domenica 30 novembre 2014

Outlander ai Golden Globes? Perchè no!

E' tempo di premi...e perchè no, anche per Outlander!
C'è il conto alla rovescia per i Golden Globes e le previsioni sulle nominations sono molte e la serie tv ispirata alla nostra saga letteraria preferita, secondo Variety, è in lizza

"Outlander: Un altro sexy nuovo arrivo con un pedigree straniero e con un forte sostegno dell'emittente (la serie "Boss" della Starz aveva avuto la nomination come 'Serie Drammatica 2011'). Vedere il nome della protagonista femminile Caitriona Balfe nella lista delle candidature come Miglior Attrice non sarebbe una sorpresa."

Ma Outlander è nominata anche per altri premi come il
per cui potete votare seguendo il link 


e singolarmente Sam e Caitriona agli 
AngloFanFavorites di Anglophenia

mercoledì 26 novembre 2014

I 25 autori più potenti di Hollywood...

I veri supereroi dell'industria del momento? Quegli autori – classificati in ordine di influenza – i cui libri sono fonte di materiale per più di 300 film e progetti televisivi, hanno aiutato a racimolare bilioni al box office e di rendita, e ci danno prova ogni giorno che l'originalità, soprattutto, conta ancora.
Diana Gabaldon #14

Conosciuta per : Outlander della Starz
Grandi Numeri : “Written In my own heart's  blood”, l'ottavo libro della serie, che ha debuttato al primo posto a Giugno.
La 62enne nativa dell'Arizona che sta dietro alla saga più vendutacomposta da otto libri di tema storico e viaggi nel tempo, Outlander, non era destinata ad essere una scrittrice. La Gabaldon iniziò come scienziata, ottenendo una laurea in Ecologia Quantitativa Comportamentale. Un esperimento sulla stesura di romanzi nel 1988 potrebbe averla trasformata in un fenomeno, ma ci sono voluti più di due decenni prima che la serie riuscisse ad essere realizzata per la TV da Ron Moore (Battlestar Galactica) . La serie ha avuto il debutto più guardato della Starz, e il suo episodio più visto, "The Wedding," ha attirato 6.2 milioni di spettatori. La Gabaldon fornisce l'input per la sceneggiatura ed è un'accanita sostenitrice, come si è auto-definit,a delle imprecisioni dicendo: "Ron apprezza il materiale originale e ha sempre detto che lui è interessato a farlo per i fans.”
Successivo : Un nono libro della serie Outlander.

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martedì 25 novembre 2014

Estratto dal 9° libro: Silenzio

Ciò di cui ho bisogno per iniziare a scrivere da zero ( cioè quando non ho una scena in corso, ma sto iniziando da una pagina bianca) è quello che io chiamo il centro. Un centro può essere una frase di un dialogo, un'immagine visiva, un ambiente emozionante, qualcosa che posso vedere, sentire, o percepire concretamente.
Quando ho un centro (appaiono in modo casuale, a volte -spesso- li trovo nella ricerca, a volte è una cosa che vedo e da cui sono colpita (c'è un albero coperto di licheni e un tacchino selvatico che ho visto sul campo di battaglia a Cowpens, e uno di questi giorni saranno un centro, ma non so ancora dove posso usarli...) -e volte è solo un'idea, una frase che compare dal nulla, la scrivo. Poi la guardo per un po', giro le parole fino a quando non mi piacciono.
Questo è arrivato mentre stavo seduta nel mio soggiorno a Santa Fe. La casa è piccola e vecchia e ha spessi muri di mattoni. E' su una strada sterrata con un vicolo cieco. Non c'è l'aria condizionata, nessun rumore delle macchine. E' tranquillo.
E questo è ciò che ho sentito


