mercoledì 15 giugno 2016

Stephen Walters e il suo Angus

La star di Outlander parla della sua morte sanguinosa: Ho dovuto confortare Cait
 

**Attenzione: il post seguente contiene spoilers della puntata di Outlander andata in onda Sabato.
Procedere con cautela**

Stephen Walters di Outlander doveva aver pensato di essere in salvo. Dopo tutto, nella storia di Diana Gabaldon, su cu è basata la seconda serie, Rupert – non Angus – è destinatario di una fatale ferita di guerra.
Ma come hanno visto gli spettatori nell’episodio di sabato, Walters avvolge il suo plaid un’ultima volta quando Angus muore a causa di una emorragia interna non diagnosticata nell’ospedale da campo di Claire dopo aver aiutato Rupert ferito a tornare indietro verso la salvezza.
 “Ad essere onesto, dal momento che ci sono state tante differenze in primo luogo dal personaggio nel libro, la cosa non mi ha sorpreso.” Dice Walters a TVLineDato che Angus è definito “enorme” e “massiccio” nel libro il fatto di affidare proprio a me la parte di Angus in primo luogo per come Angus è dalla descrizione fisica nei libri, niente mi ha sorpreso” aggiunge l’attore.
In una recente chat abbiamo parlato con Walters di fare una (finta) battaglia a Prestopans, prevedendo il prossimo futuro di Rupert e sorprendentemente si è impegnato tra le riprese mentre giravano l’uscita cruenta di Angus. 


Quanto presto hai saputo quello che stava per succedere, che Angus sarebbe morto in questo modo?
In realtà l’ho scoperto leggendo il copione che mi era stato mandato e stavo in un certo senso “ok”. Allora mi fu spiegato, il retroscena sul personaggio di Willie, loro avevano intenzione di uccidere questo personaggio ma l’attore che lo impersona era sotto contratto e così doveva salvarsi per la seconda stagione e ho pensato che io mi sarei preso la pallottola. Ma queste cose succedono, l’ho detto prima, è l’ho presa come una cosa molto positiva; è uno show brillante. Stavamo tutti per morire a un certo punto e in qualche modo Angus ottiene la sua morte invece di morire genericamente in una battaglia, io non so cosa stavano pensando. Così penso che Ira Behr, lo sceneggiatore, mi abbia fatto davvero un favore scrivendo alcuni bei momenti nel mio episodio finale e dando al personaggio il suo proprio arco e in ultimo la sua propria fine.


Dimmi qualcosa circa la ripresa della scena della battaglia. Quanto ci è voluto?
Penso ci sia voluta una settimana piena o più, forse 10 giorni. È un tempo lungo. Ci sentivamo come se fossimo in un enorme padiglione accampati da una vita. È stato molto intenso, come puoi immaginare, si trattava di migliaia di comparse e migliaia di passaggi, queste cose richiedono tempo per essere fatte in modo corretto e per curare i dettagli, ma a guardare bene ne vale la pena.


E’ fisicamente così stancante come sembra?
È un luogo comune di ogni ripresa, stare in piedi qui e lì la maggior parte del tempo è la parte stancante. Quando stai correndo giù da una collina con la tua parte superiore al freddo gelido allora pensi che stai facendo qualcosa. È una specie di strana strada in realtà. Era stancante? Era faticoso come ogni altra lunga giornata. Penso che quando fai scene di combattimento e scene di battaglia molti attori ti diranno che si tratta di un’operazione divertente. Così io, personalmente, mi diverto molto.


Angus e Rupert erano una delle coppie più simpatiche , per così dire, nello show per il modo in cui si prendevano cura l’uno dell’altro. Come pensi che Rupert starà in conseguenza della morte di Angus, soprattutto perché Angus fondamentalmente gli ha salvato la vita portandolo in tempo da Claire?
Non lo so. Spero che sia devastato e spero che pianga tutta la notte tanto da addormentarsi, perché se è un vero amico lo farà, e io sono sicuro che sarà così. Ho parlato con Grant (O’Rourke) e mi stava raccontando che il resto della sua linea nell’episodio seguente tende ad essere come se fossero in lutto per la perdita di Angus e questa non è proprio la stessa cosa.


