare a girare gli episodi rimanenti della terza stagione di "Outlander". I membri del cast hanno partecipato ad un panel durante la Emerald City Comic Con, dove hanno condiviso alcuni dettagli sullo show, e anche risposto ad alcune divertenti domande dei fan.
La squadra di produzione sta già preparando i set in Sud Africa. Heughan (Jamie Fraser) ha rivelato nel corso del panel che sarebbero partiti proprio il giorno dopo la Emerald City Comic Con. Sugli episodi che sono già stati girati, l'attore ha detto che ha visto un paio di pezzi, e ha aggiunto che non vede l’ora che anche i fan vedano ciò che hanno creato.
La Droughtlander (ndt astinenza da Outlander) è considerevolmente lunga quest'anno. Nel caso in cui i fan si chiedano perché non possono semplicemente iniziare la messa in onda gli episodi che sono già stati girati, la Balfe (Claire) ha spiegato che devono girare almeno la fine dello spettacolo prima che inizi la messa in onda. La squadra, dopo che le riprese sono state completate, deve ancora lavorare al montaggio nella fase di post produzione,
La terza stagione di Outlander inizierà con le linee temporali di Jamie e Claire separate. Sulla riunione dei due personaggi principali, la Balfe ha detto che qualcuno è diventato un tipografo. Heughan, per tutta risposta, ha fatto una smorfietta ironica.
Qualche tempo fa è stata rilasciata on-line una foto di Claire appena dopo la nascita di Brianna. Heughan ha accusato Claire di aver sposato qualcun altro dopo aver lasciato Jamie. La Balfe ha precisato che il suo personaggio crede che Jamie sia morto, quindi non ci sono molte opzioni per lei. Ha fatto quello che ogni madre avrebbe fatto, che è quello di cercare di sopravvivere. L'attrice ha sottolineato il punto che non importa quale sia la situazione, il suo personaggio è un sopravvissuto.
Al fine di cercare di tenere Jamie fuori dalla sua testa, Claire concentrerà le sue energie nel lavoro nella terza stagione di "Outlander". Quest’anno la vedremo diventare medico. L'attrice ha detto che sarà il prosieguo della storia di Claire dal finale della seconda stagione. Come attrice è una sfida raccontare una storia che si estende per venti anni in poche scene, ha detto. Anche se sarà la storia separata di Claire quest'anno, è sempre una storia di come la perdita di Jamie abbia influenzato la sua vita, e in che modo tutto questo la trasformi nella donna che diventerà due decenni più tardi.
Uno dei fan ha chiesto notizie sulla pausa che Heughan e Balfe faranno dopo aver finito le riprese della terza stagione a giugno. I membri del cast hanno rivelato che il lavoro di scouting per trovare le nuove location è già iniziato. Ci sarà una breve pausa almeno per gli attori, ma si sono rifiutati di rivelare di più per paura di finire nei guai con la Starz.
I fan hanno sentito parlare molto di come Claire cambia nel corso degli anni, ma ben poco è stato rivelato su Jamie. Alla domanda su come abbia affrontato questo aspetto del suo personaggio quest'anno, Heughan ha tentato di rispondere senza rivelare eventuali spoiler o le cose cattive di cui non gli è permesso di parlare.
In termini di storia, ha detto sempre Heughan, i fan che hanno letto Voyager già sanno cosa sta per accadere, e lo spettacolo seguirà il libro abbastanza da vicino. L'attore ha poi anticipato che il suo personaggio non è più sé stesso all'inizio della terza stagione di "Outlander". Ed ha ulteriormente anticipato che la sua storia sarà sul viaggio che il suo personaggio farà per tornare ad essere il Jamie Fraser che era. Quel viaggio inizierà dopo la riunione con Claire. Questa riunione lo riempirà di nuova vita e lo porterà in ambienti nuovi, e più tardi il suo passato tornerà a tormentarlo.
Traduzione di VeroNica
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Caitriona Balfe di Outlander parla della scena della prima stagione che non abbiamo visto.
Padre Bain di Outlander probabilmente non merita il nostro tempo, ma certamente ne ha avuto un po' nella stagione 1, dice Caitriona Balfe.
L'attrice ha detto ai fan che si sono riuniti all' Emerald City ComicCon questo Venerdì che un episodio del romanzo Outlander di Diana Gabaldon era stato originariamente incluso in un episodio della prima stagione... fino a quando le cose non sono andate male.
Cha ha letto il libro ricorderà che il religioso arrabbiato incontra un branco di cani; quando le bestie lo mordono, Claire lo avverte che le ferite si sarebbero infettate se non adeguatamente pulite. E quando il caparbio la ignora e questo succede, il sacerdote lo usa come prova per accusare Claire di stregoneria per averlo maledetto.
