martedì 28 febbraio 2017

Besieged: Spiegazione

"Cosa significa, è già iniziata?", disse Grey, sorpreso. Fissò sua madre. "Sai di..." si guardò intorno e abbassò la voce, anche se nessuno era in vista e le risate e il chiacchiericcio del patio continuavano senza sosta. "...dell'invasione?"
I suoi occhi si spalancarono.
"La cosa?" Disse ad alta voce, poi guardò frettolosamente sopra la propria spalla verso la porta aperta. "Quando?", disse, tornando indietro e abbassando la voce.

"Beh, ora, più o meno", disse Grey. Si alzò e tranquillamente chiuse la porta. Il rumore del patio diminuì sensibilmente.
"Il generale Stanley si è presentato alla mia porta in Giamaica una settimana fa, con la notizia che la marina britannica era sul punto di prendere Martinica, e poi...se tutto andrà come previsto... Cuba. Ha pensato che sarebbe stata una buona idea per voi ed Olivia di andarvene prima del loro arrivo".
"Sono perfettamente d'accordo con lui." Sua madre chiuse gli occhi e si strofinò forte le mani sul viso, poi scosse la testa con violenza, come per schiarirsela, e riaprì gli occhi. "Lui dov'è?" Chiese, con una parvenza di calma.

"Giamaica. E', um, riuscito a prendere in prestito una nave, mentre la marina si preparava a conquistare Martinica, ed è andata avanti il ​​più velocemente possibile, nella speranza di avvisarti in tempo. "
"Sì, sì," disse con impazienza, "molto gentile da parte sua. Ma perché lui è in Giamaica, e non qui?"
"Gotta". E molto probabilmente qualche altra infermità, ma non c'era nessun motivo di preoccuparla. Lei guardò bruscamente verso di lui, ma non fece ulteriori domande.
"Povero George," disse, e si morse il labbro. "Bene, allora. Olivia e i bambini sono lontano dal paese, stanno con Senora Valdez. Lei è la moglie di [], il comandante di La Punta", aggiunse come spiegazione.

"Quanto lontano?" Grey stava facendo dei calcoli veloci. Tre donne, due bambini, tre uomini... quattro, con Malcolm. Ah, Malcolm... "Malcolm è con loro?"
"Oh, no. Non sono sicura di dove si trovi", aggiunse dubbiosa. "Gestisce dei buoni affari e senza Olivia, rimane spesso a L'Avana -ha un ufficio a La Punta- che è la fortezza sul lato [est] del porto. Ma dorme qui di tanto in tanto."
"Oh, davvero?" Grey cercò di controllare il tono dalla sua voce, ma sua madre lo guardò fissandolo. Distolse lo sguardo. Se lei non sapeva delle inclinazioni di Malcolm, non aveva intenzione di dirglielo.
"Ho bisogno di parlare con lui il più infretta possibile", disse. "Nel frattempo, dobbiamo riportare qui Olivia e i bambini, ma senza dare l'impressione che ci sia una qualche tipo di emergenza. Se le scriverai una lettera, Rodrigo e Azeel la consegneranno...possono aiutare Olivia a fare i bagagli e badare ai bambini sulla strada."
"Sì, naturalmente."

 C'era un piccolo secretaire, rustico nel design, nell'ombra. Non l'aveva notato fino a quando la madre non lo aprì e prese rapidamente carta, penna e calamaio. Aprì quest'ultimo, trovandolo asciutto, disse qualcosa tra i denti in greco che suonava come un'imprecazione, ma probabilmente non lo era, e attraversando rapidamente la stanza, rimosse un mazzo di fiori gialli da un vaso di ceramica e versò un po' d'acqua nel contenitore vuoto.
Agitò l'inchiostro in polvere nel barattolo e mescolò energicamente la miscela con una penna quando qualcosa attirò tardivamente l'attenzione di Grey.
"Che cosa volevi dire, mamma, quando hai detto: 'E' già iniziata?' Perché non sapevi dell'invasione, vero?"
Lei lo guardò bruscamente, fermandosi. Poi prese un respiro profondo, come per raccogliere le sue energie mentali, prese visibilmente una decisione, e mise giù penna ed inchiostro.
"No", disse, rivolgendosi a lui. "George mi ha detto che qualcosa del genere sarebbe stata discussa, ma ho lasciato l'Inghilterra nel mese di settembre. La guerra con la Spagna non era ancora stata dichiarata, anche se tutti avrebbero potuto vedere che stava per accadere. No," disse di nuovo e lo guardò intensamente. "Intendevo la rivolta degli schiavi."

John fissò sua madre per uno spazio di trenta secondi o giù di lì, poi lentamente si lasciò cadere su una panca di legno, che correva lungo il lato della stanza. Chiuse gli occhi per un attimo, scosse la testa e li riaprì.
"C'è qualcosa da bere in questo edificio, mamma?"

lunedì 27 febbraio 2017

Intimità in Outlander S3

Caitriona Balfe assicura che Claire e Jamie di Outlander anche 20 anni dopo faranno ancora sesso bollente

I fan di Outlander saranno certamente ansiosi, quando lo show tornerà in autunno con la terza stagione, che lo spettacolo punti ancora una volta i riflettori sulla appassionata vita sessuale di Claire e Jamie. Ma quando lo spettacolo riprenderà, dopo che gli amanti lacerati dal tempo sono stati separati ognuno nella propria epoca nativa - lui nel 18° secolo in Scozia, lei due secoli dopo – e saranno trascorsi venti anni, la loro riunione fisica sarà inevitabilmente calda come gli spettatori sono abituati a vedere? Ovviamente si!
"Pensi che le persone anziane non possano avere rapporti sessuali? È questa la tua domanda?" Ride la protagonista Caitriona Balfe (Claire) ai Dodicesimi Annual Oscar Wilde Awards, dove la modella irlandese ora attrice è stata onorata dalla U.S.-Irish Alliance.
Allerta spoiler per coloro che non hanno letto i libri di Outlander: la terza stagione della serie sarà, naturalmente, basata sulla trama di Voyager, il terzo romanzo della serie di libri best-seller dell'autrice Diana Gabaldon. Nel libro, Claire torna indietro nel tempo fino al 1765 ed alla fine si ritrova con Jamie - che è sopravvissuto alla brutale battaglia di Culloden e ha vissuto nei due decenni passati una vita oscura, ma sempre avventurosa - e, nonostante alcune complicazioni inaspettate, i due alla fine si ritrovano di nuovo a letto insieme.
"Penso che se non altro, quando Jamie e Claire si incontrano ancora una volta, il loro amore è senza tempo e quello che sono dentro è senza tempo", ha spiegato la Balfe che, nell’ultimo episodio della seconda stagione, è stata leggermente invecchiata per interpretare una Claire alla fine dei suoi quarant’anni ed inizio dei cinquanta. "E' stata una sfida interessante recitare invecchiata", ha rivelato. "Questa è stata la parte divertente di questa stagione: cercare di vedere ciò che venti anni di vita fanno ad una persona" Ma l'età è solo un numero: la passione di Claire e Jamie sarà ancora molto, molto calda, promette. "In termini di sesso, credo che anche le persone di una certa età facciano del buon sesso, a quanto ne so!"

Traduzione di VeroNica
[x]

domenica 26 febbraio 2017

Caitriona Balfe e l'attesa per la S3

La star di Outlander Caitriona Balfe si scusa in modo adorabile per la lunga pausa prima dell'inizio della terza stagione ed anticipa qualcosa sulla 'grande riunione' che ci aspetta!

E' il momento per un aggiornamento su Droughtlander (astinenza da Outlander)!
Come tutti gli appassionati di Outlander ormai sapranno, la terza stagione del nostro amato dramma sui viaggi nel tempo non debutterà su Starz prima di settembre, il che significa che abbiamo ancora almeno altri sette mesi prima di riunirci con i nostri Fraser preferiti.
Per aiutare a far fronte a questa pausa prolungata, noi di ET abbiamo già rilasciato un’intervista speciale con i protagonisti Sam Heughan e Caitriona Balfe, girata durante la nostra visita sul set della terza stagione in Scozia, e abbiamo ancora molte chicche esclusive da dietro le quinte che rilasceremo in questi prossimi mesi.
Nel frattempo, ET ha raggiunto la Balfe, che è stata onorata agli Oscar Wilde Awards 2017 nella notte di Giovedi, per raccogliere i suoi pensieri sull’assenza prolungata di Outlander dallo schermo ed avere qualche scoop su ciò che ci aspetta in futuro!
"Sì, [il Droughtlander] è un po' più lungo di quanto credo la gente si aspettasse. Mi dispiace!" Ha detto scusandosi la Balfe ad Ashley Crossan di ET.
Quando le abbiamo chiesto qualche anticipazione per sostenere i fan fino a settembre, l’attrice trentasettenne si è affrettata a sottolineare che ET avrà molti momenti speciali da condividere. "Oh, penso che [la giornalista di ET] Leanne [Aguilera] potrebbe avere alcune cose nella manica relative a quando è venuta a trovarci", ha detto con un sorriso timido.

"Credo che questa stagione sarà davvero interessante e nuova", ha continuato la Balfe. "Voglio dire, penso che avvenga per ogni stagione; c’è come una sorta di capovolgimento. La scorsa stagione, siamo andati a Parigi ed è stato qualcosa di totalmente diverso. Questa stagione, iniziamo con la linea narrativa che cammina per un po’ separatamente, cosa che a noi piace molto. Speriamo che i fan saranno felici".
Per i fan che non hanno letto il terzo libro della serie Outlander di Diana Gabaldon, Voyager, dovete sapere che il nostro viaggio nella terza stagione comincia con Claire e Jamie che vivono in due linee temporali completamente diverse. Nonostante la separazione sullo schermo della Balfe e di Heughan, la Balfe è fiduciosa che la riunione di Jamie e Claire nella tipografia e le loro avventure all'estero renderanno l’attesa meritevole.
"Abbiamo appena girato la grande riunione ed ora andremo in Sud Africa – che nella storia è la Giamaica - ma ci sono vecchie navi coinvolte ed è proprio una eccitante avventura in continua evoluzione."
La Balfe ha confessato che partirà per le riprese per Città del Capo, in Sud Africa, la prossima settimana e che lei ed il resto del team della produzione di Outlander saranno lì per "un paio di mesi" per finire le riprese.
"Nella mia testa, sto partendo per tre mesi di vacanza sotto al sole, ma in realtà si lavorerà ogni giorno", ha detto. "Ma sarà grandioso. Sarà davvero emozionante. Ho letto le sceneggiature, sono davvero fantastiche, quindi non vedo l’ora."
Quando abbiamo chiesto scherzosamente alla Balfe di spifferare assolutamente tutto circa quello che accade in quelle strettamente confidenziali sceneggiature della terza stagione, la sua risposta è stata altrettanto sfacciata. "Sai, stavo per mandarvele per e-mail, così avreste potuto semplicemente copiarle e metterle on-line no? Sarebbe fantastico. Nessun problema!" ci ha detto.
Stiamo ancora aspettando quella e-mail, Caitriona!

Traduzione di VeroNica



giovedì 23 febbraio 2017

Bees: Flashback

Go Tell The Bees That I Am Gone

“Qui” Buck aveva raggiunto la tasca e se n’era uscito con un rotolo di carta sporca, che spinse senza tante cerimonie nella mano di Roger.
Sapeva cos’era – e si domando per un istante come lo sapesse. Era solo per le circostanze o poteva davvero…sentire qualcosa?
Era uno zaffiro, uno grezzo. Una indistinta, opaca piccola cosa blu, la metà delle dimensioni dell’unghia del suo dito piccolo. Lo liberò dal suo involucro e questo cadde silenziosamente ma solidamente nel cavo della sua mano.
“Hai detto che forse non importa se è tagliato o no” disse Buck indicandolo.
“Penso di no. Spero di no. Vorrei poter dire che non posso prenderlo.” Roger chiuse piano le dita sulla piccola pietra, come se potesse bruciarlo. “Grazie a charaidh. Dove l’hai trovata?”
“Ach…” disse vagamente Buck, con lieve cenno della mano. “L’ho vista e l’ho presa, sai?”
“Santo Dio” disse Roger, premendo il sassolino involontariamente. Troppo tardi si ricordò del castello di Strathpeffer, di lui che parlava con il fattore di Jemmy e Rob Cameron... essendo il conte lontano da casa… e Buck era andato, sparendo con una giovane cameriera carina. E il fattore si era offerto di mostrargli la collezione di Cromartie di agate e pietre rare… lui aveva rifiutato grazie a Dio. Ma…
“Non lo hai fatto” disse a Buck. “Dimmi che non lo hai fatto”
“Tu lo stai dicendo,” disse Buck, aggrottando le sopracciglia verso di lui. “Lo farò se vuoi, ma non penso che un ministro dovrebbe incoraggiare la gente a dire bugie. Un cattivo esempio per i bambini, aye?”
Indicò le scuderie dove Jem stava giocando con un bambino che aveva un cerchio e i due provavano a guidarlo con un bastoncino oltre il terreno accidentato con evidente mancanza di successo. Mandy stava gettando sassi a qualcosa nell’erba secca – probabilmente qualche rospo sfortunato che provava a fare del suo meglio per andare in letargo malgrado tutto.
“Io, un cattivo esempio? E tu il loro bis-bis-bis-bis nonno!”
“E io non dovrei cercare per il loro benessere, allora? È quello che mi stai dicendo?”
“Io..” la sua gola si chiuse improvvisamente e lui se la schiarì. I bambini avevano lasciato andare il loro cerchio e stavano stuzzicando qualsiasi cosa Mandy avesse trovato nell’erba. “No. Non lo sto facendo. Ma non ti ho chiesto di rubare per loro. Di rischiare il collo per noi!” Questo è compito mio..avrebbe voluto dire, ma non lo fece.
“Si può essere impiccati pure per una pecora come per un agnello.” Buck gli lanciò uno sguardo diretto. “Ne hai bisogno, aye? Prendila allora” Qualcosa che non era proprio un sorriso toccò gli angoli della sua bocca. “Con la mia benedizione.”
Sul lato opposto del campo, Mandy aveva preso il cerchio e lo aveva messo intorno alla sua piccola vita. Agitò il sedere nel vano tentativo di farlo girare.
“Guarda papa!” lo chiamò. “Hula hoop!”
Jem si bloccò per un attimo, quindi guardò Roger, I suoi occhi grandi per la preoccupazione. Roger scosse la testa leggermente …non dire niente….e Jem deglutì visibilmente e voltò la schiena a sua sorella, le spalle rigide.
“Cos’è un hula hoop?” Chiede Buck con calma, dietro di lui.
“Solo un giocattolo” Il cuore gli era balzato in gola quando lo aveva detto; deglutì ora; proprio come Jem e lo sentì rilassarsi. “Niente di importante, è piccola e strana. Nessuno dovrebbe preoccuparsi di come chiama le cose.”
 “Non...questa…cosa, no” Buck guardò Mandy per un momento; era riuscita a far roteare la cosa intorno al collo, ma solo per un attimo prima che cadesse a terra giù per il suo corpo. Saltò fuori dal cerchio e si lanciò a vedere cosa stavano facendo i ragazzi. “Ci sono forse altre cose che potrebbe dire, tuttavia. Eh?”
“Aye. Ma è una bambina” Ripetè Roger fermamente. “Nessuno presta attenzione a quello che una ragazza della sua età potrebbe dire. I bambini fanno cose, e parlano tutto il tempo.”
“Aye, l’ho notato.” La voce di Buck conservava un amaro divertimento. Roger vide che gli occhi di Buck erano ancora fissi su Mandy, con una intensità che Roger riconobbe. Era lo sguardo di qualcuno che provava a mantenere un momento, un luogo, una persona che si aspetta di perdere.
Roger toccò il braccio di Buck, leggermente.
“Non verrai con noi, allora?” chiese “Possiamo trovare un’altra pietra. Possiamo aspettare.”
Il respiro di Buck si vaporizzò brevemente e lui si allontanò
“No” disse con fermezza. “Non vorrei farlo”
“No lo sai!” Roger lo afferrò per un braccio questa volta, facendolo fermare, facendogli incontrare i suoi occhi. Erano dello stesso profondo verde dei suoi…lo stesso di quelli della donna. La madre di Buck, la sua stessa antenata. Quante generazioni tra Buck e lui avevano quegli occhi?
“Voglio morire per scoprirlo?” Buck scattò e si liberò.

