Recitare l’amato personaggio in Outlander ha dato a Caitriona Balfe diversi mondi e diverse epoche da interpretare
Quando una popolarissima saga letteraria viene trasformata in una popolarissima serie televisiva, l’esperienza può essere piuttosto esaltante.
Con la sua serie Outlander, Diana Gabaldon ha creato personaggi e storie che piacciono alla gente in tutto il mondo, e Caitriona Balfe è stata l’attrice selezionata per interpretare la protagonista del libro, Claire Randall Fraser, nella serie Starz. Cosa la rende così popolare? “Non ne sono sicura.” dice Balfe. “Molto dipende dal fatto che Diana ha creato questi libri che parlano davvero alla gente, e sono nel giro da molto tempo.
“Penso che per molti fan dei libri ci sia stata molta trepidazione quando hanno sentito che sarebbero diventati una serie. E fortunatamente, penso che la gente sia stata davvero felice per quello che abbiamo fatto, e che sia uno show che ha così tanto per moltissime persone, ma al centro di questo c’è questa bella storia d’amore che lega ogni altra cosa.
Ma penso che quello che è fantastico di tutto questo è che non è solo una cosa. Voglio dire, è un dramma storico pur essendo una storia d’amore, e ha momenti leggeri, ma ha anche momenti importanti e bui. Alla gente piace vederlo. Perciò, va benissimo.”
Anche se il personaggio e gli eventi sono stati cambiati un poco rispetto ai libri, Balfe trova che i libri siano risorsa preziosa per la creazione della versione televisiva di Claire.
“La Claire dello show è leggermente differente dalla Claire dei libri, ma, mi sembra che ci sia tanto dei suoi monologhi interiori dei libri, e ci sono così tante informazioni aggiuntive lì dentro, che è giusto, ed è così utile come attore anche essere in grado di entrare e uscire a propria volta durante la stagione. Avere un po’ più di contesto per certe cose.
Certe cose non aiutano, perché ovviamente, abbiamo cambiato come quella relazione sarebbe potuta andare, o altre cose, ed è sempre piuttosto divertente all’inizio della stagione quando cominci ad avere i copioni e cominci a parlare con gli autori.”
“Ci sono delle cose che davvero mi saltano all’occhio dal libro, o che sono davvero emozionata di filmare, ed è tipo: ‘ stiamo per fare questo?’ e ci sono sempre questi momenti di... qualche volta ci resti male perché non si faranno alcuni momenti che avevi pensato fossero i momenti che maggiormente descrivevano il tuo personaggio, o pezzi davvero importanti, ma quello è il bello di tutto. C’è sempre un altro pezzo che sei davvero emozionata di girare.”
Uno degli elementi della rappresentazione di Claire attraverso diversi libri è che, tra i libri due e tre, passano 20 anni, e Balfe passa dall’essere una giovane donna a una di 20 anni più vecchia con una figlia adulta. Fisicamente, questo processo è questione di un po’ di tintura per capelli e un po’ di trucco. Dal punto di vista emotivo, e interiore, tuttavia, Balfe deve fare i conti con quello che veramente significa per Claire.
“Quella è stata probamente la sfida più emozionante della stagione tre. Ovviamente ne abbiamo toccato un po’ alla fine della stagione due, ma proprio la stagione tre è dove ho davvero recitato con quell’idea di come qualcuno invecchia. Cosa produce l’esperienza e cosa le tue esperienze di vita fanno a te, e come ti comporti, e tutte queste cose, dopo che è accaduto un evento che ti segna la vita.
E suppongo di averlo dovuto fare due volte durante la stagione tre. Perché quando incontriamo Claire all’inizio, è la donna che vive le conseguenze della perdita dell’amore della sua vita. E lei è qualcuno che si è ricostruita una vita di successo, ma è un compromesso. E io ho voluto recitare con l’idea che si tratta di qualcuno che ha eccelso nella sua carriera, ed è molto felice del fatto di essere madre, e ama molto sua figlia.
Ma è qualcuno che ha messo da parte l’intimità e la passione nella sua vita. E quello è ciò intorno a cui ho voluto muovermi, dandole...leggermente... più fragilità e un limite po’ più ristretto.
Penso che Claire, quando l’abbiamo vista all’inizio, specialmente quando era nel 18simo secolo, fosse così vibrante e piena di vita, e c’era questa specie di passione che trasudava da lei, e potevamo vederlo specialmente quando era nelle regioni selvagge. Si sentiva molto parte di quella natura, ed era elementare in quel modo. Ed è stato come fare il contrario, rendendola molto più riservata, e penso che lo abbiamo rappresentato nei costumi.
Tutto era molto più abbottonato e c'era una specie di riservatezza per lei. E la maturità immagino, che in un certo senso aggiunge anche un'aria di gravità per lei, e questo faceva parte anche della sua professionalità e dell’essere un chirurgo e dell’aver percorso i gradini della carriera. Quanto deve essere stato difficile, anche a quel tempo, per una donna.
