venerdì 27 luglio 2018

Sam Heughan da Jamie a James... Bond

La star di Outlander, Sam Heughan, che ammette di voler interpretare James Bond, fa intanto pratica con l’action-comedy The Spy who Dumped Me (arriverà nelle sale italiane l'8 agosto col titolo Il tuo ex non muore mai).
Sostituiti i vestiti di scena di Jamie Fraser con un elegante smoking, Sam sembra molto 007eggiante nel suo nuovo film, il cui nome è un gioco di parole che riprende il classico film di James Bond The Spy Who Loved Me (La spia che mi amava).
Interpreta un affascinante agente britannico di nome Sebastian che si ritrova invischiato con due amiche di Los Angeles (Mila Kunis e Kate McKinnon), sono coinvolte in un gioco di spionaggio.
Tra le star presenti anche Justin Theroux and Gillian Anderson.
Il 38enne rubacuori, ha anche parlato di cosa ci sarà da aspettarsi dalla quarta stagione di Outlander, la famosa serie con Caitriona Balfe (Claire Randall) e Tobias Menzies (Jack Randall).


Estratti dalla nostra conversazione:
Puoi parlarci del lato sexy di essere una spia? 

Ovviamente il film è un tributo ai vecchi film di James Bond. O probabilmente, a dire il vero, è più vicino ai film della Bourne saga per tono e azione. Ho sempre voluto interpretare James Bond. Fa parte dell’eredità di qualsiasi attore britannico.
Ho letto un libro stupendo riguardo qualcuno dell’MI6 –la sua vita nell’MI6 e cosa volesse dire per lui la quotidianità. E’ una situazione molto pericolosa, ad alto rischio. Dovevamo renderla reale nel film così che la commedia funzionasse. 


Abbiamo avuto il primo Dottore al femminile (Jodie Whittaker). Credi che potrebbe esserci una Bond? 
Sarebbe bellissimo. Mi piacerebbe avere la parte (ride) ma se dovessero assegnarla parte a qualcuno, prendiamo una Bond. 

Credi sia possibile?
Credo sia realizzabile, ma chi lo sa cosa hanno in programma la Eon Productions e Barbara Broccoli (movie producer dei film di James Bond). 

Chi è il tuo James Bond preferito? E se ne avessi l’occasione, in che modo lo interpreteresti?
Domanda difficile, però amo Timoty Dalton perché era leggermente provocatorio e oscuro. Sean Connery era meraviglioso e ho adorato Roger Moore perché mi piaceva quella sua maniera un po’ esagerata di inarcare le sopracciglia.Ma se ne devo scegliere uno, probabilmente Timoty Dalton. Il suo Bond di The Living Daylights (007 Zona Pericolo) era più provocatorio.
E cosa farei? Vorrei vedere un Bond scozzese. Vorrei vedere un Bond giovane, come ha iniziato, le origini del mito. Vedi, Bond è un po’ una sorta di dinosauro, no?
Daniel Graig ha iniziato a portare una maggior profondità psicologica nel personaggio,  si potrebbe continuare in quella direzione. Chiunque può fare scene di azione, sono molto divertenti ma c’è bisogno di una certa profondità. C’è bisogno di rispondere al “chi è e perché è così?


Quando hai girato questo film, quali sono state le scene con più scarica di adrenalina? 
C’è questa grande sequenza d’azione nel Café Sacher in Vienna, dove praticamente distruggo il café sparando e prendendo a calci la gente.
Tuttavia a essere sincero, c’è stata una ripresa in cima al Museo di Berlino. Stavo lì in piedi con lo smoking e avevamo questa ripresa a carrellata. E’ stato uno di quei momenti in cui pensi, questo è un grande film, c’è un’enorme camera su un massiccio carrello là fuori e abbiamo centinaia di comparse.
Faceva molto Bond, molto scaltro e costoso.


Credi saresti una buona spia?
Sarei una spia orrenda. Per prima cosa devono essere in grado di adattarsi a ogni situazione. Le spie sono spesso sotto copertura, spesso, pare, in paesi con situazioni al alto rischio e non credo di esserne in grado. 