Traduzione di Iolanda

martedì 21 febbraio 2017

Il mio nome è Jamie - Mini recensione spoiler free

Il mio nome è Jamie
1740: Il giovane Jamie Fraser, orfano di padre ucciso dagli inglesi e a sua volta ferito, ha lasciato la Scozia e sta andando in Francia con l'amico Ian Murray per raggiungere un gruppo di mercenari. Entrambi hanno delle ottime ragioni per stare lontani dalla loro patria ed entrambi, nonostante facciano di tutto per rimediare alla situazione, sono ancora vergini. E così, quando un medico ebreo li recluta per portare due tesori a Parigi, entrambi accettano con entusiasmo: uno è una rarissima e preziosissima Torah, l'altro è la splendida nipote del medico, Rebecca, destinata a un matrimonio combinato. Jamie e Ian si innamorano a prima vista di Rebecca, ma dovranno mostrarsi molto cauti perché non sanno veramente con chi hanno a che fare...
Ho visto per la prima volta Il mio nome è Jamie negli uffici di Garzanti all'inizio di questo mese, appoggiato su una scrivania in un angolino, solo soletto. Il mio radar lo ha beccato subito e sono persino riuscita ad accarezzarlo senza farmi beccare.

Quando si è fan - hard core fan come noi - è normale desiderare tutto e che tutto sia tanto, e che questo tanto non finisca mai, ma è anche normale provare emozioni contrastanti di fronte a prodotti che non soddisfino questi desideri.
Il mio nome è Jamie è un racconto di 120 pagine nato con il titolo Virgins e altrettanto breve nella sua edizione originale. Non fatevi ingannare dal numero di pagine dell'hardcover americana: 256 pagine di cui 126 di racconto originale e il resto composto da una nota di Diana Gabaldon e i primi capitoli di Outlander. Quindi ecco qui, anche noi abbiamo il nostro racconto inedito in questa bella edizione di Corbaccio.

Quando si è abituati a romanzi corposi come quelli di questa serie, però, ci si aspetta un mattone da centinaia di pagine, un libro spesso e pesante che duri il più possibile, e vedersi tra le mani un racconto che non solo è breve, ma è anche piccolo può scatenare delusione o amarezza.
E' vero, il fatto che finisca in fretta non gioca certo a suo favore, ma per come la vedo io è il contenuto ad essere vincente.

Fino ad ora la Gabaldon ci ha sempre dato sprazzi della gioventù di Jamie sparsi all'interno della narrazione, episodi mirati e coerenti con la storia che viene narrata in quel preciso romanzo, senza darci una visione più ampia del suo carattere o un brano che abbracciasse un arco temporale più lungo di un singolo momento.

In Il mio nome è Jamie abbiamo un Jamie giovanissimo, appena uscito da Fort William, con le ferite sulla schiena ancora aperte e la recentissima morte del padre che gli pesa sul cuore, ma abbiamo anche uno Ian altrettanto giovane, altrettanto diverso dal personaggio che abbiamo conosciuto.

Un post condiviso da Italian Outlanders (@outlander_world) in data:

Tutto quello che la Gabaldon concentra in 120 pagine è una mini storia a tutti gli effetti, una piccola avventura dell'accoppiata Jamie/Ian dove si intravede il nostro Jamie, quello adulto, e dove impariamo a conoscere Ian attraverso il suo punto di vista di ragazzo lontano dalla figura adulta e legata a Lallybroch e a Jenny. Sono due ragazzi appena appena affacciati all'età adulta, ancora incerti sulle loro gambe, ancora bisognosi della loro famiglia, ancora legati alla loro terra eppure affamati di esperienze nuove, di avventure e di nuove opportunità per affermare la loro forza e la loro indipendenza.

Queste 120 pagine si leggono benissimo e ti lasciano la voglia di conoscere Jamie e Ian ancora di più e di gustare un romanzo della Gabaldon per godere appieno del suo stile. Forse Il mio nome è Jamie si legge troppo in fretta, forse è troppo corto, eppure è il modo migliore per introdurre la serie Outlander a chi ha paura della quantità assurda di pagine che i romanzi contano.

Piccino com'è, è il giusto intermezzo per chi è già fan ed è il modo migliore per dare un assaggio a chi non conosce questa saga e fargli venire una voglia matta di continuare.
Ed entrare nel tunnel per non uscirne mai più.

