domenica 29 novembre 2015

In cucina con... le ortiche di Fontainebleau

Le pagnotte di Claire alle ortiche


“I contadini della Guascogna picchiano le mogli infedeli con le ortiche”, spiegò, per poi abbassare lo sguardo sul mazzo di foglie spinose e strofinarmelo leggermente su un seno. Rimasi senza fiato per l’improvviso bruciore, e una macchia rosata mi comparve sulla pelle come per magia.
“Vuoi che lo faccia anch'io?” domandò. “Devo punirti in questo modo?”
“Se… se vuoi.” Le labbra mi tremavano a tal punto che non riuscivo quasi a pronunciare le parole. Delle briciole di terra cadute dalle radici in mezzo ai miei seni, una mi rotolò lungo le costole, spostata dal battito furioso del mio cuore, immaginai. Il segno della sferzata sul mio seno bruciava come fuoco. Chiusi gli occhi, immaginando nei vividi dettagli che effetto mi avrebbe fatto essere frustata con un mazzo di ortiche.
A un tratto la morsa sul mio polso si allentò. Aprii gli occhi e trovai Jamie seduto a gambe incrociate di fronte a me, con le piante sparpagliate a terra tutto intorno. Un tenue sorriso dolente gli aleggiava sulle labbra.
“Quando quella volta ti picchiai, Sassenach, tu mi minacciasti di cavarmi le budella con il mio stesso pugnale. Ora mi chiedi di frustarti con le ortiche?” Scosse lentamente la testa, stupito, poi la sua mano si allungò verso di me come se stesse per accarezzarmi la guancia di sua spontanea volontà. “Il mio orgoglio ha così tanto valore per te, dunque?”
“Sì! Sì, cazzo, sì!” Mi raddrizzai a sedere a mia volta e lo afferrai per le spalle, cogliendo entrambi di sorpresa con un bacio duro e goffo.
Da L'Amuleto d'Ambra, cap. 29 Il passato alle ortiche

E continuate a dirmi che non volete almeno provare le ortiche? Voglio dire, guardate che colore! Un bellissimo verde che avrebbe fatto sospirare Claire di piacere… oltre che tenere lontano lo scorbuto e i denti saldi nelle vostre bocche, qualora dovesse capitare anche a voi di attraversare qualche pietra.
Adoro così tanto la foto qui accanto… dovrebbe rappresentare le ortiche sulle colline di Fontainebleau, dove Jamie e Claire reclamano così ardentemente la loro passione dopo la dolorosa separazione parigina – sapete, la separazione e le relative attività di cui la maggior parte di noi non vuole nemmeno parlare.
La stagione delle ortiche è appena iniziata qui da noi nel Nordest. In alcune zone della California le raccolgono da almeno un mese e le altre regioni del Nord America seguono a ruota via via che il disgelo primaverile continua. Ci sono dozzine (se non centinaia) di varietà di ortica al mondo. Una rapida ricerca su Google vi mostrerà quali sono presenti nella vostra zona e qual è il momento migliore per raccoglierle.
Le nostre ortiche spuntano dopo la pioggia, quando fa ancora un po’ freddo, quindi sono il mangime ideale per chi è alla ricerca di cibo ad inizio stagione. Se siete interessati, trovate un gruppo per andare a cercare piante commestibili nella vostra zona. Uscirete per una passeggiata, imparerete un sacco di cose e molto probabilmente tornerete a casa con un po’ di cibo gratuito, oltretutto. Ne ho piantate un po’ nella foresta dietro casa nostra, le curo da quattro anni. Le spunto regolarmente, appena compaiono, e ne ho una scorta sufficiente fino alla fine della stagione che, da queste parti, è a metà aprile. A questo punto le piante sono troppo vecchie e amare.
Ma in realtà, probabilmente non dovrete cercarle da soli. Troverete le ortiche in molti mercati contadini quando sarà la stagione.
Per quanto riguarda le Pagnotte di Claire, mi sono scervellata (cercando anche nel dizionario dei sinonimi) per trovare un modo di trasformare dei seni ustionati dalle ortiche in pagnotte (o viceversa), ma non ci sono proprio riuscita. Così useremo le sue altre curve – dopotutto, Jamie apprezza quella parte della sua anatomia tanto quanto (N.d.T In inglese bun significa sia pagnottina che chiappa XD).
Ne ho fatte un po’ di ogni misura. Abbiamo mangiato quelle grandi a colazione, dividendole come si fa con i bagel, tostandole leggermente e mettendoci sopra un uovo in camicia e del bacon per uno straordinario panino. 3 giorni di fila. Anche quando sono un po’ rafferme, le pagnotte di Claire sono eccezionali. (Ditelo a voce alta. Non è esilarante?)
Ho ricoperto di burro all'aglio quelle medie, per una cena veloce e gustosa con petto di pollo alla griglia e insalata. E quelle piccole sono dei carinissimi aperitivi, sia servite semplici che ripiene.

Pagnotte di Claire alle ortiche
Morbide e semplici girelle, deliziose a colazione, pranzo, cena… e pure per le feste. Se non avete mai assaggiato le ortiche, questa potrebbe essere proprio la ricetta che vi farà abbracciare il lato verde.

