venerdì 30 novembre 2012

MOBY: William affronta la sua rabbia

...i gusti sono gusti
 
William Ransom, nono conte di Ellesmere, si spinse sulla strada attraverso la folla in Broad Street, incurante delle lamentele di coloro che urtava al suo passaggio.
Non sapeva dove stesse andando o che cosa avrebbe potuto fare una volta arrivato. Tutto quello che sapeva era che sarebbe scoppiato se si fosse fermato.
La testa gli pulsava come una pentola d'acqua bollente. Gli pulsava tutto. La sua mano: aveva probabilmente rotto qualcosa, ma non gli importava. Il suo cuore, martellante e sanguinante nel petto. Il suo piede, per l'amor di Dio, che avesse preso a calci qualcosa? Scagliò brutalmente i ciottoli e lanciandoli veloci in mezzo ad un gruppo di oche che si alzarono e si lanciarono su di lui, sibilando e battendogli le ali sulle gambe.
Piume ed escrementi d'oca finirono ovunque e la folla si sparse in tutte le direzioni.
"Bastardo!" Gridò la guardiana delle oche e lo colpì di striscio sull'orecchio col suo bastone. "Che il diavolo ti prenda, schmutziger, bastardo!" 

Le fecero eco una serie di altre voci rabbiose e svoltò in un vicolo, seguito da grida e altri rumori agitati.
Si strofinò l'orecchio pulsante, barcollando tra gli edifici, ignaro di tutto, ma quella parola rimbombava sempre più forte nella sua testa. Bastardo.

"Bastardo!" Disse ad alta voce e gridò: "Bastardo, bastardo, bastardo!" con tutta l'aria che aveva in corpo, colpendo il muro di mattoni accanto a lui con il pugno.
"Chi è un bastardo?" Disse una voce curiosa dietro di lui. Si voltò di scatto per vedere una giovane donna che lo guardava con un certo interesse. I suoi occhi si muovevano lentamente lungo il suo corpo, vagliando il petto ansante, le macchie di sangue sul cappotto dell'uniforme e le macchie verdi della cacca d'oca sui calzoni, raggiungendo le scarpe con la fibbia d'argento per poi tornare al suo volto con più interesse.
"Io", disse con voce roca e amara.

"Oh, davvero?" Lasciò il rifugio della porta in cui era e si avviò nel vicolo per stargli proprio di fronte. Era alta e magra, e aveva un bel paio di giovani seni sodi -che erano chiaramente visibili sotto la sottile mussola della sua sottana, perché anche se aveva una sottoveste di seta, non portava il corsetto. Neanche il cappello, comunque- i capelli sciolti sulle spalle. Una prostituta.
"Io un debole per i bastardi", disse e gli toccò lievemente il braccio. "Che razza di bastardo sei tu? Uno cattivo? Uno malvagio?"
"Uno a cui dispiace", disse e fece una smorfia mentre lei si metteva a ridere.


 da Written in my own Heart's Blood

lunedì 26 novembre 2012

Giweaway: "La Rosa Bianca" di Stefania Auci

Care/i Outlanders, siamo felici di annunciarvi un'interessante iniziativa organizzata dal nostro forum!!
Dopo il giveaway di "Il Fiore di Scozia" di Stefania Auci, eccoci qui con un altro che ha per premio il capitolo successivo, ovvero la "Rosa Bianca".


Francia/Scozia, 1745 - Indipendente e misteriosa, Annette Pontmercy è l'amante di un capitano francese al seguito di Carlo Stuart, e per questo, quando Cameron Grant, ribelle giacobita e abile seduttore, cerca di conquistarla, lei lo tiene a distanza con ironia e intelligenza.
Presto, tuttavia, Cam comprende che lei è ben altro che l'affascinante compagna di un ufficiale, e che nasconde un oceano di segreti.
Ma solo alla vigilia della battaglia di Culloden Annette rivelerà infine il suo vero volto, e allora Cameron dovrà prendere una decisione che lo cambierà per sempre.


