sabato 26 novembre 2022

Bafta Scotland 2022: il discorso di ringraziamento di Sam Heughan

La cultura muove ogni anno milioni di turisti. Non solo le città d’arte, gli eventi delle capitali della cultura, ma anche i luoghi legati al cinema e alla televisione richiamano migliaia di appassionati. Solo in Italia le attività di intrattenimento impiegano circa duecentomila addetti senza contare quelli impegnati in settori collegati come l’editoria, l'accoglienza, il trasporto, ecc. 
Qui finisce la parte seria! ma questa breve premessa serve a dare una misura, semmai ce ne fosse bisogno, dell’importanza del discorso di ringraziamento di Sam Heughan dopo aver ricevuto il premio del pubblico durante la serata dedicata ai Bafta Scotland.
Un discorso puntuale sul fenomeno Outlander, con il giusto pizzico di ironia che caratterizza Sam e  ascoltato con un po’ di malizia  apparentemente diretto a chi, tra gli addetti ai lavori, non valorizza come si deve la serie TV. 
Dal suo debutto nei panni di Jamie Fraser nel lontano 2014, Sam è cresciuto e mostra una consapevolezza e un impegno che gli fanno onore, non pensate?
A questo punto, se siete curiosi sapere cosa ha detto, di seguito vi riportiamo la traduzione del suo discorso, mentre per il video cliccate qui
Per chi non lo sa, Outlander è il piccolo show che è partito nel 2013, in una minuscola fabbrica elettrica abbandonata nel Cumbernauld. Ora lo chiamiamo Cumbernollywood. 
Attualmente, abbiamo cinque studi di registrazione, grandi officine, un grandissimo reparto per i costumi.
Abbiamo fatto sette stagioni. Questo è l’ottavo anno di Outlander. Saranno 91 episodi totali quando avremo finito questa stagione, 91 episodi di Outlander.
Tutto questo ha impiegato, in Scozia – forza un grande applauso – 2.800 addetti scozzesi. 650 attori, 5.000 comparse, non tutte scozzesi. Abbiamo costruito 300 set da Pitlochry fino alla mia città natale, o lì vicino, in Dumfries, in 145 località. 
Abbiamo investito anche in un progetto di tirocini, e ora ci sono 150 tirocinanti che sono usciti e stanno lavorando nel cinema e in televisione in Scozia e altre parti.
Ma non è solo questo grande piccolo paese che stiamo celebrando perché Outlander effettivamente ha raggiunto tutto il mondo. Ci vedono in 48 paesi. Solo negli USA più di dieci milioni di persone vedono lo show su Starz. Lo potete vedere in Giappone, Brasile, Sud Korea, forse anche in Qatar se lo stanno guardando. Non so se c’è in corso qualcos’altro adesso.
I luoghi collegati a Outlander nel 2019 hanno attratto 3,2 milioni di visitatori. Nel 2020 ci sono stati 1,9 milioni di visitatori. Outlander ha fatto tutto questo. Non solo per il cinema e la tv in Scozia, ma per la Scozia e il turismo. 
Sono molto orgoglioso di ciò e voglio davvero ringraziarvi e voglio ringraziare i fan per questo, per il loro apprezzamento e il loro rispetto. Grazie ragazzi, buona serata. 

martedì 1 novembre 2022

Libro 10: Sir

Mezz’ora dopo, la bottiglia di whisky era vuota, ma tutti e tre eravamo completamente sobri, e c’era una palla di fredda paura alla bocca del mio stomaco. Secondo William, Perseverance Wainwright era morto, e Lord John era scomparso—rapito da un uomo di nome Richardson. O così aveva detto Percy, prima di morire scompostamente, avvelenato sul tappeto del camino in casa di Lord John.
Jamie si strofinò con forza una mano sulla faccia, aprì gli occhi e mi guardò, un sopracciglio sollevato
«È possibile?» disse.
Le labbra di William si strinsero forte e fece un suono che avrebbe potuto essere uno sbuffo soffocato.
«Non dovrei essere sorpreso del fatto che mi consideriate un bugiardo, sir. Ma chiedetevi perché dovrei raccontarvi una storia simile. O perché dovrei essere qui.
«L’ho fatto,» disse Jamie con franchezza. «Chiedermelo, voglio dire. E ora lo sto chiedendo a mia moglie.»
«Possibile, sì,» dissi, provando a non mostrate quanto questa possibilità era inquietante. «Il fratello di John—il Duca—mi ha inviato un messaggio l’anno scorso, chiedendomi quale pianta potessi raccomandargli per l’eliminazione di… em… parassiti. Non ero certa che fosse serio—ma non ho mai saputo che Hal faccia scherzi.» Jamie fece un suono che era senz’altro uno sbuffo.
«Oh, sua Grazia ha senso dell’umorismo,» disse, in modo molto cinico. «Ma hai ragione, non fa scherzi o gioca con le parole come suo fratello. Gli hai risposto, dunque?»
«Sì,» dissi, scambiando uno sguardo con lui. «Sulla base di quello che sapevo che stava crescendo a Savannah a quel tempo, gli ho detto che un estratto alcolico di digitale poteva essere velenoso, ma doveva stare attento ad usarlo. Pensai che avesse intenzione di usarlo su topi o ratti,» aggiunsi sulla difensiva. «Ci sono topi nella maggior parte delle case di Savannah—e scarafaggi.»
Entrambi sbuffarono. Feci finta di niente.
«Ma pensi davvero che Hal intendesse—avvelenare qualcuno, una persona, intendo? O Percy, in particolare? Perché la tua descrizione dei suoi sintomi sembra molto simile a quelli di un avvelenamento da digitale—ma da quanto hai detto sembra che Percy abbia preso una bottiglia di brandy avvelenato solo per caso, non è così?»
«Solo Dio lo sa.» William chiuse brevemente gli occhi, e vidi quanto fosse stanco, il suo giovane viso rigato e ricoperto con la sporcizia di una lunga cavalcata. Raccolse la sua forza e si raddrizzò.
«Non mi importa di come o perché Percival—o Perseverance—Wainwright è morto in casa di Lord John. Era venuto a dirmi dov’era Lord John, e—e perché.»
Perché.
Jamie mi lanciò un’occhiata, poi fissò il suo sguardo su William.
«Cosi, sua signoria—per quanto tu ne sappia—è trattenuto a bordo di una nave chiamata Pallas, nelle mani di un uomo chiamato Richardson, che sai essere un vero bastardo che ha provato a ucciderti più di una volta—e ora dice che vuole uccidere Lord John?
«Sì.»
«Ma non sai perché?»
William si strofinò con forza una mano sulla faccia e scosse la testa. 
«Vi ho detto quello quel maledetto Wainwright ha detto a me. Come posso sapere se è la verità? Sembra--» Stese le mani in un gesto violento e disperato.
Jamie e io ci scambiammo un rapido sguardo. Come, infatti? Per William sembrava una follia; sembrava molto peggio per me e per Jamie.
Jamie si schiarì la gola e mise entrambe le mani sulla scrivania.
«Suppongo che questa parte non sia davvero importante, aye? Se ci crediamo o no, intendo. L’unica cosa da fare è scoprire dov’è sua signoria, e riportarlo indietro.»
Venne detto con una tale semplicità che sorrisi nonostante la situazione, e le spalle arcuate di William si abbassarono un poco.
«Lo fate sembrare così facile,» disse. La sua voce era secca, ma la nota di tensione in essa se n’era andata.
«Mmphm. Da quanto tempo sei in viaggio, ragazzo?»
«Non chiamatemi ‘ragazzo’,» disse William istintivamente. «Tre mesi più o meno. Alla ricerca di mio pa—Lord John, o mio zio. Non sono riuscito a trovare nemmeno lui.»
«Aye. Be’, ventiquattro ore non cambieranno le tue prospettive di trovare uno dei due. Ora mangia, lavati e riposati. Faremo i nostri piani domani.»
Girò la testa per guardare fuori dalla finestra, poi guardò pensieroso di nuovo William. Era quasi sera, ma il cortile e gli alberi nelle vicinanze erano ancora brulicanti di persone e potevo dire cosa stava pensando. Lo stesso poteva William.
«Chi pensate di…dirgli—» fece un cenno della testa verso la finestra, «che sono? Mi hanno visto molte persone. E Frances sa.»
Jamie si appoggiò un poco all’indietro, guardando suo figlio. _Suo figlio_, e sentii, più che vederlo, il calore che lo toccò al pensiero.
«Non sei obbligato a dire chi sei.» Colse lo sguardo scettico di William sul suo viso. «Diremo che sei—il figliolo di mio cugino Murtagh, se ti fa piacere.»
Ingoiai una risata sorpresa che andò per la parte sbagliata, e due paia di occhi blu scuro mi guardarono con aria austera dall'alto di due nasi lunghi e dritti.
«Ho smesso con le bugie,» disse William bruscamente, e chiuse la bocca. Jamie gli rivolse uno sguardo lungo e pensieroso, e annuì.
«Non c’è modo di tornare indietro dalla verità, sai?»
«Non dovrò parlare scozzese, vero?»
«Pagherei per vederti provare, ma no.» Prese un respiro profondo e poi mi lanciò un’occhiata. «Dì solo che tua madre era inglese, e che è morta, riposi in pace.»
«Se qualcuno dovesse chiedere,» dissi, provando a essere rassicurante. Jamie fece un breve suono scozzese.
«Sono scozzesi, Sassenach,» disse. «Tutti chiederanno. Solo che non possono chiederlo a noi.»
La musica cominciava a radunarsi, violinisti, tamburini e suonatori di cetra scendevano dai boschi; ci sarebbero state le danze non appena si fosse fatto buio.
«Vieni con me, William,» dissi. «Ti troverò qualcosa da mangiare.»
Fece un respiro che scese fino alla suola dei suoi stivali e si alzò.
«Vi ringrazio, sir,» disse a Jamie, inchinandosi leggermente.
«Sicuramente non è necessario che continui a chiamarlo ‘sir’,» dissi, lanciando occhiate da un uomo all’altro. «Voglio dire… non ora.»
«Aye, è necessario», disse Jamie ironicamente. «Tutti gli altri modi in cui potrebbe chiamarmi sono cose che lui non può o non vuole. ‘Sir’, andrà bene.» Muovendo una mano per respingere la questione, si alzò dalla sedia, facendo una leggera smorfia per lo sforzo necessario per farlo senza sostenersi con le mani.
«Voi sapete,» disse William, in tono colloquiale, «che c’è stato un tempo in cui voi chiamavate _me_ ‘sir’.» Non aspettò di vedere se ci sarebbe stata una risposta, ma uscì lungo il corridoio verso la cucina, i suoi passi leggeri sulle tavole.
«Perché, piccolo _bastardo_,» Dissi, anche se ero più divertita che scioccata, e anche Jamie, dalla contrazione all’angolo della sua bocca. «Bella cosa da dire a qualcuno a cui hai appena chiesto aiuto!»
«Aye, be’, suppongo che dipenda a chi lo stai dicendo.» Jamie alzò una spalla e l’abbassò. «Aveva sei anni, l’ultima volta che l’ho chiamato così.»