Silenzio non è l'assenza di rumore. Si tratta di qualcosa di palpabile e una di quelle cose mutevoli che esiste sia sul piano fisico sia spirituale.
Questo è tutto; tutto ciò che ho in questo momento. Ma se mi siedo e lo osservo ancora un po', la parte più recondita della mia mente inizia a porre domande: chi lo sta pensando/dicendo? Dove si trovano? Che ora del giorno è? Com'è la luce in questo momento? Sono da soli? Se no, chi è con loro? E così via...
Ok. So che questa è la voce di Claire; è il modo in cui parla quando si è nella sua mente. Ma dov'è? E' seduta al capezzale di qualcuno nel cuore della notte?
(Probabilmente no. Avrebbe sentito i respiri affannosi o occasionali del suo paziente, non il silenzio.) E' su un letto di morte? (probabilmente no - e se fosse così, non è il letto di morte di qualcuno che conosce bene. E se fosse il letto di morte di una persona sconosciuta o poco familiare, non dovrebbe esserci la famiglia? Se sono da soli, salvo Claire... ma non potrebbe essere, perché probabilmente Jamie o Brianna (uno dei ragazzi...Fanny?) sarebbero andati con lei (ma se fosse questo il caso, sarebbe stata molto consapevole degli effetti ella situazione sul bambino e non avrebbe fatto profondi pensieri filosofici sul silenzio...) Così forse non è un letto di morte o qualsiasi altro tipo di letto... o forse è...forse è il suo letto, e lei è da sola lì (è malata o ferita?) o è sdraiata accanto a Jamie, in questo caso, il suo respiro sarebbe una parte di quel silenzio (questa è una bella frase, annotatela, anche se non appartiene a questa scena, la si userà altrove...). Se è lei sul letto, cosa sta pensando per farle sentire il silenzio così acutamente? Qualcosa che sta per accadere; sta usando quel silenzio intorno a lei per proteggersi, per farsi da scudo da qualcosa...
Ma che cosa?
Chi lo sa? Non io, non ancora. Ma è così che comincia...

domenica 23 novembre 2014

Lord John: Sua Grazia si prepara per il matrimonio

Direttamente dalle parole di Diana...
 
Ieri qualcuno mi ha chiesto se avessi (eventualmente) intenzione di scrivere un altro libro su Lord John o una novella – al quale rispondo che dovrei farlo; abbiamo bisogno di sapere cosa è successo ( e perché) quando sposò Isobel. Non ho molto di quel libro, se non qualche pezzettino che spunta fuori una volta ogni tanto. Per lo sfondo (per coloro che non hanno letto nessuno dei romanzi Lord John, Nessie (aka Agnes) è una signora di Londra di successo, che Sua Signoria incontra per la prima volta come una prostituta di 14 anni, qualche anno prima, e con la quale ha una relazione (non sessuale), lei raccoglie di informazioni per lui in qualche occasione.


sabato 22 novembre 2014

I 5 motivi per cui amiamo la relazione tra Jamie e Claire

Fin da quando Diana Gabaldon pubblicò Outlander, fans devoti svengono per la troppa emozione per la relazione tra Claire Randall e Jamie Fraser. Ora, grazie al top show della Starz, c'è una nuova legione di fans che strillano di gioia per il ritratto che Sam Heughan e Caitriona Balfe fanno dell'infermiera viaggiatrice nel tempo preferita di tutti e del focoso Highlander Scozzese!
Se state soffrendo per la mancanza di “Outlander” a causa alla crudele pausa della Starz, allora assicuratevi di stuzzicare il vostro appetito per Jamie e Claire leggendo la nostra lista sui motivi per i quali adoriamo la loro relazione!

Sam e Caitriona e una scena difficile

Le co star di Outlander Caitriona Balfe e Sam Heughan hanno concluso poche settimane fa le riprese della seconda metà della serie targata Starz e abbiamo raggiunto il duo che ieri sera ha festeggiato ai Golden Globes di InStyle e ad una festa a Los Angeles.
Sì, molte cose sono cambiate da quando abbiamo visitato il set di Outlander nello scorso mese di febbraio, ma Caitriona ci ha detto di essere grata che la sua vita non sia cambiata tanto drasticamente con il successo dello spettacolo. "Ogni cambiamento è stato sorprendente. Abbiamo girato quasi fino ad un mese fa, quindi ero ancora in Scozia, dove mi hai lasciata, fino alla fine di Settembre. Probabilmente con gli stessi vestiti! Ma è stato davvero bello essere tornati. Ovviamente uno show come questo apre molte porte e crea molte opportunità, il che è incredibile, ma a parte questo, continuo ad uscire con i miei amici e fare la mia vita."
Il finale della mezza stagione di Outlander è andato in onda nel mese di Settembre, e la serie non tornerà fino al 4 Aprile, cosa che ha fatto disperare moltissimi fan dello show. "Non so perché hanno fatto loro tutto questo", ha scherzato Caitriona. "E' stato molto brutto!" Eppure, ha fatto capire che l'attesa può essere la parte migliore. "Moltissmi show lo stanno facendo [dividere la stagione] e ci ha anche dato la possibilità di finire le riprese, il che è stata una grande cosa", ha spiegato. "E' fantastico. Ora [i fan] hanno qualcosa di veramente divertente da guardare più avanti."
Mentre il duo è stato evasivo quando viene loro chiesto dei prossimi episodi, hanno parlato di una delle scene più difficili che hanno dovuto girare nella seconda metà -non ancora vista- della prima stagione. I due dovevano remare insieme su una barca a remi e hanno scoperto di non aver un particolare talento per la cosa. "La barca è stata difficile", ha detto Sam. "Non siamo molto bravi a remare." Caitriona ha chiarito: "Sam è un terribile vogatore."
Sam e Caitriona sono entrambi in attesa di festeggiare i Golden Globes qui a Hollywood, lontano dai castelli della Scozia. "Ero lì [l'anno scorso], sono stato molto fortunato ad aver avuto un invito," ci ha detto Sam. "E oltre a quello a vedere Channing Tatum mostrare la  sua bravura sulla pista da ballo - è un buon ballerino. Davvero un ottimo ballerino". Lo sappiamo, Sam. Lo sappiamo.