E voi lo avete letto?

domenica 19 febbraio 2017

Besieged: Libertà

Grey non aveva mai visto una persona di colore diventare bianca, prima. Azeel era diventata del colore di vecchie sudice ossa, e stava stringendo le mani di Rodrigo come se uno o entrambi stessero per essere trascinati fuori dagli schiavisti.
“Soffrite il mal di mare Mrs Sanchez?” chiese, facendosi strada verso di loro attraverso la confusione delle banchine. Lei deglutì pesantemente, ma scosse la testa, incapace di togliere gli occhi dalla Otter. Rodrigo era incapace di distogliere gli occhi da lei e le stava accarezzando la mano con ansia. Si girò verso Grey, farfugliando parole in inglese.
“Lei…spavento…” Guardò impotente avanti e indietro tra sua moglie e il suo datore di lavoro. Poi annuì un po’, decidendosi, e guardò verso Grey mentre fissava Azeel. Abbassò la mano indicando qualcosa – qualcuno? – brusco. Poi si voltò verso il mare e allargò il braccio gesticolando verso l’orizzonte.
“Africa..” disse, voltandosi verso Grey e mettendo il braccio intorno alle spalle di sua moglie. La sua faccia era solenne.
“Oh Gesù,” disse Grey ad Azeel. “Sei stata portata dall’Africa quando eri una bambina? È questo che vuole dire?”
“Si”, disse, e deglutì ancora. “Ero…molto…piccola.”
“I tuoi genitori? Dove…” La voce gli morì in gola. Aveva visto una nave di schiavi solo una volta e a una certa distanza. Avrebbe ricordato la puzza finché fosse vissuto. E il corpo che era salito a galla all’improvviso, gettato fuori bordo dallo schiavista. Avrebbe potuto essere un’alga morta o un avanzo sbiancato dal sangue da una baleniera, galleggiava tra le onde, emaciato, senza sesso, poco umano. Il colore di vecchie ossa.
Azeel scosse la testa. Non per negare ma in un vano rifiuto di pensare a cose terribili.
“Africa” disse a bassa voce. “Sono morti

Africa. Il suono della parola pizzicava sulla pelle di Grey come un millepiedi e lui si scosse improvvisamente.
“È tutto a posto,” le disse con decisione. “Sei libera adesso” Almeno sperò.
Aveva gestito la sua manomissione pochi mesi prima, in riconoscimento dei suoi servizi durante la ribellione degli schiavi nella quale il Governatore Warren era stato ucciso dagli zombi. O piuttosto da uomini sotto l’allucinazione di essere zombi. Grey dubitava che questa distinzione sarebbe stata apprezzata dal Governatore.
Grey non sapeva se la ragazza era stata proprietà personale di Warren, e non glielo aveva chiesto. Aveva sfruttato il proprio dubbio per dire a Mr Dawes, il segretario dell’ex governatore, che non essendoci traccia della sua provenienza, si doveva supporre fosse tecnicamente proprietà di Sua Maestà e poteva essere omessa dalla lista degli effetti personali del Governatore.
Mr Dawes, un eccellente segretario, aveva prodotto un suono simile a una pecora leggermente tisica e aveva abbassato gli occhi in accettazione.
Grey allora – come rappresentante di Sua Maestà – aveva dettato una breve lettera di manomissione, firmata nella sua qualità di Governatore militare di Jamaica e Mr Dawes aveva apposto il sigillo più impressionante della sia collezione – Grey pensava che fosse il sigillo dell’ufficio dei pesi e delle misure, ma era fatto di cera rossa e sembrava davvero impressionante.
“Hai le tue carte con te?” chiese. Azeel annuì, obbediente, ma i suoi occhi grandi e neri, indugiarono timorosamente sulla nave.
Il comandante del cutter, essendo stato al corrente della loro presenza, apparve improvvisamente sul ponte e venne in testa alla passerella per incontrarli.
“Lord John?” chiese rispettosamente. “Tenente Geoffrey Rimes, comandante. Servo vostro, sir!”
Il Tenente Rimes sembrava un diciassettenne, molto biondo e piccolo per la sua età. Indossava, però, la giusta uniforme e sembrava sia allegro che capace.
“Grazie, Tenente.” Grey si inchinò. “Capisco che voi…er…avete fatto un favore al Generale Stanley portandolo qui. E che voi ora siete disposto a portare me e il mio reparto a La Havana?”
Il tenente Rimes strinse le labbra al pensiero.
“Beh, Suppongo di poterlo fare, my lord. Sto per incontrare la flotta qui in Jamaica, ma dato che probabilmente non dovrebbero arrivare per altre due settimane, credo di potervi portare al sicuro a La Havana, poi tornare indietro per il mio appuntamento.”
Un piccolo nodo si formò nello stomaco di Grey.
“Voi…intendete lasciarci a La Havana?”
“Beh, si my lord”, disse allegramente. “Salvo che riusciate a gestire i vostri affari entro due giorni, dovrò. Ordini, sapete.”
“Non sono davvero destinato ad andare a La Havana, sapete,” disse sporgendosi in avanti in modo confidenziale e abbassando la voce. “Ma non ho neanche ordine di stare in Jamaica, se capite cosa intendo. Come scritto, i miei ordini dicono che devo incontrarmi qui con la flotta, dopo aver consegnato il messaggio (a Sir James). Dato che l’ho già fatto…beh, la marina è sempre disponibile a fare un favore all’esercito – quando conviene,” aggiunse onestamente. “E sto pensando che non mi farebbe male dare un occhiata al porto di La Havana e poterne parlare con l’Ammiraglio Pocock quado arriverà qui.”
Grey stava pensando che il Tenente Rimes aveva la stessa probabilità di salire molto in alto nel suo servizio o di trovarsi davanti alla corte marziale ed essere impiccato a Execution Dock, ma tenne questi pensieri per se per il momento.