Per 8 grandi, 16 medie o 24 piccole girelle

Per la pasta:
280 g farina 0
65 g farina di segale o farina di grano integrale
5 g lievito tipo Mastro Fornaio
5 g sale
30 g burro, a temperatura ambiente, a cubetti piccoli
1 uovo grande
165 g latte, a temperatura ambiente
30 g miele
burro, fuso per spennellare la pasta

Per il ripieno:
180 g ortiche, sbollentate e finemente tritate (in alternativa spinaci)
30 g parmigiano, a scaglie
scorza di 1 limone
40 g pinoli

Leggete la ricetta per intero almeno una volta prima di iniziare

Procedimento:
Mischiate le farine, il lievito, il sale e il burro in una ciotola capiente, spezzettando il burro finché non sarà sbriciolato.
Sbattete leggermente l’uovo nel latte e aggiungetelo agli ingredienti secchi insieme al miele. Mescolate con la mano fino a formare una palla grossolana, quindi spostatela su un piano leggermente infarinato e lavoratela finché non diventa morbida, elastica e vischiosa, ma non appiccicosa, circa 6-8 minuti (potreste aver bisogno di aggiungere un po’ di farina per ottenere la giusta consistenza, dipende dall'umidità nell'aria).
Versate un cucchiaio d’olio nella ciotola, che nel frattempo avrete pulito e asciugato, rigiratevi la pasta in modo da ungerne tutta la superficie, coprite con un piatto o un canovaccio e riponetela in un luogo tiepido; fatela lievitare per 1 ½ - 2 ore, o finché non sarà raddoppiata.
Rimettete la pasta sul piano infarinato e stendetela in un rettangolo di:

30x30 cm per 8 girelle grandi (per colazione/grandezza panino)
20x50 cm per 16 girelle medie (per cena)
15x60 cm per 24 girelle piccole (per stuzzichini)

Spennellate la pasta con il burro fuso, quindi disponete uniformemente le ortiche sulla superficie. Mettete quindi il formaggio, la scorza di limone e i pinoli, poi schiacciate fermamente il tutto col palmo della vostra mano.
Arrotolate la pasta, usando una spatola o un raschino per staccarla dal piano qualora fosse necessario. Chiudete l’estremità pizzicandola con le dita, girate il rotolo con la cucitura sotto e scuotetelo per livellare il tutto.
Infarinate un coltello o un raschino per tagliare il rotolo a metà e poi in quarti. Continuate a tagliare ogni pezzo a metà finché non otterrete il numero desiderato di girelle (vedi sopra). Trasferite delicatamente le fette in una placca imburrata o rivestita di carta forno, coprite e riponete in un luogo tiepido finché non saranno di nuovo raddoppiate, circa 1 – 1 ½ ora.
Mette la griglia in posizione centrale e riscaldate il forno a 175°.
Spennellate il restante burro fuso sulle girelle, quindi cuocete finché non si doreranno leggermente, 10-18 minuti, a seconda della grandezza.
Raffreddate su una griglia. Servitele tiepide con del burro, oppure affettate per farne dei panini.

Note di Theresa:
- Per la raccolta delle ortiche, guardate quest’episodio della Dispensa esterna di Outlander Kitchen! Indossate sempre dei guanti quando toccate le ortiche, finché non le avrete sbollentate e fatte raffreddare;
- Avrete bisogno di 5 o 6 manciate di ortiche per questa ricetta. Usate solo le prime 2-3 serie di foglie sulle cime, lavatele bene in acqua tiepida con una spruzzata d’aceto per uccidere eventuali piccoli insetti;
- Sbollentate le ortiche in acqua bollente salata per 2-3 minuti. Usate le pinze o un mestolo forato per tuffarle in una ciotola con acqua ghiacciata. Questo le farà raffreddare subito, mantenendo il loro colore verde brillante;
- Toglietele dall'acqua e strizzatele in un canovaccio pulito per eliminare più acqua possibile, poi tritatele finemente e procedete con la ricetta;
- Gli spinaci tritati surgelati sono un ottimo sostituto se non potete mettere le mani (coi guanti) sulle ortiche. Dovranno essere anch'essi strizzati, una volta scongelati, per rimuovere l’acqua in eccesso;
- Se non avete pinoli a disposizione o sono troppo costosi, usate al loro posto delle lamelle di mandorle;
- Ho provato anche a cuocerle in stampini da muffin, ma preferiamo i bordi morbidi delle pagnotte cotti tutti insieme nella teglia.

Note di Chloé:
- Non avendo ortiche sottomano, ho usato gli spinaci freschi, 5-6 mazzetti, lavati e sbollentati per pochi minuti in acqua bollente salata. Li ho poi scolati e strizzati per eliminare più acqua possibile.
- Mi sono accorta troppo tardi che avevo messo le girelle nella teglia nel verso sbagliato, per cui hanno più una forma di saccottino che di girella, ma il risultato al palato non cambia, quindi se vi dovesse succedere, state tranquille ;)
- Secondo me si possono usare anche formaggi più saporiti, come provoletta affumicata, pecorino stagionato (in questo caso eliminerei la scorza di limone), oppure più filanti, come la mozzarella o morbidi, come lo stracchino, la robiola e la ricotta, magari aggiungendo un po’ di pepe o altre spezie.