Qualche piccola info utile per partecipare all'iniziativa..

cos'è un giveaway? 
un piccolo concorso in cui viene messo in palio un piccolo premio. In questo caso una copia dell'ultimo romanzo di Stefania Auci (che ringraziamo tantissimo per averci dato la possibilità di mettere in palio una copia del suo libro), 'La Rosa Bianca', edito dalla Harlequin a partire dal 1 dicembre.

come si partecipa a questo giveaway?
semplice, basta lasciare un commento a questo topic sul nostro forum giveaway "La Rosa Bianca" e automaticamente verrete segnati nell'elenco dei partecipanti.

c'è la possibilità di avere 'aiuti'?
più che aiuti, c'è la possibilità di avere più punti.
Per avere questi punti bisognerà
mipiacizzare la la PAGINA FACEBOOK DEL FORUM (1 punto)
e/o
essere followers del BLOG DEL FORUM (1 punto)
condividere o comunque pubblicizzare l'iniziativa su blog, forum e fb (1 punto per ogni link)

a chi facesse queste azioni per ottenere punti extra, chiediamo gentilmente di fornire i nick usati sulle varie piattaforme e l'elenco dei link, al link prima segnalato, giveaway "La Rosa Bianca"  oppure tramite mp a Methos o a Mary o alla pagina fb.


I punti extra sono opzionali mentre è OBBLIGATORIO se si vuole partecipare, lasciare un commento nell'apposito topic del forum.


Il giveaway parte il 26 NOVEMBRE e finirà il 9 DICEMBRE 


MOBY: confessioni prematrimoniali


"Non so come dirlo..." iniziò, "Non la desideravo nello stesso modo in cui voglio te - ma non vorrei che la cosa suonasse come se...come se Emily non fosse stata importante per me. Lo era" aggiunse dolcemente, lo sguardo di nuovo rivolto verso il basso.
"E...lo è ancora?" chiese Rachel tranquillamente, dopo una lunga pausa.
Dopo un silenzio ancor più lungo, lui annuì.
"Ma" disse e poi si fermò, cercando il modo per proseguire dato che si stavano avvicinando alla parte più complessa della sua confessione, quella che avrebbe potuto far sì che Rachel si alzasse e se ne andasse via, trascinando con sè il suo cuore, attraverso le rocce e la boscaglia.
"Ma?" disse lei, con voce gentile.
"I Mohawk" iniziò, e si fermò per prendere fiato "La scelta di sposarsi spetta alla donna. 
Una donna potrebbe avere da ridire sul proprio marito, per qualsiasi ragione -  dal fatto che lui la picchi, che sia un ubriacone o che puzzi quando scoreggia- le lanciò uno sguardo e vide che le sue labbra tremavano per il riso represso, il che lo rincuorò un pò.
"In quel caso, le basta mettere tutte le sue cose fuori dalla capanna e lui sarà costretto a tornare a vivere con gli uomini non ancora sposati - o trovare un'altra donna che lo voglia con sè, oppure andarsene."
"Ed Emily ti ha cacciato?". Lo disse un pò sorpresa ed un pò indignata. 
Lui ricambiò con un debole sorriso. "Si, lo ha fatto. Ma non perchè io la picchiassi. A causa dei...bambini."
Sentì che le lacrime iniziavano a salire e per la frustrazione serrò le mani sulle gionocchia.
Dannazione, aveva promesso a sè stesso che non avrbbe pianto. Lei avrebbe potuto pensare che fosse una scena per accattivarsi il suo sostegno o..avrebbe potuto capire qualcosa di più profondo; non era pronto...ma doveva dirle tutto, aveva iniziato con l'obiettivo di confessare, lei doveva sapere...
"Non sono riuscito a darle un figlio".


