domenica 31 maggio 2020

Bees: Ospiti

Stavo ascoltando con un orecchio solo il canto nella cucina mentre pestavo e macinavo salvia, sinfito e idraste in una polvere oleosa nell’ambulatorio. Era tardo pomeriggio e mentre il sole scaldava le assi del pavimento, le ombre erano gelide.
Il Tenente Bembridge stava insegnando a Fanny le parole di “Green Grow the Rushes, O”. Aveva un tono intonato e chiaro che faceva gorgheggiare Bluebell quando toccava una nota alta, ma mi piaceva. Mi ricordava il lavoro nella mensa al Pembroke Hospital, quando arrotolavo bende e mettevo insieme kit chirurgici con le altre studentesse infermiere, ascoltando canti che entravano con la nebbia gialla attraverso le strette fessure aperte in cima a una finestra. C’era un cortile di sotto, e i pazienti dell’ambulatorio si sedevano lì con il bel tempo buono – o anche non tanto bello – fumando, parlando e cantando per passare il tempo.
“Two, two, the lily-white boys, 
Clothed all in green, O—
One is one and all alone
And evermore shall be so!”
Nel 1940, la canzone ovattata dalla nebbia veniva spesso interrotta da tosse e imprecazioni rauche, ma qualcuno poteva sempre portarla fino alla fine.
I Tenenti Bembridge e Esterhazy avevano rispettivamente diciotto e diciannove anni, vigorosi e in buona salute, e con l’assistenza gioiosa di Bluebell stavano facendo così tanto rumore che non sentii né la porta principale né i passi nel corridoio, e fui così sorpresa nell’alzare lo sguardo dal mio mortaio e vedere Jamie all’entrata che feci cadere il pesante pestello di pietra dritto sul mio piede avvolto in un sandalo.
“Ouch! Ow! Gesù Cristo d’un Roosvelt!” Saltellai fuori da dietro al tavolo, e Jamie mi afferrò per un braccio.
“Tutto bene, Sassenach?”
“Ti sembra che io stia bene? Mi sono rotta il metatarso.”
“Te ne comprerò uno nuovo la prossima volta che andrò a Salisbury” mi rassicurò lasciando andare il mio gomito. “Nel frattempo, ho preso tutto quello che c’era sulla lista, eccetto… Perché ci sono degli inglesi che cantano nella mia cucina?”
“Oh. Ah. Be’…” Non era che non avessi pensato a quale sarebbe stata la sua reazione a due ufficiali della marina di Sua Maestà che davano una mano all'economia domestica, ma avevo pensato di avere il tempo di spiegare prima che li incontrasse davvero. Appoggiai il fondoschiena al bordo del tavolo, alzando il piede ferito dal pavimento.
“Sono due giovani tenenti che viaggiavano con il Capitano Cunningham. Sono stati lasciati a terra o abbandonati o qualcosa del genere – a ogni modo hanno perso la loro nave ed è così tardi per l’anno che non riusciranno a trovare una nave a cui unirsi fino a marzo o aprile, perciò sono venuti al Ridge per stare con il capitano. Elspeth Cunningham me li ha prestati per i lavori domestici, come pagamento per la riduzione della sua spalla lussata.”
“Elspeth, eh?” Fortunatamente, sembrava divertito, piuttosto che infastidito.” “Dobbiamo dargli da mangiare?”
“Be’, ho dato loro il pranzo e una cena leggera. Ma sono tornati al capanno del capitano e, sono tornati a metà mattina. Hanno riparato la porta della stalla,” gli offrii come attenuante, “zappato il mio orto, spaccato due file di legna, trasportato tutte le pietre che tu e Roger avete scavato dal campo superiore giù al capanno della refrigerazione, e -”
Fece un piccolo gesto a indicare che accettava la mia decisione e che adesso voleva cambiare soggetto. Cosa che fece baciandomi e chiedendomi cosa ci fosse per cena. Odorava di polvere della strada, birra, e lievemente di cannella.
“Credo che Fanny e il Tenente Bembridge stiano facendo il burgoo (spezzatino). Contiene maiale, carne di cervo e scoiattolo – a quanto pare devi avere almeno tre differenti tipi di carne per fare un burgoo come si deve – ma non ho idea di cos’altro ci sia. Ha un buon profumo, comunque.”
Lo stomaco di Jamie brontolò.
“Aye, è così” disse pensieroso. “E cosa pensa Frances di loro?”
“Penso che sia in qualche modo colpita,” dissi, abbassando la voce e dando un’occhiata verso il corridoio. “Cyrus è venuto a vedere ieri mentre lei stava servendo il pranzo dei tenenti, e lei gli ha chiesto di restare, ma lui si è alzato nel suo quasi metro e ottanta, ha guardato verso di loro, ha detto qualcosa di maleducato in gaelico – non credo che lei abbia capito, ma non ne aveva bisogno – e se n’è andato. Fanny è diventata rosa in faccia – per l’indignazione – e gli ha dato la torta di mele e uvetta che aveva intenzione dei dare a Cyrus.”
“[Meglio un’aragosta che nessun marito,” – Gaelico] disse Jamie, con un’alzata di spalle filosofica. Meglio un’aragosta che nessun marito.
“Non lo pensi davvero?” chiesi, curiosa.
“Nel caso della maggior parte delle ragazze, sì,” disse. “Ma voglio qualcuno migliore per Frances, e non penso che un marinaio britannico vada bene. Dici che se ne andranno in primavera, comunque?”
“Così ho capito. Oo!” Massaggiai teneramente il livido pulsante sul mio piede. Il pestello aveva colpito alla base dell'alluce e mentre il dolore iniziale si era un po’ attenuato, cercare di mettere il mio peso sul piede e/o di piegarlo ebbe come effetto una sensazione di filo spinato caldo che veniva tirato tra le dita dei piedi.
“Siediti, a nighean,” disse, e spinse verso di me la grande sedia imbottita che Brianna aveva soprannominata la Sedia di Kibitzer. “Ho portato alcune bottiglie di buon vino da Salisbury; suppongo che una di quelle potrebbe far sentire il tuo piede meglio.”
Così fu. Fece sentire meglio anche Jamie. Potevo vedere che era venuto a casa portando qualcosa, e sentii un piccolo nodo sotto al cuore. Me lo avrebbe detto quando fosse stato pronto.