Le ortiche
L'ortica (Urtica dioica) è una pianta erbacea diffusa sia in oriente che in occidente, nota per il potere irritante dei peli che ne ricoprono le foglie e i fusti. Meno conosciute sono però le sue proprietà benefiche e curative, che la rendono un'efficace pianta medicinale, particolarmente utilizzata in erboristeria. Non bisogna inoltre dimenticare che l'ortica può essere utilizzata in cucina nella preparazione di gustose pietanze. Una volta cotte o essiccate, le foglie di ortica perdono la loro caratteristica irritante e risultano così completamente innocue al tatto.
L'ortica è particolarmente ricca di potassio, fosforo, ferro, vitamina A, vitamina C, calcio e potassio. Le foglie di ortica contengono buone quantità di rame e di zinco, che rendono il suo consumo indicato a coloro che desiderano rinforzare unghie e capelli. La sua ricchezza di oligoelementi la rende una pianta dalla proprietà rimineralizzanti, adatta ad essere consumata da parte di coloro che soffrono di artrite e di malattie di tipo reumatico.
È considerata come un vero e proprio toccasana per le donne che vanno incontro alla menopausa e ad una conseguente riduzione della massa ossea, dovuta a perdita di calcio. L'ortica ne è infatti una tra le possibili fonti vegetali, oltre a semi di sesamo, mandorle e broccoli.
Il consumo di ortica è inoltre utile a tutti coloro che soffrono di anemia o carenza di ferro, con particolare riferimento alle donne in età fertile. All'ortica sono attribuite proprietà emostatiche e antidiabetiche. L'assunzione di ortica viene consigliata per favorire la regolarità intestinale ed in caso di episodi di dissenteria.
Nelle preparazioni di cucina è sufficiente sbollentare le foglie di ortica per pochi minuti, per poterle in seguito sminuzzare ed utilizzare come ingrediente per la normale preparazione di risotti, minestroni, zuppe, vellutate e torte salate. Le foglie di ortica lasciate intere possono essere impiegate per la preparazione di piccoli involtini, da riempire, ad esempio, con dell'orzo lessato. Insieme a patate lessate schiacciate e erbe aromatiche, le foglie d'ortica tritate possono costituire il ripieno per degli ottimi ravioli caserecci. [Fonte: Greenme.it]

Miraphora in Scozia - 4. Outlander mania!

Come si potrà immaginare, al momento della pianificazione del budget per il viaggio, una buona parte di soldi dedicati agli extra è stata destinata ai souvenirs, soprattutto agli oggetti a tema Outlander. Prima di partire avevo trovato online moltissime foto di altre Outlanders come me che avevano fatto bottino di oggetti che mi hanno fatto salire la frenesia: spille, segnalibri, sciarpe...tutto Fraser/Outlander.
Pure noi, da buone fans, abbiamo fatto man bassa e, come noi, praticamente il resto dell'umanità.
 
Outlander in Scozia ha fatto una strage.
La serie TV ha avuto grande risonanza - al di là del successo - tanto da far spiccare anche i romanzi e spuntare in posti che proprio non ti aspetti. Un negozio di souvenir che si rispetti, che sia a Edimburgo o Inverness, Culloden o Loch Ness, ha almeno 1 oggetto a tema Outlander e almeno 5 sul clan Fraser. Quelli più grandi hanno addirittura un corner dedicato ai romanzi e ai gioielli ispirati alla saga. Perché non basta il tartan Fraser (di Lovat, non quello della serie TV), ci vuole anche un anello, una collana, una decorazione natalizia ispirata a Outlander.
 
Se vi viene in mente un souvenir, esiste almeno nella variante Fraser e probabilmente anche in quella Outlander.  
Peccato che, nella maggior parte dei casi, gli stand siano tutti vuoti.
 
Avete capito bene. Ormai i magazzini avranno spazi vuoi sotto il nome Fraser per ogni oggetto in vendita (a parte i più brutti).
 
Volete un portachiavi Fraser? Finito.
 
1° tipo
2° tipo
Volete la tazza Fraser? Finita.

Volete la penna Fraser? Finita.
Pure le penne orribili!
 
 Volete il segnalibro Fraser? Finito.

 Volete il canovaccio Fraser? Finito.
 
Volete il cavatappi Fraser? Finito.

 Volete il magnete Fraser? Finito.

 
Volete il bicchierino da shot Fraser? Finito.

FINITO. FINITO. FINITO.
 
Volete la spilla Fraser? FINITA. Perché le ultime tre le abbiamo comprate NOI! Già mi stava salendo una crisi stile Incredibile Hulk perché ogni negozio le aveva finite e io volevo quella a tutti i costi. La mia amica Mara - rinominata il Segugio - ha trovato le ultime tre in due negozi diversi, senza di lei probabilmente avrei ucciso un commesso a caso prima di partire.
Naturalmente la situazione non è così tragica. Certo, i souvenirs classici sono veramente finiti (le foto sono vere), ma ci sono altri oggetti ispirati alla saga che non sono sold-out - anche se in genere sono i più cari. Ad esempio i gioielli nei negozi che li vendevano non erano mai terminati e se ci fosse stata la mia misura avrei anche preso l'anello.
I romanzi della saga nello shop di Culloden
A Doune Castle avevano una serie di gioielli molto interessanti ma che a me personalmente non piacevano, oltre ad una t-shirt ispirata alla serie (solo da uomo WTF!) e ad altri oggetti che, francamente, non erano niente di speciale. A Culloden, nel negozio, c'erano sia i romanzi in bella mostra, sia i gioielli, sia alcuni souvenirs - ovviamente non tutti.
I pannelli di Otlander in una delle sale
 
La vita della fan è dura, quando prima di te sono passate chissà quante Outlanders. Nel mio piccolo pure io sono riuscita a portarmi via un mini bottino Outlander: la spilla, il segnalibro, la sciarpa in lana, il sottobicchiere (che non mi serve a nulla ma ormai ero in frenesia acquisti!).
 
Ora voglio sapere - da chi è stata in Scozia quest'anno - cosa è riuscita a comprare e cosa, invece, avrebbe voluto comprare ma era finito.
 
Outlander come Highlander, ne resterà solo uno! Di gadget, e non sarà quello che volevate.
 
Alla prossima!


giovedì 26 novembre 2015

Outlander...e i Golden Globes?

Che questo sia l'anno buono?! 

Negli ultimi due anni, la Hollywood Foreign Press Association ha leggermente influenzato con le sue scelte gli annuali Golden Globe Awards, rispecchiando principalmente la critica piuttosto che il premiare semplicemente le più grandi star del pianeta. Questa abitudine continuerà anche quest'anno?
Uno sguardo ai favoriti per le nomination di quest'anno fra cui Outlander, che è inserito in ben tre categorie...