 da Written in my own Heart's Blood

venerdì 23 novembre 2012

A leaf on the wind of All Hallows - capitolo 2

- Capitolo 2 -
JERRY uscì dal bagno dei piloti mezz'ora dopo, gli occhi che gli bruciavano per il sapone e la benzina, la spina dorsale dolorante. Metà dei suoi pensieri era per Dolly, l'altra metà per i suoi compagni. I Blu e i Verdi erano di turno quella mattina, i Rossi e i Gialli di riposo. Gli aerei Verdi sarebbero dovuti essere sopra Flamborough in quel momento, a caccia.
Deglutì, ancora inquieto, con la bocca secca d'abitudine e andò a prendere una tazza di tè nella mensa. Fu un errore, sentì i Gremlins ridere appena entrò e vide Sailor Malan.

"Tenente!" Malan si alzò dal suo posto, sorridendo. "L'uomo che avevo in mente!"
Che il diavolo ti porti, Jerry pensò, imponendo al suo volto uno sguardo di rispettosa attesa. Malan non stava cercando Jerry, quando lo faceva significava che il lavoro aumentava. E il fatto che il capitano del gruppo lo aveva chiamato con il suo rango, invece che il suo nome, significava che probabilmente era un lavoro che nessun volontario voleva fare.

Malan gli stava presentando l'altro uomo, un tipo piuttosto alto in uniforme militare con i capelli scuri e un piacevole, per quanto tagliente, sguardo. Occhi da cane pastore buono, pensava, annuendo in risposta al saluto del capitano Randall. Gentile, forse, ma non lo convinceva molto.
Non si sorprese nemmeno, mentre Sailor accompagnava Randall attraverso la porta, sentire il piccolo Capitano del Gruppo mormorare al suo orecchio, "Attento, è uno stronzo simpaticone."
Jerry annuì, con una fitta allo stomaco. Malan non voleva dire che il capitano Randall era o comico o un umorista. "Stronzo simpaticone" in quel contesto significava solo una cosa.

MI6.

lunedì 19 novembre 2012

A leaf on the wind of All Hallows - capitolo 1


Da questa settimana, abbiamo deciso di proporvi qualcosa di nuovo: degli estratti di alcune novelle scritte dalla Gabaldon, a "completamento" della serie di Jamie & Claire, utili per conoscere qualcosina in più su alcuni personaggi secondari.
Per iniziare, ecco a voi un estratto dal primo capitolo di "A leaf on the wind of All Hallows" (una novella inedita in Italia, che potete trovare nella raccolta "Songs of love and death").
Il protagonista è...Jerry McKenzie..


- Capitolo 1 -

Mancavano ancora due settimane ad Halloween, ma i folletti erano già al lavoro.
Jerry MacKenzie spinse a tutto gas il Dolly II sulla pista, con le spalle curve, il sangue che martellava, già a metà della traiettoria del capo pattuglia tirò indietro la cloche - ed ottenne uno sbuffo soffocato invece di alzarsi vertiginosamente per il decollo. Allarmato, si spostò indietro, ma prima che potesse riprovarci, ci fu un botto che lo fece scattare per riflesso, facendogli sbattere la testa contro il plexiglass. 
Non era stato un proiettile, ma un pneumatico che era scoppiato e con un'inclinazione nauseante finì fuori pista, urtando e sobbalzando nell'erba.
C'era un forte odore di benzina, e Jerry aprì il vetro dello Spitfire e saltò fuori in preda al panico, immaginando l'incendio imminente, proprio come l'ultimo aereo che glie era esploso davanti perdendo l'ala, ma il motore si spense in un ronzio in pochi secondi.
Un meccanico uscì dall'hangar per vedere quale fosse il problema, ma Jerry aveva già aperto la pancia di Dolly.....semplice: il tubo del carburante era perforato.
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Uscì da sotto il pianale, starnutì, e Greg il meccanico lo scavalcò.
"Lei non volerà oggi, amico," disse Greg, accovacciato per cercare nel motore,  scuotendo la testa per ciò che vedeva.
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Indugiò per un momento, osservando il meccanico che picchiava e avvitava, fischiettando fra i denti.
"Vattene, dai," disse Greg, distogliendo lo sguardo dal motore e vedendo Jerry ancora lì. "Mi prenderò cura di lei."
"Sì, lo so. Ho solo - aye, grazie". L'adrenalina per il volo andato male gli scorreva ancora nelle vene, bloccandone le reazioni e rendendolo rigido. 
Si allontanò, sopprimendo la voglia di guardare indietro, oltre la spalla, il suo aereo ferito.