sabato 15 ottobre 2022

Outlander: I protagonisti al New York Comic Con 2022

Outlander
: tutto quello che abbiamo imparato durante il panel al NYCC 2022
È stata una celebrazione di Outlander sull’Empire Stage del New York Comic Con al Javits Center, domenica, quando le star Sam Heughan, David Berry e Duncan Lacroix hanno raggiunto l’autrice Diana Gabaldon per il Q&A Un Tè di Domenica Mattina con due Highlander & un Lord.
L’evento del 9 ottobre era affollato di fan e TV Insider era lì per ascoltare la conversazione cominciata con un panel moderato prima di dare spazio alle domande del pubblico. Mentre quasi ogni momento ha sicuramente entusiasmato i fan di Outlander, ci sono state rivelazioni straordinarie fatte durante l'evento che analizzeremo, di seguito. Scorrete verso il basso per dare un'occhiata al panel che ha dato suggerimenti sulla Stagione 7 e speranze per il futuro della serie.
Lord John ritorna
All’inizio dell’evento, le domande si sono concentrate su David Berry che interpreta il beniamino dei fan Lord John Grey. La domanda più grossa per l’attore? Il suo personaggio tornerà nella prossima stagione? Se i suoi riccioli più lunghi non hanno dato una risposta, Berry è stato pronto a infiammare i fan, dicendogli semplicemente che “tornerò” per la prossima stagione. L’attore è apparso brevemente nella Stagione 6 ma è mancato ai telespettatori a cui piace il personaggio. Perciò questa notizia sicuramente li entusiasmerà.
L’opinione di Diana
Quando le è stato chiesto cosa pensa dell’adattamento dei suoi romanzi da parte dello show, Gabaldon scherza «Hanno fatto bene la maggior parte.» Anche se ha la sensazione che qualcosa manchi nello show, Gabaldon scherza sul fatto di essere più preoccupata di scoprire quale delle sue due star principali – Sam Heughan o Caitriona Balfe – farà dirà più parolacce. Alla fine, Diana ha dichiarato che la Claire Fraser dello schermo è la colpevole.
Il fantasma di Murtagh?

Riguardo a Lacroix, l’attore ha detto di non essere sicuro di come verrà utilizzato nel futuro dello show, ma Gabaldon ha insinuato che potrebbe esserci ancora spazio per Murtagh. «Se faremo la Stagione 8, vedrò cosa possiamo fare a proposito del fantasma di Murtagh,» ha detto Gabaldon a Lacroix sul palco provocando l’esultanza del pubblico.
Cos’è che le star amano in Tv?
Durante la parte Q&A, è stato chiesto ai protagonisti e alla Gabaldon quali sono le serie in tv che amano nello stesso modo in cui i fan amano Outlander. Heughan è stato veloce a intervenire dicendo che gli sta piacendo 1883 lo spinoff di Yellowstone. «Mi ha preso dall’inizio,» ha detto Heughan a proposito della miniserie di Paramount+. Lacroix ha fatto eco al commento di Heughan, osservando, «Adoro Yellowstone.» Ma ad essere onesto, Lacroix dice, «Mi piace molto lo show di Amazon The Boys,» ammettendo di essere geloso di Karl Urban che interpreta Billy Butcher. E Berry rivela la sua affinità a Rick e Morty di Adult Swim, mentre Gabaldon dice che è molto occupata con la scrittura e la revisione del lavoro giornaliero di Outlander.
I pensieri di Sam su Jamie
Un fan voleva sapere quale personaggio avrebbero portato a una festa, e Heughan è stato veloce nel dire, «Non credo che a Jamie piacerei», scherzando sul fatto che l’Highlander potrebbe pensare che lui sia solo uno sciocco attore. Invece, Heughan ha detto che pensa che il Roger di Richard Rankin sarebbe divertente in una festa.
Il segreto delle lacrime sullo schermo?
Secondo un membro del pubblico, credono che Heughan abbia parecchie scene di pianto durante la serie e vorrebbero sapere in che modo l’attore ha portato esternato momenti emotivi e ha pianto a comando. Heughan ha detto, «Non mi do troppa pena di spremermi.» il commento ha suscitato le risate del pubblico, mentre Heughan parlava candidamente.
Il futuro dello show

Un fan ha fatto una domanda sulle voci circa il fatto che Outlander terminerà dopo la l’ottava stagione, ancora da ordinare, ma Heughan ha ribattuto che sono solo alla Stagione 7 e che i fan non devono preoccuparsi. Gabaldon ha dichiarato, «Ufficialmente non è stato ancora comunicato niente.» in altre parole, le voci sono voci, e finché non verrà fatto un annuncio ufficiale, gli spettatori possono godersi la serie mentre continua a svolgersi.
La domanda della mamma
Una domanda è arrivata da un ragazzo per conto della madre, quando ha chiesto se i fan possono aspettarsi o no il ritorno di Fergus (Cesar Domboy) e Marsali (Lauren Lyle), Gabaldon e gli attori non hanno detto una parola, ma l’autrice ha parlato di una probabile apparizione di Fergus, «non è ancora apparso, ma non ho visto tutto.» Potrebbe alludere ai filmati della Stagione 7? Così sembra
Aggiornamenti sullo spinoff
Mentre Starz ha annunciato i piani per lo spinoff di Outlander: Blood of my blood sui genitori di Jamie, i fan erano impazienti di sapere qualcosa in più sullo spinoff di Lord John Grey. Sfortunatamente, Gabaldon ha fatto capire che Sony, «Non è per niente interessata al momento.» in altre parole, i fan non devono farsi illusione per una possibile serie.
Questi sono alcuni momenti salienti del Panel al New York Comic Con, fateci sapere i vostri preferiti nella sezione commenti, di sotto, e rimanete collegati per altre novità sulla prossima serie di Outlander.