Miglior Serie Drama
"Game of Thrones"
"Empire"
"House of Cards"
"Downton Abbey"
"Outlander"

Analisi: gli elettori della HFPA adorano spingere agli Emmy per premiare gli show al primo anno. Non c'è carenza di scelte quest'anno, ma abbiamo il sospetto che nella rosa potrebbe inserirsi anche Outlander, la popolare serie romance fantasy sui viaggi nel tempo che ha guadagnato slancio nella seconda parte della sua stagione iniziale. 

Miglior attore in una serie televisiva
Kevin Spacey, "House of Cards"
Jon Hamm, "Mad Men"
Bob Odenkirk, "Better Call Saul"
Terrence Howard, "Empire"
Sam Heughan, "Outlander"
Analisi: Hamm verrà dato per vincitore? Non è un cosa certa in una categoria tanto affollata e caratterizzata da una serie di esordienti come Heughan e Howard.

Miglior attrice in una serie televisiva
Taraji P. Henson, "Empire"
Viola Davis, "How to Get Away With Murder"
Robin Wright, "House of Cards"
Julianna Margulies, "The Good Wife"
Caitriona Balfe, "Outlander"
Analisi: L'ultima volta ha vinto Ruth Wilson di "The Affair", ma potrebbe ritrovarsi spodestata dalla Henson e dalla Balfe. E mentre "The Good Wife" ha visto giorni migliori, non scommetteremmo mai contro la Margulies fino a che lo show verrà trasmesso.


Le nomination di quest'anno saranno annunciate il 10 dicembre.

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martedì 24 novembre 2015

Ron Moore e la terza stagione di Outlander

Anche se Outlander al momento sta producendo la seconda stagione, questo non ha fermato Ronald D. Moore dal pensare alle future stagioni. Infatti, secondo Movie News Guide, Moore ha recentemente parlato della possibilità di una terza stagione e di quello che potrebbe riservare a Jamie (Sam Heughan) e Claire (Caitriona Balfe).
Dato l’eclatante successo riscosso dallo show durante la sua prima stagione, non sorprende che Moore si senta fiducioso che la Starz gli dia il via libera per una terza stagione.
“Sono molto fiducioso. Adesso parliamo di fare una terza stagione e sono piuttosto sicuro che ci riusciremo”, ha detto Moore.
Questa sicurezza deriva dagli ottimi indici d’ascolto che Outlander è stato capace di ottenere costantemente durante la sua prima stagione. In più, lo show ha già ricevuto alcuni premi e nomination per il suo adattamento della serie di libri di successo di Diana Gabaldon, che va molto oltre quello che viene mostrato nelle prime due stagioni.
Con una terza stagione quasi del tutto promessa, cosa c’è in serbo per Jamie e Claire dopo la seconda stagione? Secondo Cinema Blend, Moore ha rivelato, durante il Comic-Con, che la terza stagione si baserebbe sugli eventi del terzo libro della serie della Gabaldon, Voyager.
Il che significa che durante la stagione ci saranno diverse scene molto intense in mare aperto, cosa per cui Moore e i fan di ogni dove sono davvero eccitati.
“Non vedo l’ora di uscire in mare. Questo è quello [che mi piace], ricreare la sezione di un grande vascello… Voglio fare tutta la scena dell’inseguimento in mare; quest’intera parte sarà davvero divertente”, ha rivelato. “Sono sicuro che sarà difficilissimo e che lo rimpiangerò non appena comincerò a lavorarci, ma non vedo l’ora.”
La terza stagione seguirà Jamie e Claire dopo gli avvenimenti del secondo libro, che include la ribellione giacobita. Questo significa che i due personaggi principali lasceranno nuovamente la Scozia per avventurarsi in mare diretti verso la Giamaica. Mentre i dettagli relativi alla trama non sono ancora definiti, i fan possono aspettarsi di vedere i due personaggi passare molto tempo sull'oceano.
In termini di come sta pianificando l'approccio a questa avventura marittima, Moore ha detto che avrebbe usato molta Computer Grafica per finire il lavoro. Dati i notevoli progressi fatti dalla TV nell'uso della CG, sarà certamente emozionante vedere con cosa se ne usciranno fuori Moore & C. nella terza stagione.
“Adesso la tecnologia, fra vere navi come quelle in Black Sails e la CG, è talmente sviluppata da essere assolutamente credibile”. Ha detto Moore in un’intervista. “Non si tratta più solo dei modellini nella cisterna della Paramount, che ovviamente è molto grande. Adesso puoi realizzare con un budget televisivo quello che è stato fatto 8-10 anni fa per Pirati dei Caraibi. Adesso, possiamo davvero creare una CG migliore in televisione”.
Mentre i fan aspettano con impazienza maggiori notizie sulla terza stagione di Outlander, la seconda stagione è ancora in produzione. Questo significa che la decisione del network riguardo alla terza stagione dello show sarà in gran parte determinata da quanto bene andrà lo show nell'imminente stagione. Anche se, con tutto il successo e l’enorme fan base che la serie ha ottenuto nella prima stagione, ci sono pochi dubbi che lo show non vada, come minimo, verso un rinnovo anticipato.
Fino a quel momento, i fan possono aspettare impazientemente l’inizio della nuova stagione di Outlander, ad un certo punto nei primi mesi del 2016.

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domenica 22 novembre 2015

Miraphora in Scozia - 3. Cibo, ristoranti e...haggis!

Quando si sta per partire verso mete culturalmente lontane dal nostro luogo d'origine, più del patema per la lingua sale quello per il cibo.