Traduzione amatoriale senza fini di lucro e non in contrasto con una pubblicazione italiana in quanto non esistente.


venerdì 16 novembre 2012

Estratto WimoHB: nel frattempo fuori Philadelphia...

"Ma è necessario che io sia attivo al momento, colonnello," osservò Washington con aria di scusa. "Siete consapevole, vero, che Clinton si sta ritirando da Philadelphia?"Un brivido attraversò Jamie come una moneta calda lasciata cadere sul burro."E...lui...no, signore. Non ne ero a conoscenza."
"Stavo per arrivarci," disse Dan tra i denti. "Nessuno mi ha lasciato mettere bocca nella conversazione, ve lo dico."
"Bene, ora ne ha la possibilità," disse Washington divertito. "Ne avrà un'altra se non sarà abbastanza veloce per parlare prima che arrivi Lee. Siedetevi con me, signori, se volete. Mi aspetto...ah, non ci sono." Rumori fuori dalla porta indicavano che un certo numero di cavalieri erano arrivati e nel giro di pochi istanti, la stanza era piena di ufficiali continentali.
Erano un gruppo sgualcito e stanco, per la maggior parte vestiti con brandelli di uniformi insieme a camicie da caccia o semplici calzoni. Anche coloro che possedevano un abito completo erano schizzati di fango e logori, e l'odore di uomini che avevano vissuto abbastanza rudemente superava l'odore dolce della stanza.
Tra i saluti contitati, Jamie individuò la fonte dell'odore di urina anche, anche; una donna dal viso sottile stava con la schiena premuta al muro in un angolo della stanza, con in mano un bambino avvolto in uno scialle logoro contro il petto, gli occhi che guizzavano avanti e indietro tra gli intrusi. Una macchia scura di bagnato si vedeva sullo scialle, ma era evidente che la donna avesse paura di muoversi dal suo posto per cambiare il neonato e invece si spostava meccanicamente da un piede all'altro, accarezzando il bambino per rabbonirlo.
"Colonnello Fraser! Ben arrivato! Ben arrivato!" La voce attirò la sua attenzione, e con suo grande stupore, si ritrovò la mano stretta con entusiasmo da Anthony Wayne conosciuto apertamente ormai come" Pazzo Anthony ", che aveva visto l'ultima volta un paio di settimane prima della caduta di Ticonderoga.

"Sua moglie sta bene, signore, e il vostro nipote indiano?" Wayne chiese, raggiante in volto. Anthony era basso e tarchiato, con le guance piene come uno scoiattolo e gli occhi che sembravano brillare con il fuoco. Al momento, Jamie fu sollevato nel vedere che erano accesi soltanto per un interesse amichevole.

"Stanno bene, signore, vi ringrazio. E..."