domenica 18 settembre 2022

Libro 10: William & Rachel

Rachel era seduta su una sedia a dondolo sulla veranda in sottoveste, quando William entrò nel boschetto di pioppi dove si trovava il capanno dei Murray. Lei sentì i suoi passi e alzò lo sguardo, la faccia illuminata. Poi vide chi era, e mentre la luce non lasciò i suoi occhi, il suo sorriso cambiò completamente, e prese lo scialle piegato sul bracciolo della sedia dondolo.
«William!» disse, e si alzò, lo scialle stretto sul petto. «Da dove diavolo arrivi?» Il sorriso era caldo e spontaneo – ma sapeva di non essere l’uomo che lei stava aspettando.
«Mrs. Murray,» disse, e si inchinò, sorridendo a sua volta. «Servo vostro, ma’am.»
Lei rise.
«Nessun uomo è il servo di un altro, William e so che tu ne sei consapevole.»
«Sono al corrente che gli Amici pensano questo, sì. Ma certamente non mi priverete del piacere di offrirvi i miei miseri servizi –_come_ amico?» Si guardò intorno in cerca di qualcosa da fare; il suo cuore aveva fatto un salto quando l’aveva vista, e non era tornato del tutto al suo posto. Un cestino di verdi baccelli di piselli appena raccolti stava vicino alla sua sedia a dondolo con una ciotola di terracotta gialla, piena per metà di piselli sgranati.
«Sedetevi,» disse. «Ci penso io.»
Si sedette vicino a lei, le gambe che penzolavano oltre il bordo della veranda, e tirò il cestino verso di sé.
Era consapevole di un mucchio di cose al momento, tutte riguardo a Rachel. I suoi capelli scuri erano sciolti, piuttosto scompigliati, e le sue lunghe gambe erano nude e abbronzate sotto l’orlo della sottoveste. Incrociò le caviglie – molto eleganti – quando vide la sua occhiata e lui distolse lo sguardo non volendola mettere in imbarazzo, anche se voleva ancora guardare.
Era sola; la porta del capanno era aperta e non c’era segno di nessuno all’interno.
Nella lunga scalata verso il capanno, non aveva ammesso con sé stesso che sperava di trovarla da sola… ma lo aveva fatto. L’ultima volta che l’aveva incontrata, lei lo aveva schiaffeggiato, dato un calcio nello stinco e chiamato galletto. Non aveva inteso nessuno di questi come un complimento, e lui sperava di fare ammenda.
Comunque, era stato quasi tre anni prima, e lei sembrava abbastanza ben disposta verso di lui al momento… ed era tranquillamente sposata adesso.
«Le mie scuse,» disse, «Avrei dovuto pensare di portarvi qualcosa dal banchetto — c’era un’immensa quantità di cibo; abbastanza da evitare la fame a tutto il Ridge per tre mesi, almeno. Un sacco di pollo fritto, pasticci di tutti i tipi, qualcosa che mi hanno detto era corn fufu — e dal momento che è stata mia sorella a dirmelo, sono incline a crederle — patate dolci con mele e cipolle, e un maiale gigantesco. Hanno detto che è stato arrostito sottoterra per giorni, fino a che la carne non si è staccata dall’osso — l’odore copriva tutto il fianco della collina e il resto della carcassa avrebbe sfamato —
Rachel si alzò in piedi all’improvviso, afferrò il palo che reggeva il tetto della veranda e vomitò fuori dal bordo del porticato.
«Miss Hunter! Voglio dire…Mrs…Mrs…» Nell’agitazione del momento il suo nome da sposata era sparito. «Rachel!» Era scattato quando lei si era alzata, e ora le afferrò il gomito per evitare che cadesse oltre la veranda.
Lei emise un suono inarticolato, facendo un gesto della mano per tenerlo lontano, e poi vomitò di nuovo, in abbondanza. Sembrava malferma anche se stava aggrappata al palo con entrambe le mani ora, e lui le mise un braccio intorno alla vita per stabilizzarla.
«Oh, Gesù!» disse, allo stesso tempo sollevato e sconvolto dal piccolo rigonfiamento rotondo che aveva toccato sotto la sua sottoveste. «Siete incinta!» 
Nonostante la sua evidente infermità, gli lanciò un’occhiata che fortunatamente non venne tradotta in inglese.
«Perdonatemi, madam,» disse togliendo con cautela la mano dalla sua cintola.
Lei sventolò una mano, collassando sulla sedia con una forza che la fece oscillare avanti e indietro brevemente. I suoi occhi erano chiusi, la faccia lucida per il sudore ed era diventata del colore del latte cagliato.
«C’è…qualcosa…?» disse, anche se la situazione sembrava del tutto oltre le sue capacità.
La sua gola lunga e delicata si mosse mentre deglutiva e fece una smorfia.
«Sottaceti», disse. «Sottaceti…Latticello» Fece un gesto con una mano molle verso la porta aperta. 
Il suggerimento di sottaceti con il latticello lo fece sentire quasi nauseato, ma andò subito dentro e rovistò nella dispensa, dove c’era un piccolo vaso di cetriolini che, dall’odore, erano stati conservati in aceto, aneto, aglio e pepe nero. Sembravano difficilmente adatti a qualcuno con una digestione folle, ma Amaranthus una volta gli aveva raccontato le cose che aveva trovato commestibili durante la gravidanza, tutte peggiori dei cetrioli che sapevano di aglio. E i sottaceti con l’aneto funzionavano contro il mal di mare…

domenica 28 agosto 2022

Outlander: Diana Gabaldon, Outlander e gli uomini in kilt

Diana Gabaldon ritiene che Outlander abbia "permesso agli uomini scozzesi di rimorchiare più del kilt"
La scrittrice americana ha anche confessato impudentemente che non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine di un guerriero delle Highlands neanche quando andò in chiesa, un giorno.
Mentre a Edimburgo riflette sul suo successo, l'autrice di Outlander Diana Gabaldon immagina che la sua serie di libri abbia "permesso agli uomini scozzesi di rimorchiare più del kilt".
La scrittrice americana ha anche fatto una confessione impudente su quale sia il fascino di scrivere di uomini in kilt, ammettendo: «Suppongo che sia l'idea che potresti trovarti contro un muro con lui in un minuto».
Parlando al Festival Internazionale del Libro di Edimburgo, la settantenne scrittrice originaria dell'Arizona ha spiegato come l'ispirazione per Highlander Jamie Fraser - interpretato da Sam Heughan nella serie tv – le sia venuta da un episodio di Doctor Who. E ha ammesso che neanche a messa poteva togliersi l'immagine dalla mente.
Ha detto: «In questo episodio lui (Doctor Who) aveva trovato un giovane scozzese del 1745 ed era un giovane che indossava il suo kilt e ho detto ‘be’, è piuttosto affascinante’. Mi sono ritrovata a pensarci ancora il giorno dopo, in chiesa, e ho pensato ‘be’, vuoi scrivere un libro, non importa davvero dove lo hai ambientato, l'importante è iniziare così ho detto 'bene, Scozia, diciottesimo secolo' e quindi è lì che ho iniziato senza avere nessuna trama, nessuna bozza e nessun personaggio, e non sapendo nulla della Scozia o del diciottesimo secolo.»
«Tutto quello che avevo era questa immagine piuttosto vaga di un uomo in kilt, che è, ovviamente, un'immagine molto potente e avvincente».
Ha aggiunto: «Mi è stato detto che i miei libri hanno permesso agli uomini scozzesi si rimorchiare più del kilt».
L'adattamento televisivo di Outlander è noto per le sue scene di sesso bollenti tra Heughan e la co-protagonista Caitriona Balfe. Lo scozzese ha recentemente parlato dell'importanza di avere un allenatore di intimità sul set per le riprese della sesta stagione.
Ha detto: «Ci siamo trovati un po’ impreparati, sai. Abbiamo dovuto in qualche modo risolvere la cosa da soli. Ora abbiamo qualcuno che è lì per consigliarci, per guidarci e non solo noi, ma anche i membri più giovani del cast».

venerdì 29 luglio 2022

Outlander vince il campionato Sci-Fi e Fantasy di RadioTimes

Dopo migliaia di voti espressi in quattro round molto combattuti, è stato rivelato il vincitore del Campionato televisivo.
Dopo migliaia di voti e dozzine di battaglie testa a testa il torneo per il Campione Sci-Fi e Fantasy di RadioTimes è arrivato finalmente alla fine, con l’amato dramma fantasy Outlander nominato vincitore dopo la finale del 28 luglio.
Lo scontro tra Outlander e l’altro finalista Doctor Who è stato un testa a testa particolarmente combattuto, con entrambi gli show che prendevano il comando in diversi punti della votazione.
Poi, alla fine della difficile votazione i fan di Outlander sono riusciti ad andare in vantaggio e a portare Claire, Jamie e il resto del clan Fraser alla vittoria con il 56% dei voti contro il 44% di Doctor Who (vi avevamo detto che erano vicini).
Forse questo risultato non dovrebbe sorprendere. Outlander ha spesso vinto nei vari tornei di RadioTimes.com in precedenza, e anche a pochi anni di distanza è chiaro che i fan non hanno perso la loro passione e dedizione. O il potere di voto, a essere precisi.
Questa volta è riuscito a superare altri show di fantascienza e fantasy tra cui Stranger Things, Obi-Wan Kenobi, Loki, The Umbrella Academy e A Discovery of Witches per raggiungere le fasi finali, dove ha affrontato il cult Sci-Fi di Sky The Lazarus Project prima di affrontare Doctor Who in finale.
Lì, Outlander ha affrontato la sua competizione più dura di sempre, ma neanche un esercito di Whovians votanti è bastato a impedirgli avere una vittoria facile nelle ultime ore.
Può qualsiasi show agguantare l'inattaccabile Outlander quando si tratta di un torneo per campione televisivo? Per quest'anno, almeno, sembra di no. Congratulazioni al team dietro lo show e a tutti i fan: avete davvero mostrato la vostra dedizione ed entusiasmo durante tutto il concorso.
(X)

lunedì 18 luglio 2022

Libro 10: William & Davy

Un urlo acuto bloccò Brianna a metà frase. Subito, staccò il bambino dal suo corpo e lo spinse tra le braccia di William.
«Ecco,» disse, e sparì in un fruscio di gonne. Sentì i suoi passi, tonfi irregolari che suggerivano che stava facendo le scale della veranda due o tre alla volta, e poi la sua voce lontana all’interno della casa, che si alzava in comando. Guardò in basso al fagotto caldo, e con attenzione lo risistemò in modo che il bambino si appoggiasse — faccia in su — nella curva del suo gomito.
Il bambino stava schioccando le labbra da lattante in maniera pensierosa, come curioso dell’improvviso cambiamento della sua situazione, ma non sembrò avere obiezioni.
«Ciao,» disse, esitante. Gli occhi rotondi del bambino si strinsero improvvisamente. Il corpicino si irrigidì e un odore intenso di pipì fresca fece sì che William mettesse in fretta il bambino a debita distanza, poi si accovacciò e stese David sull'erba prima che accadesse qualsiasi altra cosa. Qualcos’altro successe improvvisamente, e il bambino divenne rosso e cominciò a urlare.
«Sul serio?» disse William. «Andiamo, ci conosciamo appena.» uno sguardo veloce gli rivelò l’assenza completa di Brianna o di qualsiasi altra donna che potesse essere d’aiuto, e le urla attutite all’interno suggerivano che probabilmente nessuna sarebbe apparsa presto. Si strofinò un dito sotto il naso, poi alzò le spalle e cominciò a rimuovere con cautela il pannolino del bambino, che era bagnato e pieno di una sostanza color senape dall’odore dolciastro, in quantità sufficiente da fuoriuscire lungo le gambe del bambino.
La coperta era bagnata a chiazze, ma non sudicia e la usò per pulire le piccole parti intime e le gambe. La camicia aveva sofferto un po' nell'eruzione, e riuscì ad arrotolarla e a passarla con un po' di attenzione sulla testa del bambino senza sporcare troppo nessuno dei due. David aveva smesso di urlare a questo punto e scalciò le piccole gambe storte con entusiasmo.
«Va meglio, sì?» chiese William, sorridendogli. «Sì, lo penso anche io. Cosa diavolo ti metto però?»
Davy —sì, sua sorella chiamava così il bambino— era molto più piccolo di quanto era stato Trevor quando William lo aveva incontrato la prima volta, ma la sensazione di qualcosa allo stesso tempo molto fragile e incredibilmente solido — molto maschio — riportò immediatamente alla mente ricordi del figlio di Amaranthus — e di Amaranthus.
William buttò fuori il fiato e lo riprese di nuovo, lentamente, provando ad allentare il nodo improvviso alla bocca dello stomaco.
«Dove sei?» disse a bassa voce all’aria di montagna. «E che stai facendo?»
Cosa hai fatto_? Questo pensiero arrivò a ridosso del primo, e scosse la testa violentemente nella speranza di scacciarlo. Premendo le labbra insieme, tirò fuori dalla tasca un fazzoletto enorme — e leggermente usato —e lo scrollò.
«Meglio di niente», disse a Davy. «Dobbiamo mantenere le apparenze, non è così?»

