"Non sapevo se fossero a conoscenza di William. Suppongo che Marsali e Fergus lo siano, da quando..."
"Da quando mia sorella l'ha detto loro, sì, lo sanno." Lui alzò gli occhi con una breve rassegnazione, poi li fissò sul mio viso. "Che c'è, Sassenach?"
"Lui non può combattere," dissi, lasciando andare un mezzo respiro. "Non importa quello che l'esercito britannico deciderà di fare. William è stato rilasciato sulla parola dopo Saratoga - lui è uno dei convenzionisti. Tu conosci l'esercito della Convenzione?"
"Si, lo conosco". Mi prese la mano e la strinse. "Significa che non gli è permesso prendere le armi a meno che lui non venga scambiato, e lui non lo è stato, vero?"
"Esatto. Nessuno può essere scambiato, fino a quando il Re e il Congresso non trovano un accordo."
Il suo volto era improvvisamente rischiarato dal sollievo, e mi sentii sollevata nel vederlo.
"John ha cercato di scambiato per mesi, ma non vi è stato alcun modo." Allontanai il Congresso e il Re con un gesto della mano libera e mi sorrise. "Non lo fronteggerai su un campo di battaglia."
"Grazie a Dio," disse, chiudendo gli occhi per un istante. "Ci ho pensato per giorni, quando non mi struggevo per te, Sassenach", aggiunse aprendo gli occhi e guardando in basso verso di me "...la terza volta è una tentazione. E questa sarebbe una tentazione diabolica."
"Terza volta?" Dissi. "Che cosa...vuoi lasciarmi andare le dita? Sono intorpidite."
"Oh," disse, lasciandomi andare. "Sì, mi dispiace, Sassenach. Volevo dire...ho sparato al ragazzo due volte nella sua vita fino ad ora, e l'ho mancato per non più di un centimetro entrambe le volte. Se dovesse accadere di nuovo...non si può mai sapere, in battaglia, e gli incidenti accadono. Stavo sognando durante la notte, e ... och, non importa." Allotanò i sogni e si voltò, ma gli misi una mano sul braccio per fermarlo. Sapevo dei suoi sogni, e lo avevo sentito gemere la sera prima, mentre li combatteva.
"Culloden?" Dissi piano. "E' tornato di nuovo?" In realtà speravo che fosse Culloden e non Wentworth. Si svegliava dai sogni su Wentworth sudato e rigido, e non poteva sopportare di essere toccato. La scorsa notte, non si era svegliato, ma si muoveva e gemeva finché non lo presi tra le mie braccia e si calmò, tremando nel sonno, testa premuta duramente sul mio petto.
Si strinse nelle spalle un po' e mi toccò la fronte.
"Non mi ha mai lasciato, Sassenach," disse, altrettanto dolcemente. "E non lo farà mai. Ma io dormo meglio al tuo fianco ".
da Written in my own Heart's Blood
2 comments:
Bellissimo frammento!
E l'attesa continua...
Chissà perché questa certezza che Willie non combatterà, ho il sospetto non durerà tanto...
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