"Dimmi, tua moglie è a portata di mano?" Wayne si spostò un po' più vicino e abbassò la voce. "Ho avuto un periodo d'inferno con la mia gotta e lei aveva fatto miracoli con l'ascesso alla base della mia colonna evrtebrale, mentre eravamo a Ti-"
"Colonnello Fraser, permettetemi di farvi conoscere il generale Charles Lee e il generale Nathanael Greene." La voce di George Washington si incuneò tra lui e la base della colonna vertebrale di Pazzo Anthony, con suo grande sollievo.
Oltre allo stesso Washington, Charles Lee era il meglio vestito del gruppo, in uniforme completa di gorgiera fino agli stivali lucidi. Jamie non lo conoscieva, ma lo avrebbe preso per un soldato professionista, non importa il come fosse vestito. Un inglese di quel tipo che sembra sempre avere un qualche odore discutibile, ma gli strinse la mano abbastanza cordialmente come in una tenaglia "Al vostro servizio, signore." Jamie sapeva due cose su Charles Lee, entrambe riferitegli dal giovane Ian. Vale a dire, che l'uomo aveva una moglie e i Mohawk lo chiamavano Ounewaterika. Ian aveva detto che significava acqua bollente.
Tra Pazzo Anthony e acqua bollente, Jamie stava cominciando a pensare che sarebbe stato meglio si fosse mosso e allontanato prima di aver incontrato Dan Morgan sulla strada, ma era troppo tardi per i rimpianti.


 da Written in my own Heart's Blood

lunedì 12 novembre 2012

Estratto WimoHB

I ribelli in città erano sul punto di rivoltarsi contro i lealisti, ormai indifesi - nelle strade aleggiava un'atmosfera tetra. "Qualcuno potrebbe presentarsi da un momento all'altro sulla soglia di casa tua con un barile di catrame e delle piume" osservò Jenny, prevenendo i miei pensieri in modo snervante.
"Bhe, non aiuterebbe affatto l'asma di Sua Grazia" dissi e lei si mise a ridere.
"Non faresti meglio a restituirlo al generale Clinton?" suggerì. "Dei soldati sono entrati in casa mia per perquisirla, proprio mentre avevo un ricercato nascosto nel mio armadio e tutti i bambini in giro. Non credo che sarà più semplice quando i Figli della Libertà verranno qui cercando Sua grazia, se è vero almeno metà di quello che Marsali mi ha detto su di loro".
"Probabilmente hai ragione". Un colpo di pistola schioccò nell'aria pesante, un suono piatto proveniente da qualche parte vicino il fiume ed entrambe ci irrigidimmo.
"Il problema è che lui non è abbastanza stabile. Non posso correre il rischio di trasferirlo attraverso strade colme di polvere e pollini e poi lasciarlo alle cure di un medico dell'esercito. Potrebbe avere un nuovo attacco e non ci sarebbe nessuno capace di salvarlo..."
Jenny fece una smorfia.
"Si, hai ragione" disse con riluttanza "E non puoi lasciarlo qui ed andare tu, per la stessa ragione."
"Giusto". Jamie poi verrà qui per cercarmi.
"Conoscendolo, se Jamie venisse qui e non ti trovasse, andrebbe subito alla tipografia", osservò Jenny, facendo rizzare i peli sul retro del mio collo.
"La smetteresti?"
"Di fare cosa?"esclamò spaventata.
"Di leggere i miei pensieri!"
"Ah quello." Rise, gli occhi blu stretti a formare dei triangoli. "Qualunque cosa pensi è lì, chiara sul tuo viso. Sicuramente Jamie te l'avrà detto, no?"
Un'improvvisa ondata di calore salì dal mio decollete, facendomi arrossire e ricordai in quel momento che ancora indossavo l'abito di seta color crema, adesso impregnato di sudore, sporco di polvere e forse la cosa peggiore da avere indosso in quel momento. E molto molto stretto. Sperai che quello che stavo pensando non si riflettesse sul mio viso, perchè c'erano delle informazioni che non intendevo condividere con Jenny.
"Bene, posso dirti qualunque cosa tu stia pensando" ammise, facendolo di nuovo, dannazione! - "ma dopotutto è così semplice capire quando stai pensando a Jamie."
 
da Written in my own Heart's Blood

sabato 10 novembre 2012

Gadgets del Blog: il SegnaOutlander

Ritornano i gadget del blog con un nuovo SegnaOutlander!
Questa volta tocca ai Caraibi! L'esotica ambientazione de "La Collina delle Fate"


Clicca sull'immagine per visualizzarla nelle dimensioni originali!
...se volete dei segnaoutlander con particolari tematiche o con le vostre citazioni preferite, non esitate a farvi avanti -.^

venerdì 9 novembre 2012

Estratto WimoHB: Uomini testardi...

