"Sono tua figlia", dichiarò, con una voce che suonò strozzata alle sue stesse orecchie. "Brianna."
Lui rimase immobile, senza cambiare minimamente espressione.
L'aveva sentita, tuttavia; impallidì, dopodiché un intenso, doloroso rossore gli salì su dalla gola e gli inondò il viso, improvviso come un fuoco tra le stoppie e altrettanto vivido di quello di lei.
[..] "Puoi... chiamarmi Pa' ", le suggerì. La sua voce era roca; si fermò per schiarirsela. "Se... se vuoi, cioè", soggiunse schivo.
"Pa' ", ripetè lei, e si sentì spuntare un sorriso spontaneo sulle labbra, non sciupato dalle lacrime. "Pa'. È gaelico?"
Lui ricambiò il suo sorriso, con gli angoli della bocca appena tremolanti. "No. È solo... semplice."
E di colpo tutto fu semplice. Lui allargò le braccia, lei gli andò incontro e scoprì di essersi sbagliata: era davvero grande e grosso come si era immaginata, e il suo abbraccio la strinse con una forza quale non aveva mai osato sperare.
da Passione oltre il Tempo
3 comments:
che bello il loro incontro era decisamente ora che si vedessero
Pezzo fantastico! Come riuscire a commuovere senza cadere nel patetico ^^
Estremamente semplice...senza enfasi.. sentito e naturale.
La Gabaldon è fantastica sotto questo aspetto, ti riporta al centro dei sentimenti veri, niente fronzoli inutili.
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