Traduzione di Iolanda

mercoledì 15 febbraio 2017

La terza stagione di Outlander da Settembre su Starz

La terza stagione di Outlander debutterà su Starz a Settembre

La Starz ha comunicato oggi che la terza stagione della sua saga di successo sui viaggi nel tempo Outlander, tornerà nel mese di settembre, ma ancora non è fissata alcuna data specifica.
L’emittente premium via cavo nel mese di giugno ha annunciato la ripresa di due stagioni della serie creata e prodotta da Ronald D. Moore e Sony Pictures TV. La terza stagione sarà composta da 13 episodi tratti da Voyager, il terzo di otto libri della serie best-seller di Diana Gabaldon, Outlander. Nel mese di marzo, la produzione e le riprese della stagione corrente si sposteranno dalla sua base di origine in Scozia a Città del Capo, in Sud Africa, per girare le scene del viaggio per mare sul set già in precedenza usato per la serie originale di Starz Black Sails. La produzione della terza stagione ha avuto inizio nel mese di settembre e si chiuderà a giugno.
Il ritorno della terza stagione arriva a distanza di mesi dal debutto, nella primavera 2016, della seconda stagione.
"Mentre la 'Droughtlander' (“astinenza da Outlander” Ndt) durerà ancora per un altro po’, riteniamo che sia importante permettere che la produzione abbia il tempo e il numero di episodi necessari per raccontare la storia del libro Voyager nella sua interezza", ha detto Carmi Zlotnik, presidente della programmazione della Starz. "L’importanza di questo libro è immensa, e noi dobbiamo ai fan il migliore degli spettacoli. Il ritorno a settembre renderà tutto questo possibile".
La storia riprende esattamente dopo che Claire (Caitriona Balfe) viaggia attraverso le pietre per tornare alla sua vita nel 1948. Ora incinta del figlio di Jamie (Sam Heughan), lotta con la ricaduta della sua improvvisa ricomparsa e l’effetto sul suo matrimonio con il primo marito, Frank (Tobias Menzies). Nel frattempo, nel 18° secolo, Jamie soffre per le conseguenze della sua ultima battaglia nella storica Culloden, e per la perdita di Claire. Col passare degli anni, Jamie e Claire cercano di rifarsi una vita lontani uno dall'altra, ognuno tormentato dal ricordo del proprio perduto amore.
"Grazie alle possibilità della produzione e a tutti gli intricati dettagli delle scene e dei costumi nominati agli Emmy, abbiamo dovuto assicurarci che tutto rispondesse all'elevato standard delle stagioni precedenti e alla bellissima storia di Diana Gabaldon," ha detto Steve Kent, Vice Presidente Esecutivo della programmazione di Sony Pictures Television. "Siamo così orgogliosi del lavoro incredibile che Ron e il team di Outlander hanno fatto."
Moore, Maril Davis, Matthew B. Roberts, Toni Graphia, Anne Kenney e Andy Harries sono i produttori esecutivi di Outlander, che è prodotto dalla Tall Ship Productions, Story Mining & Supply Company e Left Bank Pictures in collaborazione con Sony Pictures Television.


Traduzione di VeroNica
[x]

venerdì 10 febbraio 2017

Outlander S3: Claire senza Jamie

La storia di Claire nella stagione 3 della serie tv targata Starz (che avrà la sua premiere nel corso di quest'anno) inizia nel 1950 a Boston, quando l'infermiera che viaggia nel tempo riprende la sua vita coniugale con Frank (Tobias Menzies), mentre è in lutto per il marito Highlander del 18° secolo. "A questo punto nella vita di Claire, Jamie è morto. Lei sta cercando di costruirsi una vita dopo di lui, ma una volta che hai vissuto un amore così, che consuma ogni cosa, nulla può sopravvivergli", dice la Balfe. "Claire decide di concentrarsi sulla sua carriera e cerca di fare un po' di spazio a Frank. Questo porta a delusione e risentimento. E' un matrimonio fallito."

Un punto di luce è la bambina Brianna, che Frank ha accettato di allevare come propria, anche se Jamie è il padre biologico della bambina. "Claire e Frank sono co-genitori", dice la Balfe. "Quindi non è infelice 24ore su 24, 7 giorni su 7."

[x]

mercoledì 8 febbraio 2017

Besieged: Havana 1762

Dopo un’attesa di circa cinque minuti che non aveva prodotto niente – per non parlare di sua madre o di qualcosa di commestibile – Grey lasciò il suo piccolo, nauseabondo rinfresco sul portico e si avventurò intorno alla casa. Rumori di spruzzi, grida acute e l’odore di sapone di liscivia sembravano indicare che il bucato veniva fatto non lontano. Questa impressione fu confermata quando girò l’angolo della casa su un cortile posteriore e fu colpito in faccia da una spessa nuvola di aria calda e umida che odorava di biancheria sporca, fumo di legna e banane fritte.
Un gruppo di donne e bambini stava lavorando nei pressi di un grande calderone, montato su una specie di focolare di mattoni con un fuoco sotto – questo a sua volta alimentato da due o tre bambini piccoli per lo più nudi che stavano frugando in esso con dei bastoni. Due donne stavano mescolando la massa nel calderone con una grande forchetta di legno, una di loro stava sbraitando con i bambini in spagnolo di quello che, capì, erano avvertimenti contro lo stare tra i piedi, non schizzare e tenere ben pulito il sapone per il bucato.
Il cortile stesso sembrava il quinto girone dell’inferno di Dante, con gorgoglii cupi dal calderone e ciuffi di vapore e fumo che si levavano dando alla scena un sinistro aspetto simile allo Stige. Alcune donne stavano appuntando i vestiti fradici su corde infilate sui pilastri di sostegno di una specie di loggia, mentre altre stavano badando a bracieri e piastre in un angolo da cui venivano i fragranti odori di cibo. Ognuna stava parlando, tutte in una volta, in uno spagnolo inframmezzato di risate che sembravano grida di ara. Sapendo che sua madre probabilmente era meno interessata al bucato che al cibo, si mosse intorno al cortile – del tutto ignorato da chiunque – verso le cucine.
La vide subito, la sua schiena era voltata verso di lui, il capelli che scendevano lungo la schiena in una lunga e spessa treccia, e stava parlando, agitando le mani, a una donna nera come il carbone che stava accovacciata, a piedi nudi, sulle piastrelle del cortile dando colpetti a una sorta di focaccia su una pietra calda e unta.
“Ha un buon odore” disse, camminando accanto a lei. “Che cos’è?”
“Tortillas” disse, rivolgendosi a lui e sollevando un sopracciglio. “E piantaggine e ropas Viejas." Che significa “abiti vecchi” e mentre il nome è abbastanza descrittivo in realtà è molto buono. "Hai fame? Perché mi disturbo a chiederlo,” aggiunse prima che lui potesse rispondere, “Certo che ce l’hai.”
“Naturalmente” disse e lo era gli ultimi resti di mal di mare che svanivano nel profumo di aglio e spezie, “Non sapevo che sapessi parlare spagnolo, Madre.”
“Beh, non so parlarlo, così tanto” disse togliendosi con il pollice una ciocca sparpagliata di capelli biondo- grigio dall’occhio sinistro, “ma gesticolo in maniera fluente. Cosa ci fai qui John?”

Traduzione di Iolanda

martedì 7 febbraio 2017

Outlander S3 e Geillis Duncan

Sembra che in molti dei nostri aggiornamenti su “Outlander” nel corso delle ultime settimane abbiamo speso un bel po' di tempo a discutere sui personaggi di Jamie e Claire, ma naturalmente ci sono molti altri nomi importanti che sono saldamente radicati nel tessuto di questa storia! Uno dei più importanti è ovviamente Geillis Duncan, essendo lei uno dei pochi personaggi ad aver avuto un ruolo piuttosto significativo sia nel passato che nel presente di Claire Fraser. E' anche una persona che sarà un importante ingranaggio nella storia della terza stagione, che si basa sul libro di Diana Gabaldon, Voyager.
(Esitiamo a dire molto di più sulla storia futura di Geillis, soprattutto perché sappiamo che ci sono persone che stanno guardando lo spettacolo, senza avere una profonda conoscenza dei libri. Diciamo solo che diversi eventi chiave potrebbero essere in arrivo per il personaggio, più o meno presto, a seconda di come saranno adattati nello show.)
Lotte Verbeek è l'attrice che interpreta il ruolo, e proprio oggi ha dichiarato su Twitter che la data odierna segna per il momento il suo ultimo giorno di riprese. Vi abbiamo detto di recente che lo spettacolo filmerà alcune riprese in interni nel corso dei prossimi giorni, Sam Heughan e Caitriona Balfe stanno girando le loro ultime riprese nelle location scozzesi, prima della loro partenza per il Sud Africa alla fine di quest'anno per chiudere la stagione. Le attuali riprese in interni dovrebbero terminare questa settimana – se ci sarà dell’altro oltre a queste prima del Sudafrica resta da vedere. Ciò che rende Geillis Duncan un personaggio così interessante sono il suo potere ed il suo coraggio - e anche che non si riesce sempre a sapere esattamente dove si trovi.