Sapevo esattamente che cosa intendesse Jenny con non gradire la sensazione della situazione. L'aria era calda, densa e umida, piena del canto di cicale e con le foglie dei castagni che pendevano flosci lungo la strada come stracci. Ma qualcosa si agitava nell'atmosfera. Eccitazione? Panico? Paura? Tutti e tre, pensai.
"Farei meglio ad andare in tipografia, non credi?" Chiese rivolgendosi a me con un leggero cipiglio. "Marsali e i ragazzi saranno più al sicuro se li porto qui, voglio dire? Se ci dovesse essere una sommossa o qualcosa del genere? "
Scossi la testa.

"Io non penso. Fergus e Marsali sono patrioti molto noti. Saranno i lealisti ad essere in pericolo, se l'esercito britannico se ne andasse. Non avranno alcuna protezione e i ribelli potrebbero ... far loro del male. E..." Provai una sensazione molto sgradevole lungo lspina dorsale, un freddo dito viscido come un serpente, "...questa è una famiglia lealista" _senza nemmeno una porta che si chiude sbattendo_ avrei dovuto aggiungere, ma non lo feci.
Ci fu un forte tonfo dal salotto, come di un corpo che colpisce il pavimento, ma Jenny non batté ciglio, io. Avevamo entrambe un sacco di esperienza con uomini ostinati. Potevo sentire il duca ansimare, se avesse iniziato ad avere di nuovo l'affanno, sarei intervenuta.


 da Written in my own Heart's Blood

martedì 6 novembre 2012

NEWS SULLA MINISERIE!


Dopo anni e anni di attesa, qualcosa di effettivo si muove!
Dopo che la Sony ha acquistato i diritti della saga di Outlander per farne una miniserieTV e aver individuato un produttore esecutivo per stendere l'adattamento...ora è stata trovata anche una casa di distribuzione!
Si tratta della Starz, già famosa per aver prodotto successi del calibro di "Spartacus blood ans sand", "Camelot" e "Torchwood".
Che dire...tutto questo fa ben sperare in una produzione veramente all'altezza della saga di Diana Gabaldon.
Non ci resta che attendere..


lunedì 5 novembre 2012

Estratto WimoHB: vediamo cosa sta combinando Jem..