domenica 24 maggio 2020

Bees: Trafficanti

Trovai il Giovane Ian, non nel suo campo più in alto, ma nei boschi vicini, il fucile in mano.
“Non sparare!” Urlai, individuandolo attraverso la boscaglia. “Sono io!”
“Non potrei confonderti con niente eccetto un piccolo orso o un grosso maiale, zietta,” mi assicurò, mentre mi facevo strada attraverso un gruppo di cornioli verso di lui. “E oggi non voglio nessuno di questi.”
“Bene. Che ne dici di un paio di bei, grassi trafficanti d’armi?”
Spiegai meglio che potevo trottando dietro di lui mentre attraversava il campo per afferrare la sua falce, che ficcò nelle mie mani.
“Non penso che dovrai usarla, zietta,” dissi, facendo un grande sorriso alla vista della mia faccia. “Ma se ti fermi lì a bloccare il sentiero, potrebbe essere che un uomo disperato potrebbe provare a superarti.
Quando arrivammo, scoprimmo che il sentiero era già stato effettivamente bloccato dalla soma del primo mulo, che lui era riuscito a perdere del tutto. Quando Ian e io arrivammo un po’ sotto ai trafficanti, il primo mulo, godendosi la sua nuova leggerezza di spirito, stava agilmente scalando il mucchio di borse, scatole e oggetti di vimini verso di noi, intento a raggiungere il suo compagno, che non stava lasciando che il suo carico gli impedisse di brucare una grossa macchia di more che orlava il sentiero proprio in quel punto.
Evidentemente, eravamo arrivati quasi quasi nello stesso momento di Jamie Tom McLeod, perché i due trafficanti si erano girati a fissare inebetiti me e Ian proprio mentre Jamie e Tom si vedevano sul sentiero sopra di loro.
“Chi diavolo siete?” domandò uno degli uomini, guardando da me a Ian disorientato. Ian si era legato i capelli in una cresta per tenerli fermi mentre falciava, e senza la camicia, molto abbronzato e con i tatuaggi, somigliava davvero al Mohawk che era. Non volevo pensare a cosa dovevo somigliare io, completamente arruffata e con i capelli pieni di foglie e che scendevano, ma strinsi la mia falce e gli rivolsi uno sguardo severo.
“Sono Ian Õg Murray,” disse Ian gentilmente, e annuì verso di me. “E questa e mia zia. Oops.” Il primo mulo si stava facendo strada con il naso tra di noi in maniera determinata, facendoci uscire entrambi dal sentiero.
“Sono Ian Murray,” ripeté Ian, facendo un passo indietro e riportando il suo fucile in una posizione rilassata ma sicuramente pronta sul suo petto.
“E io,” disse una voce profonda dall’alto, “sono il Colonnello James Fraser, di Fraser’s Ridge, e quella è mia moglie.” Si mise in vista, con le spalle larghe e alto contro la luce, con Tom dietro di lui, la luce del sole che scintillava sul suo fucile.
“Predi quel mulo, ti spiace, Ian? Questa e la mia terra. E, se posso chiedere, voi chi siete signori?”
Gli uomini sobbalzarono per la sorpresa e si girarono a guardare verso l'alto - sebbene uno lanciasse uno sguardo apprensivo alle sue spalle, per tenere d'occhio la minaccia da dietro.
“Em... noi siamo…um…” Il giovane – non poteva avere più di venti anni – si scambiò uno sguardo impaurito con il suo compagno più vecchio. “Io sono il Tenente Felix Summers, sir. Del – della nave di Sua Maestà, Revenge.”
Tom emise un suono che avrebbe potuto essere sia di minaccia che di divertimento.
“Chi è il vostro amico, quindi?” chiese, facendo un cenno della testa verso l’uomo più anziano, che avrebbe potuto essere qualsiasi cosa, da un vagabondo di città a un cacciatore di boschi, ma che sembrava lievemente peggio a causa del bere, il suo naso e le sue guance costellate da capillari rotti.
“Io – credo che il suo nome sia Voules, sir,” disse il tenente. “Non è mio amico.” La sua faccia era passata da un bianco scioccato a un rosa altero. “L’ho assunto a Salisbury, per assistermi con – con i miei bagagli.”
“Capisco,” disse Jamie educatamente. “Forse vi siete … perso, tenente? Credo che l’oceano più vicino sia grosso modo a trecento miglia dietro di voi.”
“Sono in congedo dalla mia nave,” disse il giovane, recuperando la sua dignità. “Sono venuto a visitare… qualcuno.”
“Nessun premio per indovinare chi,” disse Tom a Jamie, e abbassò il fucile. “Cosa vogliamo fare con loro, Jamie?”
“Mia moglie e io porteremo in tenente e il suo… uomo… a casa per qualcosa da mangiare e da bere,” disse Jamie inchinandosi cortesemente a Summers. “Magari potresti aiutare Ian con -” fece un cenno della testa verso il caos sparpagliato tra le rocce, “- e Ian, una volta che hai la situazione in mano, va e porta il Capitano Cunningham perché si unisca a noi, per favore.”
Summers raccolse la sottile differenza tra “invitare” e “portare” proprio come Ian, e si irrigidì, ma non aveva scelta. Aveva una pistola e un pugnale da ufficiale nella cintura, ma potevo vedere che la prima non era innescata e probabilmente neanche carica, e dubitavo che avesse mai estratto il suo pugnale per qualsiasi motivo eccetto che per pulirlo. Jamie non guardò neanche le armi, figurarsi chiedere loro di arrendersi.
“Vi ringrazio, sir,” disse Summers, girandosi sui tacchi, e, scartando leggermente mentre superava me e la mia falce, cominciò a scendere lungo il sentiero, con la schiena rigida.

