martedì 12 febbraio 2019

John Bell e il finale del Giovane Ian

Come il giovane Ian è diventato un uomo di valore.

Il giovane Ian di Outlander non sembra più così giovane. Dopo il finale della stagione 4, in cui l'avventuroso ragazzo scozzese ha cambiato l'intero percorso della propria vita, l'entusiasmo da cucciolo e la sua ingenuità se ne sono andati; ciò che si lascia alle spalle è la determinazione d'acciaio e la forte lealtà per i Fraser che sapevamo aver sempre avuto.
Ian e suo zio Jamie hanno passato gli ultimi due episodi cercando di rimediare al loro terribile errore ritrovando Roger e riportandolo da Bree. Per quanto fosse lunga e incerta quella missione, quando finalmente hanno trovato il villaggio Mohawk dove era tenuto, non sono riusciti a metterlo al sicuro. E quando, all'ultimo minuto, Jamie, in lacrime, era pronto a prendere il posto di Roger, Ian ha scioccato tutti offrendo se stesso e permettendo a Roger di essere libero, impegnandosi a passare il resto della sua vita con i Mohawk.
Abbiamo parlato con l'attore, John Bell, del più importante episodio di Ian, se tornerà la prossima stagione e naturalmente, di Rollo.

Cosa hai pensato quando hai letto per la prima volta la sceneggiatura?
Con il titolo "Man of Worth", l'ho guardato e mi sono detto, "Mi chiedo di chi stiano parlando." Poi sono entrato nella sceneggiatura ed è stato semplicemente tutto chiaro. Sapevo che questo momento della storia di Ian stava arrivando, avendo letto i libri, ma vederlo scritto sul copione e poi seduto al tavolo a leggere e pronunciare quelle parole ad alta voce per la prima volta con tutti... avevo i brividi alla spina dorsale. Era la ricompensa che stavo cercando. Sono super orgoglioso di questo e di ciò che il team ha creato; ho pensato fosse magico.

E' stato difficile passare attraverso quelle 'forche caudine', specialmente dopo aver visto Roger attraversarle prima. Puoi parlarci della preparazione per questa cosa?
Prima di tutto, c'erano delle controfigure professioniste, naturalmente, che hanno fatto molte prove e molto addestramento, ma ero motivato a farlo da solo. Quindi abbiamo fatto tantissime prove prima con i membri del cast della First Nation (i nativi) che erano coinvolti, fondamentalmente abbiamo imparato la coreografia come se fosse una danza. E poi...sono una specie di tipo elastico. Posso saltare in alto, posso correre in torno. Abbiamo girato per due giorni. Quello sono io nel 95% delle riprese di quella scena.
Anche con le migliori intenzioni, ad un certo punto mi sono preso una clava in faccia. Ma non preoccupatevi, era di gomma.

E' davvero impressionante. Abbiamo riso un po' di Ian in passato, sai... quando si offre di sposare Brianna, per esempio. Ma anche se sapevamo che sapeva combattere, lo vediamo in un modo diverso.
Assolutamente. Sai, penso che sia la parte Fraser che è dentro di lui. La sua parte Murray può essere un po' ridicola, come dici tu; ma è il fuoco dei Fraser quello che esce davvero nell'episodio finale. Amo Ian perché non intende essere divertente. Non è lì che cerca di fare battute. E' sempre a sue spese, ma si sta ridendo di lui. Ma questo lo rende ancora più accattivante e mostra che c'è quel lato di Ian che non prende le cose troppo sul serio. Penso che questa decisione influenzerà davvero la sua personalità e il modo in cui sarà uomo.

Quando arriva dall'altra parte della prova come un guerriero trionfante e i Mohawk lo accettano come uno di loro, penso che sia davvero il suo momento più felice che abbiamo mai visto.
Questo è assolutamente il momento più felice del Giovane Ian che abbiamo visto. Dal momento in cui ha messo piede nel Nuovo Mondo, è stato affascinato dalla cultura dei nativi americani e immediatamente ha voluto conoscere la loro lingua, sapere come comunicare con loro, conoscere i loro costumi e tradizioni. Da un punto di vista molto rispettoso, amo quella battuta che dice quando sono alla festa a casa di Jocasta "I nativi americani erano qui per primi, no?" e penso che questo mostri il suo punto di vista moderno sul mondo.
Si innamora di ciò che ritengono importante, e questo ha molto a che fare con il modo in cui è cresciuto: i Fraser mettono la famiglia e l'amicizia sopra ogni cosa. Questa era anche la cultura dei nativi americani, quindi penso che l'abbia assolutamente adorata. Così, quando finalmente ottiene quell'accettazione, quella nota di approvazione per qualcosa che ha scelto lui, che lui non era una vittima, che ha vinto; gli è stato concesso quel momento di pura gioia. Non so se ciò durerà, ma al momento è così che si sente.