E perciò, questa è stata una cosa piuttosto interessante con cui lavorare all’inizio della stagione. Quando cambi tutto questo, e stai ritrovando l’amore della tua vita, e prendi una decisione che cambia in maniera drastica la tua vita in cui butti via tutto ciò in cui hai investito 20 anni per inseguire un sogno di te stessa più giovane. Ho sempre sentito che ogni volta che torni a casa ritorni al tuo io più giovane, io almeno, in qualche modo lo faccio.
Penso a Jamie come alla casa Claire, e ho voluto che lei tornasse indietro a quella giovane donna che era stata con lui. E così in un certo senso si vede che viene costruita lentamente più si fida e più si fida della loro relazione, e la vedi perdere gli strati veramente abbottonati, e diventa più libera e più libera dentro di lei, e la sua natura selvaggia e il suo umorismo tornano molto di più.
È stato piuttosto affascinate rappresentare questo. E penso che l’età sia una cosa talmente interessante a cui pensare, perché interiormente non importa veramente come sei, quanto sei vecchio psicologicamente. E interiormente hai un orologio diverso, tutto riguarda le tue emozioni, come ti senti. E la tua età emotiva, immagino, è così variabile. E in un certo senso questo è stato quello con cui ho giocato di più, immagino. O provare a farlo, in ogni modo, per tutta la stagione.
Un’altra cosa che molti trovano affascinante di Claire è che è una pioniera in entrambe le epoche.
Nel periodo in cui è nel mondo moderno, tra gli anni ’40 4 ’60, è stata una delle prime donne a diventare chirurgo, quando per le donne la medicina significava per la maggior parte essere infermiera se andava bene. Una donna con le sue conoscenze e preparazione era completamente inascoltata nel 18simo secolo. Tuttavia, mentre era una “donna molto emancipata” nella sua carriera, la sua vita personale era molto diversa.”
A Balfe piace esplorare questa dicotomia. “Quello che amo di questo viaggio – sfortunatamente non c’è molto tempo per raccontare tutta la storia di Claire, la madre lavoratrice, gli studi negli anni ’50 e ’60 e tutte le complicazioni che devono essere derivate da ciò. E noi abbiamo così poco tempo per raccontare questo grande arco ma potete vedere piccoli momenti di esso.
E per me, Claire è in un certo senso senza tempo. Sai, la sua intelligenza e la sua spinta e la sua fiducia assoluta nelle sue capacità, penso che non sia importante in che epoca sia, vorrebbe sempre creare il suo percorso. Non è influenzata, davvero, da quello che le altre persone pensano che lei debba fare. Ma è interessante che abbia tutta questa specie di libertà. Lei ha plasmato il suo nuovo percorso nella sua vita professionale negli anni ’60.
Sarebbe stato così insolito essere in quella posizione a quel tempo, ma tuttavia nella sua vita privata ha sacrificato tutto, e non era libera. Si trovava in questo matrimonio soffocato, in cui, sì, aveva molto affetto e rispetto per Frank come co-genitore, ma non c’era intimità. Naturalmente, lui era infedele; naturalmente lei stava vivendo innamorata del ricordo di un altro uomo. Perciò in questo modo, lei non era molto emancipata.
Ed è interessante che abbia deciso di rinunciare a tutti gli avanzamenti professionali e a tutto quel genere di cose affinché il suo cuore potesse essere libero. E ha scelto la libertà. E penso che, per Claire, la sua passione sia guarire e prendersi cura delle persone in questo modo e penso che lei sappia che troverà sempre un modo per farlo, non importa dove si trovi, ma arriva a un punto nella sua vita in cui ha bisogno di sentirsi libera emotivamente.”
Balfe è grata per l’opportunità che le è stata data di interpretare questo personaggio iconico. “Sai, penso che la passata stagione sia stata una grande stagione per interpretare Claire. Penso che gli autori e Diana le abbiano dato questo arco giovanile e questo bel viaggio. Non capita molto spesso di interpretare una trama grandiosa, ed è stato così divertente essere in grado di farlo, e mi sento molto grata di avere una così grande TV in questo momento e questi grandi ruoli per le donne
Perciò è stata davvero un’ottima stagione.”
Anche se la serie Outlander ha affrontato solo i primi quattro degli attuali otto libri della saga (si dice che la Gabaldon stia terminando il libro nove), Balfe aspetta con ansia le nuove sfide del futuro.
“Mi piacerebbe raccontare altre storie. Penso che come attore, fai questo lavoro per indossare molti abiti, e, per qualche ragione, siamo tutte persone che in qualche modo si sentono più a loro agio indossando la pelle degli altri per un momento nel tempo. Ma mi sento fortunata. Questo show mi ha dato tantissimo, e questo personaggio è stato un personaggio fantastico da interpretare.
“Ma, naturalmente, mi piacerebbe riuscire a provare qualcosa di diverso. Sarebbe bello provare qualcosa di più moderno, o qualcuno che abbia un DNA diverso da Claire. Penso solo per mettermi alla prova e vedere se posso fare qualcosa di completamente differente. Penso che tutti dobbiamo continuare a crescere e sforzarci, e naturalmente voglio farlo.”
(X)
martedì 29 maggio 2018
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