Cosa si mangerà? Riuscirò a non morire di fame?

Insomma, da buoni italiani pensiamo prima al cibo e poi a tutto il resto.
Io non sono da meno. Non solo sono italiana al 100% riguardo al cibo, ma tendo pure ad essere difficile a causa di una gastrite cronica che, spesso, mi rende impossibile mangiare altro che non sia riso bianco o verdure bollite. Il mio patema, quindi, non era per niente legato alla lingua, né a qualsiasi altro problema logistico, ma al terrore di deperire e sopravvivere a suon di mele e Tuc (Irlanda docet).

Spezzatino sull'isola di Skye
Effettivamente qualche chilo l'ho perso (YAY), ma non perché ho fatto la principessa sul pisello: a volte ho saltato il pranzo, ma mai la cena. A volte mi sono accontentata di un panino al prosciutto preso da Tesco, altre ho cenato fuori, altre ancora mi sono abbandonata ad un'abbuffata di patatine fritte, insomma...non ho messo il muso alla cucina scozzese. Speravo, lo ammetto, in una cura maggiore dei menù, in una concentrazione maggiore di piatti tipici, di ristornati a cucina tradizionale, invece dei soliti hamburgers, degli improbabili menù americani o messicani. Insomma, è chiaro che per mangiare la vera Scozia bisogna letteralmente uscire dalle strade battute.

Ebbene, nonostante le paure che si possono avere sui paesi anglosassoni e sulla loro cucina, la Scozia è un paese dove si può mangiare di tutto se non si hanno grandi necessità, dove nei menù ci sono le sigle per gli allergici e per gli intolleranti, dove non manca mai almeno un piatto vegetariano e se siete fortunati pure quello vegano.

Pie vegetariano in un pub di Edimburgo
Immancabili sono le pie di carne, un tortino di sfoglia, carne e verdure, presentata generalmente con le chips (patatine fritte). Lo spezzatino di manzo, con un intingolo fatto con il wishky, patate bollite o chips; il fish and chips, ovvero un pezzo intero di pesce fritto e patatine; il catch of the day, il pescato del giorno. E ancora, se siete in un ristorante, avrete una lista di Starters tra i quali scegliere del salmone, l'immancabile zuppa (buonissima) e, a seconda del posto, altri piatti misti di carne o pesce.

Di sicuro non morirete di fame: se non vi piace nulla di quello che c'è nel menù, potrete sempre fare la spesa da Tesco!

Naturalmente, da buona spericolata gastronomica, ho voluto provare a tutti i costi i due piatti che per me rappresentano la Scozia: l'haggis e il porridge!
Porridge con miele
Il primo che ho assaggiato è stato il porridge, una pappa d'avena bollita nel latte che viene servita con diversi tipi di 'condimenti'. Io ho l'ho provato con il miele ma, siccome tende ad essere veramente sciapo, ho aggiunto su consiglio della proprietaria del bed & breakfast quello che loro chiamano brown sugar. Il risultato è stato positivo: non è un sapore che può piacere a tutti ma di sicuro è un'esperienza da fare!

L'haggis, invece, è un piatto presente in ogni menù ma presentato sempre in porzioni ridotte.
Io che mi immaginavo una portata con un haggis intero fumante mi sono dovuta ricredere in fretta: ogni volta che lo abbiamo ordinato è arrivato a piccoli pezzetti, sicuramente perché ha un sapore particolare e non tutti lo riuscirebbero a mangiare in grandi quantità.
La domanda che vi state facendo è: è buono? Io l'ho ADORATO.
Sono di parte perché sbavo di fronte al rognone trifolato e alle bistecche di fegato, eppure il suo sapore speziato, la consistenza soffice e cremosa, e il gusto forte delle interiora cotte a puntino mi hanno mandata letteralmente in un'orbita godereccia. Se siete schizzinosi non provateci, se non vi piacciono i sapori forti prendete la zuppetta, ma se non temete nulla provatelo! Persino il mio stomaco l'ha digerito!
Haggis sotto vuoto all'aeroporto di Edimburgo
L'alternativa, se volete assaggiare qualcosa di simile che non sia fatto di interiora, è il black pudding, ovvero un pasticcio di carne talmente scuro da sembrare nero. Ha lo stesso sapore pepato e speziato ma un consistenza più soda e granulosa (come una polpetta asciutta), ed è molto gustoso.

Per quanto riguarda i ristoranti ne abbiamo provati alcuni, così come i pub e le tea house. In linea di massima sono tutti uno simile all'altro, compresa la proposta del menù, mentre le tea house tendono ad essere più casalinghe e genuine.
A Edimburgo c'è l'imbarazzo della scelta, non sto nemmeno a dirvi dove mangiare, mentre a Inverness la proposta diventa già più complicata: non per la quantità di ristoranti (fin troppo numerosi), quanto per la difficoltà a mangiarci. Mi spiego.
Inverness, a quanto pare, è abitudine iniziare a cenare dalle 17.30/18 e finire entro le 21. Se sfori oltre questo orario rischi di rimanere con la pancia vuota. Ma la cosa più irritante che ha messo a dura prova la mia pazienza è stata il continuo rimbalzo dei ristoranti. Ogni posto richiede la prenotazione e se non ce l'hai ti rimbalzano, anche se hanno alcuni tavoli vuoti. Quindi attenti, se vi fermate a Inverness e la sera decidete di cenare fuori e non avete prenotato, rischiate di finire al MacDondald's!
Concludo questo post - già veramente lungo, sorry - con meglio un porridge oggi che una gastrite domani!
Alla prossima!

