martedì 16 giugno 2015

Diana Gabaldon, Sam Heughan e il Jamie della S2

Si è detto molto sulla puntata della prigione di Wentoworth, ma come troveremo Jamie nella seconda stagione? Diana Gabaldon, attraverso le parole di Sam Heughan (Jamie Fraser) ci spiega alcune cose

Cari Sassenachs,
Beh, vedete, quando si descrive qualcosa di orribile, voi (voglio dire, parlando puramente da un punto di vista artistico) dovete tenere a mente due cose: i limiti e i dettagli.
Troppe parole, troppe forti emozioni, troppe cose da dire, possono mettere in ombra la chiarezza, e la chiarezza è ciò che deve esserci per avere il massimo impatto. Ciò che si deve fare, in qualità di scrittrice, è quello di tirarsi indietro, mantenere le distanze da ciò che si sta descrivendo, lasciare che ci sia molta libertà di movimento attorno ad esso.
Questo è il motivo per cui non sentiamo tutto quello che Jamie dice a Claire; la gran parte della sua attenzione è focalizzata su di lui e sulla palese disperazione e sofferenza che vive raccontando. Questo ci dà un punto emotivo di riferimento - vediamo cosa gli è stato fatto, ma c'è anche lo spazio sufficiente per cogliere l'enormità della cosa.
(Ho detto a Tobias che la cosa che ammiro di più in lui come attore è che capisce perfettamente il principio dei limiti. Incorpora tutto ciò che riguarda il personaggio in sè stesso, ma non lo mostra completamente - ne mostra solo dei piccoli scorci sul suo volto, come la luce di una candela su un muro.
Ma a quel punto si ha bisogno di un vivido dettaglio molto specifico, capace di trafiggere il cuore dei lettori con un chiodo bloccandoli nella scena. E una cosa che ho notato in tutti questi recenti discorsi sullo stupro (non qui, ma in generale) è che è spersonalizzato, si parla in modo molto generico e non la si vede come la violazione di un essere umano e della sua psiche, cosa che in realtà è. Si è sempre detto "Lo stupro è SEMPRE legato alla sensazione di potere, non al sesso", per esempio, con troppa poca descrizione di ciò che realmente accade.
Ci viene detto che le persone sono devastate da questo crimine; è chiaramente vero; l'abbiamo sentito da molte persone coraggiosissime che hanno raccontato le loro storie - e queste storie sono più potenti di una qualsiasi mobilitazione con milioni di persone che marciano per le strade con striscioni che dicono "No allo stupro".
Ma sto divagando.
Questo è ciò che il dettaglio dello sperma di Randall che cola dalle gambe di Jamie, associato al delicato riferimento alla perdita del controllo del suo sfintere mentre morirà, rende la repulsione di ciò che è accaduto ancora più forte e chiara. Ci blocchiamo e possiamo sentirlo.
Ho recentemente parlato con Sam Heughan sul come stia Jamie - mentalmente parlando - durante le prime fasi della seconda stagione. Non vi racconterò tutta la conversazione, ma è iniziata così:

'Conosci l'espressione, "si tiene dentro il dolore"? Jamie è a questo punto.
Wentworth è ancora sulla sua pelle. Sono passate poco più di un paio di settimane; guarisce velocemente, ma sente ancora gli effetti di quelle ore sul suo corpo. E' piuttosto abituato ad ignorare il dolore fisico e ad andare avanti con quello che deve essere fatto, ma questa cosa è insidiosa e degradante. La sua mano gli duole letteralmente tutto il tempo, a meno che non decida di bere molto (e talvolta lo fa, quando si trova in circostanze  per cui bere può aiutare - ma ha vissuto abbastanza per sapere che non può fare affidamento su questo ed è anche abbastanza testardo per voler combattere le sue battaglie senza quel tipo di supporto. Potrebbe versarsi un bicchiere di vino o di whisky, berne metà e poi allontanarlo). Non può avere qualcosa di semplice come un movimento intestinale senza un ricordo umiliante; è stato privato dell'intimità che aveva normalmente con il proprio corpo, e non può ancora permettersi si accettare l'intimità con Claire per creare un senso di integrità con se stesso.'

Siete in grado di vedere i dettagli narrativi? Certo che sì, come il capitano Randall potrebbe affermare. Non può fare qualcosa di semplice come andare in bagno senza provare umiliazione, impotenza e rabbia. Cosa che suona vera, ma non è una cosa che automaticamente ci si immagini possa provare un uomo che è stato violentato. E' il lavoro di uno scrittore - e di un attore - pensare più a fondo e trovare quei dettagli specifici che rendono l'esperienza totalmente chiara. Lo scrittore lo fa esplicitamente, nella pagina scritta - e l'attore lo fa internamente, ma i risultati sarannogli stessi.

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