Nota a margine, se siete fan di “Outlander” e non avete visto “The Black List”, andate a dare un’occhiata all'episodio della terza stagione dal titolo "Cape May". La Verbeek farà un’apparizione straordinaria di un’ora, ed è probabilmente uno dei nostri episodi preferiti di questa serie.
I nuovi episodi di "Outlander" debutteranno in anteprima entro la fine dell'anno; ovviamente ci piacerebbe che ci fosse qualcosa di più concreto da dire su questo argomento, ma abbiamo sicuramente scritto molto in proposito di recente!

Traduzione di VeroNica
[x]

domenica 5 febbraio 2017

Q&A con Matt Roberts

In onore dei 40k followers, Matt Roberts, scrittore di Outlander ha regalato un po' del suo tempo ai fans e in attesa del superbowl, ha risposto alle loro domande...

Quando prevedete di completare le riprese in Sud Africa?
Resteremo in SA per un paio di mesi... non posso dire di più quello o dovrò trovarmi un nuovo show per cui lavorare.

Com'è cambiata la tua vita con il successo di Outlander?
In meglio, ho avuto la fortuna di vedere la Scozia, il Sud Africa e parte dell'Europa, il tutto mentre lavoravo con Outlander.
 

Come sta venendo il libro di fotografie?
Beh, come sapete, il mio lavoro quotidiano mi tiene molto occupato quindi non sono sicuro che il libro uscirà tanto presto.


Qual è il lato più inaspettato del tuo lavoro?
Non mi aspettavo che i fan fossero tanto coinvolti quanto sono in realtà; è sia una benedizione che una... :-{}>

Cosa stai leggendo attualmente?
Attualmente sto leggendo Tamburi d'Autunno per la terza volta. Ragazzi, ne capirete il motivo...


Vedremo schiavi e teste di coccodrillo alla fine della S3?
Mi conosci meglio di così...potrei fare degli spoiler. Ma credo che i fan del libro saranno soddisfatti di quello che verrà.


Quanti episodi hai scritto per la terza stagione?
Sto scrivendo 2 episodi e ne ho anche co-scritto uno con Toni Graphia.



E' vero che hai scritto la scena di sesso più lunga di sempre in tv?
Beh, si dice che bisogna "scrivere ciò che si sa!" :-{}>

Quando inizierete a girare in SA e hai già iniziato la preparazione per la quarta stagione?
Mi dispiace, ma non posso dire le date della produzione o della premiere.

Quante persone viaggeranno in SA per Outlander?

Solo io...oh, e una grande borsa.

Stai scrivendo di Jamie e Claire, facendo le riprese e dirigendo etc etc??

Haha... non capisco la domanda.
(da Terry Dresbach) Non sto modificando i costumi di Claire perchè ti si adattino.

Hai un programma molto pieno. Sei felice? Stanco? O entrambi?

Tutto quanto... felice e stanco. Outlander è un lavoro a tempo pieno. Raramente vado a casa per rivedere la famiglia e gli amici. 
Location in Sud Africa

Sono curioso, com'è una giornata tipo (se esiste) per te? Ti sembra di essere sempre in pista? 
Scrivo fino a circa le 5-6, le 7 - 8 allo studio o sul set, dipende se sto dirigendo la secona unità o cercando le locations o in riunione, LA chiama fino le 8-9.
I momenti iconici nei libri... non sei tentato di tenere gran parte di ciò che è nel libro o provi ad adattarlo un po'?
Sono iconico per una ragione...

Se ci fosse una persona al mondo o nella storia che ti piacerebbe fotografare, chi sarebbe?
Bigfoot... poi sarebbe una PROVA.

Prevedi eventuali reazioni controverse dei fans per ciò che hai fatto/farai nella terza stagione?
Non posso prevedere come reagiranno i fan, ma sono molto eccitato che tutti voi vediate la S3, se questo può valere qualcosa.

Cosa fai quando hai il blocco dello scrittore?
Bevo pesantemente. Scrivere da ubriaco, modificare da sobrio...
 

Vieni riconosciuto sul set e ti hanno mai chiesto autografi quando esci?
Solo dal mio commercialista sulle fatture...

Se non stessi lavorando per Outlander in questo momento, che tipo di progetti staresti facendo?

Beh, devo sistemare la recinzione posteriore nel mio cortile (o forse un western)

La tua opinione su Glasgow? Ti è piaciuta?
Amo Glasgow, e tutta la Scozia...è casa lontano da casa. 


Sono super emozionata per i titoli di Outlander. Hanno qualcosa di eccitante. Quanti ne state preparando per dirigere questa stagione?
Ho fatto tutti i titoli questa stagione. Abbiamo qualcosa di veramente creativo e speciale quest’anno.


Cosa pensi che faccia funzionare così bene Jamie & Claire
Anche se in contrasto si rispettano l’uno l’altro, Oh e un amore incondizionato.
 

C’è qualcosa di divertente programmato per l’Outlander day di quest’anno? 
Divertente…cos’è che definisci divertente?
 

Sono felice che sia un fan di NFC. Dove vedrai la partita oggi??
Il Super Bowl non comincia prima di mezzanotte qui…non riuscirò a vederlo


Qual è la parte migliore nella co-scrittura di una sceneggiatura?
Devo scriverne solo la metà
 

Soffri il mal di mare come JAMMF?
Soffro il mal di mare
 

Come vengono scelte le location? Le perlustri e invii le tue impressioni o sei inviato in luoghi specifici?
Informiamo il reparto location – loro cercano -noi andiamo a ispezionare quello che loro trovano – scegliamo quello che ci piace


Quando scrivi una scena che sai strapperà i nostri cuori, ridacchi con gioia o piangi insieme a noi?
Mi piace scrivere scene che portano il dolore “buono”, le lacrime. E porterò il dolore nella stagione 3.


C’è qualcosa che noi fans possiamo fare per voi?
Stare bene tra voi. Dopo tutto, tutti voi amate Outlander
 

Perciò la domanda molto importante. Ti piace il caffè. A Maril e Diana no!
Non bevo mai caffè. Bevo tea.


Qual è il migliore primo passo per potrei fare per lavorare come sceneggiatore? Posso essere un tuo allievo?
Leggi ogni sceneggiatura che ti trovi per le mani. Il miglior modo per imparare.


@Mattenachs (un gruppo Facebook) ha postato una foto collage ieri. Come sempre grazie per le tue fotografie.
L’ho visto. I Mattenachs sono meravigliosi!


Ti sposterai con il cast in Sud Africa?
Starò in Sud Africa tutto il tempo che saremo lì
 

Bevi whisky come il resto del cast? 
Sono noto per buttarne giù un paio al giorno.
 

Le sceneggiature di Outlander si trovano da qualche parte? Mi piacerebbe imparare da loro.
Penso che sul sito di Outlander Starz ci siano  


Hai detto di aver riletto Drums of Autunn. Qualche scena che sicuramente vuoi vedere nella Stagione 4 o una possibile scrittura per la S4? 
Sto guardando ogni momento della S4 con un certo SB (n.d.t. Stephen Bonnet)

Ci sono sceneggiatori che consideri tuoi maestri? William Goldmab, Blake Snuder, o qualcun altro?
Curioso che parli di William Goldman – è semplicemente il meglio del meglio. Ho letto tutto di lui.

Hai fatto conoscere Outlander a Maril. Qualcuno te l'ha consigliato o l'hai scoperto da solo?
Ero un correttore di bozze per una società di produzione e Outlander è stato il mio primo incarico. Perciò ho solo cominciato a leggere
 

Qual è la tua data di nascita?
Bel tentativo
 

Farete una pausa quest’anno o andrete dritto verso la preparazione della stagione 4?
No, direttamente alla stagione 4. Giriamo così.
 

Bene, come dicono a Gasgow, questo sono io!. Grazie a tutti, buon divertimento! È stato super. Alla prossima dal Sud Africa.

Traduzione di Iolanda
[x]

venerdì 3 febbraio 2017

Tobias Menzies per Interview Magazine

Tobias Menzies, a quanto pare, sa come scegliere un progetto. Negli ultimi anni, l'attore inglese, addestrato all’Accademia Reale di Arte Drammatica, è apparso in una serie di enormi successi televisivi, interpretando Edmure Tully, il fratello sfortunato di Catyln Stark in Game of Thrones, un malvagio agente dei servizi segreti in The Night Manager, un rude ginecologo in Catastrophe, e due distinti personaggi – uno spietato capitano dell'esercito del 18° secolo soprannominato "Black Jack" ed il suo un po' più docile discendente del 20° secolo Frank - in Outlander, serie fantasy della Starz, per il quale ha ricevuto una nomination ai Golden Globe. Poi ci sono i suoi ruoli cinematografici sia in produzioni indipendenti (come Una, presentato in anteprima al TIFF lo scorso settembre) che in film di successo, come il recente Underworld: Blood Wars, in cui interpreta Marius, il malvagio licantropo dai lunghi capelli.
"Underworld è, ovviamente, una grande opera di genere con un particolare tipo di estetica," spiega Menzies al telefono da Londra. "In un certo senso, [richiede] un preciso tipo di interpretazione perché quel materiale funzioni", continua. "Le cose possono complicarsi, perché c'è ovviamente molta storia dei film precedenti con la quale collegarsi, e la pressione del genere e il pubblico."
Prossimamente, Menzies sarà il protagonista nella serie The Terror, su una spedizione della Marina all'Artico, insieme a Ciarán Hinds e Jared Harris. "Abbiamo girato cinque settimane prima di Natale e sto per tornare lì", ci dice. "E' una storia incredibile. Sono molto, molto eccitato per quello che stiamo facendo." 


EMMA BROWN: Cosa volevi diventare quando avevi cinque anni?
TOBIAS MENZIES: La mia grande passione da bambino era il tennis. Ho trascorso la maggior parte della mia infanzia nel tennis agonistico ed ho giocato molti tornei. Questo era quello che amavo da impazzire, quello che sognavo. La brutale verità è che probabilmente non ero abbastanza bravo. Può essere una professione difficile. Tra la metà e la fine dell’adolescenza mi sono interessato di più alle ragazze – la pubertà [ride] - e poi improvvisamente mi sono ritrovato a giocare sempre di meno.

Come sei finito all’Accademia Reale di Arte Drammatica? 

Inizialmente non volevo concentrarmi specificamente sulla recitazione. Quando ho lasciato la scuola, ero molto interessato alla produzione teatrale, compagnie come Complicite e Shared Experience che stavano concependo i loro lavori. Questo era quello che mi rendeva molto entusiasta. Guardavo anche molta danza teatrale e danza contemporanea. Ho cercato di andare alla scuola Lecoq di Parigi, che è dove è andata molta gente della Complicite (ndt compagnia teatrale inglese), ma non sono riuscito a mettere insieme i soldi per farlo. Quello che sono riuscito ad ottenere è stata una borsa di studio per le scuole di recitazione in Inghilterra, e così ho pensato: "Forse inizierò con quello." Quando sono arrivato all’Accademia Reale di Arte Drammatica, ero circondato da un sacco di persone che volevano diventare attori da quando erano piccoli e quando me ne sono andato, ero stato colto davvero dalla passione per la recitazione, dalla passione per la pura interpretazione. Non sono riuscito ad emergere con una mia compagnia, che era quello che avevo programmato di fare quando ero più giovane. La formazione è stata molto orientata verso il teatro, quindi penso di aver naturalmente creduto che avrei fatto di più il teatro, soprattutto nella fase iniziale.
È interessante notare che il mio primo lavoro appena uscito dall’Accademia, è stato in un lungo dramma ambientato nel mondo della medicina chiamato Casualty. Ho ottenuto una parte semi-regolare, quindi è stata una grande formazione sui lavori televisivi di quel genere. Ciò ha significato che ho potuto immergermi in quell’ambiente e ottenere grande visibilità a stare di fronte a una telecamera. 

 
Dei tuoi ultimi personaggi, ce n'è uno al quale ti senti più vicino come individuo rispetto agli altri?
Non so bene come rispondere a questa domanda. Il tipo di recitazione che mi interessa, al quale aspiro, è quello in cui cerco di trascinare molto di me stesso, qualunque personaggio sia. Possono essere tipi di personaggi molto diversi, [ma] al centro di tutto, ho sempre voluto essere molto, molto credibile e radicato alla realtà. Uno dei modi per farlo è quello di frugare il più possibile nelle proprie esperienze e poi colorarle con diverse sfumature, con diversi colori per dare ai diversi personaggi la propria strada. Il vero filo conduttore è cercare di trascinare il più possibile di me in queste cose. Se stai interpretando un personaggio molto cupo, questo lo può umanizzare e renderlo facilmente riconoscibile, che è una cosa interessante da fare con un personaggio che è in apparenza altamente immorale e riprovevole. Questo rende al pubblico più difficile sottovalutarli, devono anzi interagire con loro di più. Poi magari facendo il contrario con i personaggi in apparenza più simpatici o onorevoli, rendendoli un po' più complicati. Credo che l'esempio di Outlander sia interessante, perché mi è stato chiesto di interpretare due personaggi differenti. A prima vista, Frank, direi, è molto più vicino a quello che sono come persona, e Jack è un tratto, ma in entrambi i casi io spero di essere un incrocio tra i due, in modo da renderli così più interessanti, delle rappresentazioni più smussate.