by Lindsay Miller

giovedì 20 novembre 2014

Scozia in Arte: il massacro di Glencoe

Latha math dhuibh Sassenachs partiamo di nuovo  per un  viaggio virtuale nell’Arte ma questa volta anche  nella Storia della Scozia e come la nostra benamata Claire, torniamo indietro nel tempo. Sarà proprio la nostra amatissima zia Gabs a darci lo spunto, attraverso le parole dei nostri beniamini…

“Beh sembra abbastanza logico, Sassenach, rispose un po’ sorpreso dal fatto che io fossi capace di ragionare. O lo sarebbe, aggiunse, se Colum non avesse appostato guardie intorno al castello e disseminate nei boschi. Non lascerebbe mai il castello senza protezione, con tutti i guerrieri del clan dentro... Come è certo che la pietra non brucia bene come il legno.
Supposi che si riferisse all’infame Massacro di Glencoe, quando un tale John Campbell, agli ordini del governo, aveva ucciso trentotto membri del clan Mc Donald, bruciando le loro case. Calcolai rapidamente. Doveva essre successo cinquant’ anni prima. Abbastanza recente per giustificare qualunque precauzione difensiva da parte di Colum.”

(da 
La straniera, cap.10 “Il giuramento” © 1991 by Diana Gabaldon.)


Il Massacro di Glencoe ( di James Hamilton)
in Kelvingrove Art Gallery and Museum. Glasgow
Il 27 agosto 1691 Guglielmo offrì a tutti i clan delle Highlands un perdono generale per aver preso parte alle rivolte Giacobite, se gli avessero fatto giuramento di fedeltà di fronte ad un magistrato entro il 1º gennaio 1692, chiunque avesse rifiutato venne minacciato di subire le opportune rappresaglie. I capiclan delle Highlands inviarono dei messaggi a  Giacomo.II, in esilio in Francia, per chiedergli il permesso di fare quel giuramento. Dopo aver tergiversato, perché convinto di poter tornare come legittimo sovrano in Inghilterra, Giacomo permise ai suoi fedeli sudditi scozzesi di prestare il giuramento. Quando il messaggio di risposta giunse, alcuni dei capiclan accettarono di giurare, mentre altri si rifiutarono.
 Uno di questi fu Alastair Maclain, XII capoclan di Glencoe che attese fino alla scadenza dell’ultimo giorno per dare la sua adesione al giuramento. Egli viaggiò il 31 dicembre 1691 fino a Fort William al cospetto del Colonnello Hill il governatore della regione. Costui si rifiutò di accettare il giuramento affermando di non averne la titolarità, e invitò Maclain a recarsi a Inveraray per giurare di fronte a Sir Colin Cambpell sceriffo di Argyll. Il colonnello Hill consegnò a Mclain un salvacondotto ed una lettera per Sir Campbell chiedendo a costui di accettare il giuramento del capoclan scozzese poiché lui non era investito della opportuna autorità per farlo. Maclain impiegò tre giorni per raggiungere Inveraray e fu costretto ad aspettare altri tre giorni per l’arrivo di Sir Campbell che accettò riluttante il giuramento di fedeltà di Maclain. Mentre Maclain pensava di aver compiuto il proprio dovere e di non dover temere alcuna rappresaglia da parte della corona, alcuni elementi all’interno dell’amministrazione reale pensarono bene di sfruttare l’accaduto per organizzare una rappresaglia contro i MacDonald.