Hai studiato la cultura Mohawk e Cherokee per prepararti per la stagione?
Sì, la prima parte era il linguaggio. Non ci sono tante informazioni sulle lingue dei nativi americani. Così, quando sono arrivati i First Nations [gli attori], ha chiacchierato con loro per vedere quali risorse avevano. Mi sono iscritto ai corsi online di Kanien'keha, che sarebbe il Mohawk. Volevo avvicinarmi con il massimo rispetto possibile.
Sono sempre stato affascinato dalla storia dei nativi americani, quindi arrivare a scavare in profondità su quali erano le tradizioni per i Cherokee, il confronto con i Mohawk e il loro posto nella storia in quel momento, e con chi hanno combattuto e con chi si erano schierati... un sogno assoluto. La ricerca non è ancora finita. In questo momento lui sta facendo dei piccoli passi in questo mondo e ora è come, va bene, ha davvero bisogno di sopravvivere qui.

Sappiamo che il viaggio del giovane Ian non è finito nei libri, ma tu tornerai?
Lo so, sì, tornerò, ma in quale contesto, deve essere ancora annunciato e deciso. Non posso parlare di nient'altro a parte il fatto che mi sto preparando per la quinta stagione.

Parliamo dell'ultimo momento davvero grande di Ian, quando si offre in cambio di Roger.
Questo è, per me, il nodo emotivo di quell'episodio per la storia di Ian. Ci sono molti momenti emotivi, ma questo era, per me, il punto di svolta. Prepararsi per quello era abbastanza semplice, davvero. E' stato tipo, mi metterò davanti a Sam e lui starà davanti a me, e condivideremo semplicemente l'esperienza insieme. Sam è molto aperto, uno dei migliori attori con cui lavorare sul set quando si tratta di scene come questa, perché si prende tempo ed è molto di supporto. Qualsiasi dubbio o qualcosa del genere, lui è lì al 100% . Ho preparato le mie battute come al solito, ma la magia accade quando aggiungi un altro attore, che ti fissa negli occhi e da lì arriva la verità.
Quindi il massimo si ha quando Claire dà a Ian quell'abbraccio. Claire può essere un po' fredda per Ian, ma lei gli vuole bene moltissimo e in quel momento lo si vede. Penso che sia quando Ian sente davvero la gravità della situazione e la gravità della scelta che ha fatto, ma continua a farlo. E potrebbe avere un po' di paura, ma è pronto a farlo.

Non posso lasciarti andare senza parlare di Rollo.
Sìì!

Qual è stato il momento preferito in cui hai lavorato con i due cani che lo interpretano?
Alcuni dei miei momenti preferiti sono stati quando abbiamo iniziato a preparare la stagione 4. Immediatamente, la mia prima domanda è stata: "Quando incontrerò Rollo?" mi hanno detto "Ok, John, ti faremo incontrare Rollo questa settimana". Così sono andato in un parco a Pasley, che è appena fuori Glasgow, e attraverso l'erba ho visto questi due bellissimi husky che sembravano dei lupi. Li ho chiamati e sono venuti correndo verso di me. Mi sono subito innamorato di loro, e siamo andati alle lezioni di addestramento per cuccioli insieme.
Era un punto fondamentale, nella mia mente, che questo legame tra Ian e Rollo doveva davvero brillare sullo schermo. Abbiamo scalato una montagna insieme, la loro prima montagna in assoluto. Quindi eravamo un branco sul set, io, Whisky, Dewey. Eravamo i Tre Amigos insieme. Lavoriamo solo con Dewey. E' il principale per Rollo. Lui è la stella, Whiskey non è mai troppo lontano, però. E' un po' in giro, si prende tutti i dolcetti mentre Dewey deve fare tutto il lavoro.

C'è una foto sul tuo account Twitter dove indossi un anello con un lupo sopra. Questo ha qualcosa a che fare con Rollo?
Era il regalo per il mio 21° compleanno - era un anello che mia madre mi ha preso da Gucci. E' un lupo Gucci, ma è anche Rollo. Quindi, ogni volta che viaggio; se sono qui a Londra o a Barcellona, ​​o in qualsiasi altro posto, indosso sempre il mio piccolo anello da lupo, così Rollo è sempre con me.

E' decisamente Rollo?
Lo so, è così dolce, vero? Totalmente Rollo.

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