Sei mai stato smorzato da quel pensiero di interpretare un personaggio, ma di sentire di non voler attingere nella tua parte interiore?
No. Mi piace molto il lato oscuro delle cose. E' il tipo di lavoro che mi piace guardare. So che alcuni attori hanno paura di come verranno visti. Ma invariabilmente, trovo che il materiale cupo può essere molto, molto gratificante da abitare ed indagare. Non è mai stato veramente una mia preoccupazione.

Quando si interpreta un ruolo più di sostegno, quanto al di là della sceneggiatura vai in termini di trovare un terreno comune con il personaggio? Crei un intero retroscena?
Varia davvero. Se hai il lusso di un lasso di tempo più lungo, allora hai ben più di quel lavoro di sfondo. Può essere uno dei lavori più duri da fare, in realtà, se devi entrare nel progetto solo per pochi giorni o per un giorno. E' difficile stare con i piedi sotto al tavolo e trovare il giusto tono del pezzo e ciò che ognuno sta cercando di fare. Mi ricordo di aver partecipato lavorando per un solo giorno nel film Atonement. Era la scena con James McAvoy, nella quale incontra il mio personaggio sulle spiagge della Normandia, solo una scena, e, probabilmente, una pagina e mezzo. Sono arrivati a dirmi che quella pagina e mezzo era all'inizio dei tre minuti, di traccia singola e unica ripresa, che avrebbero occupato tutta la spiaggia e 2.000 comparse. E' stato una grandiosa ripresa dalla gru che iniziava con questo dialogo tra James e me. Avevo appena conosciuto tutti, quindi bisognava essere rapidi di gambe. E' stato un gran lavoro da fare. Ti guadagni davvero i tuoi soldi in quei giorni.
Il tempo è il bene più prezioso durante le riprese e tutti lottano per questo. Qualcuno famoso ha detto, "vieni pagato per aspettare e la recitazione è gratis", e ci sono queste intense esplosioni di concentrazione in cui si dispone di solito solo di poche manciate di riprese per ottenere quello che ti serve. Molta televisione, può avere come conseguenza per attori che devono ancora arrivare l’aver già pianificato quello che faranno, con il possibile rischio che tutto sembri un po' pre-confezionato. Uno dei grandi lussi di quando si ha un po' di tempo è che ci si possono dare alcuni itinerari diversi attraverso una scena e questo dà più opzioni nel montaggio. Si sentono storie di attori come De Niro che avrebbero girato 50 riprese - non sono mai andato neanche vicino a questo, quindi non vedo l'ora di quel giorno. [Ride] Forse andrei fuori di testa.

Hai solo bisogno di lavorare in un film di David Fincher.
Sarei profondamente affascinato di sapere che cosa questo provocherebbe - ho il sospetto che smetteresti probabilmente di recitare così tanto, perché saresti diventato stanco e forse annoiato, e passeresti attraverso varie fasi differenti. Allora forse inizierebbe a fare effetto qualcosa di più intuitivo e inconscio. Hai visto Blue is the Warmest Color? E' un film notevole, e [il regista] portava completamente quegli attori verso il basso facendogli girare molte riprese. Passerebbero attraverso varie fasi di frustrazione e noia e rabbia, e, infine, le loro menti sarebbero fuori dalle loro interpretazioni e si verificherebbe qualcosa di chimico. 


Come attore, pensi che tutto questo valga la pena?
Sì. Da tutto ciò ottieni queste notevoli interpretazioni, ed è perché sembra straordinariamente crudo e sembrano non esserci artifici. Così, qualunque cosa stesse succedendo, ha funzionato ed ha dato i suoi frutti creativi. Sarebbe sicuramente qualcosa che mi affascinerebbe conoscere - ho sempre voglia di andare oltre i propri trucchi e sorprendere me stesso.

Hai mai dovuto lottare davvero per un ruolo?
Mi sembra di avere una storia del tipo "Ho scritto una lettera e l’ho lasciata sulla loro porta", [ma] tutte le volte che l’ho fatto, non ha portato assolutamente a nessun risultato. [Ride] Tutto il lavoro che ho ottenuto è passato attraverso un percorso piuttosto standard. Mi ricordo che quando ero un giovane attore, facevo uno spettacolo all’Almeida, un lavoro di Cechov, e ho sentito nel camerino che il grande e compianto Robert Altman aveva visto il lavoro che io avevo interpretato. Qualcuno ha detto che si trovava in un hotel di Knightsbridge, e così ho scritto una lettera, ho messo dentro il mio curriculum e la mia foto, e sono andato a piedi a consegnarlo al suo albergo. Non so se lo abbia mai letto.

Underworld: Blood Wars è ora al cinema, OUTLANDER tornerà per la terza stagione questa estate su Starz. The Terror dovrebbe debuttare su AMC entro la fine dell'anno.

[x]
Traduzione di VeroNica

mercoledì 1 febbraio 2017

Salvataggio sul set di Outlander

I protagonisti di Outlander, Sam Heughan e Caitriona Balfe, interrompono le riprese nel villaggio di Ayrshire per un salvataggio drammatico.
Il cast, inclusi i protagonisti Sam Heughan e Caitriona Balfe, erano sul set nel tranquillo villaggio di Dunure nell’Ayrshire quando si è realmente reso necessario un soccorso.
Questa settimana gli attori dello show televisivo di successo hanno interrotto le riprese per dedicarsi al salvataggio di un membro del pubblico che si è ferito.
Il cast di Outlander, che ha trasformato la piccola Dunure in un set cinematografico, ha contribuito a trasportare una donna ferita in ospedale.
I protagonisti dello show Sam Heughan e Caitriona Balfe si trovavano sul posto quando si è verificato l’incidente lunedì.
La donna, 29 anni, è caduta vicino al castello di Dunure, che sta facendo da sfondo alle riprese.
Le squadre della Guardia Costiera ed il personale di un’ambulanza sono giunti sulla scena, ma non sono riusciti a raggiungere la donna - che è stata trasportata al sicuro da un camion della TV.
Il fotografo dell’Ayrshire Post Iain Brown, che era sul posto per le riprese, ha detto: "tutto il merito va alla troupe televisiva per la loro prontezza e professionalità."
"La situazione è stata affrontata con molta calma e dovrebbero essere applauditi per i loro sforzi."
Un portavoce dell’ambulanza ha detto: "Quando siamo arrivati, ci siamo resi conto che il nostro veicolo non sarebbe stato in grado di raggiungere la paziente a causa della natura del terreno.
"Il nostro centro di controllo ha deciso di inviare uno dei nostri SORT (
Squadra d’intervento per operazioni speciali) veicoli in grado di accedere a zone difficili da raggiungere.
"Tuttavia, una troupe cinematografica che lavora nelle vicinanze si è offerta di trasportare il nostro personale nella loro 4x4 per raggiungere la paziente più velocemente.
"L’abbiamo poi trasferita sull'ambulanza e di lì all’ospedale di Ayr per le cure.
"Siamo estremamente grati alla troupe televisiva per la loro prontezza ed offerta di aiuto
."
Le riprese della terza stagione di Outlander, un dramma ambientato nel 18° secolo, sono iniziate a Dunure lunedì.

[x]
Traduzione di VeroNica