Attenzione: questo articolo contiene spoiler sull’ultimo episodio di Outlander intitolato “The Battle of Roger Mac.”
La quarantena è diventata molto più tollerabile questo fine settimana, grazie all’ultimo episodio di Outlander. In appena un’ora, ai fan è stata offerta una scena di battaglia da far rizzare i capelli, una morte tragica, un ago ipodermico in frantumi (no!) e la visita a sorpresa di un attore molto amato. Qui, il responsabile dello show Matthew B. Roberts si è preso una pausa dal suo isolamento per rispondere ad alcune delle nostre brucianti domande settimanali sul dramma di Starz.
MATTHEW B. ROBERTS: L’aspettativa è una parte significante della narrazione di storie. Passiamo diverso tempo nella stanza degli autori a decidere quando rivelare elementi della storia. Vogliamo che il pubblico si faccia prendere dall’emotività… che pianga lacrime di gioia e di tristezza, che rida ad alta voce, che si torca nervosamente le mani. Ma vogliamo anche farli aspettare. Per fargli chiedere, ‘che succederà dopo? E per i lettori dei libri, ‘quando succederà quella cosa che io so che deve succedere?’ Tutto questo è intenzionale.
Nella stanza degli autori, avevamo parlato di come sarebbe stato divertente avere Graham McTavish, che notoriamente ha interpretato Dougal, che interpretava Buck MacKenzie, che è, ovviamente, il figlio di Dougal. Poi, per coincidenza, la dirigente di Starz Karen Bailey chiamò Maril Davis ed ebbe la stessa identica idea, quindi sapevamo che eravamo su qualcosa! Maril mi chiamò e mi chiese se potessimo fare in modo che succedesse. Per prima cosa, dovevamo controllare la disponibilità di Graham. Lui era sia libero che emozionato di tornare. Tuttavia, dal momento che Buck ha circa 20 anni e Graham, per quanto in grande forma, non li ha… haha, dovevamo assicurarci di poterlo ringiovanire un poco digitalmente. Così lo abbiamo fatto. In effetti, la sfida più grande è stata non rivelare niente fino alla messa in onda dell’episodio.
Qual è stata la differenza tra mettere in scena questa battaglia nei boschi rispetto a quella a Culloden? Effettivamente ho trovato questa più emozionante – Sam ha preso a calci diversi sedere importanti.
A Prestonpans e Culloden il pubblico ha visto un solo punto di vista – quello di Jamie. Ad Alamance vediamo il punto di vista sia di Jamie che di Murtagh, cosa che ci dà una partecipazione emotiva da entrambi i lati della battaglia. Questa è la battaglia più personale che abbiamo mai mostrato. Mentre ci stavamo organizzando con il regista, Stephen Woolfenden, abbiamo parlato della necessità di un luogo dove potevano rappresentare queste scene intime ed emotive – tra Jamie e Murtagh e Roger e Murtagh, in modo che potessero incontrarsi e parlare e non sentirsi come se tutto il mondo stesse guardando. Abbiamo scelto un’are boschiva dove potevamo rappresentare questi conflitti individuali ma anche far percepire che la battaglia stava infuriando intorno a loro.
È stato agrodolce vedere Murtagh salvare Jamie prima di morire. Sapevi da tempo di volere che Murtagh facesse a Jamie un ultimo favore prima di morire?
Sì, era stato pianificato da tempo – nella stagione 3. Parlai con Duncan [LaCroix] ben prima di cominciare a girare la stagione cinque e lo misi al corrente dell’arco narrativo di Murtagh. Noi tutti volevamo dare a Murtagh una fine eroica – se la merita – è uno dei personaggi più amati di Outlander.
(X)
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