Haggis
Ritorna la puntata culinaria del blog, dopo un periodo di fermo. Ringrazio Morwen per l’impareggiabile aiuto, ha risposto quando ne avevo bisogno.
Parliamo dell’haggis, ovvero del piatto tipico scozzese. Molti di voi si chiederanno cosa mai sarà questo piatto decantato da poeti, scrittori ed esperti del buon mangiare. Ebbene, l’haggis è un piatto ‘povero’ nei contenuti, ma – a quanto pare – molto saporito.
Per cucinare questo piatto ci sono moltissime ricette, alcune anche decisamente innovative, come l’haggis vegetariano; ma in ogni caso, gli ingredienti sono sempre gli stessi: fegato, polmoni e cuore di pecora, cipolle tritate, spezie, fiocchi d’avena, strutto, il tutto unito con del brodo e messo a bollire per 3 ore dentro allo stomaco dell’animale. Non vi stuzzica l’appetito?
Le origini dell’haggis, per quanto tutti lo facciano risalire alla Scozia, si ritrovano nel periodo romano, o addirittura nell’Odissea di Omero. Per quanto riguarda la leggenda scozzese, sembra che l’haggis sia nato quando gli highlanders dovevano spostare numerosi capi di bestiame per venderli a Edimburgo; le loro donne quindi, preparavano le scorte sfruttando ciò che avevano a disposizione. L’haggis è un piatto povero, dove gli ingredienti derivavano semplicemente dalla mancanza di altro, e la sua ‘confezione’ era dettata, allo stesso modo, dalla necessità di trasportarlo e consumarlo con facilità.
L’Haggis è il piatto tipico di molte celebrazioni scozzesi. In particolare viene servito il 30 novembre quando un highlander in costume tradizionale, preceduto dal suono di una cornamusa, lo porta su un piatto d’argento e il 25 gennaio il giorno in cui ricorre il compleanno del loro più famoso poeta, Robert Burns; durante tale festa vengono recitati i versi del suddetto tra cui:
“To a haggins”
Fair fà your honest, sonsy face,
Great chieftain ò the puddin’ race!
A boon them à ye tak your place,
Painch, tripe or thairm,
Weel are ye worthy of a grace
As lang’s my arm.
Ingredienti
Lo stomaco di una pecora, lavato, scottato, rivoltato e messo a bagno in acqua fredda e salata
Il cuore o i polmoni di un agnello
450 gr di carne di manzo tritata
2 cipolle tritate finemente
225 gr di avena
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di pepe nero
1 cucchiaio di noce moscata
Acqua sufficiente per cucinare l'haggis
Lavate con cura le interiora. Aggiungete in una padella il trito di carne e portare ad ebollizione. Lasciate cuocere circa due ore ed una volta cotto, filtrate e riponete da parte. Tritate finemente polmoni, cuore ed interiora, quindi in una ciotola, aggiungete la cipolla tritata e le spezie. Mescolate bene fino ad ottenere un composto friabile e con questo, riempite lo stomaco della pecora fino a poco più della metà. Cucite lo stomaco con un filo robusto, annodate bene e forate la superficie con un ago per evitare che la sacca scoppi durante la cottura. Fate bollire l'acqua in un recipiente molto capiente e non appena inizia a bollire, immergete l'haggis. Cuocere per 3 ore senza coperchio, inoltre si raccomanda di aggiungere acqua gradualmente facendo bene attenzione che l'haggis sia sempre coperto dall’acqua.
Quando è il momento di servirlo tagliate l'haggis a metà e svuotatelo con un cucchiaio ed accompagnatelo con puré di rape e puré di patate.