lunedì 20 giugno 2022

Outlander S6: intervista a Caitriona Balfe

Caitriona Balfe (‘Outlander’): Per la stagione 6, ‘ho dovuto scavare in profondità con Claire come non avevo mai fatto prima. 
«Ho dovuto scavare in profondità con Claire come non avevo mai fatto prima,» ammette Caitriona Balfe a proposito della particolarmente impegnativa sesta stagione del dramma Starz Outlander, che esplora i tentativi di Claire di affrontare il trauma di essere rapita e brutalmente aggredita. «Nell’ultima stagione abbiamo davvero avuto modo di esplorare un lato diverso di Claire tanto che ero un po’ scioccata da ciò stavamo facendo. Quando sono venuti da me per la prima volta con questa trama sull'etere», rivela l'attrice.
«Ero piuttosto incuriosita, ma mi chiedevo anche, 'davvero, è lei? Non lo so». Ma in realtà, è stato un modo davvero interessante di mostrare come un trauma grave possa assolutamente far saltare in aria la psiche di qualcuno e quando ciò accade, come fa quella persona a guarire e tornare? È stata davvero una grande sfida», dice nella nostra recente webchat, aggiungendo che «esplorare quali fossero le sue paure più profonde e oscure è stato molto interessante, ma ciò che amo di più è che siamo usciti dall’altro lato e abbiamo dimostrato che da questo tipo di trauma, puoi davvero esplorare la crescita, far vedere crescita e far vedere guarigione».
La stagione 6 si apre con Claire (Balfe) e Jamie (Sam Heughan) di nuovo a Fraser’s Ridge sulla scia del brutale assalto di Claire, mentre la minaccia della Rivoluzione incombe sullo sfondo. Dopo una serie di drammatici alti e devastanti bassi, la sesta stagione abbreviata (a causa della gravidanza della Balfe e della pandemia) si è conclusa con un'avvincente sparatoria seguita dall'arresto illegittimo di Claire per l'omicidio di Malva Christie (Jessica Reynolds). Balfe dice di essere così orgogliosa della stagione in generale perché il cast e la troupe l'hanno portata a termine in circostanze difficili, l'ultima delle quali è stata che durante la produzione, la candidata SAG e BAFTA aspettava il suo primo figlio. «Stavo letteralmente ondeggiando da un posto all'altro», scherza sulla difficoltà di perseverare in riprese fisicamente impegnative durante la gravidanza. «Trisha Biggar, la nostra costumista, ha fatto miracoli», ricorda. «Avremmo fatto prove ogni una o due settimane, dove le cose sarebbero state allargate, ma lei molto abilmente ha creato quei corpetti che indossavo che si allentano sul retro», spiega Balfe.
I fan stanno ora aspettando con impazienza la maxi settima stagione, con cast e troupe già nel bel mezzo della produzione. «È stato davvero un ottimo inizio. Voglio dire, direi che per tutti noi, è stato un tale rinnovamento in questa stagione, perché penso che ovviamente la scorsa stagione sia stata davvero dura. Penso che lo fosse per tutti, date le circostanze» condivide. «Eravamo tutti bloccati, è stata un po' una faticaccia. È stata una grande stagione e ci siamo sentiti davvero orgogliosi del lavoro, ma penso che sia stata davvero faticosa per tutti personalmente. Ma in questa stagione, forse è solo che siamo tutti del tipo 'oh, il mondo è di nuovo aperto e siamo tutti tornati', ma è stato davvero forte», dichiara Felice Balfe, aggiungendo che «tutti si sentono molto organizzati; è davvero fantastico, quindi siamo tutti entusiasti!»

lunedì 9 maggio 2022

Libro 10: Somiglianze

«Tua madre ti ha mai raccontato del sogno che ho fatto? Subito dopo che voi… ve n’eravate andati.» Non poté fare a meno di guardarsi oltre la spalla, per essere sicuro che non ci fosse nessuno a portata d’orecchio.
«No.» Lei lo stava guardando con profondo interesse, una piccola ruga tra le sopracciglia, e lui non poté fare a meno di sorriderle. «Era un sogno divertente?» chiese.
«Och, no. Stavo solo sorridendo perché somigli molto a Claire, in questo momento. Quando cerca di capire qual è il problema con qualcuno, cioè.»
Lei non rise ma la fossetta momentanea che ogni tanto le compariva sulla guancia destra apparve per un attimo.
«Nessuno ha mai detto che somiglio a Mamma,» disse. «Continuano tutto il tempo a dire quanto somiglio a te.»
«Oh, somigli spesso a tua madre,» le assicurò. «Solo che non è una questione di capelli o occhi o di quanto sei alta. È lo sguardo sul tuo viso quando tocchi Jem o Mandy—o quando stai parlando con Roger Mac la sera sotto il portico, e la luce della luna nei tuoi occhi.»
La sua voce era morbida e roca e abbassò lo sguardo sul terreno, la sovrapposizione di strati di foglie morte, come stelle morenti sotto i suoi stivali.
«Somigli a tua madre nell’amore, voglio dire. Esattamente come lei.» 

lunedì 18 aprile 2022

Libro 10: Buona Pasqua

La stanza era ampia e poco illuminata; qualcuno aveva attaccato con delle puntine un pezzo di un sacco di iuta sopra la grande finestra, ma la luce vi filtrava attraverso. Così faceva la brezza che portava il profumo terroso delle patate fresche attraverso la iuta. Staccò un paio di puntine e la brezza, così invitata, gli rinfrescò il viso e gli increspò i capelli, come il tocco di dita gentili
«Madre?» disse piano
Non succedeva da un po’ di tempo. Quando era più piccolo, lo sentiva spesso: il tocco passeggero di una mano, che gli accarezzava la testa, gli toccava la spalla, e spariva in un attimo. Non lo aveva mai raccontato a nessuno.
Forse lei era qui, perché_lui_era qui—Fraser?
Fraser si era rifiutato di raccontargli qualsiasi cosa riguardo alla sua relazione con Madre Geneva, e William con riluttanza fu costretto ad ammettere che era onorevole da parte sua. 
«Voglio ancora sapere, comunque.»
«Sapere cosa?»
Si girò, sorpreso, per trovare sua sorella in piedi sulla soglia, il suo viso pieno di gioia e le braccia piene di coperte.
«Io–niente,» disse e sentì un improvviso balzo nel petto. «Sorella–è bello vederti.» Il sorriso sul viso di lei era anche sul suo e lei mise giù le lenzuola e lo abbraccio stretto. Il suo odore era diverso dall’ultima volta che l’aveva vista. Gli odori pungenti di trementina e di olio di semi di lino erano scomparsi, sostituiti da un profumo stranamente disorientante che lui, con esitazione, identificò come latte e cacca di neonato.
«Hai avuto un bambino?» disse d’impulso, lasciando la presa. «Un altro, voglio dire?» Non fu una sorpresa per la rivelazione, quanto per il fatto che i profumi della maternità erano indissolubilmente legati ad Amaranthus nella sua mente
«Hai un nuovo nipote,» disse, sorridendogli. «Davy. David William James Fraser MacKenzie, per essere precisi.»
«William?» Poté sentire le labbra contrarsi, non sicuro se dovesse supporre che…
«Sì, lo abbiamo chiamato così in tuo onore,» lo rassicurò. «In parte.»
«Be’, sono assolutamente grato,» disse, sorridendo. «E molto più consapevole dell’onore… 
«Fratello,» disse piano, e allungò una mano per toccargli il viso. «È bello vederti. Ti fermerai per un poco?»