domenica 17 maggio 2020

Outlander: Easter Egg del finale di stagione

8 Easter Egg da Outlander nella sequenza del sogno di Claire nel finale della stagione 5 (Foto)
(Attenzione: Il seguito contiene rilevanti spoiler dell’episodio 12 della stagione 5 di Outlander “Never My Love”)
Outlander ha presentato uno dei suoi episodi più brutali nell’appuntamento con l’episodio finale della Stagione 5, “Never My Love.”
Dopo essere stata catturata da Lione Brown (Ned Dennehy), Claire (Caitriona Balfe) subisce uno stupro e altre forme di aggressione fisica così come abusi verbali e altro. Infuriato a causa dei suoi consigli medici scritti sotto il nome Dr. Rawlings, l’uomo conduce una sua personale vendetta contro la matriarca dei Fraser per aver dato a sua moglie l’idea che poteva rifiutarlo nel suo letto.
Durante la disavventura Claire entra ed esce dal mondo reale del presente e va alla deriva in una visione immaginaria degli anni ’60 che include Jamie (Sam Heughan) e molti dei membri della loro amata famiglia. Le sequenze intermittenti contengono alcuni rilevanti Easter Egg per i fan che possono averli persi nel caos del denso episodio.
Di seguito, analizziamo tutti i riferimenti chiave nel tortuoso mondo fantastico che Claire ha evocato.

Il Tartan di Jamie
Un’immagine familiare della sequenza del sogno comprendeva Jamie (Sam Heughan) che avvolgeva Claire (Caitriona Balfe) nel suo tartan. Durante le serie, per Claire questo gesto ha simboleggiato la sicurezza e considerando la realtà che sta affrontando nel mondo reale, è comprensibile che evochi un’immagine tanto confortante come questa.

L’arancia
L’ultima volta che i fan hanno visto un’arancia è stato durante il periodo della Stagione 2 passato in Francia. Quando Claire ha provato a negoziare con re Luigi XV (Lionel Lengelser) il rilascio per suo marito Jamie in prigione, ha permesso che lui l’assalisse sessualmente. Riprendendosi il suo potere in quel terribile momento, non lascia la discussione a mani vuote e porta con sé una delle arance del re.

L’abito rosso
Notoriamente, nella Stagione 2 Claire ha indossato un abito rosso che ha fatto girare molte teste. Siamo sicuri che il suo brillante completo nella sequenza del sogno non sia una coincidenza ed è un palese richiamo al memorabile pezzo di guardaroba che indossava durante la sua visita a Versailles con Jamie e Murtagh (Duncan Lacroix).


La Cena di Famiglia
Tutti i membri della famiglia di Claire nel 18° secolo, sia vivi che morti, erano al tavolo della cena eccetto Bree (Sophie Skelton) e Roger (Richard Rankin) che presumibilmente erano morti in un incidente d’auto in questo sogno contorto. Forse rappresenta il fatto che non importa cosa Claire faccia, la sua famiglia non potrà mai essere completa con le persone in diverse parti del tempo, evidenziando il lato oscuro della sua scelta di vivere la sua vita con Jamie a Fraser’s Ridge invece di stare nel futuro con sua figlia.

La Libellula
Ai primi tempi del matrimonio di Jamie e Claire, il suo amico Hugh (Simon Meacock) diede loro un pezzo d'ambra che conteneva una libellula. Mentre la battaglia di Culloden sta per cominciare nella Stagione 2, Claire lascia questo ricordo con lui quando torna nel futuro. Più tardi vediamo Claire trovare l’oggetto in una collezione storica durante il suo viaggio in Scozia con Brianna per il funerale dei Reverendo Wakefield (James Fleet). Non c’è bisogno di dire che la libellula gioca un ruolo simbolico nella relazione tra lei e Jamie che spiegherebbe la sua presenza nel suo sogno.

Il Coniglio 
Quando Jamie si sveglia sul campo di Culloden dopo che la battaglia è finita, nota un coniglio che vaga tra i corpi prima di immaginare Claire che cammina verso di lui. Nel sogno di Claire, anche lei vede un coniglio che in questo caso può simboleggiare Jamie allo stesso modo in cui lei era un simbolo per lui.

Il Vaso Blu
Nella premiere della serie Outlander, Claire ammira un vado attraverso la vetrina di un negozio a Inverness in Scozia e il suo racconto rivela, “Al mondo non volevo niente di più che un vaso tutto mio,” implicando che comprarne uno era il simbolo dell’inizio di una vita lunga e stabile. Il suo sogno è realizzato in questa sequenza mentre vediamo l’oggetto sistemato tra i suoi effetti personali nella casa degli anni ’60.

Le radici Mohawk di Ian
Il collegamento di Ian (John Bell) con i Mahawk è simboleggiata in una mostrina sull'uniforme da soldato, che in un certo senso è parallela al suo equipaggiamento da guerra nel mondo reale.



(X)

