lunedì 30 luglio 2012

Estratto WimoHB: Dove il Duca di Pardloe trova pane per i suoi denti...

"Io...non...lo farei.." La sua voce si affievolì, I'uomo vacillò ed io avvicinai il mio viso alla finestra ormai priva di movimento. 
Il Duca era nel bel mezzo della strada, i pugni premuti sullo stomaco mentre si sforzava di respirare. Le sue labbra erano blu.
"Mettimi giù ed apri questa dannata porta, adesso!" urlai attraverso il vetro ad uno degli uomini, che stava guardando oltre la sua spalla con sguardo preoccupato.
Lo fecero, emersi dal seggio in un'esplosione di gonne, e ne approfittai per infilare uno spillo tra le stoffe. Avrei potuto averne bisogno.
"Dannazione, sedetevi!" dissi, raggiungendo Pardloe.
Scosse la testa ma mi permise di condurlo nel seggio, dove lo obbligai a sedersi, con un senso di soddisfazione mitigato solo dalla possibilità che stesse per morire.
Il mio primo pensiero, che avesse avuto un infarto, era scomparso appena l'avevo sentito respirare, o almeno tentare di farlo.
Il rantolo tipico di qualcuno nel bel mezzo di un attacco d'asma era inconfondibile, ma gli presi il polso e controllai comunque il battito cardiaco. Martellante ma stabile e, sebbene stesse sudando, si trattava della normale traspirazione causata dal caldo piuttosto che di quella improvvisa e appiccicosa che spesso accompagnava un infarto del miocardio. Toccai le sue mani, ancora raccolte sullo stomaco. "Avete dolore qui?"
Scosse la testa, tossì forte ed allontanò i pugni. "ho bisogno di una pillola..." tentò di dire e io notai la piccola tasca nel panciotto che tentava di raggiungere. Con due dita estrassi una piccola scatola smaltata che conteneva una piccola fiala chiusa.
"Cosa… - non vi preoccupate". Rimossi il tappo, annusai e scattai indietro appena i fumi dell'ammoniaca raggiunsero le mie narici.

"No", dissi definitivamente, rimettendo il tappo e riponendo la fiala nella mia tasca. "Questo non aiuterà, stringete le labbra ed espirate."
I suoi occhi sporsero leggermente, ma lo fece; potevo sentire il leggero movimento d'aria sulla mia faccia, anch'essa sudata. "Bene, adesso rilassatevi, non respirate affannosamente, lasciate che l'aria entri. Espirate quando arriviamo a quattro. Uno...due...tre...quattro. Inspirate quando siamo a due, stesso ritmo...si. 
Espirate contando fino a quattro...lasciatela entrare contando fino a due...si, bene. Adesso non preoccupatevi; non state per soffocare, potreste farlo tutto il giorno".
Sorrisi incoraggiante e lui riuscì ad annuire. Mi misi in piedi e guardai attorno; eravamo nella via [] e [] era ad un solo quartiere di distanza. "Tu" dissi ad uno degli uomini, "corri a prendere del caffé forte per il Duca. Pagherà lui." aggiunsi con un cenno della mano nella sua direzione.


Traduzione amatoriale e non ufficiale, fatta senza scopo di lucro


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