giovedì 28 maggio 2015

Caitriona Balfe e uno sguardo dentro Outlander

Outlander di Starz, basato sui libri di Diana Gabaldon e adattato per la televisione da Ronald D. Moore, ha avuto la sua prima serie strappa-corsetti.  
Caitriona Balfe interpreta Claire Fraser, un'audace infermiera britannica della Seconda Guerra Mondiale che viene catapultata indietro nel tempo dalla sua vita nel 1945 alla terra aspra di Scozia di circa 200 anni prima. A complicare le cose, finisce per avere un marito in entrambe le epoche: Jamie (Sam Heughan) nel 18° secolo e Frank (Tobias Menzies) nel 20°.
E' solo la tipica storia d'avventura storica fantasy romance con un viaggio nel tempo. (manca qualcosa?)
Lisa Rosen ha incontrato, in un hotel di Hollywood, non molto tempo prima che tornasse in Scozia per girare la seconda stagione, la Balfe (il cui nome si pronuncia Katrina ed il cognome fa rima con Ralph) che chiacchiera amabilmente di prove e punti di forza del suo personaggio e di corsetti.

Anche nel 20° secolo, Claire sembra proiettata in avanti rispetto al suo tempo.
Lei non si sente di appartenere davvero al 1940 o al 1700, e questo è dovuto a Diana, che è un'incredibile forza della natura. Claire è stata allevata da uno zio, che era ateo e antropologo, e ha viaggiato per il mondo ed è sempre stato un personaggio senza tempo e senza luogo.
E forte
Questo è probabilmente il motivo per cui i libri hanno un così grande gruppo di fan, perché si vede questa donna che può davvero fare qualcosa e si butta in tutte queste situazioni folli. Una cosa con cui ho lottato un po', ma è mi piaciuto molto in lei, è la sua mancanza di autocommiserazione. Ha questo coraggio per cui non importa che tipo di trauma le capiti, lei si rialza e affronta il giorno dopo con lo stesso tipo di grinta e di determinazione. 
La sua forte sessualità è una parte grande della storia, e il modo in cui è rappresentata è sorprendentemente paritaria.
La cosa è questa: non è proprio per donne, ma non è neanche solo per uomini. Penso che sia questo ciò che è così scioccante per la maggior parte delle persone; siamo abituati a vedere scene di sesso scritto e diretto da e per gli uomini. E' bello interpretare qualcuno che non ha paura di essere ciò che è. Ha una tale capacità di vivere il momento e sentire tutto con ogni fibra del suo corpo, e che mostra non solo quando vede qualcuno soffrire, quella sensazione instintiva di guarire e aiutare, ma anche quando è in preda alla passione.
Quante volte ti hanno strappato il corsetto? 
Molto. E' il modo di fare le cose del 1743. E non è così facile come sembra. Ci sono molte manovre, e rimetterlo insieme e fare in modo che si strappi allo stesso modo può essere molto snervante e mette alla prova la mia pazienza.
Hai vissuto in più posti come Claire, nata e cresciuta in Irlanda, prima di uscire di casa per lavorare come modella.
Mi sono trasferita a Parigi per due anni, poi a Londra, poi a New York nel 2002. In questo periodo ho anche vissuto in Giappone, Italia, Germania - sono stata un po' una zingara. Ho sentito di avere molto comune con Claire. 
La prima stagione ha impegnato più di un anno per le riprese. Qual è la tua parte preferita?
Amo i giorni all'aperto. Se siamo fuori, anche se fa molto freddo, ci si sente trasportati. Non avevo mai considerato di poter fare una serie storica. Quando sei al corso di recitazione e pensi al tipo di ruoli che ti piacerebbe fare, sono sempre moderni piuttosto che storici o simili. Ma questo ti permette di trasportarti da sola in un posto diverso. Si sente la magia. 
Eppure mantieni ancora un rapporto lavorativo.
È per questo che la gente può ancora rapportarvisi. 
Non potevo credere che Claire avesse detto a Jamie la verità e che lui le abbia creduto. 
La gente credeva molto di più nella magia. Sono cresciuta in Irlanda, e c'erano tante cose in cui credavamo.
Deve essere stato un sollievo per lei. 
E' quella cosa quando ci si innamora di qualcuno, non puoi dare completamente te stessa oltre ogni limite se non si è completamente onesti. Penso che sia per questo che è stato così facile per lei prendere la decisione di rimanere. 
Tu e Sam avete una notevole chimica, che indica il livello di confidenza l'uno con l'alta - a meno che non vi stiate effettivamente frequentando e io me lo sono perso? 
Noi non usciamo insieme. [Ride.] Quando sono entrata a fare il test con lui, era una di quelle mattine - ero in ritardo, c'era tanto traffico, era una grande occasione, non era quello il momento di essere in ritardo. Sono arrivata tutta sudata. Sam è questo punto calmo, sempre, e lui è stato così dolce e rassicurante. Due dei miei migliori amici vivono in Scozia, e abbiamo parlato di dove sono stata e da dove viene lui, e ci siamo messi subito a chiacchierare insieme.

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