“Mr. Fraser era un giacobita – sai cosa vuol dire?” Fanny fece un cenno con la testa incerta.
“I Giacobiti erano sostenitori di Giacomo Stuart, e combatterono contro il re d’Inghilterra,” spiegai. “Persero la guerra.” Un vuoto si aprì tra le mie costole mentre parlavo. Così poche parole per una tale distruzione di così tante vite.
“Mr. Fraser andò in prigione in seguito; non poteva prendersi cura di William. Lord John era un suo amico, e allevò William come suo figlio, perché nessuno dei due pensava che Mr. Fraser sarebbe mai stato rilasciato, e Lord John pensava di non avrebbe mai avuto figli suoi.” Colsi l’eco distante del consiglio di Frank, come il sussurro di un ragno dietro un camino vuoto: _Sempre aderenti alla realtà, per quanto possibile_...
“Lord John fu ferito?” chiese Fanny. “In guerra?”
“Ferito – oh, perché non poteva avere bambini, intendi? Non lo so – fu certamente ferito, comunque.” Avevo visto le sue ferite. Mi schiarii la gola. “Lascia che ti dica una cosa, Fanny. Su di me.”
I suoi occhi si allargarono per la curiosità. Erano di un dolce grigio tortora, diventati quasi neri mentre le sue pupille si allargavano nelle ombre della cucina.
“Anche io ho combattuto in una guerra,” dissi. “Non nella stessa guerra; un’altra, in un paese diverso – prima che incontrassi sia Mr. Fraser che Lord John. Ero una… guaritrice; mi sono presa cura di uomini feriti e ho passato molto tempo tra i soldati, e in posti brutti.” Presi un respiro, frammenti di quei tempi e luoghi che ritornavano. Sapevo che i ricordi dovevano apparire sulla mia faccia, e li lasciai.
“Ho visto cose molto brute,” dissi semplicemente. “So che anche tu le hai viste.”
Il suo mento tremò leggermente e distolse lo sguardo, la sua bocca dolce che si stringeva. Allungai un braccio lentamente e le toccai la spalla.
“Puoi dirmi qualsiasi cosa,” dissi, con una leggera enfasi su ‘qualsiasi’. “Non devi dire a me – o a Mr. Fraser – niente che tu non voglia. Ma se ci sono cose di cui vuoi parlare – tua sorella, forse, o qualcos’altro - puoi farlo. Chiunque in famiglia – io, Mr. Fraser, Brianna o Mr. MacKenzie… puoi dire a ognuno di noi tutto quello di cui hai bisogno. Non saremo scioccati -” In effetti, probabilmente lo saremmo stati _ pensai_ ma non importava_ “e forse potremo aiutarti, se fossi preoccupata per qualcosa. Ma - ”
Alzò lo sguardo a questo, subito in allerta, preoccupandomi un poco. Questa bambina aveva fatto molta esperienza nel notare e interpretare i toni della voce, probabilmente per una questione di sopravvivenza.
“Ma,” Ripetei fermamente, “non tutti quelli che vivono al Ridge hanno fatto simili esperienze, e molti di loro non hanno mai incontrato qualcuno che le abbia fatte. La maggior parte di loro ha vissuto in piccoli villaggi in Scozia, molti di loro non sono istruiti. Potrebbero_ essere scandalizzati forse, se raccontassi loro molto su… dove vivevi. Tu e tua sorella -”
“Non hanno mai incontrato delle prostitute?” disse, e sbatté gli occhi. “Penso che alcuni degli uomini devono averlo fatto.”
“Senza dubbio hai ragione,” dissi, dissi provando a mantenere la presa sulla conversazione. “Ma sono le donne che parlano.”
Annuì solennemente, potevo vedere che le veniva un pensiero; distolse lo sguardo per un istante, sbatté le palpebre, poi mi guardò di nuovo, uno sguardo pensieroso nei suoi occhi.
“Cosa?” dissi.
“La madre di Mrs. MacDonald dice che siete una strega,” rispose. “Mrs. MacDonald ha provato a fermarla quando ha visto che stavo ascoltando, ma la vecchia non smette mai di parlare, eccetto quando mangia.”
Avevo incontrato la madre di Janet MacDonald, Nonnina Campbell, una volta o due, e non fui eccessivamente sorpresa di sentirlo.
“Suppongo che non sia l’unica,” dissi, un po’ seccamente. “Ma sto suggerendo che forse dovresti fare attenzione a quello che dici alle persone al di fuori della famiglia sulla tua vita a Philadelphia.”
Annuì, accettando ciò che avevo detto.
“Non importa che Nonnina Campbell dica che voi siete una strega,” disse pensierosa. “Perché Mr. MacDonald ha paura di Mr. Fraser. Ha provato a far smettere Nonnina di parlare di voi” aggiunse, e alzò le spalle. “Comunque, nessuno ha paura di me.”
_Dai loro tempo, bambina_ Pensai, guardandola.
lunedì 22 aprile 2019
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