venerdì 15 aprile 2022

Book 10: Una bomba tra le mani

«A cosa stai pensando?» chiesi. «So che si tratta di William.»
«Oh, aye?» Mi diede un’occhiata, la bocca arricciata da un lato. «E cosa sembro se sto pensando a William?»
«Come se qualcuno ti avesse consegnato un pacco incartato e non sei sicuro se di tratti di qualcosa di meraviglioso o di una bomba.»
Questo lo fece ridere, mi mise un braccio intorno e mi attirò più vicino, baciandomi la tempia. Odorava di lino vecchio di un giorno, inchiostro e fieno, e della sbavatura di miele che si era asciugata sul davanti della sua camicia, come minuscole perle d’ambra.
«Aye, be’, uno sguardo al ragazzo e capisci che esploderà presto,» disse «Spero solo che danneggi sé stesso nel farlo.»
«O te.»
Alzò le spalle tranquillamente
«Non sono tanto fragile, Sassenach.»
«Dice l’uomo con quattro – no cinque, fori di proiettile nella pelle, per non parlare di abbastanza punti chirurgici da fare un’intera fantastica trapunta. E se cominciamo a contare le ossa che ti sei incrinato o rotto…»
«Ach, via – non mi sono mai rotto niente di importante; solo l’anulare. Forse una costola, qui o lì.»
«E lo sterno e la rotula sinistra.»
Fece un rumore sdegnoso, ma non discusse.
Rimanemmo in piedi per un po’, abbracciati, ascoltando i rumori all’esterno. I bambini più piccoli si erano addormentati sotto i cespugli o nei carri dei genitori, le loro urla felici sostituite dalla musica e dalle risate dei ballerini, dagli applausi e dai richiami di chi guardava.
«È venuto da me,» disse tranquillamente Stava tentando di sembrare pratico, ma aveva smesso di nascondere ciò che stava provando.
«Sì,» dissi dolcemente, e strinsi il suo braccio.
«Immagino che non ci fosse davvero nessun altro da cui andare,» disse disinvolto. «Se non riuscisse a trovare sua grazia, voglio dire, e non potesse parlare con nessun nell’esercito, no? Dato che…» Si fermò, avendolo colpito un pensiero, e si girò verso di me.
«Pensi che lui sappia, Sassenach?»
«Sappia cosa?»
«Di–quello che ha detto. La… minaccia a Lord John. Voglio dire--» elaborò, vedendo il mio sguardo vuoto, «sa che non è solo una fandonia.»
«A–oh. » Mi fermai a riflettere un momento, poi scossi la testa con decisione. «No. Quasi sicuramente no. Hai visto la sua faccia quando ci ha detto della minaccia di Richardson. Sarebbe stato spaventato–forse più spaventato–se avesse saputo che non era una minaccia a vuoto–ma non avrebbe avuto l’aspetto che aveva?»
«Ansioso? Arrabbiato?»
«Entrambi. Ma chiunque lo sarebbe, no? date le circostanze.»
«Certo. E… determinato, diresti?»
«Testardo,» dissi prontamente, e lui rise.
«Una bomba sicuramente, allora.»

sabato 9 aprile 2022

Outlander S6: Diana gabaldon commenta l'episodio 5

L'amicizia tra Jamie e Lord John è finita in Outlander? L'autrice Diana Gabaldon interviene sul quinto episodio della stagione 6!
Fatta eccezione per le visite ai villaggi Cherokee e Mohawk, la maggior parte della stagione 6 di Outlander si è svolta su Fraser's Ridge, ma nell'episodio 5, Jamie (Sam Heughan) e Claire Fraser (Caitríona Balfe) si dirigono a Wilmington per sentir parlare Flora MacDonald (Shauna Macdonald), ex giacobita ora lealista.
Il viaggio lontano da Fraser's Ridge offre a Outlander l'opportunità di esporre Jamie e Claire ai disordini politici che si stanno verificando nelle colonie che non hanno ancora raggiunto la loro casa sulle colline della Carolina del Nord, quindi mentre ciò potrebbe non avere lo stesso significato di un evento drammatico, come la nascita di Henri-Christian, organizza la prosecuzione della storia.
«Quello che l'episodio 5 sta facendo – in sostanza – è togliere Jamie e Claire dagli eventi al Ridge (che continuiamo a vedere, ma solo i punti salienti: la scoperta dell’incantesimo d’amore, gli sforzi di Bree per costruire le cose, il suo annuncio della sua gravidanza a Roger e la minaccia di Malva a Roger quando la scopre in flagrante con Obadiah Henderson) e metterli in una nuova trama che mostra l'evoluzione della Rivoluzione al di fuori del Ridge» racconta l'autrice del bestseller Outlander Diana Gabaldon a Parade.com in questo commento in esclusiva. 
«Per la prima volta, vedono effettivamente il cambiamento degli eventi e si rendono conto dell'entità della tempesta in movimento. Non vediamo spesso il lato politico degli eventi in corso in questa stagione perché il nostro obiettivo principale è di solito il Ridge e ciò che accade lì. Quindi, questo episodio sta anche fornendo un passo indietro, per darci una nuova prospettiva».
Detto questo, c'è un momento in cui tutto cambia per Jamie. Fino ad ora, non ha dovuto mostrarsi pubblicamente come patriota, ma il tempo è finalmente arrivato. Lo fa di fronte a un gruppo di patrioti in una sala da biliardo con un discorso commovente sul prezzo della libertà, ma rivela anche la verità a Lord John (David Berry) di persona, qualcosa che non è successo nei libri (scrive a John una lettera lì), ma farlo in questo modo lo rende più drammatico.
«Questa è una rottura personale e politica: l'ammissione di Jamie a Lord John è – per quanto entrambi pensano al momento – la fine della loro amicizia (e per Jamie, la fine delle sue informazioni su suo figlio)», sottolinea Gabaldon. «Questa consapevolezza potrebbe essere ciò che alimenta la dichiarazione di Jamie al tavolo da biliardo; ha distrutto il suo legame più importante con l'Inghilterra, e ora è giunto il momento – come sapeva che sarebbe arrivato – di unirsi apertamente alla lotta come ribelle».
Tornando a Fraser's Ridge, anche la verità su Malva (Jessica Reynolds) comincia a essere rivelata quando minaccia Roger (Richard Rankin) che, se non manterrà il suo silenzio riguardo all’averla colta in una posizione compromettente con Obadiah Henderson (Euan Bennet), dirà a tutti a Fraser's Ridge che lo ha visto baciare Amy McCallum (Joanne Thomson) anche se non è vero! E pensavamo che Tom Christie (Mark Lewis Jones) sarebbe stato il malvagio Christie!
«Per quanto riguarda Malva... la vediamo in tre brevi istantanee e solo i lettori del libro noteranno che è l'unica persona che non fa commenti sul terreno bruciato dall’incantesimo d'amore lungo fiume», continua Gabaldon. «Tutte e tre le scene sono necessarie, poiché gettano le basi per ciò che verrà, ma all'interno di questo episodio, sono solo briciole della trama. Ce ne sono molti nell'episodio: la conversazione di Mary con Jamie sui brutti sogni di Jocasta, il sinistro coltello di Malva, lo smeraldo mancante nella collana di Flora, il barattolo di unguento che Bree dà ai Beardsley e, naturalmente, l'uomo che fischia in prigione.»
I lettori di libri sanno chi è l'uomo che fischia in prigione, soprattutto quando Claire lo ha sentito fischiare la "Colonel Bogey March" (meglio conosciuta da molti come il tema di Il ponte sul fiume Kwai), ma non faremo spoiler per i telespettatori. Dovranno aspettare fino all'episodio 6 perché la sua identità sia rivelata.
Gabaldon riassume questo episodio «come quello che io chiamo un 'tenditore'. Questo è il mio termine altamente tecnico per una breve sezione (di una grande storia) che istiga un cambiamento di qualche tipo nella trama principale. Questo può essere un cambiamento in termini di trama (l’introduzione di qualcosa di nuovo), personaggio (qualcuno di nuovo viene introdotto o fa qualcosa di inaspettato), luogo, ecc. È un buon modo veloce per muoversi tra più trame offuscando il tempo che deve passare e facendo avanzare la trama per mezzo di molteplici brevi indizi e anticipazioni.»

sabato 26 marzo 2022

Outlander: Sam Heughan spiega perché Jamie indossa il kilt

Sam Heughan spiega perché Jamie indossava un kilt per andare a pesca nell’ultimo episodio
La star scozzese risposto su Twitter dopo che la gente ha chiesto perché Jamie lo indossasse.
Sam Heughan ha usato Twitter per spiegare una scena interessante dell'ultimo episodio di Outlander.
La star scozzese, che interpreta Jamie Fraser nello show di successo, è stata vista indossare un kilt per andare a pescare nel terzo episodio della sesta stagione, Temperance.
È stato un momento che molti fan sono stati felici di vedere e hanno toccato il vecchio Jamie.
Tuttavia, un fan era confuso sul motivo per cui avrebbe indossato il capo in tartan - solo per andare a prendere un pesce o due.
Sam, che interagisce regolarmente con i fan sul social media, è stato pronto a rispondere.
Ha detto: «Era ancora illegale indossare un kilt in quel periodo, la punizione sarebbe stata enorme.»
«Jamie non può rischiare in presenza della corona, soprattutto lavorando potenzialmente per loro. Tuttavia, quando è solo, sulla sua terra senza rischi, può rivelare chi è veramente…»
La spiegazione accenna a un momento nel primo episodio che lo show si è preso per spiegare la situazione del tartan, con Jamie che è stato punito al posto di uno dei suoi uomini dopo che le giubbe rosse hanno trovato un pezzo di tartan su di loro.
All'indomani di Culloden, la corona britannica calpestato duramente qualsiasi elemento della cultura delle Highlands che ritenevano patriottico nei confronti della causa giacobita e sembra che gli showrunner abbiano fatto di tutto per evidenziarlo nello show televisivo.
I fan sono stati deliziati dalla risposta di Sam.
Uno ha scritto: «Questo livello di dettaglio e l'autentico allineamento della caratterizzazione è ciò che amiamo dello show. Grazie per aver dedicato del tempo e della cura che hai dedicato, sia nella tua performance / produzione che attraverso la conversazione.»
Mentre un altro ha aggiunto: «Quindi vedremo altro kilt allora? Mi mancano il kilt e quei primi giorni in Scozia con gli highlander, quindi è un bel ricordo vederlo indossare».
«Vedere Jamie in kilt, in grado di essere fedele a sé stesso, è un conforto», ha aggiunto un altro. «Puoi portare uno scozzese fuori dalla Scozia, ma non puoi portare la Scozia fuori da uno scozzese.»
(X) 

