mercoledì 29 ottobre 2014

Mastro Raymond

Si avvicina Halloween e anche gli estratti devono adeguarsi al tema e parlando di Outlander, il personaggio misterioso che forse si avvicina di più a rendere una perfetta idea di questa atmosfera è Mastro Raymond.
Oltre al prologo (che potete leggere qui) Diana ci propone un estratto in cui lui è il protagonista...

E' accaduto per la prima volta nell'anno in cui Jochi mangiò una lumaca. Mi avvicinavo all'essere un Uomo, avendo visto undici inverni. Il mio pene si alzava da solo, soprattutto di notte, ma non aveva ancora peli intorno. Jochi era a metà strada verso il suo secondo anno, uno dei figli di mia madre, e il suo si alzava solo quando lei lo accarezzava per farlo calmare o addormentare. Il suo aveva esattamente la stessa lunghezza del mio dito mignolo quando si alzava. Il mio era lungo quanto il mio dito medio, più una parte del pollice.
Stavamo per raggiungere la valle, a quel tempo, passando attraverso Summer Place sulle colline. In anticipo rispetto al solito, perché le piogge primaverili erano arrivate presto e spesso, e la Grande Palude accanto alla quale vivevamo in inverno era improvvisamente diventata molto più grande e molto più paludosa. Ubert si svegliò nel suo giaciglio una mattina con il sedere bagnato e prima del mattino successivo, le nostre cose furono imballate, i rifugi furono abbattuti, e noi eravamo in cammino. Ubert era il capo. Il capo in vita, intendo. Quelli morti erano Obald, Francus, Teo e Spardin. La maggior parte delle famiglie non ne aveva avuti così tanti, ma eravamo fortunati, e volevamo continuare così.
Io? Il mio nome era Er. Qualcosa al limite tra un'esitazione e una scusa. Al massimo, un'intuizione improvvisa per la quale nessuno vuole interrompere una conversazione.

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