Mentre tu giri scene pericolose, nel film le donne picchiano duro. Ti piace vedere quell’aspetto nella donna? 
Hanno preso a calci anche me (ride). Davvero. Non solo Mila Kunis e Kate McKinnon, ma anche Susanna Fogel (regista), lei sì che è tosta. Ha scritto questa fantastica sceneggiatura con David Iserson e ha diretto il tutto con grande umorismo. E’ sempre calma e ha tutto sotto controllo.

Questa è una action-comedy. Sei a tuo agio nel cimentarti con la commedia? 
Ero terrorizzato, o intimidito, direi. Outlander è una cosa e io provengo dal teatro e dall’arte drammatica. Trovarmi di fronte a Kate McKinnon di SNL (Saturday Night Live) o Mila Kunis mi ha messo fin da subito in soggezione. Perciò ho avuto molto da imparare, riguardo il mondo della commedia. C’è una prassi particolare: si scambiano un sacco di idee, cambiano costantemente il copione. Ogni scena poteva essere potenzialmente diversa con quelle ragazze.
E’ stato molto divertente stare in un ambiente come questo, che è effettivamente più libero. Susanna ha creato questo spazio libero in cui le persone possono farequello in cui sono brave.


La premessa  di questo film, già suggerita dal titolo, è che nell’essere una spia è quasi impossibile avere una relazione stabile nella tua vita privata. Ti sei trovato ad affrontare la questione?
Sebastian probabilmente non ha molto tempo per le relazioni. E’ il suo lavoro che rovina tutto. Tutti devono fare i conti con l’essere impegnati, quindi la tua vita privata deve essere messa da parte.

Quando ti sei tagliato i tuoi capelli lunghi per la prima volta, ti sei sentito come Sansone che perde il suo potere?
Oh, ho perso il potere (ride). Forse. Ma abbiamo un grande reparto parrucche (in Outlander). E’ praticamente parte del personaggio e ovviamente, nel far crescere i miei capelli, questo diventa parte di ciò che Jamie è. Quindi ero nervoso riguardo il tagliarmeli, sì, perché diventa parte della tua immagine e di quello che sei.

Parlaci del tuo prossimo film. 
Si chiama Bloodshot, lo gireremo in Sud Africa. Amo quel posto, è stupendo. E Dave Wilson, il regista, è collaborativo e motivante.
Abbiamo un grande cast (Vin Diesel, Toby Jebbell e Micheal Sheen), quindi sarà davvero figo.


Susanna ha detto che i membri del suo staff hanno sorelle, mogli o fidanzate che ti vogliono conoscere.
E’ per il personaggio. Jamie Fraser è questa sorta di uomo unicorno. In verità è tutto grazie a Diana Gabaldon e alla sua scrittura.

Come ti vedi quando ti guardi allo specchio?
Non è che sia questo gran bel vedere.
 

Passiamo al titolo. Cosa hai imparato nel essere stato mollato? Sempre se ti è mai capitato. 
Credo che ci sia da crescere in ogni relazione, no? Vai oltre l’ultima relazione per trovare qualcosa di ancora più profondo, più gratificante e stimolante. Da ogni legame, per fortuna, impariamo qualcosa.

Puoi condividere con noi il ricordo di un appuntamento imbarazzante?
Una volta tra tutti i posti che potevano esserci, eravamo d’accordo di trovarci fuori dal Burger King. Ho aspettato per 4 ore. Avevo 16 anni. Sono andato a casa sua e l’ho detto a suo padre. Ho scoperto che mi stava aspettando al Burger King all’altro capo della strada. Quindi non è andata molto bene.

In tutto questo tempo ti sei abituato a toglierti la maglietta davanti alla telecamera? 
No, ma fa parte dello show.
 

I fan di Outlander contano i giorni che mancano a novembre. Cosa si possono aspettare dalla quarta stagione?
Rappresentiamo l’America agli albori. Per Jamie e Claire all’inizio va piuttosto bene. Possiamo finalmente vederli assieme, mettere radici e occuparsi delle faccende domestiche, per lo più. Siamo agli albori dell’America, è un paese di immigrati. E’ interessante vedere questo grandi miscuglio di culture diverse. La Scozia si duplica come North Carolina, dove ci troviamo adesso. Il finale della stagione è il più forte girato finora. Ci vogliono diversi episodi per arrivarci, ma senza darvi troppe anticipazioni, abbiamo dei notevoli  Nativi Americani.
Traduzione di Chiara R
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