Sapere che Angus non sarebbe uscito vivo dalla puntata ha aiutato la tua rappresentazione di lui nell’episodio?
Si, perchè gli ha dato una chiara finalità e io mi sento abbastanza fortunato che il personaggio abbia una sua propria storia, una sua propria morte, un suo proprio compimento. È stato piuttosto giusto che fosse con il personaggio di Claire, dato che per la maggior parte del tempo che ero sullo schermo la pungolavo o la maltrattavo. E alla fine, lei è andata da lui e lui è andato da lei. È giusto che lui sia morto tra le sue braccia. È un bel rapporto, un rapporto ironico.


Tu e Grant siete responsabili di molti picchi comici nelle prime due serie. Hai mai improvvisato, o tutti i momenti scherzosi e divertenti erano sulla carta?
Per me, era una cosa retrospettiva, lo humor viene fuori dalle persone che lo osservano, è davvero un bel vantaggio, ma non si tratta di qualcosa nella quale mi addentro pensandoci prima. Mi piace pensare che sia una questione di chimica e che sembrano pensarlo anche i fan, così io lo prenderò. 


Non sei affatto depresso per il fatto che Angus non sarà nella battaglia di Culloden che è ciò a cui tende tutta la stagione?
Si (sorride). La mia unica lamentela per il personaggio è che se lui fosse stato a Culloden, sarebbe stato in prima linea. Non ci sono dubbi su questo. Sarebbe stato bene al fronte, sarebbe stato pure nella carica. È il modo in cui vanno le cose. Sarebbe certamente morto durante la battaglia, combattendo per il suo onore e per il suo popolo. Stessa fine ma battaglia diversa. 


Parlami della ripresa della scena della tua morte. L’hai fatta in un sacco di modi diversi?
Hanno lasciato la mia morte per il colpo finale. L’abbiamo fatta una volta, forse due. Per quanto riguarda girare la scena della morte, devo dire che tutto ciò che deve essere detto su Caitrona è già stato detto, ma anche in questa scena, io stavo guardando la performance di Cait....ed era pianto vero. Era commovente da vedere ed è stata una morte giusta. Una morte insanguinata.


Qual era l’umore durante le riprese? Stavi nel personaggio o scherzavi qua e là?
Vorrei avere la capacità di scherzare e di accenderla al momento. Questo è un dono speciale e un'abilità che non possiedo. Io devo restare nel mio piccolo box e bloccare le cose finché non è finito


Quindi è piuttosto pesante tra le riprese
Per me è così.


E' un modo piuttosto cruento di andarsene, soffocato nel proprio sangue. Quanto sangue finto hai dovuto tenere in bocca mentre giravate?
Un bel po’. Era una piccola quantità ogni volta e c’era molta pressione in questo modo. Siccome c’era molto sangue – ovviamente per il copione e il trucco ci volevano circa due ore – e dovevi morire una sola volta, e allora guardavi e andavi di nuovo. La pressione era alta, ma una pressione piacevole in un certo senso, perché ti forza a trovare il punto centrale e ad essere sull’attimo e spero di esserci riuscito. Ci sono due ore di cambiamenti prima di fare un altro tentativo, perché devi cambiarti il costume, pulirti la barba, toglierti tutto quel sangue dai capelli e anche pulire il pavimento del set. In questa scena della morte, tra le riprese io dovevo realmente confortare Cait perche piangeva veramente. È stato davvero commovente.


Immagino che per il resto del cast sia stato difficile dire addio a qualcuno con cui hanno lavorato per così tanto tempo
Si. Penso che sia per questo che mi ha commosso. Quando riesci a entrare nella tua teste nella tua parte più interna non tendi a pensare a cose al di fuori e ci ho pensato quando ho visto le reazioni. In un certo senso me ne rendevo effettivamente conto ed era chiaro.


Posso solo immaginare quanto tempo ci è voluto per togliere il sangue finto dalla tua barba
Molto. Penso di aver avuto macchie rosse sotto la barba per almeno le due settimane successive. Era come avere un lecca lecca rosso peloso

Traduzione di Iolanda

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