Si mise in moto un vero complotto che vide protagonisti John Dalrymple, membro dell’Avvocatura dei Lord, Sir Thomas Livingstone, comandante in capo delle truppe inglesi in Scozia, e lo stesso re Guglielmo. Alla fine di gennaio o gli inizi di febbraio del 1692 la prima e seconda compagnia del reggimento di fanteria di Argyll, forte di 120 uomini, sotto il comando del capitano Robert Campbell si alloggiarono nella tenuta dei MacDonald a Glencoe, ricevendone la tradizionale ospitalità delle Highlands. Gran parte dei componenti del distaccamento erano stati arruolati dai territori di Argyll, e solo una piccola parte apparteneva ai Campbell. Il capitano Campbell era imparentato con il vecchio capoclan dei Maclane, avendone sposato una nipote e venne naturale a costui portare i suoi uomini in un posto conosciuto. Ogni mattina per circa due settimane, Campbell fece visita ad Alexander MacDonald, figlio minore di Maclane, che aveva a sua volta sposato una nipote di Campbell, e sorella di Rob Roy MacGregor. Per questi motivi non è probabile che il capitano Campbell sapesse la vera natura della sua missione, poiché il compito formale era quello di riscuotere il tributo della Cess tax istituita dal Parlamento Scozzese nel 1690.
Glencoe 1692 di  J.Blake Mc Donald (1879)
Royal scottish Academy of Art & Architecture
Edimbrurgo.

Il 12 febbraio 1692 giunse il Capitano Drummond ufficiale superiore di Campbell con il seguente ordine:

Signore, vi si ordina con la seguente di catturare i Ribelli, i MacDonald di Glencoe, e di passare a fil di spada tutti coloro di età inferiore ai 70 anni. Avrete particolare attenzione affinché la vecchia Volpe ed i suoi Figli non riescano a fuggire e a fare in modo di tagliare ogni via di fuga. Questo ordine dovrà essere eseguito entro le cinque del mattino, quando io arriverò da voi con dei rinforzi. Se non sarò arrivato per quell’ora eseguite gli ordini senza di me. Questo è un ordine Speciale del Re per il bene e la salvezza del paese, affinché a questi miscredenti vengano tagliate radici e rami. Certo che compirete il vostro dovere come voi sapete fare, sottoscrivo di mio pugno quanto sopra 

The Last Stand
after the Massacre at Glencoe (di anonimo) in
Scottish Historical Prints.com
questa litografia risale a circa 40 anni fa)
Dopo aver consegnato l’ordine, Drummond trascorse la sera a giocare placidamente a carte con i suoi ospiti, e prima di ritirarsi, accettò un invito a pranzo di Maclane per il giorno seguente.
Alastair Maclaine venne ucciso dal tenente Lindsay, Conte di Argyll, mentre cercava di alzarsi dal letto, ma i suoi figli e sua moglie riuscirono a fuggire. Complessivamente vennero uccise trentotto persone, o nelle loro abitazioni o mentre cercavano di fuggire. Il massacro fu meno cruento di quanto potesse aspettarsi perché diversi membri delle compagnie cercarono di avvertire le loro future vittime, o scelsero l’insubordinazione piuttosto che eseguire un simile ordine. Un altro distaccamento di soldati era nel frattempo partito da Argyll per intercettare i possibili fuggitivi ma giunsero troppo tardi a destinazione.
(Tnks to Wikipedia)
 


Macdonald of Glenco (R.R.Mc Ian)
from The Clans of the Scottish Highlands
pubblicato nel 1845
Commento: Il massacro di Glencoe è un episodio della storia scozzese, avvenuto il 13 febbraio 1692 nelle strette valli della regione di Glencoe, durante la Gloriosa Rivoluzione. Ebbe luogo contemporaneamente in tre insediamenti differenti lungo la vallata di Glencoe, a Invercoe, Inverrigan, e Achacon. Nel massacro, trentotto appartenenti al clan dei MacDonald di Glencoe furono uccisi dai loro ospiti sul territorio dei  MacDonald. Altre 40 persone, tra donne e bambini, morirono di stenti a seguito dell’incendio delle loro case. Come spesso accade in questi casi, quelle drammatiche vicende furono rese immortali anche dalla musica:

 
 

di Lamia Francesca

martedì 18 novembre 2014

Estratto dal 9° libro: Confessioni

Le trote stavano ancora boccheggiando, l'acqua increspata da decine di anelli brillanti e dai frequenti schizzi di un pesce saltellante. Le dita di Roger si strinsero per un attimo sulla sua canna da pesca, ma ne avevano abbastanza per la cena e anche per la colazione del mattino seguente. Nessun motivo per prenderne altri; la capanna dell'affumicatura era piena e la luce se ne stava andando.

Jamie non dava segni di volersene andare, però. Era seduto su un ceppo confortevole, con le gambe nude e con nient'altro che la camicia, il suo vecchio fangoso plaid da caccia a terra dietro di lui; era una giornata calda per essere (Settembre, Ottobre?) e la sua fragranza aleggiava ancora nell'aria. Guardò i ragazzi, che avevano dimenticato i loro discorsi ed erano tornati alla loro attività, impegnati come una coppia di martin pescatori.
Jamie si rivolse a Roger e disse, in un tono di voce del tutto normale, "I presbiteriani hanno il sacramento della Confessione, MAC mo chinnidh?"
Roger non disse nulla per un attimo, sorpreso sia dalla domanda sia dalle sue implicazioni immediate, e da Jamie che si era rivolgelto a lui come "figlio della mia casa" -cosa che aveva fatto solo una volta- alla chiamata dei Clan sul Monte Helicon alcuni anni prima.
La domanda stessa era diretta, però, e avrebbe risposto allo stesso modo.
"No. I cattolici hanno sette sacramenti, ma i presbiteriani ne riconoscono solo due: il Battesimo e l'Eucarestia". Avrebbe potuto fermarsi lì, ma la prima implicazione della domanda era semplice.
"C'è qualcosa che vuoi dirmi, Jamie?" Pensava che potesse essere la seconda volta che avrebbe chiamato direttamente 'Jamie' suocero. "Non posso darti l'assoluzione, ma posso ascoltare."

Avrebbe detto che il volto di Jamie non mostrasse nulla come quel ceppo. Ma ora era rilassato e la differenza era talmente visibile che il suo cuore si aprì all'uomo, pronto per quello che avrebbe potuto dire. O almeno così pensava.
"Aye." La voce di Jamie era roca e si schiarì la gola, abbassando la testa, un po' timido. "Aye, andrà bene."

Estratto dal 9° libro: William

Manoke era amico di suo padre; Lord John non lo aveva mai chiamato in altro modo. L'Indiano veniva e se ne andava come gli faceva comodo, di solito senza farsi notare, anche se era a Mt. Josiah più spesso di quando non c'era. Non era un servo nè un uomo che avevano assunto, ma cucinava e lavava i piatti quando c'era, si occupava delle galline – sì, c'erano ancora le galline; William poteva sentirle chiocciare e frusciare come se fossero sistemate negli alberi vicino alla casa – e aiutava quando c'era selvaggina da pulire e macellare. “Il tuo maiale?” chiese William a Cannella, con un lieve cenno del capo verso il fuoco soffocato.  Avevano scelto di cenare sotto il portico fatiscente, godendo dell'aria morbida della sera, e tenendo d'occhio la carne in essiccazione, in caso di procioni predoni.
“Oui. Lassù", disse Cannella, agitando una grossa mano verso il nord. "Due ore di cammino. Alcuni maiali nel bosco lì, non molti. "
William annuì. “Hai un cavallo?” chiese. Era un maiale piuttosto piccolo, forse di sei pounds, ma pesante da trasportare per due ore – specialmente visto che Cannella presumibilmente non sapeva quanto lontano avrebbe dovuto spingersi. Aveva già detto a William che non aveva mai visitato Mt. Joasiah prima.
Cannella annuì, la bocca piena, e mosse il mento in direzione dello sgangherato fienile per il tabacco. William si chiese quanto tempo Manoke si fosse fermato; il luogo appariva come se fosse rimasto deserto per anni – ma c'erano ancora le galline...
Il chiocciare e le brevi strida degli uccelli gli ricordarono improvvisamente e bruscamente Rachel Hunter, e nel respiro successivo, trovò l'odore di pioggia, galline bagnate – e ragazza bagnata.
 

"...quella che mio fratello chiama la Grande Puttana di Babilonia. Le galline non possiedono niente simile all'intelligenza, ma quella è perversa aldilà del consueto.”
“Perversa?” Evidentemente lei percepì che lui stava contemplando le possibilità relative a questa descrizione, e le trovava divertenti, per lei sbuffò dal naso e si chinò per aprire la cassa.
“La creatura sta seduta venti piedi su di un pino, nel bel mezzo di un temporale. Perversa.” lei tirò fuori un canovaccio di lino, e cominciò ad asciugarsi i capelli.
Il suono della pioggia cambiò improvvisamente, la grandine sferragliava come ghiaia gettata contro le imposte.
“Hmph,” disse Rachel, con uno sguardo cupo alla finestra, “Mi aspetto che venga colpita fino all'incoscienza dalla grandine e divorata dalla prima volpe che passa, e così sarà punita come merita.” Lei sbatté il tovagliolo piegato per aprirlo e iniziò ad asciugarsi i capelli con quello. "Non ha molta importanza. Sarò lieto di non vedere più nessuna di quelle galline.”