mercoledì 23 marzo 2022

Outlander S6: Diana Gabaldon parla di Henri - Christian

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon rivela l'origine della storia di Henri-Christian dal terzo episodio della stagione 6
Il terzo episodio della stagione 6 di Outlander si apre con un riferimento biblico, mentre vediamo Henri-Christian, il bambino figlio di Fergus (César Domboy) e Marsali (Lauren Lyle) che galleggia in un cesto lungo il fiume, proprio come si potrebbe immaginare che avesse fatto il piccolo Mosè sul Nilo.
Mentre Mosè è stato salvato dalla figlia del Faraone, Henri-Christian viene salvato da Roger (Richard Rankin) poco prima che il cesto raggiunga le rapide. A differenza di Mosè, però, Henri-Christian non è stato messo nel cesto per salvarlo da morte certa, ma per vedere se galleggiava; dopo aver sentito i loro genitori chiamare Henri-Christian figlio del demonio a causa del suo nanismo, molti dei ragazzi di Fraser's Ridge hanno testato la bizzarra teoria in un modo altrettanto strano.
Ma perché l'autrice di Outlander Diana Gabaldon ha inserito la storia di Henri-Christian nel suo romanzo bestseller A Breath of Snow and Ashes (Nevi infuocate e Tamburi d'autunno nella versione italiana), su cui si basa la stagione 6? Come Gabaldon spiega in esclusiva a Parade, «Sono sempre stata attenta alle persone che si possono trovare in una piccola comunità, ma a cui non si pensa subito. E le persone con disabilità, definite genericamente come qualsiasi condizione che implica che hanno bisogno di aiuto per affrontare la vita quotidiana, ovviamente rientrano in questa categoria.»
Gabaldon descrive anche Henri-Christian come un "fungo", cioè un personaggio che appare inaspettatamente mentre sta scrivendo, solo rubare la scena. Henri-Christian aggiunge anche il conflitto alla storia: come persona diversa, cambia e sfida le persone all'interno della sua famiglia e della comunità, persone che, nel 1773, non capivano il DNA.
Ma perché la nascita di Henri-Christian ha influenzato così tanto Fergus? Da bambino nel bordello di Parigi, Fergus aveva un amico di nome Luc, che pure era un nano. Un giorno, il corpo di Luc fu scoperto con la gola tagliata, solo che i suoi resti furono poi venduti a un medico per la sperimentazione piuttosto che ricevere una degna sepoltura, — un'umiliazione che Fergus non ha mai dimenticato.
Anche prima della nascita di Henri-Christian, comunque Fergus aveva preso a bere per compensare ciò che sentiva mancare dalla sua vita, — in particolare, la capacità di sostenere la sua famiglia e proteggerla. E poi, quando Marsali ha rivelato di aver ucciso Lionel Brown (Ned Dennehy), l'ha completamente persa e le ha detto che non aveva bisogno di una donna per proteggerlo.
«Beh, Marsali non ha ucciso Lionel nel libro [lo fa fatto Mrs. Bug (Sarah Collier)]», dice Gabaldon, sottolineando la discrepanza. «Ma non riesco a vedere come non potevano esserci effetti dalla sua morte. Voglio dire, quando Jamie ha restituito proattivamente il corpo di Lionel a suo fratello Richard, l'ultima osservazione di Richard a Jamie lo rende abbastanza ovvio: “Avete fatto quello che dovevate… Come farò io… Quando sarà il momento”. Chiaramente, il momento sta arrivando».
Il tormento combinato con tutto questo ha portato al limite Fergus, e stava per suicidarsi tagliandosi i polsi quando Jamie (Sam Heughan) l’ha notato e l’ha fermato.
«L'arco di Fergus è in qualche modo parallelo a quello di Claire in questa stagione», ha aggiunto Gabaldon. «Sono entrambi traumatizzati dagli stessi eventi, entrambi auto-medicanti in risposta, ed entrambi causano disagio nei loro coniugi».
Un altro punto interessante della storia nell'episodio 3 è Malva Christie (Jessica Reynolds), e la prefigurazione di ciò che potrebbe venire con il suo personaggio più avanti nella stagione. Senza svelare troppo (anche se i lettori di libri sanno già cosa ci aspetta), abbiamo visto la bellissima nuova aggiunta a Fraser's Ridge flirtare sia con il Giovane Ian (John Bell) che con Jamie. E in realtà ha avvertito Ian, dicendo: «Gli sguardi possono ingannare», mentre gli dice che suo padre teme che sia una peccatrice, e ha spiegato che sua madre è stata impiccata come strega.
«Beh, Malva è una persona che ha riconosciuto presto il suo potere e non esita a usarlo», dice Gabaldon della più giovane dei Christie. «Il fatto che anche suo padre lo riconosca e che sia inorridito e infuriato per questo si traduce naturalmente nel conflitto a cui siamo così affezionati. Questo rivela anche un paio di altre cose su Malva; probabilmente non sopporta il suo umile posto nella famiglia / società, è abbastanza intelligente da cogliere un'opportunità per uscirne (cioè, diventare l'apprendista di Claire), e le piace il pericolo, e non esita a cercarlo.»

sabato 12 marzo 2022

Outlander S6: Intervista ad Alexander Vlahos

‘Mi intendo di fan irriducibili, ma Outlander è su un altro livello’: la vita secondo la nuova star di Outlander, Alexander Vlahos
L’attore gallese parla del suo ingresso nel cast di Outlander, dei period drama e del lavoro di Kenneth Branagh.
Come ci si sente a far parte di Outlander?
È un po’ intimorente entrare in una cosa grande come uno show. È un poco come il primo giorno di scuola – con la speranza che io possa piacergli. Ma Sam (Heughan) e Cat (Balfe) sono i migliori leader del gruppo e ci hanno dato il benvenuto. Non potrò mai parlare sufficientemente bene di loro.
Chi è il tuo personaggio?
Allan Christie è un fratello iperprotettivo e vive all’ombra di suo padre, ma diventa presto chiaro che è molto diverso da suo padre.
C’è un lato problematico in lui ma c’è anche una trama oscura che gorgoglia sotto la superficie fino alla fine della stagione. L’Allan che incontriamo nell’episodio uno e quello che lasciamo sono davvero due persone diverse. È bello lavorare sull’arco di personaggio come questo.
Com’è stato girare in Scozia durante il lockdown?
È stato strano. Il mondo era in lutto, ma da questo realizzi che devi creare arte e mettere la tua passione e il talento in qualcosa come questo, affinché i fan possano trovare sollievo da ciò che succede all’esterno.
È come un servizio. Girare in Scozia è stato bellissimo, ma mi è mancato socializzare con il gruppo, perché mi piace l’aspetto sociale del lavoro. 
Ho visto tutte le stagioni in Scozia ed è stato bello. Abbiamo cominciato la prima settimana di gennaio così ho trovato la neve, una bella primavera, e poi l’estate – e i temuti midges. Stavo parlando con la gente del posto e loro mi hanno detto di lasciarli fare. Gli ho chiesto se facessero sul serio!
Hai dovuto padroneggiare un accento scozzese?
Sì. Durante le nostre prime letture, la nostra istruttrice di dialetti, Carol Ann Crawford, mi ha detto che stavo facendo molto Trainspotting. Almeno ero in Scozia, ma era la città sbagliata.
Sei pronto per il livello di appassionati che accompagna uno show come Outlander?

Essendo in show come Merlin e Versailles, mi intendo di fan irriducibili, ma Outlander è su un altro livello. Penso che i fan che hanno visto Versailles guardino anche Outlander. Per la mia esperienza da una grande comunità di fan viene molto amore.
In che modo il tuo ruolo di Monsieur Philippe d’Orleans ti ha portato a esser scelto per Outlander?
Uno degli showrunner di Outlander, un giorno ha acceso la tv dopo essere tornato a casa e mi ha visto in Versailles. Questo è stato pochi anni fa. Versailles ha portato a questa offerta, per la quale sarò eternamente grato. Hanno sempre detto che sarei stato il loro Allan, ma non so se sia un complimento!
Ti sei unito anche al cast di un altro period drama, Sandition?
Ho fatto molti period drama – non cosa sia ma sono super felice che vedano qualcosa in me.
Sono andato direttamente a Bristol da Outlander per Sanditon e abbiamo fatto la seconda e la terza stagione una dopo l'altra, il che è stato intenso.
Interpreto Charles Lockhart, un artista estroverso, che agita un po’ le cose. Non è per niente uguale ad Allan. A marzo mi vedrete molto sugli schermi televisivi.
Com’è stato lavorare con Kenneth Branagh in Macbecth?
È un genio, Mi ha davvero preso sotto la sua ala e si è preso cura di me quando ci esibivamo. Era molto strano recitate al suo fianco – il suo cervello è così veloce, così può dirigersi da solo.
Usciva da una scena, dava appunti e poi tornava, e io l'ho guardato, chiedendomi chi può compartimentalizzare in quel modo, interpretare Macbeth e dirigere anche 16 persone. È un uomo meraviglioso.
Sei interessato alla regia?
Ho la mia società di produzione, Cowhouse Films, e sto finendo di scrivere il mio film, che spero vada avanti. Questa è la mia passione – è la parte che mi dà la maggiore soddisfazione.
(X)
 

giovedì 10 marzo 2022

Outlander S6: Intervista a Diana Gabaldon

Diana Gabaldon sostiene il cambiamento della S6 sull’uso dell’etere da parte di Claire

