venerdì 27 luglio 2012

VI° Estratto da Written In My Own Heart's Blood

"Tu non stupri la gente molto spesso, vero?", disse lei bruscamente, uscendo dai jeans sporchi di fango. "Che fretta hai?" Si chinò e raccolse i pesanti pantaloni in denim, scosse le gambe e si voltò come se volesse appoggiarle sulla scrivania. Poi tornò indietro di scatto, stringendo i jeans per le caviglie e li sbattè con tutta la forza che aveva sulla testa di lui.
Il  pesante
panno con la cerniera e i bottoni in ottone lo colpì in pieno viso e barcollò all'indietro con un grugnito sorpreso, stringendo i jeans. Lei li lasciò andare immediatamente, saltò sulla scrivania e si lanciò su di lui, sulla spalla.
Caddero insieme con uno schianto tale da scuotere il pavimento in legno, ma cadde sopra di lui e si arrampicò verso l'alto, dandogli una ginocchiata nella pancia, poi lo afferrò per le orecchie e gli batté la testa sul pavimento più forte che poteva. Lui emise un grido di dolore cercando i suoi polsi così lei lasciò subito andare le orecchie, si sporse all'indietro e lo afferrò per il cavallo.
Se fosse stata capace di avere una presa decente sui coglioni attraverso il leggero tessuto, glieli avrebbe fatti fuori.
In quel momento riuscì unicamente a dargli una strizzata, abbastanza forte però da farlo gemere ed agitare, al punto che lei stessa quasi perse l'equilibrio.

 Traduzione amatoriale e quindi non ufficiale, fatta senza scopo di lucro

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