martedì 12 maggio 2020

Outlander: Diana Gabaldon sul finale della S5

Diana Gabaldon su quanto il finale della Stagione cinque di Outlander dice sul legame tra Claire e Jamie.
Outlander conclude la Stagione 5 con un episodio non facile da guardare, specialmente per i fan di Jamie (Sam Heughan) e Claire (Caitriona Balfe), Nel finale di stagione, Claire è stata rapita da un gruppo di rinnegati formato da uomini di Brownsville, guidati da Lionel Brown (Ned Dennehy) e viene brutalmente abusata.
Avviso di spoiler e di contenuti sensibili
Mentre è tenuta prigioniera, i rinnegati praticano uno stupro di gruppo.
Mentre Claire è stesa a terra legata e incapace di liberarsi, ha anche dei flash su un futuro alternativo, una cena del Ringraziamento negli anni ’60 popolata dalle persone che lei ama nel 18° secolo, ma in abiti moderni.
“Lo show ha fama di prendere dei rischi, e sono davvero felice che lo facciano,” racconta in esclusiva a Parade.com l’autrice di best seller Diana Gabaldon prima del finale di stagione. “Penso che nell’episodio 512, i rischi – la maggior parte di essi – abbiamo ripagato.”
Naturalmente, Claire sa che l’aiuto sta arrivando. Sa nel profondo del suo cuore che Jamie farà tutto quello che è in suo potere per salvarla, perciò non scherza con i suoi rapitori – che credono che sia una maga – sul fatto che saranno tutti morti entro mattina. E ha ragione. Jamie ancora una volta incendia la croce a Fraser’s Ridge e chiama all’azione gli uomini che gli sono leali.
“La recitazione è davvero sconvolgente, Caitriona è così brava!” esclama Gabaldon. “Tutti da Lizzie (Caitlin O’Ryan) agli orribili Brown sono perfetti.”
Quello che è interessante qui è il parallelo con la violenza a Jamie per mano di Black Jack Randall (Tobias Menzies) nel finale della stagione 1. Così, Jamie comprende quello che sta passando Claire quando lui e i suoi uomini alla fine arrivano e sopraffanno il contingente di Brownsville.
 “Lo show lo ha fatto in modo molto potente alla fine della Stagione 1, e lo hanno fatto anche qui, tagliando le cose fino all'osso e trasmettendo così un immenso potere emotivo,” fa notare Gabaldon. “Il silenzio è potente quanto le parole, e Claire, legata, imbavagliata e – per il momento – indifesa, ci afferra per il cuore con un desiderio angosciante di aiutarla. In qualche modo… nonostante tutto.”
Quando la lotta è in corso. Jamie abbandona la battaglia per cercare Claire e liberarla. Le dice che lui “sa” quello che lei sta attraversando – ed è così – e le chiede quanti, intendendo quanti uomini l’hanno violentata. Lei non lo sa, ma sa che Lionel era tra di loro.
L’uomo montagna John Quincy Myers (Kyle Rees), che risponde alla chiamata della croce bruciata, offre a Claire un coltello e la possibilità di uccidere i rapitori rimasti in vita, che ora sono prigionieri.
Jamie spiega che Claire ha fatto un giuramento che le impedisce di uccidere, ma dice che lui ucciderà per lei, e Roger (Richard Rankin), Ian (John Bell) e Fergus (César Domboy) si fanno tutti avanti e dicono che anche loro lo faranno.
Allora Jamie semplifica le cose, dicendo: “Uccideteli tutti.”
“Noterete il modo in cui la recitazione ridotta all’osso di Sam sottolinei e accentui l’azione, e – come sempre – Jamie è il baluardo di Claire, la sua presenza e poche parole le danno lo spazio per andare in pezzi in sicurezza e poi di cominciare a rimettersi insieme,” dice Gabaldon. “Ma molto più importante, lui capisce questo. Lei deve farlo da sola.”
Il libro, A Breath of Snow and Ashes (Nevi infuocate e Cannoni per la Libertà nella versione italiana n.d.r.), affronta il momento successivo alla disavventura di Claire con una sequenza più lunga con solo Jamie e Claire, perché i libri hanno tanto spazio per descrizioni, pensieri interiori e dialoghi che gli show televisivi non hanno.
“Girare qualcosa come questa richiederebbe buoni 20 minuti di tempo televisivo, e potrebbe diffondere il senso di shock, paura e sollievo finale.” Precisa Diana. “Così com’è stato, l’hanno fatta molto breve, ma usando i due dialoghi più importanti del libro: dove Jamie dice a Claire, ‘Io capisco…’ con le parole non dette. ‘perché sono stato violentato’ – interrotto da Claire, che rivendica la sua esperienza con il breve monologo, “Sono passata attraverso a una fottuta guerra mondiale…’, che finisce con ‘sono sopravvissuta’”
Prima che l’episodio finisca, vediamo i due godersi una giornata normale a Fraser’s Ridge, ma con lampi e tuoni che si formano lontano, che potrebbe anche presagire cosa sta per arrivare nella Stagione 6. La tempesta della guerra per la libertà dall’Inghilterra.
Ma prima di lasciarli, c’è una bella scena di Claire che giace tra le braccia di Jamie, il suo corpo graffiato e malconcio in sua custodia, a lui le chiede, “Come ti senti?” E riceve la migliore risposta che uno possa chiedere: “Al sicuro.”
“Jamie e Claire si sono sempre salvati a vicenda,” conclude Gabaldon. “Vorrei rimarcare qualcosa che lo show illustra brillantemente, ed è che quella violenza sessuale – e i suoi effetti e la sua guarigione – è un’esperienza unica. Le raffigurazioni di stupro - specialmente se fatte solo per effetto di shock - tendono a essere ripetitive e fatte senza molta immaginazione o empatia.”
Fa notare che Claire e Jamie ne sono la prova in questo episodio.
“Le persone sono uniche nelle loro percezioni e nelle loro reazioni e nelle guarigioni, e sia i libri che lo show lo riconoscono.”

