venerdì 8 febbraio 2019

Bees: Vita al Ridge

A metà pomeriggio avevo fatto grandi progressi con i miei medicamenti, trattando tre casi di irritazione da edera velenosa, un pollice del piede lussato (causato da un calcio a un mulo in un attacco di rabbia), un morso di un procione (non rabbioso; il cacciatore aveva abbattuto il procione da un albero ed era andato a prenderlo, solo per scoprire che non era morto. Era arrabbiato, ma non in modo contagioso).
Jamie, comunque aveva fatto molto meglio. La gente era venuta al cantiere della casa tutto il giorno, in un costante flusso di cordialità e curiosità. Le donne erano rimaste a parlare con me dei MacKenzie e gli uomini avevano vagato per il cantiere dalla casa con Jamie, tornando con le promesse di tornare e offrire un giorno di lavoro qui e lì.
“Se Roger Mac e Ian possono aiutarmi a spostare il legname domani, i Leslie verranno il giorno dopo e mi daranno una mano con le travi del pavimento. Poseremo il focolare domestico e lo benediremo mercoledì, Sean McHugh e un paio dei suoi ragazzi poseranno il pavimento con me venerdì, e cominceremo l’intelaiatura il giorno dopo; Tom MacLeod dice che può riservarmi mezza giornata, e il figlio di Hiram Crombie, Joe, dice che anche lui e il suo fratellastro possono aiutarmi con quello.” Mi sorrise. “Se il whisky dura, avrai un tetto sulla testa in due settimane, Sassenach.
Guardai dubbiosa dalle fondamenta di pietra al cielo coperto di nuvole in alto.
“Un tetto?”
“Aye, be’, un telone, molto probabilmente,” ammise. “Comunque.” Si alzò in piedi e si stiracchiò, facendo una leggera smorfia.
“Perchè non ti siedi per un momento?” suggerii, guardando le sue gambe. Stava zoppicando in maniera evidente e la gamba era un vivido mosaico di rosso e viola, delimitato dai punti neri del mio lavoro di riparazione. “Amy ci ha lasciato una caraffa di birra.”
“Forse un pochino più tardi,”disse. “Cos’è che stai facendo, Sassenach?”
“Preparerò un po’ di unguento di ilex glabra per Lizzie Beardsley, e poi un po’ di soluzione anticolica per il suo nuovo piccolo – sai se ha già un nome?
“Hubertus.”
“Cosa?”
“Hubertus,” ripetè, sorridendo. “O così mi ha detto Kezzie, l’altro ieri. È in onore del fratello morto di Monika, ha detto.”
“Oh.” Il padre di Lizzie, Joseph Wemyss, aveva preso come seconda moglie una gentile donna tedesca di una certa età, e Monika, non avendo figli suoi, era diventata una nonna fedele per la crescente nidiata dei Beardsley. “Magari potrebbero chiamarlo Bertie per accorciare.”
“Sei rimasta senza corteccia dei Gesuiti, Sassenach?” Alzò il mento in direzione della cassa aperta dei medicinali che avevo messo sul terreno accanto a lui. “Non la usi per il tonico di Lizzie?”
“Sì” dissi, piuttosto sorpresa del fatto che l’avesse notato. “Ho usato l’ultima tre settimane fa, comunque, e non ho sentito di nessuno che vada a Wilmington or New Bern che possa portarmene altra.”
“Lo hai detto a Roger Mac?”
“No. Perché lui?” chiesi, sorpresa.
Jamie si appoggiò all’indietro verso la pietra angolare, assumendo una di quelle espressioni apertamente pazienti che sta a indicare che il destinatario non è particolarmente brillante. Sbuffai e spinsi una bacca verso di lui. La afferrò e la esaminò in maniera critica.
“È mangiabile?”
“Amy dice che alle api piacciono i fiori, dissi dubbiosa, versando una grossa manciata di bacche porpora scuro nel mio mortaio. “Ma molto probabilmente c’è una ragione per cui sono chiamate bacche di galla.”
“Ah.” Me la rilanciò, e io la schivai. “Tu stessa mi hai detto, Sassenach, che Roger Mac ti ha detto ieri che ha intenzione di tornare a fare il pastore. Perciò,” proseguì paziente, non vedendo nessun indizio di intuizione sul mio viso, “Cosa faresti come prima cosa, se questo fosse il tuo obiettivo?”
Versai nel mortaio una grande cucchiaiata di pallido grasso giallo di orso dal suo vaso, mentre parte della mia mente stava dibattendo su cosa aggiungere al decotto di corteccia di salice, e il resto prendeva in considerazione la domanda di Jamie.
“Ah”, dissi a mia volta, e puntai il mio pestello verso di lui. “Andrei in giro da tutte le persone che sono state parte della mia congregazione, per così dire, e gli farei sapere che Mack the Knife è tornato in città.”
Mi diede uno sguardo allarmato, ma poi scosse la testa, scacciando qualunque immagine gli avessi appena dato.
“Dovresti,” disse. “E forse presentarti alla gente che è arrivata al Ridge da quando l’hai lasciato.”
“E in un paio di giorni, ognuno al Ridge – e probabilmente metà del coro dei fratelli di Salem - lo saprebbe.”
Annuì amabilmente. “Aye. E tutti saprebbero che hai bisogno di corteccia dei Gesuiti, e probabilmente l’otterrai entro un mese.”

0 comments: