C’erano ancora corpi sparsi sotto i cespugli, che smaltivano gli effetti del matrimonio, quando Jamie, William e io ci riunimmo nello studio [di Jamie], fortificati con un liquido che poteva passare per caffè se avevi un brutto raffreddore
«Hai passato gli ultimi tre mesi a cercare. Dove hai guardato, con chi hai parlato, cosa ti hanno detto?»
William trattenne uno sbadiglio e sbatté gli occhi, cercando chiaramente di organizzare una risposta altrettanto concisa.
«O è ancora su quella nave, oppure no», disse Jamie, un po' spazientito. «Se non lo è, allora è su un'altra nave o a terra.»
«Sembra che abbiate studiato logica, sir.» William trovò un buon equilibrio tra il rispetto e un velato sarcasmo e io abbassai lo sguardo verso la scrivania per nascondere un sorriso. Jamie mi guardò con un sopracciglio sollevato, ma si rifiutò di abboccare all’esca e dire a William che aveva davvero studiato logica – all’Universitè de Paris.
«Non serve molta logica per capire che le possibilità sono limitate, a charadh,»disse disse con tono pacato. «Ma dal momento che tu chiaramente hai studiato logica, naturalmente sei andato prima dal capitano del porto di Savannah.»
«Sì. La Pallas ovviamente non era lì – ma era stata nel porto quattro volte l’anno prima.»
«Seguendo un programma regolare?» Chiesi, la penna sospesa sul foglio, in cima al quale avevo scritto “Pallas – Savannah”. «O in modo casuale?»
Quella piega sembrava non essere venuta in mente a William, ma era arrivato preparato e aveva tirato fuori un mucchio di carta sudicia, molto piegata e molto macchiata.
«Penso sia a caso,» disse, dopo aver consultato per un momento i suoi appunti. «Intervalli di un mese, quattro mesi, tre settimane, sei settimane.»
«Dove credi stia andando?» chiesi.
«Be’, la Pallas è un Indiaman di medie dimensioni. Forse un’imbarcazione di… circa cinquecento tonnellate? Questo è grossomodo quello che ha detto il capitano del porto.»
«Gesù C… voglio dire questa è una nave di media grandezza?»
Mi guardò e la sua bocca si arricciò da un lato, ma a suo credito, non rise.
«Be’, paragonato a una da guerra, sì. Anche se le East Indiamen più grandi possono essere anche maggiori.»
«Be’, sappiamo dove non sta andando.» disse Jamie.
«Dove?» William e io parlammo insieme, ci guardammo e distogliemmo lo sguardo con un piccolo sorriso imbarazzato.
«In Inghilterra,» disse Jamie, pazientemente. «O da qualunque altra parte in Europa. Non penso neanche che sia andata in Nuova Spagna. Perciò se ne va in giro lungo la costa – anche se suppongo che potrebbe essere arrivata in Acadia e tornata abbastanza facilmente nel viaggio di quattro mesi.»
William annuì, aggrottando le sopracciglia.
«Sì. Quindi?»
«Non ti sembra strano che un uomo – anche uno molto ricco – affronti le spese dell’allestimento di una nave di quelle dimensioni, per utilizzarla – apparentemente – al solo scopo di impedire la fuga di un prigioniero? Io stesso sono stato imprigionato diverse volte, in modo più efficace e molto più economico.»
William emise un basso brontolio e vidi Jamie abbassare brevemente lo sguardo per evitare i miei occhi. Con tatto mi trattenni dal sottolineare che ero riuscita a farlo uscire dalla prigione di Wentworth, che non era un gioco da ragazzi in termini di sicurezza. D'altra parte, avevo avuto l'aiuto di diversi amici, la corruzione e una piccola mandria di mucche…
«Va bene,» disse William. «Perciò questo implica che a tenere mio — ehm--»
«Och, chiamalo tuo padre, per l’amor di Dio,» disse Jamie irritato. «Lo è quanto me e non posso più sopportare la tua indecisione* su questo.»
«Vuoi dire che tenere Lord John prigioniero forse non è il solo scopo di Mr. Richardson,» lo interruppi in fretta.
«Esattamente,» replico William, dando a Jamie una piccola occhiata, ma mantenendo la calma. «Waffin?*» chiese girandosi verso di me.
«Credo che sia il vocabolo scozzese di “indeciso”, nel senso di uno che non è capace di prendere una decisione su qualcosa,» dissi, con discrezione senza guardare Jamie.
«Vedo che devo mettere insieme un piccolo dizionario di scozzese,» borbottò William, estraendo una penna nuova dal barattolo e giocherellando con la punta tra le dita. «Quando volete, sir. Tornando alle nostre faccende… se posso?»
Jamie fece un gesto della mano nella sua direzione.
« Avons-nous besoin d’une lingua franca? Continuez, sil vous plait.»
«Oh, Gesù Cristo d’un Roosevelt!» sbottai. «Smettetela subito, tutti e due!»
Due paia di occhi blu scuro si fissarono su di me.
«O cosa?» chiesero entrambi all’unisono. Nello stesso identico tono di profondo interesse. E si bloccarono.
Repressi l’urgente bisogno di ridere e invece presi un respiro profondo e lo lascia andare lentamente e in maniera udibile.
«Ancora una volta,» dissi in tono misurato, «e NIENTE dolce per cena.» La notizia fu accolta con un silenzio di tomba e, fissandoli con uno sguardo pungente, richiamai la riunione all'ordine.
«Per cos’altro Mr. Richardson potrebbe avere bisogno di una nave, allora? Data la dimensione dell’imbarcazione, penso che potrebbe spostare merci di qualche tipo. E visti i tempi…»
«Contrabbando di armi?» suggerì Jamie sollevando le sopracciglia. «Aye, be’, ne sappiamo qualcosa – o Fergus almeno.» Guardò William. «Hai detto di aver parlato con il capitano del porto. Sei riuscito a vedere qualcuno dei manifesti di carico della Pallas?»
William scosse la testa, arrossendo leggermente.
«Non ho pensato di chiedere», disse. «Dopotutto, non potevo aspettarmi di trovare un elenco per "un tenente colonnello di fanteria leggermente usato, ufficiali, per l'uso di".»
Jamie sorrise, anche se mi guardò con circospezione.
«Bada, diceva sul serio riguardo al dolce,» disse a William. «Al di là della possibilità, - be’, diciamo della probabilità - che stia trasportando merci di qualche tipo - dopo tutto, anche se lo fosse, potrebbe non essere illegale - potrebbe avere qualche altra ragione per tenere Lord John a bordo di una nave, piuttosto che portarlo in Giamaica o a Hispaniola e rinchiuderlo lì?
«Per comodità?» Sugerii. Mi sentii leggermente male al pensiero, ma era così. «Se la minaccia di divulgare le um… di Lord John-»
«Ipotetiche preferenze,» Jamie aggiunse in fretta.
«Sì. Se questo è l’unico - o almeno il migliore – mezzo di Richardson per convincere Hal a fare ciò che vuole, deve essere in grado di mettere immediatamente la minaccia in una fase iniziale di realizzazione - come far arrestare Lord John –nel caso in cui Hal si mostri riluttante. E conoscendo--»
«E conoscendo sua Grazia.» finì Jamie. «lo sarà.»
«Conoscete zio Hal?» disse William, guardando Jamie con interesse. «Cosa vi ha fatto?»
«Niente di fatale,» disse Jamie seccamente. «Né io a lui. Non ancora.» Si schiarì la gola, in modo minaccioso, e girò un nuovo foglio di carta.
«Hai passato gli ultimi tre mesi a cercare. Dove hai guardato, con chi hai parlato, cosa ti hanno detto?»
William trattenne uno sbadiglio e sbatté gli occhi, cercando chiaramente di organizzare una risposta altrettanto concisa.
«O è ancora su quella nave, oppure no», disse Jamie, un po' spazientito. «Se non lo è, allora è su un'altra nave o a terra.»
«Sembra che abbiate studiato logica, sir.» William trovò un buon equilibrio tra il rispetto e un velato sarcasmo e io abbassai lo sguardo verso la scrivania per nascondere un sorriso. Jamie mi guardò con un sopracciglio sollevato, ma si rifiutò di abboccare all’esca e dire a William che aveva davvero studiato logica – all’Universitè de Paris.
«Non serve molta logica per capire che le possibilità sono limitate, a charadh,»disse disse con tono pacato. «Ma dal momento che tu chiaramente hai studiato logica, naturalmente sei andato prima dal capitano del porto di Savannah.»
«Sì. La Pallas ovviamente non era lì – ma era stata nel porto quattro volte l’anno prima.»
«Seguendo un programma regolare?» Chiesi, la penna sospesa sul foglio, in cima al quale avevo scritto “Pallas – Savannah”. «O in modo casuale?»
Quella piega sembrava non essere venuta in mente a William, ma era arrivato preparato e aveva tirato fuori un mucchio di carta sudicia, molto piegata e molto macchiata.
«Penso sia a caso,» disse, dopo aver consultato per un momento i suoi appunti. «Intervalli di un mese, quattro mesi, tre settimane, sei settimane.»
«Dove credi stia andando?» chiesi.
«Be’, la Pallas è un Indiaman di medie dimensioni. Forse un’imbarcazione di… circa cinquecento tonnellate? Questo è grossomodo quello che ha detto il capitano del porto.»
«Gesù C… voglio dire questa è una nave di media grandezza?»
Mi guardò e la sua bocca si arricciò da un lato, ma a suo credito, non rise.
«Be’, paragonato a una da guerra, sì. Anche se le East Indiamen più grandi possono essere anche maggiori.»
«Be’, sappiamo dove non sta andando.» disse Jamie.
«Dove?» William e io parlammo insieme, ci guardammo e distogliemmo lo sguardo con un piccolo sorriso imbarazzato.
«In Inghilterra,» disse Jamie, pazientemente. «O da qualunque altra parte in Europa. Non penso neanche che sia andata in Nuova Spagna. Perciò se ne va in giro lungo la costa – anche se suppongo che potrebbe essere arrivata in Acadia e tornata abbastanza facilmente nel viaggio di quattro mesi.»