Stava arrivando al termine del tunnel.
Jem riusciva a capirlo dal modo in cui l'aria premeva contro il suo viso. Tutto quello che riusciva a  vedere era la piccola luce rossa sul cruscotto del vagone - si chiamerà cruscotto anche in un treno? pensò. Non voleva fermarsi perchè ciò equivaleva a dover scendere dal vagone, nel buio. 
Ma il treno stava arrivando alla fine del tracciato e ormai non c'era altro da fare.
Tirò un pò la leva e fece sì che il vagone rallentasse. Sempre di più, fino a che la leva si incastrò in un piccolo slot ed il treno si fermò di scatto, tanto che lui dovette aggrapparsi all'estremità della carrozza.
Il motore di un treno elettrico non faceva rumore, ma le ruote che si muovevano sul tracciato si, producendo tanti suoni mentre giravano. Appena il treno si fermò cessò anche il rumore. 
Era tutto molto silenzioso.
"Hey!" gridò a voce alta, perchè non voleva udire il battito del suo stesso cuore. Il suono riecheggiò e lui guardò in alto stupito. La mamma aveva detto che il tunnel era molto alto, più di trenta piedi, ma lui se ne era dimenticato. L'idea che ci fosse tutto quello spazio sospeso sopra di lui, che lui non poteva vedere, lo preoccupava. Deglutì e uscì dal piccolo treno, tenendosi ad esso aggrappato con una mano.
"Hey!" gridò al soffitto invisibile. "C'è qualche pipistrello lassù?"
Silenzio. Era quasi arrivato a sperare che ci fossero pipistrelli. Non ne aveva paura - ce n'erano anche nella vecchia torre e gli piaceva sedersi per osservarli mentre uscivano per cacciare durante le sere d'estate. 
Ma ora era solo. Sempre escludendo il buio.
Le sue mani erano sudate. Lasciò la cabina e le pulì sui jeans. Adesso riusciva anche a sentire il suo respiro. "Maledizione" sussurrò. Lo faceva sentire meglio, così lo ripeté. 
Forse sarebbe stato meglio pregare, ma in quel momento non ci riusciva.
C'era una porta, aveva detto la mamma. Alla fine del tunnel. Portava in una stanza di servizio, dove le grandi turbine potevano essere sollevate qualora avessero necessitato di riparazioni. Sarebbe stata chiusa?
Improvvisamente realizzò di essersi allontanato dal treno e di non sapere se si stava dirigendo verso la fine del tunnel o dalla stessa parte da cui era giunto. 
Nel panico iniziò a vagare con le braccia stese, cercando il treno. Inciampò sul tracciato e si ritrovò steso per terra. Rimase lì per qualche secondo mormorando "Maledizione, maledizione, maledizione!" perchè si era sbucciato entrambe le ginocchia ed i palmi delle mani, ma per il resto era ok ed era riuscito a ritrovare il tracciato. Poteva seguirlo senza perdersi.

da Written in my own Heart's Blood

venerdì 2 novembre 2012

Estratto WimoHB: il prezzo dell'onestà...

"John, um, sta bene, vero?" Chiesi. 
Con mia sorpresa - e con mio disagio - le labbra di Jamie si contorsero un po'."Aye. Beh. Sono sicuro di si", disse con un tono che non ammetteva alcun dubbio, cosa che trovai allarmante. 
"Cosa diavolo ne hai fatto di lui?" Dissi seduta in posizione eretta.Le sue labbra si serrarono per un istante.
 "L'ho colpito," disse. "Due volte", aggiunse guardando altrove."Due volte?" feci l'eco con una certa sorpresa. "Ha combattuto?"
"No", disse brevemente.
"Davvero." mi rilassai un poco all'indietro ispezionandolo. Ora che mi ero calmata abbastanza da notarlo, pensai che fosse la rappresentazione di ... cosa? Preoccupazione? Senso di colpa? "Perché l'hai colpito?" Chiesi imponendomi un tono di lieve curiosità, piuttosto che di accusa. Evidentemente non ebbi successo dato che si girò verso di me come un orso punto da un'ape. 
"Perchè? Hai il coraggio di chiedermi perchè?"
"Certo che lo faccio," dissi scartando il tono mite. "Che cosa ha fatto per farsi colpire? E per due volte?"Jamie non aveva alcun problema con la violenza, ma di solito aveva bisogno di una ragione. 
Fece un profondo rumore scozzese di disapprovazione, ma mi aveva promesso onestà molto tempo fa e non aveva mai rotto quella promessa. Raddrizzò le spalle e mi guardò dritto."Il primo era una cosa tra lui e me, era un colpo che gli dovevo da un bel po'."
"E hai colto l'occasione per dargli un pugno, perché era il momento giusto?" chiesi un po' preoccupata di chiedere direttamente cosa diavolo intendesse con "tra lui e me."
"Non potevo evitarlo", disse stizzito. "Ha detto qualcosa e l'ho colpito."
Non dissi nulla, ma respirai dal naso rumorosamente. Ci fu un lungo momento di silenzio, pieno di aspettative e rotto solo dal rumore del fiume."Ha detto che voi due non avete fatto l'amore tra di voi", mormorò alla fine guardandosi le mani. Il suo dito indice sinistro stava sfiorando la cicatrice dell'anulare dritto.
"No, non l'abbiamo fatto", dissi un po' sorpresa. "Eravamo tutti e due ... oh!"Lui alzò lo sguardo verso di me, abbagliante. 
"Oh," disse, le parole grondanti sarcasmo. "Voi stavate scopando entrambi me, cazzo, ha detto."
"Oh, capisco" mormorai. "Bene. Um. Sì, è vero." Mi strofinai la radice del naso. "Capisco," dissi di nuovo o comunque pensai di averlo fatto. C'era una profonda amicizia di lunga data tra Jamie e John, ma ero consapevole del fatto che uno dei pilastri su cui poggiava era di evitare assolutamente qualsiasi riferimento all'attrazione sessuale di John nei confronti di Jamie. Se John aveva perso abbastanza la calma per attaccare quel pilastro tra loro due... "E la seconda volta?" chiesi scegliendo di non chiedergli ulteriori delucidazioni sul primo.
"Sì, beh, quello era per te", disse con nella voce e sul viso un po' di relax. 
"Ne sono lusingata," dissi quanto più seccamente possibile. "Ma davvero non avresti dovuto."
 "Beh, probabilmente no," ammise arrossendo un po'. "Ma avevo già perso le staffe e non potevo tornare indietro."
 da Written in my own Heart's Blood