L'odore dei capelli umidi di Rachel era forte nei suoi ricordi, e anche la loro immagine, scuri e disordinati in code lungo la schiena, l'acqua rendeva i suoi abiti a tratti trasparenti, con ombre della sua pallida e morbida pelle sotto.
“Cosa? Voglio dire – imploro il tuo perdono?” Manoke gli aveva detto qualcosa, e l'odore della pioggia svanì, rimpiazzato da fumo di noce, mais fritto e pesce. 

Outlander, la nuova cover!


Il 2015 è l'anno di Outlander!
Arriverà la serie in Italia 
(e tornerà con la seconda parte in America)
uscirà Written in my Own Heart's Blood in Italia 
e anche la ristampa del primo capitolo della saga!
Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, è in arrivo la nuova edizione della versione cartonata de 
 ...e ora possiamo farvi vedere anche quale sarà il nuovo vestito di questo tanto atteso libro che si potrà trovare 
nelle librerie a Gennaio!

domenica 16 novembre 2014

Outlander: TEA e Corbaccio!

Dopo la tanto attesa news dell'uscita della ristampa de La Straniera da parte della TEA, un'altra grande news appare all'orizzonte delle nuove pubblicazioni del primo libro della saga di Diana Gabaldon!
Infatti la Corbaccio ristamperà l'edizione cartonata del primo capitolo della serie! 
La data ancora non è nota, ma si sa che il prezzo sarà di circa 16,60

giovedì 13 novembre 2014

Aspettando Outlander: 12 modi...

...per rimanere sani nell'attesa del ritorno della serie! 

Sono passate settimane dall'ultimo e nuovo episodio di Outlander e vi sentite feriti, confusi, un po' arrabbiati. Noi comprendiamo il vostro dolore. Avevate un appuntamento con lo show ogni sabato notte (o domenica pomeriggio ;) ), e poi il finale di metà stagione ha improvvisamente messo le cose in pausa fino (sob) al 4 di aprile
Se state già attraversando l'allontanamento da Jamie Fraser, qui troverete alcuni suggerimenti per riuscire a passare questi mesi solitari fino a che il glorioso rosso in kilt ci faccia la grazia di apparire nuovamente sui nostri schermi.
E se non avete ancora visto la serie tv della Starz ambientata in Scozia, considerate questa pausa la vostra occasione. La baldoria da visione, aspetta!

La parola a Ron Moore

Ronald D. Moore parla degli Showrunners (nota : coloro che hanno autorità creativa e di management in uno show televisivo), dell'aver sposato creatività e lavoro, di quando è il momento giusto per lasciare un progetto, di OUTLANDER e di STAR TREK

mercoledì 12 novembre 2014

Estratto dal 9° libro: A pesca

"Chi ti ha insegnato a lanciare la lenza, Roger Mac?” Suo suocero prese la trota non appena toccò terra, mentre si agitava ancora, e la sbattè con un gesto secco contro una roccia. “Quello è stato un tocco da maestro che non avevo mai visto.”
Roger fece un gesto modesto di congedo, ma arrossì un po' con piacere per il complimento; Jamie non diceva cose di questo tipo alla leggera.
“Mio padre,” disse.
“Aye?” Jamie parve sorpreso, e Roger si affrettò a correggersi.
“Il reverendo, intendo. Lui era per la verità il mio prozio, e per matrimonio padre.”
“Comunque tuo padre,” disse Jamie, ma sorrise. Lanciò un'occhiata verso il lato più lontano della vasca dove Germain e Jemmy stavano bisticciando su chi avesse catturato il pesce più grosso. Avevano dimensioni di tutto rispetto, ma non avevano pensato a tenere separate le loro prede, quindi non si poteva dire che avesse pescato cosa.
“Pensi che faccia differenza? Che Jem sia mio per sangue e Germain per amore?”
“Sai, non lo so.” Roger sorrise alla vista dei due ragazzi. Germain era più grande di due anni di Jem, ma di esile corporatura, come entrambi i suoi genitori. Jem aveva l'ossatura allungata e le spalle larghe del nonno – e di suo padre, pensò Roger, raddrizzando le sue spalle. I due ragazzi erano parecchio alti, e i capelli di entrambi erano rossi al momento, la luce rossastra del sole calante dava fuoco alla capigliatura bionda di Germain. “Dov'è Fanny, ora che ci penso? Lei li farebbe riconciliare."