William annuì, aggrottando le sopracciglia.
«Sì. Quindi?»
«Non ti sembra strano che un uomo – anche uno molto ricco – affronti le spese dell’allestimento di una nave di quelle dimensioni, per utilizzarla – apparentemente – al solo scopo di impedire la fuga di un prigioniero? Io stesso sono stato imprigionato diverse volte, in modo più efficace e molto più economico.»
William emise un basso brontolio e vidi Jamie abbassare brevemente lo sguardo per evitare i miei occhi. Con tatto mi trattenni dal sottolineare che ero riuscita a farlo uscire dalla prigione di Wentworth, che non era un gioco da ragazzi in termini di sicurezza. D'altra parte, avevo avuto l'aiuto di diversi amici, la corruzione e una piccola mandria di mucche…
«Va bene,» disse William. «Perciò questo implica che a tenere mio — ehm--»
«Och, chiamalo tuo padre, per l’amor di Dio,» disse Jamie irritato. «Lo è quanto me e non posso più sopportare la tua indecisione* su questo.»
«Vuoi dire che tenere Lord John prigioniero forse non è il solo scopo di Mr. Richardson,» lo interruppi in fretta.
«Esattamente,» replico William, dando a Jamie una piccola occhiata, ma mantenendo la calma. «Waffin?*» chiese girandosi verso di me.
«Credo che sia il vocabolo scozzese di “indeciso”, nel senso di uno che non è capace di prendere una decisione su qualcosa,» dissi, con discrezione senza guardare Jamie.
«Vedo che devo mettere insieme un piccolo dizionario di scozzese,» borbottò William, estraendo una penna nuova dal barattolo e giocherellando con la punta tra le dita. «Quando volete, sir. Tornando alle nostre faccende… se posso?»
Jamie fece un gesto della mano nella sua direzione.
« Avons-nous besoin d’une lingua franca? Continuez, sil vous plait.»
«Oh, Gesù Cristo d’un Roosevelt!» sbottai. «Smettetela subito, tutti e due!»
Due paia di occhi blu scuro si fissarono su di me.
«O cosa?» chiesero entrambi all’unisono. Nello stesso identico tono di profondo interesse. E si bloccarono.
Repressi l’urgente bisogno di ridere e invece presi un respiro profondo e lo lascia andare lentamente e in maniera udibile.
«Ancora una volta,» dissi in tono misurato, «e NIENTE dolce per cena.» La notizia fu accolta con un silenzio di tomba e, fissandoli con uno sguardo pungente, richiamai la riunione all'ordine.
«Per cos’altro Mr. Richardson potrebbe avere bisogno di una nave, allora? Data la dimensione dell’imbarcazione, penso che potrebbe spostare merci di qualche tipo. E visti i tempi…»
«Contrabbando di armi?» suggerì Jamie sollevando le sopracciglia. «Aye, be’, ne sappiamo qualcosa – o Fergus almeno.» Guardò William. «Hai detto di aver parlato con il capitano del porto. Sei riuscito a vedere qualcuno dei manifesti di carico della Pallas?»
William scosse la testa, arrossendo leggermente.
«Non ho pensato di chiedere», disse. «Dopotutto, non potevo aspettarmi di trovare un elenco per "un tenente colonnello di fanteria leggermente usato, ufficiali, per l'uso di".»
Jamie sorrise, anche se mi guardò con circospezione.
«Bada, diceva sul serio riguardo al dolce,» disse a William. «Al di là della possibilità, - be’, diciamo della probabilità - che stia trasportando merci di qualche tipo - dopo tutto, anche se lo fosse, potrebbe non essere illegale - potrebbe avere qualche altra ragione per tenere Lord John a bordo di una nave, piuttosto che portarlo in Giamaica o a Hispaniola e rinchiuderlo lì?
«Per comodità?» Sugerii. Mi sentii leggermente male al pensiero, ma era così. «Se la minaccia di divulgare le um… di Lord John-»
«Ipotetiche preferenze,» Jamie aggiunse in fretta.
«Sì. Se questo è l’unico - o almeno il migliore – mezzo di Richardson per convincere Hal a fare ciò che vuole, deve essere in grado di mettere immediatamente la minaccia in una fase iniziale di realizzazione - come far arrestare Lord John –nel caso in cui Hal si mostri riluttante. E conoscendo--»
«E conoscendo sua Grazia.» finì Jamie. «lo sarà.»
«Conoscete zio Hal?» disse William, guardando Jamie con interesse. «Cosa vi ha fatto?»
«Niente di fatale,» disse Jamie seccamente. «Né io a lui. Non ancora.» Si schiarì la gola, in modo minaccioso, e girò un nuovo foglio di carta.
*Nota alla traduzione: nella versione originale Jamie usa il vocabolo scozzese “waffin’ ” (waffling in inglese) sul quale si basa il dialogo successivo.
Il ritratto è “East Indiamen in a Gale”, realizzato da Charles Brooking, 1759, National Maritime Museum