giovedì 1 novembre 2012

Facciamo il punto della lettura...

La serie di Outlander comincia ad essere abbastanza lunga e i libri si susseguono anche per diverse vie, come la serie di Lord John e la varie novelle sparse nelle antologie.
Ci sono anche dei racconti extra inediti in Italia e che fanno da corollario alla serie principale.


Ecco quindi la cronologia completa e precisa delle varie avventure di Jamie e Claire Fraser:

Virgins -racconto contenuto in La Ragazza nello Specchio- (1740) 

A Leaf on the Wind of All Hallows, il racconto sui genitori di Roger -racconto breve inedito in Italia- (1941-43);

La Straniera -Outlander- (1946 / 1743)

L'Amuleto d'ambra - Il Ritorno -Dragonfly in Amber- (1968 / 1744-46)


Lord John e le Fiamme d'Inferno -Lord John and the Hellfire Club- racconto contenuto in L'arte del delitto- (1757)

Lord John e una questione personale -Lord John and the Private Matter- (1758)
Lord John and the Succubus -racconto breve inedito in Italia- (1758)

Lord John e i Fantasmi del Passato - Lord John e una verità inaspettata -Lord John and the Brotherhood of the Blade- (1759)
Lord John and the Haunted Soldier -racconto breve inedito in Italia- (1759)
The Custom of the Army -racconto breve inedito in Italia- (1759)

The Scottish Prisoner -romanzo inedito in Italia- (1760)

Plague of Zombies -racconto breve inedito in Italia- (1761)

Il Cerchio di pietre - La Collina delle fate -
Voyager- (1766-67 / 1968)
Tamburi d'autunno - Passione oltre al tempo -Drums of Autumn- (1766-67 / 1968-1969)

La Croce di fuoco - Vessilli di Guerra -
The Fiery Cross- (1769-70)

Nevi Infuocate - Cannoni per la libertà -
A Breath of Snow and Ashes- (1771 / 1970-71)

Destini incrociati - Il prezzo della vittoria -
An Echo in the Bone- (1777-78 / 1972)

The Space Between, racconto che ha per protagonisti Michael, il fratello di Ian Jr, Joan, la sorella di Marsali, il Conte di St.Germain -che non è morto!!- e madre Hildegarde (1778)

Legami di Sangue - Prigioniero di Nessuno -Written in My Own Heart's Blood- (1778 / 1973-74)

Nono libro...ancora in fase di lavorazione!