giovedì 19 novembre 2015

Estratto 9° libro: pane lievitato

"Starà bene", disse Claire, porgendogli un piatto di uova strapazzate mescolate con delle cipolle, mele secche e salsiccia affettata. Lo prese, lo stomaco brontolava al solo profumo, nonostante i pensieri inquieti.
"E come sai che sto pensando a lui?" Chiese, alzando un sopracciglio. Lei riusciva senza problemi a capire se qualcosa lo stesse turbando, ma lui era abbastanza sicuro che il suo viso non fosse mutato in modo tanto trasparente da farle intendere per cosa potesse essere.
"E' la sua colazione preferita," disse, allungando la sua forchetta per rubargli un po' di salsiccia. "Hai sospirato prima di prenderne un boccone, e so che hai fame."
"Mmphm." Ne prese un morso, assaporandolo. "La tua cucina sta migliorando, Sassenach...o forse è solo che sono affamato."
Lo guardò stringendo gli occhi, ma si accorse che stava scherzando, ed era rilassato, afferrando una fetta di pane tostato parzialmente carbonizzata. Infatti era solo una cuoca appena decente, anche se non riusciva a far lievitare il pane per tutto l'oro del mondo.
"Si dice che le streghe non facciano lievitare il pane" sottolineò lui.
"E non fanno fare latte alle mucche," rispose lei, raschiando la parte bruciata dal pane abbrustolito. "Qual è il punto?"
"Mi stavo solo chiedendo...Brianna sa fare il pane?"
Si fermò nell'atto di prendere una noce di burro e lo fissò.
"Che cosa...stai pensando che essendo..." agitò il coltello togliendo il burro, "ciò che siamo, influisca sul lievito?"
"Come potrei?" aggiunse del miele sopra il suo toast e le passò il piatto. "Me lo stavo solo domandando".

mercoledì 18 novembre 2015

Graham McTavish, Ambasciatore del World Peace Tartan

L'attore di Outlander, Graham McTavish ha avuto l'onore di essere nominato Ambasciatore del World Peace Tartan a Edimburgo.
L'attore, protagonista anche di The Hobbit, si unisce ad Arun Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, e al famoso suonatore di cornamuse, lo scozzese Craig Weir, come ambasciatore di tartan ispirato al Dalai Lama.
L'attore scozzese, che interpreta Dougal MacKenzie nello show di successo è stato nominato ambasciatore nel Tartan Weaving Mill sulla Castlehill del Royal Mile, da Victor Spence, fondatore del Peace Tartan.
Graham ha avuto l'onore di rappresentare il Peace Tartan pochi giorni dopo i tragici eventi di Parigi, dove è ambientata gran parte della seconda stagione di Outlander.
Ha detto: "Vorrei con tutto il cuore che cose del genere non accadessero, ma non sono così ingenuo da pensare che le cose terribili non accadano nel mondo. Non dobbiamo scappare dal dolore e dalla sofferenza, ma prendere una posizione.
Il mio ruolo è quello di diffondere la parola. Il tartan è un simbolo della Scozia riconosciuto a livello mondiale ed è meraviglioso che possa essere utilizzato per diffondere un ideale.
Indossare questo tartan è ciò che posso fare per il pubblico. Spero di poter contribuire, semplicemente indossando un kilt e parlando di ciò su cui si basa il Peace Tartan. Vogliamo avere più immagini di pace, là fuori, piuttosto che immagini di violenza
".

L'attore, che in Outlander interpreta un capo militare, ha aggiunto: "Abbiamo recentemente girato alcune sequenze difficili non compatibili con il mio ruolo di ambasciatore di pace. Ma Outlander è un racconto storico e non possiamo far finta che queste cose non accadano."
Graham ha spiegato com'è stato scelto come ambasciatore per il brand scozzese: "All'inizio di quest'anno ho avuto l'onore di essere il Grand Marshall della parata del Tartan Day a New York e sono venuto a conoscenza del World Peace Tartan parlando con il musicista  scozzese e ambasciatore nel mondo del Peace Tartan, Craig Weir e con Gordon Millar, fondatore dello Scot Street Style.
Mentre ero ancora a New York, ho ricevuto un tweet dal fondatore del World Peace Tartan, Victor Spence che mi ha chiesto se volevo considerare l'idea di diventare un ambasciatore. Ho subito risposto che ne sarei stato onorato.
Ha poi aggiunto: "Quando sono arrivato ad Edimburgo per le riprese di Outlander in Scozia, Victor Spence ed io ci siamo incontrati e mi ha parlato di come l'intero progetto del World Peace Tartan è iniziato e delle ultime notizie. E' una storia molto stimolante e commovente. Si tratta di un utilizzo del tartan in quanto una delle grandi icone culturali della Scozia molto innovativo, usarlo per portare un messaggio globale di pace, mentre si raccolgono fondi per beneficenza.
Il  World Peace Tartan è davvero un 'Tartan con uno Scopo' e sono onorato di sostenerlo. Non vedo l'ora di diffondere il messaggio del World Peace Tartan e diventare uno dei suoi ambasciatori."
Victor Spence, fondatore dell'iniziativa World Peace Tartan ha detto: "Avere Graham McTavish a bordo in qualità di nuovo ambasciatore è una notizia fantastica per questa iniziativa. Graham è un uomo molto popolare con una crescente presenza nel cinema e nella TV. E' stata una notizia meravigliosa che lui indossasse kilt.
"Quando si è detto disponibile ad indossare il kilt di World Peace Tartan in qualità di ambasciatore, gli abbiamo preso le misure in fretta e le persone al Tartan Weaving Mill hanno cominciato a lavorare urgentemente sul kilt di Graham e gli hanno consegnato il kilt fatto a mano due giorni dopo. Siamo felici di dire che Graham McTavish si unirà ad Arun Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, e al premiato musicista scozzese Craig Wear come ambasciatori internazionali dell'iniziativa World Peace Tartan."
Spence ha aggiunto: "Il World Peace Tartan è stato creato per dare un contributo dal cuore della Scozia alla costruzione di una cultura di pace nel mondo e Graham McTavish è stato invitato da questa iniziativa a portare e promuovere il messaggio di pace che questo tartan supporta.
Un numero crescente di persone famose provenienti da tutto il mondo si sono unite al World Peace Tartan, tra cui il Dalai Lama del Tibet, l'arcivescovo Desmond Tutu, Papa Francesco, l'astronauta canadese Chris Hadfield e all'inizio di quest'anno anche Susan Boyle.