venerdì 8 maggio 2020

Outlander: Dietro le quinte della Stagione 5

Il boss di ‘Outlander’ mette in guardia su ‘qualcosa di traumatico’ in vista del finale della Stagione 5
L’unito clan Fraser ha visto fare giustizia verso uno dei loro nemici il 26 aprile, ma nell’episodio del 3 maggio di Outlander ha affrontato una difficile nuova minaccia che porterà a un finale straziante il 10 maggio.
“Nel mondo di Outlander, c’è sempre qualcosa di traumatico in arrivo,” dice il produttore esecutivo Matthew B. Roberts. Ma non disperatevi, fan. La disavventura avvicinerà più che mai l’infermiera viaggiatrice nel tempo Claire (Caitriona Balfe) e il marito Highlander Jamie (Sam Heughan) nel North Carolina della pre- Rivoluzione Americana, mentre la figlia Bree (Sophie Skelton) e il suo sempre più tosto marito, Roger MacKenzie (Richard Rankin), abbracciano un nuovo destino con il loro bambino. Abbiamo dato un’occhiata al dietro le quinte della Stagione 5 nella location in Scozia.
Il conflitto ad Alamance Creek (è andato in onda il 29 marzo) – in cui Jamie è costretto a guidare le truppe britanniche contro il suo amato padrino Murtagh (Duncan Lacroix) e gli altri scozzesi tra la marmaglia dei Regolatori – ha richiesto una steadicam per seguire Heughan durante l’azione. A differenza dello scontro della stagione 3 a Culloden, con i nemici che si affrontavano in su due linee, “Abbiamo avuto bisogno di un’area boscosa che potesse mostrare sacche di combattimenti, battaglie private all’interno della battaglia,” dice Roberts. La configurazione ha facilitato momenti più tranquilli, come il triste addio di Jamie a un morente Murtagh.
Durante la realizzazione dell’episodio del 12 aprile, Skelton saluta Dui, il Northern Inuit che interpreta Rollo, il fedele cane-lupo compagno del Giovane Ian (John Bell). “Il cane ha diminuito il livello di stress [sul set],” dice Roberts. “È così tranquillo, abbiamo dovuto riscrivere il suo personaggio perché fosse meno aggressivo.”
Le telecamere vanno su Balfe nella prima puntata quando, fuori campo, Claire aggiusta l’orlo del vestito da sposa di Bree. Gli autori hanno scelto di accelerare il legame tra madre e figlia, che erano state in contrasto ma si sono riunite nella stagione 4 dopo lo stupro di Bree. “Alla fine, non hanno nemmeno bisogno di parole per comunicare,” dice Roberts.
Lauren Lyle scoppia a ridere girando la puntata del 19 aprile, quando Marsali - spesso incinta - (con César Domboy nel ruolo di suo marito Fergus) comincia le contrazioni durante una gita di famiglia. “Il cast e troupe sono grandi con i bambini,” dice Roberts Due volte più grandi di quanto si pensi: i piccoli attori erano tutti gemelli!

martedì 5 maggio 2020

Outlander: Diana Gabaldon nel ruolo di sceneggiatrice

Lo sguardo di Diana Gabaldon dietro le quinte dell’ultimo episodio di Outlander: ‘È tempo di decidere e agire’
Che i fan di Outlander ne fossero consapevoli o no, domenica sera gli è stato offerto un episodio della Stagione 5 della serie hit di Starz scritto dall’autrice di best seller Diana Gabaldon stessa. Gabaldon che attualmente sta lavorando a Go Tell The Bess That I Am Gone, il non libro della serie, riesce a prendersi una pausa dal romanzo per scrivere l’episodio 511. È la prima volta dalla Stagione 2 che ne ha il tempo.
“Scrivere una sceneggiatura è molto divertente, ma non è per niente come scrivere un romanzo,” dice in esclusiva Gabaldon a Parade.com. “La differenza più importante è che quando scrivo un romanzo, sono Dio. Una sceneggiatura è un’impresa collettiva, in cui sono coinvolte molte altre persone, e devono essere fatti dei compromessi.”
A Gabaldon era stato chiesto di scrivere uno degli episodi del finale della stagione per darle più tempo per lavorare sul libro, ma questo le ha dato anche l’opportunità di vedere come stavano predisponendo la stagione cinque, perché, come dice, è un’impresa in collaborazione. In più, in questa stagione non solo ci sono state molte deviazioni da The Fiery Cross (La Croce di Fuoco, Vessilli di Guerra nella versione italiana n.d.r.), ma una storia da A Breath of Snow and Ashes (Nevi Infuocate e Cannoni per la Libertà nella versione italiana n.d.r.), il sesto libro, è stato spostato nella Stagione 5.
“Perciò, sì, ho scritto il 511. È stato molto divertente e penso che sia venuto molto bene.” Spiega che circa l’80% del prodotto finale è effettivamente suo. “Ma penso che sia tutto molto buono.”
Perciò, quando è venuto il momento per l’episodio di Gabaldon, le è stata data una lista creata nella sala sceneggiatori, che spiega su quali elementi e contrattempi lo sceneggiatore deve lavorare – materiale, trame e temi che vengono dagli episodi precedenti, più note sull’episodio successivo, così il flusso tra i due episodi è logico.
“Entriamo nel 511 con molte cose accumulate intorno al vogliono/non vogliono del desiderio dei MacKenzie di tornare nel futuro, e questo è il penultimo episodio, è tempo di decidere e agire,” dice Gabaldon.
Ma prima che i MacKenzie possano decidere se tornare o no nel futuro attraverso le pietre, deve essere accertato se Jemmy abbia o meno il dono di viaggiare nel tempo.
“Le motivazioni, la tempistica e le vicende non sono come nel libro, perciò ho scritto scene assortite che portavano le cose nel contesto dello show: la scoperta che Jemmy può sentire le pietre – questa è stata deliziosa da vedere nelle riprese quotidiane; John Bell [Giovane Ian] stava incantando il ragazzino che interpreta Jemmy facendo ciò che avrebbe dovuto cantando e mimando ‘Baby Shark’ e poi gli emozionanti preparativi dei MacKenzie per la partenza,” continua Gabaldon.
Se vi servono i fazzoletti per vedere l’episodio 507, in cui Murtagh (Duncan Lacroix) muore, ve ne serviranno il doppio questa volta; quando Brianna (Sophie Skelton) e Roger (Richard Rankin) cominciano i loro saluti agli amici e alla famiglia, si prepara davvero un cazzotto emotivo.
“C’è tanta recitazione meravigliosa in questa parte della storia, specialmente durante la scena dell’addio di Brianna e Lizzie (Caitlin O’Ryan). Questa non l’ho scritta, ma Sophie e Caitlin sono state meravigliose,” dice Gabaldon. “E nella mia scena preferita dell’episodio: Jamie (Sam Heughan) che racconta a Bree di suo fratello. È una scena molto semplice e tranquilla, ma così sincera e piena di emozione. Sam e Sophie hanno fatto un ottimo lavoro – davvero meraviglioso.” Gabaldon ha scritto la scena “e nessuno si è impicciato, cosa che è stata grande,” dice.
Nella scena a cui Gabaldon si riferisce, sono solo Brianna e Jamie, e lui dice a sua figlia, “Hai reso la mia vita completa. Anche se non dovessi vederti più, voglio che tu sappia che hai altri consanguinei al mondo.”
“Quindi, abbiamo il filo dell'imminente partenza e separazione come tema principale che attraversa questo episodio, con il retroscena inespresso del giovane Ian e le chiare emozioni che formano un filo minore e parallelo di perdita - che ci consente anche di aggiungere un po’ di trama e spiegazione mentre Ian scopre cosa sta realmente succedendo e desidera ardentemente poter tornare indietro tra le pietre” dice Gabaldon.
Claire spiega a Ian che per lui non è possibile tornare indietro nel tempo per sanare quello che ha bisogno di essere sanato con sua moglie. La capacità di viaggiare nel tempo è un qualcosa con cui uno nasce, passato dai genitori ai figli.
“L’elemento di contrasto a tutto questo tumulto è il profondo, saldo amore tra Jamie e Claire; un amore che ancóra tutta la loro famiglia e gli altri che vivono a contatto con loro,” continua Gabaldon. Lei è “così contenta” di aver potuto utilizzare “sia la scena del davanzale che la scena del microscopio dal libro!”
Ma una volta che i MacKenzie se ne sono tornati nel futuro, l’azione ritorna a Fraser’s Ridge. Di nuovo, è da A Breath of Snow and Ashes, ma questo rappresenta quello che sarà un emozionante finale per la Stagione 5 quando la famiglia Brown fa esplodere la distilleria di Jamie, e mentre gli uomini sono fuori ad occuparsene, rapiscono Claire.
“Quello che potremmo chiamare la componente Visual Action di questo episodio, comunque, sono – ancora una volta – i Brown di Brownsville,” fa notare Gabaldon. “Io adoro i Fratelli Brown, interpretati in maniera favolosa e repellente da Chris Larkin e Ned Dennehy. Oltre a fornire la scossa intermittente di adrenalina e minaccia esterna ogni volta che si presentano, questo avvia il saldo alla trama dei Brown. Accendiamo la miccia che farà esplodere tutto ... la settimana prossima.”
Gabaldon è stata anche capace di inserire un momento contenuto in Voyager (Il Cerchio di Pietre e La Collina delle Fate nella versione italiana n.d.r.) e che la serie non ha potuto inserire in precedenza. Quando Claire stava per attraversare le pietre per tornare da Jamie, Brianna le prepara un panino al burro di arachidi da portarsi, e ora, abbiamo un nuovo flashback al momento in cui Claire lo mangia.
Quindi, abbiamo una bella storia a tre trame che attraversa questo episodio (è sempre bello, drammaticamente parlando, se puoi far accadere le cose a tre), ma c’è anche un piccolo filo agrodolce che è quello che si potrebbe chiamare la sigla dell'episodio: panini al burro di arachidi,” conclude Gabaldon. “Piuttosto mi dispiaceva che non fossero stati in grado di usare la scena nella terza stagione, dell'arrivo di Claire a Edimburgo, che mangia l’ultimo morso della sua vecchia vita - e i frammenti trasparenti di quella passata-futura vita venivano trascinati via dal vento mentre lei lascia andare la pellicola dal suo panino,” dice “Perciò, avendo un episodio con cui giocare… ho pensato che potevo farla tornare.”
E lo ha fatto.
(X)