Guida di sopravvivenza per uomini

Gentiluomini, ci troviamo di fronte un formidabile avversario. Il suo nome è Diana Gabaldon, autrice del romanzo bestseller del New York Times Outlander. Sì, lo so. Nemmeno io ho mai sentito parlare di Diana nè di Outlander. Fino a che i romanzi non hanno generato l'immensamente popolare serie TV. Vedete, quello è il momento in cui mia moglie è diventata un'eccezionale fanatica. Ma andiamo con ordine.

martedì 11 novembre 2014

Quattro chiacchiere con Matt Roberts

Per chi ancora non lo sapesse, Matt Roberts è uno dei Writers e dei produttori della serie Outlander e dopo aver lavorato sulla prima stagione, insieme al gruppo di scrittori sta affrontando la stesura di Dragonfly in Amber (L'Amuleto d'Ambra e Il Ritorno in Italia) che sarà la base della seconda stagione della serie targata Starz basata sui libri di Diana Gabaldon.
Ieri Matt ha  dedicato un pò del suo tempo a rispondere alle domande degli outlanders e qui sotto vi riproponiamo le sue risposte

lunedì 10 novembre 2014

La Straniera e L'Amuleto d'Ambra tornano

 in libreria!!!
Direttamente dalla pagina
della TEA,
la foto che tanto
aspettavamo con 
la ristampa del 
primo libro della serie
LA STRANIERA
e con la prima parte del
secondo capitolo della saga
L'AMULETO D'AMBRA!


I libri costano: 12 euro La Straniera e 10 euro L'Amuleto d'Ambra, ma fino al 30 Novembre 2014 tutti i libri TEA sono scontati del 25%

Diana ci insegna che i personaggi di Outlander...

...hanno i loro propri caratteri.

Diana Gabaldon non aveva mai messo piede su una collina ricoperta di erica nelle Highlands scozzesi, quando ha scritto il suo primo romanzo Outlander.
Non scorre sangue scozzese nelle sue vene. I suoi antenati erano inglesi e messico-americani con un pizzico di tedesco. Vive a Scottsdale, in Arizona.
Questo non ha fermato la 36enne professoressa di biologia. Ha sempre saputo di voler scrivere romanzi.


venerdì 7 novembre 2014

MOBY: Confessioni tra padre e figlio


"E' stata imprudente." Era un'affermazione, non una domanda, e vide Fraser bloccarsi. Non vi era alcun cenno del capo, ma pensò che fosse un'ammissione e continuò, più sicuro.
"Lo dicono tutti, tutti coloro che la conoscevano. Era imprudente, bella, superficiale...ha colto l'occasione..."
"Ha avuto coraggio." Lo disse a bassa voce, le parole cadevano come sassi nell'acqua e le onde si diffondevano nella piccola stanza. Fraser stava ancora guardando dritto verso di lui. "Te l'hanno, quindi? La sua famiglia, la gente che ls conosceva?"
"No," disse William e sentì quella parola tagliente come una pietra in gola. Per un istante, l'aveva vista in quelle parole. Aveva visto lei e la consapevolezza dell'immensità della sua perdita lo colpì con rabbia come un fulmine. Battè il pugno sul tavolo, colpendolo una volta, due volte, martellandolo fino a che il legno si scosse e le gambe sobbalzarono sul pavimento, facendo volare le carte e cadere il calamaio.
Finì improvvisamente come era iniziato, e il rumore cessò.
"Ti dispiace?", disse e non fece alcuno sforzo per impedire alla sua voce di tremare. "Sei dispiaciuto per questo, accidenti a te?"
Fraser si era allontanato; a quel punto si voltò bruscamente per affrontare William, ma non parlò subito. Quando lo fece, la sua voce era bassa e ferma.
"È morta per questo motivo, e sarò addolorato per la sua morte e farò penitenza per la mia parte di colpa fino a che sarò in vita. Ma..." Strinse le labbra per un istante, e poi, troppo veloce perchè William potesse indietreggiare, girò attorno al tavolo e alzò la mano a coppa sulla guancia di William, il tocco leggero e forte.
"No," sussurrò. "No! Non mi dispiace." Poi si girò sui tacchi, spalancò la porta, e se ne andò con il kilt ondeggiante.

giovedì 6 novembre 2014

Diana e Ron con qualche spoiler

SPOILERS 'Outlander' : l'autrice Diana Gabaldon parla della controversa scena tra Jamie&Claire, e il produttore Ron D. Moore riflette sulla seconda stagione.

