Hai deciso di scrivere a Minnie, allora?” la voce di John era casuale, ma la domanda non lo era.
“No”.
“Ma tu – oh. Capisco, vuoi dire che non hai ancora deciso, ed è il motivo per cui stai girando sul quel foglio di carta come un avvoltoio in attesa di qualcuno che muoia.”
Hal aprì gli occhi e si sedette dritto, fissando John con uno sguardo che significava che avrebbe voluto zittirlo come un baule. John, comunque, prese la bottiglia di brandy e riempì la coppa di Hal.
“Lo so,” disse semplicemente. “Neanche io vorrei. Ma pensi che Ben sia realmente morto, allora?”
“No. Dannazione no”. La coppa si inclinò nella mano di Hal. Lui la salvò e non più di una spruzzata di brandy cadde sul suo panciotto, che lui ignorò.
John lo osservò, la sua stessa espressione deliberatamente vuota.
“È solo che non ti ho mai visto cominciare una lettera, a chiunque, con la formula di saluto, ‘Caro’”.
“Non ne ho bisogno,” disse Hal irritabile. “Beasley fa tutte queste assurdità quando si tratta di una cosa ufficiale, e se non lo è, chiunque a cui io stia scrivendo già sa chi è e cosa penso di lui, per l’amor di Dio. Inutile ostentazione. Mi firmo”, aggiunse dopo una breve pausa.
John prese un altro piccolo sorso, pensando a Stephen von Namtzen, che scriveva ogni tanto, sempre rivolgendosi a lui con formalità tedesche come “Mio Stimato e Nobile Amico”, anche le lettere stesse tendevano ad essere molto meno formali… le formule di saluto di Jamie Fraser variavano dall’informale “Caro John” al leggermente più cordiale “Mio caro amico”, e a seconda dello stato dei loro rapporti a “Egregio Signore” o a un freddo “My Lord”, nell’altro senso.
Forse Hal aveva ragione. Le persone a cui scriveva non avevano mai dubbi su cosa lui pensasse di loro, e lo stesso era vero per Jamie. Forse era un bene da parte di Jamie dare un segno di avvertimento, così lui poteva aprire una bottiglia prima leggere oltre…
Il brandy era buono, scuro e molto forte. Avrebbe dovuto aggiungere dell’acqua, ma data la rigidità del corpo di Hal penso che fosse un bene che non l’avesse fatto.
_Cara M_ era vero che Hal gli aveva sempre indirizzato lettere semplicemente come “J”. Per fortuna Mr. Beasley, il segretario di Hal, faceva attenzione alla corrispondenza di Hal, o il Re avrebbe potuto benissimo vedersi indirizzato bruscamente come “G”. O sarebbe stato “R” per Rex”?
By Diana Gabaldon
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