domenica 8 dicembre 2024

Libro 10: La Seconda Domenica di Avvento

Oggi è la Seconda Domenica di Avvento. Oggi/stasera accendiamo la seconda candela della nostra ghirlanda. Le usanze nel mondo variano a seconda del significato della candela e del momento in cui viene accesa, ma dove mi trovo adesso, la seconda candela è chiamata Gioia.
La natura della Gioia è elementare. Non puoi pianificare davvero che accada (anche se puoi sperarlo), e spesso sei sorpreso dalla sua comparsa in un luogo e in un momento improbabili.
La Gioia è una cometa – spesso inattesa nella sua venuta, ma la scia del suo ricordo si estende al lungo in uno zampillo di luce attraverso cieli bui.

Estratto dal Libro Dieci (senza titolo), Copyright 2024 Diana Gabaldon

«A cosa stai pensando?» chiesi. «So che si tratta di William.»
«Oh, aye?» Jamie mi lanciò un’occhiata, un lato della bocca incurvata verso l’alto. «E che aspetto ho se sto pensando a William?»
«Come se qualcuno ti avesse dato un pacchetto avvolto e tu non fossi sicuro se si stratta di qualcosa di meraviglioso o di una bomba.»
Questo lo fece ridere, e mi circondò con un braccio e mi attirò più vicino, baciandomi sulla tempia. Odorava di biancheria del giorno prima, inchiostro e fieno e della goccia di miele che si era seccata sul davanti della sua camicia come una piccola perla di ambra.
«Aye, be’, una sola occhiata al ragazzo e capisci che esploderà tra non molto,» disse. «Spero solo che non si faccia troppo male.»
«O a te»
Scrollò le spalle tranquillamente.
«Non sono così fragile Sassenach.»
«Disse l’uomo con quattro, no cinque, fori di proiettile nella pelle, per non parlare di abbastanza punti di sutura per da fare un’intera folle trapunta. E se cominciamo a contare le ossa che ti sei incrinato o rotto…»
«Ach, via – non mi sono mai rotto nulla di importante; solo il dito fuori posto. Forse una costola, qui e lì.»
«E il tuo sterno e la tua rotula sinistra.»
Emise uno sprezzante suono scozzese, ma non discusse.
Rimanemmo in piedi per un po’, abbracciati, ascoltando i suoni all’esterno. I bambini più piccoli si erano addormentati sotto i cespugli o nei carri dei loro genitori, le loro grida felici sostituite dalla musica e dalle risate dei ballerini, dagli applausi e dai richiami di coloro che guardavano.
«È venuto da me,» disse Jamie con calma. Stava provando a sembrare concreto, ma smise di tentare di nascondere cosa stava provando.
«Sì,» dissi dolcemente, e gli strizzai il braccio.
«Suppongo che non ci fosse davvero nessun altro da cui poteva andare,» disse, disinvolto. «Se non riesce a trovare sua grazia, voglio dire, e non può parlare con nessuno nell’esercito, no? Dato che…» Si fermò, colpito da un pensiero, e si girò verso di me.
«Credi che lo sappia, Sassenach?»
«Sapere cosa?»
«Di – quello che ha detto. La… minaccia a Lord John. Voglio dire--» elaborò, vedendo il mio sguardo vuoto, «sa che non è solo una storia inventata.»
«A – oh.» Mi fermai a riflettere per un momento, poi scossi la testa con decisione. «No. Quasi sicuramente no. Ha visto la sua faccia quando ci ha detto cosa stava minacciando Richardson. Avrebbe dovuto essere spaventato lo stesso – forse più spaventato, se avesse saputo che non si trattava di una minaccia vuota – ma non avrebbe avuto quell’aspetto.»
«Ansioso? Arrabbiato?»
«Entrambi. Ma chiunque lo sarebbe, no? In queste circostanze.»
«Sì. E… determinato, diresti?»
«Testardo,» dissi prontamente, e lui rise.
«Una bomba, sicuramente, allora.»
L’aria si era rinfrescata con il calare del sole. Ora era completamente buio e la montagna respirava, un leggero senso di primavera in un’aria piena di fiori che sbocciavano di notte e di resina degli alberi che riposavano. Sulla costa sarebbe stata diversa. Ancora fresca, ma densa di pesce e alghe, catrame e legno e il sapore pungente del sale in ogni cosa.
Avrei potuto passare un’altra notte in montagna come questa, forse due o tre, ma non di più probabilmente. Respirai profondamente, decisa a godermela.
«Quando?» chiesi.
«Se dipendesse da William, saremmo già partiti,» disse Jamie, attirandomi più vicina. «Gli ho detto che devo pensarci, ma nel frattempo, devono essere fatti dei preparativi; non sprecheremo tempo.» Guardò verso la finestra. «Con un po’ di fortuna Brianna e Roger Mac lo avranno fatto ubriacare ora; dormirà profondamente. Sa di essere al sicuro,» aggiunse piano. «O, almeno, lo spero.»
«Sono sicura che lo sappia,» dissi, anche io piano, e gli strofinai la schiena, le cicatrici invisibili sotto la camicia. In salvo. I suoi figli, i suoi nipoti. Se solo per un momento, qui, insieme, nel posto che aveva costruito. 
Ci fu una pausa nella musica, anche se l’aria era ancora piena di chiacchiere e risate. Queste erano diminuite adesso, comunque, e ci furono pochi minuti di silenzio prima che un tenue suono di una chitarra salisse da un falò distante. Poi due voci, una ruvida, una morbida, che si intrecciavano in una canzone.
Are you going to Scarborough Fair?
Parsley, sage, rosemary and thyme…

Il mio cuore si strinse forte e così la mia gola. Non avevo mai sentito Bree e Roger cantare insieme. Dovevano averlo già fatto prima, però, in privato; forse come esercizio per rafforzare la voce di Roger.
Rimanemmo in silenzio fino a che la canzone non finì, ascoltando la magia. Sollevai lo sguardo verso il viso di Jamie, dolce nella luce delle candele, i suoi occhi lontani. Non sentiva la musica, in quanto tale, ma sapevo che sentiva la canzone. 

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