mercoledì 14 novembre 2018

Outlander S4: Intervista a Ed Speleers

Ed Speleers, attore di Outlander, parla dello scioccante finale della prima puntata.
Oltre del perché non considera Stephen Bonnet un antagonista.

Se non avete ancora visto il primo episodio della quarta stagione di Outlander fate attenzione, da qui in avanti ci saranno spoiler!

Ed Speelers non è estraneo al mondo dei drama storici. Ha infatti impersonato Edward Seymore in Wolf Hall e Slean in Beowulf: Return to the Shieldlands, ma è conosciuto principalmente (almeno per quanto riguarda gli spettatori americani) come Jimmy Kent, un ambizioso domestico degli anni 20 nelle ultime stagioni di Downtown Abbey.
Si è unito al cast di questa stagione di Outlander come Stephen Bonnet, contrabbandiere, pirata e un diverso tipo di antagonista rispetto a quelli che siamo stati abituati a vedere fin d’ora. Speelers ha fatto il suo debutto nei primissimi minuti della première della stagione, come un criminale arrestato in attesa della forca. Ma, così tipico di Stephen, riesce a scappare dalla morte relativamente incolume, solo per ricomparire più tardi quella notte, nascosto vicino al corpo di Gavin nel carretto di Claire e Jamie, che lo aiutano a scappare dai soldati solo per essere traditi dallo stesso più avanti.
L’episodio finisce infatti con il violento saccheggio, da parte della sua banda di ladri, dell’accampamento dei Fraser situato lungo il fiume. La razzia è accompagnata dalla colonna sonora di Ray Charles “America The Beautiful”, assolutamente anacronistica (che tra l’altro è, ovviamente, il titolo dell’episodio): il contrasto tra il brutale confronto con i toni patriottici della canzone sottolinea il tema della stagione appena iniziata: forse, dopotutto, il sogno americano non è meraviglioso per tutti.
Di seguito, Speelers ci racconta perché è riluttante a definire il suo personaggio un cattivo, parla di quell’avvincente scena finale e, timidamente, ci da’ un’anteprima di quello che gli spettatori potranno aspettarsi in questa stagione dal contrabbandiere.

Come definiresti il personaggio di Stephen Bonnet?
Problematico. Viene da un passato problematico, è un sopravvissuto. Credo che in ogni situazione in cui si trovi cerchi sempre un modo per uscirne, per vedere chi può aiutarlo e qual è il miglior tornaconto possibile.
È questo che lo rende così interessante. Non sai mai con precisione quale strada abbia intenzione di usare per farla franca. Vuole incantare le persone, corteggiarle, oppure con loro sarà aggressivo, intimidatorio o calcolatore? C’è così tanto in lui, ed è proprio ciò che voglio come attore. Sei sempre alla ricerca di ruoli che hanno, almeno in una pagina, la maggior profondità possibile.
Ciò che lo muove è la sopravvivenza, ha molto da provare al mondo. Credo che chiunque venga abbandonato in giovane età come è capitato a lui senta fortemente come se fosse solo contro il mondo, ma per me anche lui vorrebbe essere un gentiluomo. Si crede anche piuttosto sofisticato e probabilmente vorrebbe migliorarsi, se ne avesse modo.

Stephen Bonnet è forse il personaggio più oscuro che hai interpretato finora. Ti è piaciuto avere la parte dell’antagonista?
Da amante del cinema e della televisione, credo di essere sempre stato attratto da questo tipo di personaggi e, come attore, credo sia un’opportunità a cui non puoi girare le spalle. Non lo considero però un antagonista, perché credo che da attore bisogna sempre guardare le cose dal punto di vista del tuo personaggio. Interpretandone quindi la parte, devi essere davvero in grado di capirlo, deve piacerti. Non sarei in grado di interpretarlo, altrimenti.
Questi sono ruoli che voglio davvero interpretare, e spero di avere l’opportunità di averne altri in futuro, perché molto spesso hanno la psicologia più interessante da provare a recitare e capire.

Puoi parlarci dell’ultima scena di stasera? Quella dove Stephen tende un’imboscata all’accampamento di Claire e Jamie in riva al fiume. Com’è stato girarlo?
Dato il tipo di scena c’è voluto un po’ di tempo per girarla, è una scena molto fisica. Ci sono persone che hanno la gola sgozzata, o vengono picchiate o lanciate fuori dalla barca. E tutto si riduce al mio punto di vista, ovvero a Stephen e Claire sulla barca.
Jamie è bloccato fuori, e in qualche modo tutto rallenta. Ho trovato che sia stato un modo molto potente per rendere la scena. [Caitriona Balfe] è un’attrice meravigliosa che porta tutto a un altissimo livello emozionale, fedele al suo personaggio. Al momento è stato piuttosto difficile—[Bonnet] è piuttosto aggressivo e ciò che fa è abominevole sotto ogni punto di vista. E nel parlarne, Cait e io abbiamo discusso su come fosse il miglior modo per renderlo visivamente. Ma da un punto di vista puramente creativo, è stata una scena fantastica da girare. Con Julian [Holmes], il direttore, avevo già lavorato anni fa, perciò c’era fiducia e intesa.
Tuttavia, ciò che rende la scena d’effetto è la musica. È stata davvero una scelta intelligente. Rende tutto molto più emotivo. La cosa bella è che siamo stati partecipi di quel processo creativo recitando comunque i dialoghi sottolineando le parti che volevamo rendere con maggior impatto, è per questo la musica è riuscita ad essere ancora più incisiva alla fine dell’ultimo edit.

Sei pronto ai fan di Outlander e a quanto siano affezionati a questi personaggi?
È proprio questo che mi piace. Non so come potrei essere pronto, ma credo che la passione sia qualcosa di molto importante nella vita. Se qualcuno vuole appassionarsi ai libri o alla tv, ben venga. E spero che anche loro possano riuscire a entrare nella psicologia dei personaggi.
Non mi interessa se mi odiano, se mi odiano appassionatamente per quanto riguarda il mio personaggio, sono assolutamente d’accordo con loro. Non vedo l’ora di interagire con loro.
Hai già fatto un buon numero di drama storici. Cosa di attira del genere?
È il mio curriculum. Non sono particolarmente incline ai drama storici, piuttosto mi attira come vengono fatti. Proprio per come mi è stato presentato il lavoro, quelle sono state le giuste scelte da fare. Mi piacerebbe fare cose più contemporanee. Quello che conta però è il ruolo e le persone con cui lavori—il team che sta dietro il progetto—ma sono pronto per qualsiasi cosa. Sempre aperto ai suggerimenti.

Jimmy Kent, il tuo personaggio di Downton Abbey, è uscito di scena prima che lo show fosse finito, ma hai qualche scoop riguardo il film in arrivo?
Non ne so assolutamente nulla. Ho amici lì, ma no, niente. Sono sicuro che il film sarà molto bello.
Cosa possiamo aspettarci da Stephen Bonnet in questa stagione?
Credo che per gli spettatori sarà molto interessante guardarlo. Non sono sicuro però di poter dire se e quando accadrà. Ma è un personaggio divertente da interpretare, perciò, persino basandosi solo sul primo episodio direi che non avete ancora visto niente.
--Traduzione di Chiara R.--
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