"Padre Bain, abbiamo cercato di fare una scena in cui veniva attaccato dai cani, ma l'attore è stato davvero attaccato dai cani", la Balfe ha detto alla folla durante il panel, dove è apparsa al fianco del co-protagonista Sam Heughan. (Supponiamo, dal modo in cui i due ridacchiavano, che l'attore Tim McInnerny ne sia uscito illeso.) Ha aggiunto che l'incidente è stato uno dei motivi per cui neanche la lotta di Claire contro un gruppo di lupi, presente nel libro mentre sta tentando di liberare Jamie dalla prigione di Wentworth, non è mai apparsa sullo schermo.
"Mi sarebbe piaciuto vederti combattere con un lupo", ha detto Heughan.
"Sai, credo che avrei potuto sconfiggere un lupo", rispose Balfe.
Anche se gli attori hanno detto di non essere stati autorizzati a rivelare nulla sulla terza stagione della serie di Starz, un membro del pubblico ha chiesto loro di indicare - tramite le espressioni facciali - se la scena tanto annunciata della tipografia (durante la quale -Spoiler- Jamie e Claire si riuniscono dopo una separazione di 20 anni) è fedele a come è stato scritto in Voyager.
La risposta della Balfe: un si entusiasta della testa.
Outlander tornerà con la terza stagione nel mese di settembre.
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Malcom sembrava vent’anni più vecchio dell’ultima volta che Grey lo aveva visto. Aveva ancora le spalle larghe e il corpo massiccio, ma sembrava essersi ammorbidito e sprofondato su se stesso, come un melone leggermente guasto.
“Grey!” disse, con la faccia stanca che si rallegrava. “Da dove salti fuori?”
“Dalla fronte di Zeus, senza dubbio,” disse Grey. “Da dove vieni tu, se è per questo?” Le code del cappotto di Stubbs avevano uno spesso strato di polvere e lui puzzava fortemente di cavallo.
“Oh…qua e là” Malcolm tolse meccanicamente la polvere dal suo cappotto e sprofondò nella sedia con un gemito. “Oh, Dio. Caccia la tesa fuori e chiama un servo, ti va?”
Beh, conosceva la parola spagnola per “birra”…Mettendo la testa nel corridoio come suggerito, vide due serve bighellonare vicino alla finestra in fondo, parlando evidentemente di qualcosa nel cortile sottostante, la loro conversazione era accompagnata da un buona dose di sghignazzi.
Interrompendo questo colloquio con un breve “Hoy!” disse “Cerveza?” in un tono di gentile richiesta, seguito da un gesto verso la sua bocca.
“Si señor!" Disse una delle ragazze, con un rapido inchino, aggiungendo qualcos’altro con voce interrogativa.
“Certamente” disse in maniera cordiale. “Er..voglio dire, si! Um, gracias” aggiunse chiedendosi su che cosa aveva concordato. Entrambe la ragazze fecero una riverenza e sparirono in un turbinio di gonne, presumibilmente per andare a prendere qualcosa di commestibile.
“Cos’è pulpo?” Chiese, tornando in ufficio e sedendosi al lato opposto di Malcolm
“Polpo” Malcolm rispose emergendo dalle falde di un asciugamano di lino con il quale si stava pulendo lo sporco dalla faccia. “Perché?”
"Me lo stavo domandando. Lasciando da parte le solite indagini sulla tua salute, stai bene, comunque?"- si interruppe, guardando il piede destro di Malcolm. Lo stivale descriveva una sorta di coppa o staffa, in pelle rigida con dei rinforzi in legno ai lati. Sia il legno che il cuoio erano profondamente segnati da un uso prolungato, ma c'era del sangue fresco luminoso sopra le calze.
"Oh, quello." Malcolm scosse la testa con indifferenza. "Va tutto bene. Il mio cavallo si è ferito a qualche chilometro dalla città e ho dovuto camminare un po' prima di poterne avere un altro". Piegandosi con un grugnito, si slacciò l'oggetto in questione e se lo tolse - un'azione che Gray trovò stranamente più sconcertante della vista del moncherino stesso.
La carne era profondamente infiammata dallo stivale e quando Malcolm si tolse la calza, Grey vide che una buona parte della pelle era scorticata. Malcolm sibilò un po' e chiuse gli occhi, strofinando delicatamente la parte finale del moncherino, lì la carne mostrava l'azzurro pallido dei lividi freschi.
"Ti ho mai ringraziato, a proposito?» Chiese Malcolm, aprendo gli occhi.
"Per che cosa?" Disse stupito Gray.
"Per non avermi lasciato morire dissanguato in quel campo in Quebec", disse Malcolm asciutto. "Non ti era mai passato per la mente, vero?"
Traduzione di Iolanda