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martedì 17 novembre 2015

In cucina... per il Ringraziamento

Ripieno di pane di mais e lardo

Le mie fantasticherie di poter finalmente poltrire in tutta comodità vennero interrotte dalla comparsa dai boschi di Ian e Myers, quest’ultimo con una coppia di scoiattoli appesa alla cintola. Ian mi offrì un enorme oggetto nero che a una seconda ispezione risultò essere un tacchino bello grasso, ingozzato di granaglie autunnali.
“Il ragazzo ha l’occhio fino, Mrs. Claire”, commentò Myers con un cenno di approvazione del capo. “Sono bestie furbe, ‘sti tacchini. Persino gli indiani faticano a catturarli”.
Pur essendo troppo presto per il Giorno del Ringraziamento, accolsi con gioia il volatile, che sarebbe stato il primo pezzo sostanzioso della nostra dispensa. Un sentimento condiviso da Jamie, il quale ne apprezzò soprattutto le piume della cosa: gli avrebbero fornito una bella provvista di penne.
Da Tamburi d’autunno, cap. 20 Benedizione del focolare

Ok, in realtà non c’è nessun ripieno in questo estratto. Probabilmente l’avrete notato.
Si fa però riferimento al tacchino e al Ringraziamento… e dato che quel volatile alla fine verrà arrostito sopra al focolare, ho pensato che avremmo dovuto avere un po’ di ripieno – o condimento, se preferite – pronto per accompagnarlo.
È stata anche la risposta più frequente alla domanda “che ricetta vorresti vedere per il Ringraziamento americano” (il 26 novembre), che ho posto sulla pagina Facebook di Outlander Kitchen.
Tutto in questa ricetta, tranne l’olio d’oliva, che sarebbe state sostituito con altro burro o lardo – avrebbe potuto essere trovato al Fraser’s Ridge, alla fine; Claire probabilmente coltivava tutte queste verdure ed erbe nel suo orto; c’erano sicuramente dei maiali in giro e, a causa della mancanza di refrigerazione, la maggior parte della carne era conservata sotto sale; e se non potevano barattare coi nativi americani i mirtilli rossi (cranberries), c’erano sicuramente molte altre varietà di frutti da poter usare in sostituzione.
È anche un fantastico modo di usare il pane di mais duro. Non è senza glutine, ma è facilmente adattabile, sia usando la vostra personale ricetta senza glutine per il pane di mais, sia sostituendo la farina 0 prevista in questa ricetta con il vostro mix di farine senza glutine preferito.
La ricetta tradizionale per il pane di mais arriva a voi direttamente dal North Carolina e appartiene ad una delle collaudatrici del mio libro di ricette, Anna. Le è stata tramandata da sua madre, un’italo-americana di prima generazione che molto probabilmente l’ha imparata dalla suocera, nata nel Tennessee da una famiglia di immigrati irlandesi.
Riuscite a seguirmi?
Mi sembra l’inizio di una delle intricate dissertazioni di Jamie sulle origini della sua famiglia. O una delle mie nonne materne, una dano-canadese di prima generazione, che, in quanto più robusta di otto sorelle, fu scelta per accompagnare il padre per preparare una nuova vita in Canada per tutto il resto della famiglia, nel 1920.
Molti di noi nordamericani, inclusi me e i miei compatrioti canadesi che celebriamo il Ringraziamento in ottobre, siamo originari di qualche altra parte. Auguri a tutti quelli a sud del 49esimo parallelo una festa ricca di cibo, amore e famiglia – sia che siate qui da 300 anni o da 3 settimane.
Buon Ringraziamento!

Ripieno di pane di mais e lardo
Un delizioso mix di pane di mais dorato, croccanti pezzetti di maiale e verdure saporite, direttamente dal Ridge che farà chiedere il bis a tutti i vostri ospiti del Ringraziamento.
La lista degli ingredienti sembra spaventosa, ma include la ricetta per il pane di mais che utilizza il grasso sciolto del lardo. Sostituitelo con una pagnotta da 700-900 g di pane di mais già pronta, se questo può facilitare quello che è già di per sé un pazzesco weekend festivo.

Per 8-10 persone

Ingredienti:
450 g lardo a cubetti da 3 cm
60 g burro
60 ml olio d’oliva
1 cipolla grande, sottilmente affettata
340 g funghi, affettati
2 carote o pastinache medie, grattugiate
3 gambi sedano medi, a cubetti
2 spicchi aglio, grattugiati o tritati
2,5 g timo fresco tritato
2,5 g rosmarino fresco tritato
3 g sale
3 g pepe macinato fresco
60 g mirtilli rossi essiccati (cranberries)
5 g prezzemolo tritato grossolanamente
2 g salvia tritata
2 uova leggermente sbattute
355 ml brodo di pollo

Pane di mais:
165 g farina di mais
145 g farina 0
25 g zucchero semolato (facoltativo, io non l’ho usato)
14 g lievito per dolci NON vanigliato
3 g sale
240 ml latticello (o 240 ml di latte coagulato con 15 ml di aceto)
1 uovo, leggermente sbattuto
60 g grasso di lardo sciolto

