La produttrice di Outlander sulla scena della vendita degli schiavi: “Non abbiamo mai preso in considerazione di non includerla”
Nell’episodio di domenica di Outlander, una Claire (Caitriona Balfe) sconvolta guarda come dozzine di schiavi neri tenuti in gabbia vengono venduti all’asta al miglior offerente. Rischia la sua stessa sicurezza nel tentativo di porre fine a questa deprecabile pratica ma finisce per prendere uno schiavo tutto suo come modo spiacevole per porre fine al conflitto.
Piuttosto che camminare in punta di piedi intorno all’argomento nello sforzo di essere sensibili la produttrice esecutiva Toni Graphia ha detto a Outlander Live! lunedì che gli autori hanno sempre saputo che avrebbero incluso la scena sconvolgente di Voyager, il terzo libro della serie best seller di Diana Gabaldon.
“Non abbiamo mai preso in considerazione di non includerla,”ha detto Graphia a EW Radio. “Il nostro solo parametro era mostrarla nella sua brutalità, e non tentare di occultarla, provare ad ammorbidire ogni cosa per essere politicamente corretti, perché crediamo fortemente che sarebbe stato un cattivo servizio sfumarla o renderla adatta alla TV. È nel libro. Noi volevamo dare giustizia a questa parte del libro. È qualcosa con cui Claire si scontra. È qualcosa in cui il viaggiatore di ogni epoca potrebbe imbattersi. Noi tutti nella stanza degli autori e il pubblico, questo è il motivo per cui ci piacciono i libri. Fantastichiamo a proposito di andare in un epoca diversa, e pensiamo a tutte le cose piacevoli ma non pensiamo a quelle negative, che siamo in un periodo diverso, le leggi sono diverse. C’erano cose abominevoli a quei tempi.”
Quando Graphia e i suoi colleghi alla fine hanno visto le (riprese) giornaliere da “The Bakra”, “eravamo senza parole,” ha detto. “Stavamo in silenzio mentre guardavamo. Era orribile da vedere. Vedevamo esseri umani in gabbia. È così inquietante. Ci siamo sentiti male anche per le comparse che hanno dovuto interpretare ciò. Come potevi fare questa scena, e poi andare alla mensa e pranzare?”
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