L'autrice Diana Gabaldon fa una valutazione sulla prossima controversa scena tra Jamie e Claire che ci verrà proposta quando 'Outlander' tornerà ad aprile, mentre il produttore Ron D. Moore ci racconta qualcosina sulla Seconda Stagione. Infine, il rilascio da parte della STARZ di una still mai vista prima.

mercoledì 5 novembre 2014

10 consigli per i mariti...

Con la febbre da Outlander che ha ormai colpito milioni di donne in tutto il mondo, aumentano i post, gli articoli, i consigli che i “Desperate Husbands” di turno condividono online per darsi man forte contro questa epidemia.
La cosa divertente è che i suddetti Disperati sembrano saperne quasi quanto le Mogli sul mondo di Outlander. Che il morbo stia infettando anche l'altro sesso, anche se Mariti si nascondo dietro l'istinto di sopravvivenza? ;)
Forse sì!
Buona Lettura!

...se la moglie è ossessionata da Outlander:

lunedì 3 novembre 2014

MOBY: Il mio cuore nelle tue mani


"Io non sono in guerra e tu non sei il mio esercito!"
Iniziò a parlare, poi si fermò cercando il mio viso, i suoi occhi determinati.
"Non lo sono?" Disse piano.
Aprii la bocca per rispondere ma scoprì che non potevo. Gli uccelli erano tornati, e uno stormo di fringuelli cinguettavano vicino ad un grande abete che cresceva a lato della radura.
"Lo sei," dissi a malincuore, e in piedi, avvolsi le braccia intorno a lui. Era accaldato per il lavoro e le cicatrici sulla schiena erano delineate come solchi sotto le mie dita. "Vorrei che non ci fosse bisogno che tu lo sia." 

"Aye, beh," disse, e mi tenne stretta. Dopo un po', camminammo mano nella mano fino alla più grande pila di legname e ci sedemmo. Lo sentivo pensare, ma ero felice di aspettare fino a che non avesse deciso quello che voleva dire. Non ci volle molto. Si voltò verso di me e mi prese le mani, in modo formale come un uomo che sta per dire i voti nuziali.
"Hai perso i tuoi genitori da piccola, mo nighean donn, e vagavi nel mondo senza radici. Hai amato Frank"...la sua bocca si strinse per un istante, ma pensai che non ne fosse cosciente..."e, naturalmente, hai amato Brianna e Roger Mac e i bambini...ma, Sassenach, io sono la vera casa del tuo cuore, e so che lo sai".
Si portò le mie mani alla bocca e mi baciò i palmi rivolti verso l'alto, prima uno e poi l'altro, il suo respiro caldo e la sua morbida barba sulle mie dita.
"Ho amato altri, e ne amo molti, Sassenach...ma tu sola tieni il mio cuore, tutto nelle tue mani", disse a bassa voce. "E lo sai."


domenica 2 novembre 2014

Calendario di Novembre

Samhain è passato e dato che il cerchio di pietre 
non ci ha catapultato tra le braccia di Jamie, 
prepariamoci ad affrontare il nuovo mese con 
l'Outlander calendario di 
Novembre
 Cliccate sull'immagine per vederla più grande

qui potete trovare le altre versioni: in inglese, in spagnolo e in tedesco

sabato 1 novembre 2014

Halloween con Raymond

Nella stagione fredda, quando l'aria si raffredda e i ragni muoiono, arriva un momento sottile. Le giornate sono brevi, quindi tutta la loro luce si concentra, stretta tra l'alba e il buio. Questo è il motivo per cui la luce è diversa e ogni cosa ha un'Ombra.
Questo si ha quando gli altri mondi si avvicinano, e le barriere si assottigliano. In un momento sottile, si dice, si deve fare attenzione, perché si potrebbe camminare attraverso una ragnatela senza accorgersene e ritrovarsi altrove.
Vi è più di un altro mondo; non si sa quanti. Alcuni animali possono vederne uno; i cani a volte fissano uno spazio vuoto sulla parete di una grotta e si rizza loro il pelo per ciò che vedono.
A volte, sembra che anch'io riesca a vederlo.