martedì 18 novembre 2014

Estratto dal 9° libro: Confessioni

Le trote stavano ancora boccheggiando, l'acqua increspata da decine di anelli brillanti e dai frequenti schizzi di un pesce saltellante. Le dita di Roger si strinsero per un attimo sulla sua canna da pesca, ma ne avevano abbastanza per la cena e anche per la colazione del mattino seguente. Nessun motivo per prenderne altri; la capanna dell'affumicatura era piena e la luce se ne stava andando.

Jamie non dava segni di volersene andare, però. Era seduto su un ceppo confortevole, con le gambe nude e con nient'altro che la camicia, il suo vecchio fangoso plaid da caccia a terra dietro di lui; era una giornata calda per essere (Settembre, Ottobre?) e la sua fragranza aleggiava ancora nell'aria. Guardò i ragazzi, che avevano dimenticato i loro discorsi ed erano tornati alla loro attività, impegnati come una coppia di martin pescatori.
Jamie si rivolse a Roger e disse, in un tono di voce del tutto normale, "I presbiteriani hanno il sacramento della Confessione, MAC mo chinnidh?"
Roger non disse nulla per un attimo, sorpreso sia dalla domanda sia dalle sue implicazioni immediate, e da Jamie che si era rivolgelto a lui come "figlio della mia casa" -cosa che aveva fatto solo una volta- alla chiamata dei Clan sul Monte Helicon alcuni anni prima.
La domanda stessa era diretta, però, e avrebbe risposto allo stesso modo.
"No. I cattolici hanno sette sacramenti, ma i presbiteriani ne riconoscono solo due: il Battesimo e l'Eucarestia". Avrebbe potuto fermarsi lì, ma la prima implicazione della domanda era semplice.
"C'è qualcosa che vuoi dirmi, Jamie?" Pensava che potesse essere la seconda volta che avrebbe chiamato direttamente 'Jamie' suocero. "Non posso darti l'assoluzione, ma posso ascoltare."

Avrebbe detto che il volto di Jamie non mostrasse nulla come quel ceppo. Ma ora era rilassato e la differenza era talmente visibile che il suo cuore si aprì all'uomo, pronto per quello che avrebbe potuto dire. O almeno così pensava.
"Aye." La voce di Jamie era roca e si schiarì la gola, abbassando la testa, un po' timido. "Aye, andrà bene."

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