domenica 3 maggio 2020

Bees: Jamie&Ian

Oltrepassarono un gruppo di uomini, una ventina, senza volto sotto le falde scure dei loro cappelli, ma la luna illuminava una pallida nuvola di polvere sollevata dai loro stivali, perciò sembrava che camminassero con le ginocchia profondate nella nebbia che si sollevava. Erano scozzesi-irlandesi, che parlavano ad alta voce, visibilmente ubriachi e che discutevano tra di loro, e Jamie e Ian passarono inosservati. Francis Lock aveva detto che c’erano alcune compagnie della milizia in città; questi uomini avevano l’aspetto di una nuova milizia – boriosi e insicuri allo stesso tempo, e desiderosi di dimostrare che non lo erano.
Attraversarono la Piazza e le strade dietro, e trovarono di nuovo il silenzio in mezzo al richiamo dei gufi sugli alberi vicino Town Creek. Ian lo ruppe, parlando piano, a metà tra sé stesso e metà no.
“L’ultima volta che ho camminato come ora – di notte voglio dire, solo camminare, non andare a caccia – è stato proprio dopo Monmouth,” disse. Ero stato nell’accampamento inglese con sua signoria, e lui mi chiese di rimanere, perché avevo una freccia nel braccio – ti ricordi, aye? Tu avevi rotto l’asta per me, in precedenza, quel giorno.”
“L’ho dimenticato,” ammise Jamie.
“Be’, fu una lunga giornata.”
“Aye, Mi ricordo solo dei pezzi – persi il mio cavallo quando esplose un ponte in una di quelle infernali paludi, e non dimenticherò mai il suo rumore.” Un profondo brivido gli gelò le viscere, ricordando il sapore del suo vomito. “E poi mi ricordo il Generale Washington – eri lì, Ian, quando fece tornare indietro la ritirata dopo che Lee aveva creato una tremenda zuffa?”
“Aye,” disse Ian, e rise un poco. “Anche se non prestai molta attenzione. Avevo un po’ di problemi miei da sistemare, con gli Abenaki. E li ho sistemati, pure,” aggiunse, la tristezza che compariva nella sua voce. “I tuoi uomini presero uno di loro, ma io uccisi l’altro nell’accampamento inglese quella sera, con il suo stesso tomahawk.”
“Non l’avevo mai sentito,” disse Jamie sorpreso. “Lo facesti nell’accampamento inglese? Non me lo hai mai detto. Come sei arrivato lì, se è per questo? L’ultima volta che ti vidi fu proprio prima della battaglia, e quando ti ho visto dopo, tuo cugino William stava portando quello che pensavo fosse il tuo cadavere a Freehold su un mulo.”
E la volta successiva che aveva visto William è stato a Savannah, quando suo figlio era andato a chiedere il suo aiuto per salvare Jane Pocock. Erano arrivati troppo tardi. Quel fallimento non era stato colpa di nessuno dei due, ma il suo cuore era ancora addolorato per la povera ragazza… e per il suo povero ragazzo.
“Non mi preoccupai molto di quello, io stesso,” disse Ian. “Entrai con Lord John – fummo arrestati insieme – ma poi uscii dall’accampamento, dato che avevo intenzione di andare a cercare Rachel o te, ma stavo male per la febbre, con la notte che andava e veniva intorno a me, come se respirasse e stavo camminando tra le stelle con il mio Pà accanto a me, parlandogli, come se…”
“Come se lui fosse lì,” finì Jamie, sorridendo. “Suppongo che ci fosse. Lo sento accanto a me di tanto in tanto.” Gettò automaticamente un’occhiata alla sua destra mentre lo diceva, come se Ian Mhor potesse essere lì adesso.
“Stavamo parlando dell’indiano che avevo appena ucciso – e dissi che mi aveva fatto venire in mente quell’idiota che aveva provato a ricattarti, zio – quello che avevo ucciso vicino al fuoco. Dissi qualcosa su come sembrava diverso, uccidere un uomo faccia a faccia, ma se pensavo di dover essere abituato a queste cose ormai, non lo ero. E lui disse che forse non avrei dovuto,” disse Ian pensieroso. “Disse che non sarebbe stato un bene per la mia anima essere abituato a cose come quella.”
“Tuo padre è un uomo saggio.”