Spoiler più avanti sul primo episodio della S6 di Outlander Echoes

Claire è una guaritrice. Ma cosa fa una guaritrice quando si sente lei stessa danneggiata? Nel primo episodio della Stagione 6, Claire cerca rifugio dai suoi pensieri traumatici in Outlander usando la sua ultima invenzione medica, l’etere. È stato un finale di cattivo augurio di un altrettanto turbolento primo episodio di stagione con l’ultima immagine di Claire che perde i sensi a causa dell’anestetico. Dal momento che la dipendenza di Claire dall’etere è una deviazione dalla serie dei libri, ho parlato con l’autrice Diana Gabaldon (che lavora come consulente nello show di Starz) per capire cosa pensa di questo cambiamento.
«La Claire dei libri probabilmente non l’avrebbe fatto,» scrive Gabaldon in un email a The Dipp. «Per molteplici ragioni, compresi i non trascurabili rischi fisici connessi, di cui dipendenza è uno di quelli noti.»
Ma la Claire del libro e la Claire della Tv non sono la stessa cosa. E Gabaldon nota come lo show tende a concentrarsi su Claire che sperimenta lo stress post traumatico - «Dio sa se la donna ne ha diritto.» Nello stesso modo in cui ha sperimentato i flashback della Seconda Guerra Mondiale nella Stagione 2 mentre i giacobiti si stavano addestrando per la battaglia, Claire rivive i suoi traumi passati provocati dal recente sequestro e dalla violenza da parte della banda di Lionel Brown.
«Dobbiamo sempre fare i conti con una grande differenza tra i libri e lo show — sarebbe a dire spazio e tempo,» dice Gabaldon. «Io ho tutto il tempo che voglio perché Claire (e le altre persone) affronti il trauma in vari modi, e il mezzo classico di Claire per fare ciò è Jamie.» 
Anche lo show vede Claire gestire il trauma con e attraverso Jamie. Ma alcune delle circostanze del rapimento e dello stupro di Claire nell’episodio della S5 Never My Love sono trattate in maniera diversa nella serie Tv, in particolare il momento successivo alla violenza. Gabaldon parla di come Jamie e Claire abbiamo una «lunga e violenta conversazione» in A Breath of Snow and Ashes (Nevi infuocate e Cannoni per la libertà, nella versione italiana) dopo il suo salvataggio. Fanno l’amore e Jamie le «dà l’opportunità di reagire,» dice Gabaldon. «Proprio come lei ha dato la stessa possibilità a lui dopo Wentworth.»
Ma come la gestione da parte di Claire dell'aggressione del coniuge è stata alterata («Onestamente, non vedo alcun modo in cui avrebbero potuto filmare quello che è successo nel libro, soprattutto dati i limiti di tempo», dice Gabaldon del cambiamento della prima stagione), così è stata la gestione da parte di Jamie di Claire, una scelta che Gabaldon e la star/produttrice Caitriona Balfe hanno discusso con il New York Times dopo la messa in onda del finale della quinta stagione.
Gabaldon esprime qualche preoccupazione sulla reazione di Claire che cade nella retorica della “donna forte”. «Parte dell'intera figura retorica di Donna Forte è che questa cosiddetta SW va da sola e si limita a sbattere i piedi, respingendo qualsiasi manifestazione di preoccupazione da parte della sua famiglia,» dice Gabaldon, rimarcando come Claire insiste che sta bene sia con Brianna che con Jamie in Echoes. Ma l’autrice aggiunge «Dando il merito dove è dovuto, [questo è] un riferimento ai libri», specificamente al capitolo 29 di A Breath of Snow e Ashes, Just Fine, (Cap. 29 Va tutto bene, in Nevi infuocate nella versione italiana). Nel capitolo Claire dichiara a una dubbiosa Brianna che «sta bene» dopo la violenza.
C’è anche il fatto che Claire dovrebbe conoscere i danni di “sniffare etere”. Ma ancora Gabaldon da un avvertimento. «Non è per niente sconosciuto che i medici ne abusino,» dice, citando l’esempio letterario de Le regole della Casa dei Sidro di John Irving. Così anche se Gabaldon può avere le sue osservazioni, è comunque contenta di come lo show gestisce la trama in generale.
«Ho il vantaggio di aver visto l’intera stagione e in effetti, penso che abbiano gestito l’intera stagione molto bene all’interno della cornice che hanno sviluppato. Si capisce lentamente nel corso dell’intera stagione,» dice.
Così per i fan dei libri che lottano con i cambiamenti, rincuoratevi. Perché proprio come Sam Heughan ha detto che la dipendenza di Claire dall’etere porta a «una trama onesta e appagante», sembra che Gabaldon sia d’accordo.
«È molto plausibile e commovente — la recitazione tra Caitriona e Sam è fantastica — e ha una conclusione soddisfacente.»

sabato 5 marzo 2022

Outlander S6: Intervista a Maril Davis

Scopriamo perché la produttrice esecutiva di Outlander, Maril Davis definisce la Stagione 6 un giro sulle montagne russe più di ogni altra stagione
Quando Outlander ritornerà per la sesta stagione su Starz, domenica 6 marzo, i fan saranno testimoni delle conseguenze del brutale attacco a Claire (Caitriona Balfe) nella Stagione 5. Cosa succede dopo a lei e suo marito Jamie (Sam Heughan) mentre fanno i conti con le conseguenze negative? Deviando dal romanzo di Diana Gabaldon, A Breath of Snow and Ashes (Nevi infuocate, Cannoni per la libertà nella versione italiana), su cui è basata la Stagione 6, verrà posta più attenzione sulla lotta di Claire per guarire e fare i conti con quello che ai giorni nostri etichetteremmo come PTSD (Disturbo da stress post-traumatico).
«Quando leggiamo i libri, la cosa è affrontata in piccoli pezzi qui e lì ma lei non la supera mai davvero» dice in esclusiva a Parade Maril Davis, produttrice esecutiva di Outlander. «E ci sembrava un’esperienza così traumatica che non potevamo ignorarla, e ci sembrava di non fare giustizia al personaggio se lo avessimo fatto. E così, ci siamo davvero appoggiati a questo. Penso che gli sceneggiatori abbiamo fatto un ottimo lavoro inventandosi questa strategia di adattamento per Claire.»
Insieme al responsabile dello show Matthew B. Roberts, Davis ha avuto un confronto con Balfe (che è anche produttrice nello show) per essere sicura di essere tutti in sintonia su come affrontare il fatto che Claire, nonostante sappia che Jamie gli uomini di Fraser’s Ridge hanno ucciso tutti i suoi rapitori, ha dei flashback.
Caitriona è stata davvero solidale con noi nell’esplorazione di come potrebbe essere e di come, in quanto medico lei in qualche modo è sempre compartimentata, ma cosa succede quando non sei più capace di farlo?» spiega Davis. «Claire è così abituata a reprimere i suoi sentimenti in qualche modo in quest’area che in questa stagione sta proprio lottando per capire come affrontarli. Perciò, penso che vedremo questa escalation. E il modo in cui sceglie di affrontarlo è qualcosa che abbiamo aggiunto e che sentivamo semplicemente necessario.»
Le riprese della Stagione 6 di Outlander hanno richiesto una buona dose di sfide logistiche e narrative. A causa degli stretti protocolli Covid-19 durante la produzione — e della gravidanza di Balfe, che è stata tenuta (letteralmente) nascosta — è stata presa la decisione di accorciare la Stagione 6 a solo otto episodi, invece dei soliti dodici. (I quattro mancanti saranno girati e attaccati alla Stagione 7). Tuttavia, questi ostacoli per Davis sono più come un bene insperato.
«A essere sincera, ho amato questa stagione,» ha detto. «L’avrei amata se avessimo avuto altri quattro episodi, ma finisce in un momento così eccitante. E ancora una volta, tutto questo non era pianificato. Ovviamente ci siamo dedicati alla stagione pensando di fare 12 episodi. Perciò, per il modo in cui è andata a finire, penso che sia supereccitante. È un giro sulle montagne russe più delle altre stagioni ed è piana zeppa.»
Una volta che le riprese della Stagione 6 sono cominciate in Scozia, il tempo è stato un altro fattore da considerare, anche se Davis ha detto che questo ha dato allo show un aspetto completamente differente perché c’era molta più neve che nelle stagioni precedenti.
«Non penso sia stato facile per il cast e la troupe, ma l’aspetto è incredibile,» ha aggiunto Davis. «Voglio dire nessuno vuole trovarsi in questa pandemia, penso che abbiamo sentito tutti la fatica del Covid, ma sono così emozionata per come è andata a finire questa stagione, e c’è un risvolto positivo. Caitriona ha un bambino. Così sono venute fuori molte buone cose da questa stagione.
La sesta stagione di Outlander debutta Domenica 6 marzo su Starz

lunedì 21 febbraio 2022

Book 10: William

William aveva appena messo il piede sulla soglia, quando Fanny parlò alle sue spalle.
«Will-yum?» disse, la sua voce chiara ma incerta.
Si girò a guardare in dietro ma poi sorrise e arretrò sulla veranda, allungando un braccio per prendere le sue mani.
«Frances,» disse dolcemente, abbassando lo sguardo verso di lei. «Eccoti qui.»
«Eccomi qui,» disse, sorridendo. Era arrossita quando lui si era girato verso di lei ma i suoi occhi brillavano. «Devo prendermi cura del tuo cavallo per te?»
«Oh.» Guardo giù per i gradini; il cavallo, un grosso baio nero e robusto, stava masticando rumorosamente l’erba accanto al sentiero, le redini avvolte senza riguardi sul recinto. William mi guardò e io feci un piccolo cenno in direzione di Fanny. 
«È molto gentile da parte tua, Frances,» disse e strinse brevemente le sue mani prima di lasciarla andare. «Il suo nome è Trajan e sono sicuro che sarà grato per il tuo benvenuto come lo sono io.»
Si voltò subito e saltò giù per i gradini, raggiante. William la seguì con lo sguardo, il sorriso ancora sul volto.
«Stavo per dire, ‘Come sei cresciuta, Frances!’» commentò, sottovoce, verso di me. «Ma non sarebbe andato bene, vero? Lo odiavo sempre quando gli amici di Papà lo dicevano a me.»
«Sarebbe stato un fiasco totale,» lo rassicurai. «Comunque, sì. E la sua pronuncia è quasi perfetta adesso.» Guardai oltre la mia spalla, Jamie era andato nel suo studio. «E —em— come sta Lord John attualmente?»
«Vorrei saperlo,» disse, la faccia e la voce entrambe cupe.