Procedimento:
Mettete il lardo a cubetti in una padella di ferro da 20 cm fredda e ponetela su fuoco medio. Coprite con un coperchio e cuocete finché il grasso non si sarà sciolto, mescolando di tanto in tanto, circa 30-40 minuti. Togliete il coperchio e cuocete finché diventa croccante. Scolate i pezzetti in un piatto usando un mestolo forato e mettete da parte circa 75 ml di grasso per il pane di mais, conservando il resto per altre occasioni. Pulite la padella.
Mettete la griglia in posizione centrale e scaldate il forno a 220°.
Preparate il pane di mais: in una larga ciotola a prova di calore, mescolate la farina di mais, la farina 0, lo zucchero, il lievito e il sale. Scaldate il grasso di lardo nella padella pulita finché il grasso e la padella saranno caldi. Aggiungete il latticello e l’uovo sbattuto agli ingredienti secchi e mescolate finché saranno ben amalgamati, versate quindi il grasso. Mescolate velocemente e versate nella padella calda. Cuocete in forno per 20-25 minuti, facendo la prova stecchino. Lasciate raffreddare nella padella per 15 minuti prima di sformarlo su una gratella per farlo freddare completamente.
In una padella grande, scaldate il burro e l’olio a fuoco medio fino a farli sobbollire. Aggiungete la cipolla, i funghi, le carote/pastinache, l’aglio, il timo, il rosmarino, il rimanente sale e il pepe. Cuocete, mescolando frequentemente, finché le verdure saranno morbide e dorate, 12-15 minuti circa.
Posizionate la griglia nella posizione centrale e riscaldate il forno a 175°. Imburrate una teglia da 20x30 cm.
Tagliate il pane di mais a cubetti e mescolatelo in una ciotola capiente con il lardo, le verdure, la salvia, il prezzemolo e i mirtilli rossi secchi. Assaggiate e aggiustate di sale e pepe se necessario.
Mescolate insieme le uova sbattute e il brodo di pollo. Versate sopra al mix di pane di mais e mescolate per amalgamare. Versate il tutto nella teglia precedentemente preparata e cuocete in forno per 30 minuti, coprendo con un foglio di alluminio. Togliete l’alluminio e cuocete finché la superficie non diventa dorata e croccante, altri 30 minuti circa.
Servite caldo. Felice Ringraziamento!

Note di Theresa:
-          Se il centro della pastinaca è particolarmente grosso e/o legnoso, rimuovetelo con un coltello prima di grattugiarla;
-          Non avete erbe fresche? Usate più o meno metà dose di quelle essiccate;
-          Potete preparare in anticipo il mix di pane di mais, verdure, erbe e mirtilli rossi e conservarlo in frigorifero fino a due giorni. Ultimate la ricetta come indicato al momento della consumazione;
-          Questo pane di farina di mais è buonissimo anche da solo. Servitelo appena sfornato con molto burro.

Note di Chloé:
-          Ho una confessione da fare, ho completamente bruciato il lardo, per cui, per il pane di mais, mi sono arrangiata sostituendolo con la stessa quantità di burro fuso (circa 60 g prima di scioglierlo). Avendo bruciato anche la padella, ho versato poi il tutto in uno stampo riscaldato e poi messo in forno. Risultato ottimo. Per il piatto finito ho invece usato dei cubetti di pancetta dolce che avevo in frigo, facendoli rosolare finché belli croccanti. Forse è dipeso dal fatto che non ho usato una padella di ferro, ma una d’acciaio inox, per cui i tempi di scioglimento del lardo sono inferiori, se lo fate anche voi, controllate frequentemente!
-          Anche io ho fatto a meno dello zucchero e trovo che sia perfetto così.
-          Le porzioni, secondo me, sono qui intese considerando un intero pranzo ricco di pietanze. Mangiato come portata unica, va bene per 4 persone.

Cranberries o mirtilli rossi americani
La pianta del mirtillo rosso americano appartiene alla famiglia degli Ericacee. Ha origini nel nord-est degli USA, dove cresceva spontaneamente nei muschi delle torbiere. La sua coltivazione arriva fino al sud Carolina e sono presenti numerose coltivazioni anche in Canada. In questi Paesi, infatti, il frutto è utilizzato per numerose preparazioni nelle feste invernali, come la festa del Ringraziamento (Thanksgiving Day). Il nome latino del frutto, Vaccinium macrocarpon, significa "frutto di grandi dimensioni". La fioritura avviene nel periodo di maggio-giugno, ma il frutto matura 80 giorni dopo la fioritura, nel periodo di ottobre-novembre. La bacca è molto saporita, infatti, viene utilizzata in cucina per la preparazione di succhi, marmellate, salse. Ma il suo arrivo e la sua coltivazione in Europa e sull'Appenino italiano in particolar modo, sono dovuti alle sue proprietà benefiche.Veniva infatti già utilizzato dalle popolazioni antiche locali perché in grado di svolgere un’azione antibatterica, capace anche di regolare il pH dell’urina e quindi di prevenire le infezioni dell’apparato urinario. Recenti ricerche hanno dimostrato che questo frutto è anche utile a proteggere dalle malattie cardiovascolari. Le proprietà benefiche dei mirtilli sarebbero da attribuire ai composti bioattivi contenuti in questi frutti che possono abbassare l’incidenza di alcune infezioni, ridurre l’infiammazione organica e migliorare la salute del cuore.
Il mirtillo rosso americano può essere quindi considerato a pieno titolo un alimento capace di agire positivamente nel nostro organismo, abbassando la pressione sanguigna e riducendo infiammazioni e lo stress ossidativo.