sabato 2 maggio 2020

Outlander: L'uscita di scena di Stephen Bonnet

Ed Speleers sulla concretizzazione della ‘più grande paura’ di Stephen Bonnet in Outlander
Attenzione: Questo articolo contiene spoiler sull’episodio 10 della stagione 5 di Outlander “Mercy Shall Follow Me.”
EW adora un buon cattivo, e ora è tempo affogare in nostri dispiaceri perché Stephen Bonnet (Ed Speelers) ha tirato le cuoia.
Il pirata/contrabbandiere ha terrorizzato la famiglia Fraser quasi dall’attimo in cui li ha incontrati la prima volta. È passato dal ladro terrificante alla vera faccia da diavolo quando ha aggredito Brianna (Sophie Skelton) subito dopo essere arrivata nell’America del 18° secolo nella stagione 4. Da allora, tutto il clan Fraser è stato consumato da una ardua vendetta nei suoi confronti, in particolare dopo aver saputo che era sopravvissuto all’esplosione nella prigione. Ma alla fine hanno ottenuto la loro vendetta, e Bonnet il giusto castigo, dopo un episodio ricco di eventi.
Dopo che Brianna aveva detto a un Bonnet incarcerato di essere incinta del suo bambino, Bonnet era ossessionato dalla possibilità che Jemmy fosse suo figlio. Nell’episodio di domenica ogni cosa ha superato il limite quando Bonnet ha rapito Brianna da una spiaggia a Wilmington e l’ha portata nel suo nascondiglio segreto su una piccola isola con l’intenzione di cominciare una vita con lei e con suo figlio. Dopo che lei ha rifiutato il suo piano, lui decide di venderla come schiava, ma il clan Fraser è arrivato a salvarla. Avrebbero potuto finire Bonnet in quel momento, invece, Bree ha scelto di consegnarlo alle autorità per affrontare il giudizio.
Questo ha portato alla condanna a morte di Bonnet per annegamento, la sua peggiore paura, che lui ci ha ricordato raccontando a Bree del suo incubo ricorrente. Ma non è costretto a subire il destino, dopo tutto, quando Bree, in un atto di pietà o forse solo controllo, spara Bonnet alla testa e lo libera dalla sua miseria
Anche se per un momento è sembrato che Stephen Bonnet potesse sfuggire alla morte ancora una volta, il suo tempo è finalmente arrivato – e così il tempo in Outlander del suo attore Ed Speleers. Lo abbiamo raggiunto per parlare dell’ora finale di Bonnet, come ha creato un tale uomo diabolico così dannatamente affascinante, e com’è stato girare la scena dell’annegamento in un lago scozzese ghiacciato.
ENTERTAINMENT WEEKLY: Be’, alla fine è tempo di dire addio a Stephen Bonnet, che per un periodo è sembrato potesse avere una vita. Quando hai saputo che sarebbe stato così per lui?
ED SPELEERS: È un peccato che non abbia nove vite. Ero in vacanza con la mia famiglia, seduto su una spiaggia a Majorca quando ho ricevuto una telefonata da uno del AD, che diceva, “Potrei venire per una protesi che si adatti a una ferita di proiettile?” io ho pensato Oo, una ferita di proiettile che sembra eccitante. Probabilmente gli spareranno nella gamba o nel braccio o qualcosa del genere. Non capii che quello che intendevano era che sarei stato sparato in mezzo agli occhi. L’ho scoperto indirettamente. Ero turbato perché un personaggio come questo non è mai durato tanto, ma mi stavo divertendo davvero molto a interpretarlo. Non volevo fermarmi, ma ho dovuto. Sono molto fortunato che la sceneggiatura dell’ultimo episodio del mio personaggio fosse una possibilità per rispondere, forse, ad alcune domande su di lui; confessa forse molte cose che non aveva mai confessato prima. Ha quasi affrontato un bel po’ di terapia, suppongo, ricevendo anche il giusto castigo.
Non sono sicura che tu abbia letto i libri, ma i responsabili dello show hanno combinato lo scontro finale con Bonnet in questo libro con uno della fine del successivo. Sai perché hanno deciso di fare questo e non di tenerti per un'altra stagione?
Non ne ho idea. Forse non ero bravo (ride). Ho letto Drums of Autumn (Tamburi d'Autunno e Passione oltre il Tempo nella versione italiana). Non avevo letto il quinto libro, ma sapevo che gli succedeva qualcos’altro a un certo punto in cui gli sparano nell’inguine, cosa che sarebbe molto scomoda. Penso che gli autori, probabilmente, stiano guardando i differenti modi in cui stanno andando le cose e a come bollono le storie e come fai questo con un personaggio che incombe sulle persone, ma non è necessariamente lì tutto il tempo?
È davvero ossessionato dal diventare padre e un gentiluomo, e, in maniera piuttosto psicotica, crede che sarà in grado di fare questo con Bree e Jemmy. Perché pensi che creda ciò e sia così ossessionato da queste cose quando sta andando tutto bene per lui senza di loro?