lunedì 7 febbraio 2022

Bees: I consigli di Diana su come leggere Bees

Diana Gabaldon da raccomandazioni senza spoiler su come leggere “Bees”
Con l’arrivo di Go Tell the Bees That I Am Gone, i lettori devono scegliere come avventurarsi nella sua lettura. Ma cosa fai se sei l’autore? L’autrice di Outlander, Diana Gabaldon, è una lettrice vorace e recentemente ha raccontato a The New York Times che il prossimo libro che leggerà sarà il suo. Dopo tutto, come ha detto a proposito di Bees, «Non era un libro quando mi ha lasciato; era questa grande nuvola di frammenti scintillanti che ho palleggiato nella mia testa negli ultimi anni. Poterlo leggere senza fermarsi… è sempre un’emozione.» Perciò, se non lo avesse scritto lei, Diana Gabaldon come leggerebbe Go Tell the Bees That I Am Gone? Un non-avvertimento: NON ci sono spoiler da qui in avanti.
Ci sono alcuni modi in cui avreste potuto rispondere dopo aver messo finalmente le mani su Bees, sette anni e mezzo dopo l’uscita di Written in My Own Heart's Blood (Legami di sangue e Prigioniero di nessuno, in italiano)
1. Avreste potuto aprire immediatamente il libro e leggere velocemente, ignorando gli obblighi familiari del Giorno del Ringraziamento;
2. Potreste prendervi il vostro tempo, evitando tutti gli spoiler come la peste (o meglio come il Covid-19);
3. Potreste aver letto prima l’ultima pagina, così da sapere cosa aspettarvi prima di imbarcarvi in un romanzo di 888 pagine;
4. O, scenario peggiore, potreste essere ancora in attesa che arrivi la vostra copia preordinata.
Quando si tratta di stile di lettura, subito dopo l’uscita di Bees, Gabaldon rivela a The Dipp che lei fa parte saldamente della seconda categoria. «Sono sicuramente un degustatore.» dice.
Così, in un universo alternativo dove è una fan di Outlander e non l’autrice, non si sente obbligata a leggere Bees più velocemente possibile.
«Detto questo, rimango praticamente incollata a un buon libro finché dura, ma non leggo per sommi capi o veloce solo per scoprire cosa succederà.» dice. «A meno che non sia un thriller, nel qual caso sai cosa succederà. È solo, come succederà? Qualche volta leggo per sommi capi la fine.»
Mentre non è spoiler dire che ci sono momenti elettrizzanti in Bees, i libri di Gabaldon non rientrano propriamente nel genere thriller — per non parlare di qualsiasi genere— perciò non c’è bisogno di scorrere fino alla fine, anche se può essere allettante. E se vi state ancora intrattenendo intorno alla Parte Tre o anche Parte Due, non c’è vergogna neanche in questo! Siete nella stessa categoria di degustatori di Herself (aka Diana Gabaldon).
E per quanto riguarda quelli che Gabaldon chiama ‘sbircioni’, sa che sono là fuori… anche se lei non si comporterebbe in quel modo.
«Ci sono sbircioni che dicono, ‘Oh, devo leggere l’ultima pagina perché devo sapere se sono ancora tutti vivi, poi posso tornare indietro e godermi il libro’», dice.
«Non dovrebbe funzionare in questo modo,» dice Gabaldon, prima di aggiungere diplomaticamente, «ma hai comprato il libro. Puoi leggerlo nel modo che vuoi.»
In qualunque modo stiate leggendo Go tell the bees that I am gone, sappiate che non c’è un modo veramente sbagliato (eccetto forse sbirciare l’ultima pagina). E anche se lo avete già finito (colpevole di tutte le accuse), potete gustarlo nella vostra rilettura. Dopo tutto, anche se Gabaldon ha cominciato al lavorare al Libro 10, non garantisce che è l’unico libro su cui sta lavorando ora che il nono libro è uscito. Dice che ha già un contratto per il prequel sui genitori di Jamie e l’idea per il prossimo libro su Lord John Grey «Mi è venuto in mente mentre scrivevo Bees.» Perciò non importa il vostro stile della prima lettura, avrete moltissime opportunità per gustarvi Bees negli anni a venire. Buona lettura (e rilettura)!

lunedì 31 gennaio 2022

Bees: Il finale di Bees e il Libro 10

Il finale di ‘Go tell the Bees that I am gone’ e cosa significa per il Libro 10 di Outlander, secondo Diana Gabaldon
Spoiler di seguito su Go tell the bees that I am gone. Non leggete se non volete rovinarvi il finale di Outlander Libro 9.
Le pagine finali del nono libro di Outlander raccontano la pacifica sistemazione di Claire e Jamie sul portico della Nuova Casa a Fraser’s Ridge. Sono circondati dalla famiglia, dagli amici, e dai vicini che stanno celebrando il matrimonio tra Bobby Higgins e Silvia Hardman. Dopo aver combattuto i Lealisti che complottavano sulla sua terra ed essere quasi morto (be’ è morto) durante la Battaglia di Kings Mountain, la principale preoccupazione di Jamie alla fine di Go tell the bees that I am gone è assicurarsi che Claire mangi qualcosa. Ma un imbucato al matrimonio — “un cavaliere su un cavallo grigio” — scuote la scena pastorale nell’ultima pagina. La figura che indossa un tricorno non è altri che il figlio di Jamie, William, che chiede l’aiuto di suo padre. Con un finale sospeso come questo, vuol dire che sicuramente i lettori vedranno Jamie e William unire le forze per salvare Lord John Grey nel Libro 10, sì?
«È sicuramente così», dice l’autrice Diana Gabaldon a The Dipp al telefono.
Quando William arriva e dichiara, «Ho bisogno del vostro aiuto» non c’è mai stato nessun dubbio che Jamie avrebbe scelto di cavalcare accanto a suo figlio per salvare il suo migliore amico da cui si è allontanato. Ma in una serie letteraria dove non si può mai dare qualcosa per scontato – anche qualcosa di ovvio come questo tema per il Libro 10 — è un sollievo avere la conferma da parte dell’autrice. Specialmente se Jamie e William non hanno avuto nessuna interazione diretta in Bees e Lord John Grey è nel disperato bisogno di essere salvato da Ezekiel Richardson, ossia il viaggiatore temporale Mike Callahan.
L’ultima volta che William aveva chiesto l’aiuto di Jamie in una situazione di vita o morte è stato quando era andato a salvare Jane Pocock dalla condanna a morte nel Libro 8, Written in My Own Heart's Blood (Legami di Sangue e Prigioniero di nessuno, nella versione italiana). Ma i due erano arrivati troppo tardi e lei si era tolta la vita. Salvare Lord John, se tutto va bene, avrà maggiore successo dell’ultimo tentativo di padre e figlio. Ma sembra sconfortante dato che presumibilmente non conoscono la localizzazione della barca su cui è prigioniero Lord John e Percy Wainwright potrebbe essere morto avvelenato mentre dava a William informazioni sulla Pallus. Così Jamie e William potrebbero beneficiare di qualche supporto nella forma di altri membri della famiglia Fraser allargata.
Gabaldon non ha voluto impegnarsi dicendo quale altro membro della famiglia potrebbe aiutare Jamie e William nella loro ricerca. Ma ammette, «Non sono sicura come si possano tenere fuori, specialmente Claire e Brianna, ma resta da vedere.»
Anche se Jamie non vede William fino alla fine di Bees, in via confidenziale offre a Brianna la possibilità di passare del tempo con suo fratello a Savannah. E gli ex figli unici di Jamie Fraser hanno stretto un rapido legame tra loro, quindi Bree vorrà sicuramente aiutare William in ogni modo possibile. In più, Lord John è la “persona preferita da Bree — al di fuori della famiglia” (lo ha dichiarato prima di sapere che tecnicamente è stato il suo patrigno per un breve periodo), così vorrà agire sapendo che è in pericolo.
Tuttavia, il terzo figlio di Bree, Davy, è ancora un neonato, e lei potrebbe non essere in grado di viaggiare per dare una mano a trovare Lord John. Ma potrebbe incoraggiare sua madre ad andare… non che Claire abbia bisogno di incoraggiamento. Accompagna quasi sempre Jamie nei viaggi pericolosi e oltre a voler bene e preoccuparsi per Lord John, gli deve un favore (o due). Jamie e Claire hanno avuto un altro litigio appassionato in Bees riguardo a quello che è successo nel letto coniugale con Lord John. Ma questo potrebbe mettere Jamie in una predisposizione d’animo migliore per accettate che Claire si unisca a lui. Dopo tutto, con la vita di John a rischio e un paio di libri da questa trasgressione accidentale, Jamie dovrebbe essere disposto a lasciare che il passato sia passato… se non completamente per il bene di John, per quello di William di Brianna e di Claire.
Comunque, questi sono dettagli nella trama di William e Jamie nel Libro 10 che neanche l’autrice conosce completamente. A settembre 2021 Gabaldon ha scritto su Facebook di aver cominciato a scrivere il decimo e (molto probabilmente) ultimo libro nella serie principale di Outlander. Ma da allora le cose sono state un po’ impegnate.
«Ho solo pezzi del libro al momento,» dice. «Dal lancio del Libro 9, non ho avuto tempo per pensarci, per così dire, così ci sto solo provando. Quando saltano fuori piccoli frammenti li scrivo, ma non ci sto lavorando in modo concentrato, per ora.»
Il rapimento di Lord John è aggrovigliato a così tante trame che dovranno essere approfondite nel Libro 10, in particolare con Richardson.  Ma se c'è un lato positivo nel fatto che Lord John è stato lasciato in una posizione così pericolosa alla fine di Bees, è che il suo rapimento è la cosa che finalmente unirà Jamie e suo figlio nel Libro 10.