Forse è l’unica cosa che non era stata depennata. Forse perché non proviene da una famiglia sua e l’inizio della sua vita è stato così caotico e sconclusionato. È stato abbandonato da bambino. Forse sentiva di voler avere un’influenza. Ci sono molti accenni al destino e alla fortuna, e penso che ci sia questo modo molto ingenuo in cui pensa che lui e Bree siano destinati a stare insieme. Anche se inscena quest’idea di voler essere padre, di voler amare un figlio, mi chiedo se possa essere qualcosa di più narcisistico e se si riduca a voler avere un erede, a voler avere qualcosa da lasciare. Inoltre, ciò di per sé significa che le persone non possono mai sfuggirgli in alcun modo. Espone i suoi sentimenti e le sue idee a un profano in modo normale, in termini di voler amare un figlio, ecc., ma in effetti, dato che ha in questa qualità più sociopatica, si esprime così perché pensa che questo sia quello che la gente vuole sentire e lui può ricavare qualcosa da questa situazione. Può avere Bree, e se può avere Brianna dimostrando di essere un padre amorevole, allora questo è il modo di ingannarla, suppongo. Si tratterebbe di lasciare la sua eredità, un erede. Penso che lui lo perseguirebbe in questo modo.
Bonnet è un uomo estremamente diabolico. Ne abbiamo molte prove, e inoltre, in quelle scene con Sophie, c’era quasi un’atmosfera da Bella e la Bestia. Eppure, nonostante tutto, sembrava affascinante e poi quando ha parlato della sua infanzia, uno si è sentito dispiaciuto per lui. Come hai reso una persona così cattiva tanto attraente?
Non so se sia stato percepito affascinante o no. ma penso che ci sia fascino in lui. Nei libri c’è del fascino in lui. C’era anche nella sceneggiatura. Lo trovo difficile da articolare perché potenzialmente sto parlando di persone che hanno compiuto alcuni atti atroci nella loro vita, ma ci sono anche esseri umani là fuori che sulla carta sono individui incredibilmente cattivi, ma sono sicuro che se entrassimo dentro di loro e dovessimo conoscerli, ci sarebbe a un certo punto una qualità che li redime. È un personaggio dalle mille risorse e uno può pensare che possa prendere un percorso diverso, forse possiamo vederlo in una luce diversa. Questo è il bello di una buona scrittura. Come attore, questo è quello che uno cerca. Non vuoi mai qualcuno che sia metà buono, metà cattivo, hai bisogno che abbia sfumature di grigio e tutto il resto. Questo è il motivo per cui sono deluso dal fatto di non interpretarlo più perché ha la capacità di essere sfaccettato.
Bonnet ha avuto paura di annegare da quando lo abbiamo conosciuto, così naturalmente, viene condannato a morire in questo modo. In primo luogo, hai sempre saputo che stava per accadere e come ha influenzato il modo in cui hai interpretato le altre scene in cui parla dell’incubo?
Ho letto molto di lui, e se ne fa cenno nei primi libri. È divertente perché lui adora il mare in un certo senso. Lavora con il mare, dato che è un pirata ed è stato per mare per la maggior parte della sua vita adulta. È una grande parte della sua esistenza. Ma è, alla fine, un fattore grandissimo nell’interpretare le cose. Era un'altra sfumatura averlo come modo per [e] cercare di trovare la mia più grande paura, qualunque essa fosse. Sono stato molto fortunato a conoscere questa paura, che era la sua più grande paura in assoluto. Avere questo come qualcosa da sfruttare è stato uno strumento molto potente perché ti dava un ampio raggio su cui giocare. Specialmente in questo episodio, è lì per tutto il tempo. Viene menzionato in due o tre occasioni; lo confessa e ottiene il suo castigo ed è la sua più grande paura. Questo è il motivo per cui è interessante che Brianna gli spari per liberarlo dalla sua miseria. Alla fine, lei ottiene molto potere facendo questo.
Il tuo annegamento è stato l’ultimo giorno sul set? Un saluto finale appropriato?
In effetti abbiamo fatto un altro poco dopo quello. Sto cercando di pensare. Pensavo che avremmo fatto in ordine, ma no. Le scene sono cambiate un bel po’ a causa del tempo. Avevo alcune cose importanti da fare dopo. È interessante notare che ho dovuto fare tutta la confessione del motivo per cui avevo una tale paura nei miei incubi sul mare. Ho dovuto farlo dopo l'evento, che è stato piuttosto interessante
Dicci delle riprese della scena della morte – non sembra molto piacevole stare nell’acqua fino al collo con le mani legate sopra di te.
Era un lago freddo, non fraintendermi. C'erano un sacco di stuntman là fuori in tutte queste mute da sub altamente tecnologiche molto eleganti che sono state progettate per le immersioni nell'acqua più fredda possibile. La troupe aveva un sacco di attrezzatura bagnata. Per essere chiari, sono stato supportato molto bene con quello che mi hanno dato in termini di mute subacquee e tute stagne e tutto il resto. Sembravo l’uomo Michelin per poter stare nell’acqua. Mi aspettavo che fosse gelato. Forse ho smesso di seguire, non lo so ma in un certo senso mi sono dimenticato della temperatura. Nella mia testa stavo usando altre cose che stavano avendo un effetto diverso su di me. È stato un processo veloce. È stata una lunga giornata di preparazione. C'erano altre scene in corso, ma stavo aspettando da molto tempo per fare la scena ed è stato un momento così breve. Non sono stato lì per molto tempo e neanche a lungo in acqua. Tutto sembrava molto surreale. Era un ambiente abbastanza tranquillo. C’erano bellissimi boschi e un lago. Era tutto molto pittoresco. Sembrava molto tranquillo. È stato un momento quasi strano perché tutto era molto silenzioso. È stato un processo molto surreale.
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