martedì 21 agosto 2018

Sam Heughan per The Rake


Sam Heughan è un attore, un idolo, un filantropo e un maratoneta. The Rake è convinto.
Il nome collettivo dei fan di Sam Heughan è Heughligans, si contano in decine di migliaia e sono la testimonianza del suo successo: come attore, filantropo e, come sarete forse d’accordo, tipo piuttosto in gamba. Questo affetto è diretto verso uno dei personaggi di Heughan in particolare: Jamie Fraser, un soldato e protagonista principale della serie cult televisiva Outlander. Basato sui libri di Diana Gabaldon, lo show sui viaggi nel tempo è ambientato principalmente in Scozia, ma gode della maggior parte del suo successo fuori dal Regno Unito – dall’America al Chile, dall’Australia al Giappone – nonostante lo stesso Heughan provenga dalla Caledonia.
Sebbene sia stato completamente circondato da questo mondo per quattro stagioni, Heughan quest’anno si avventurerà in più ruoli diversi, incluso un agente segreto nella satira ricca di azione di Bond The Spy Who Dumped Me. Lui interpreta Sebastian, un agente segreto che aiuta le co-protagoniste Mila Kunis e Kate McKinnon nel loro viaggio forzato in giro per l’Europa, e che conduce una vita diversa da Jamie.
Lontano dal set, Heughan mantiene un programma abbastanza impegnativo: porta avanti un’iniziativa benefica chiamata My Peak Challenge, che incoraggia le persone a migliorarsi fisicamente e mentalmente mentre raccoglie fondi per Bloodwise e Marie Curie; partecipa a maratone in giro per il mondo per raccogliere fondi per altre iniziative benefiche; e, opportunamente, sta sviluppando la sua etichetta di whisky, che deriva dal godersi “un goccetto di tanto in tanto.”

In che modo l’essere cresciuto in Scozia ha caratterizzato la tua carriera?
Sono nato e cresciuto nella Scozia rurale, nel sudovest, e penso di essere stato molto fortunato a vivere in campagna; essendo solo ma stando all’aria aperta, c’è molta libertà di espressione e creatività – puoi usare molto la tua immaginazione. Mi sono spostato a Edimburgo quando avevo 12 anni, e per me quello è stato un ottimo momento per spostarmi perché stavo diventando più grande e lì ho cominciato ad andare a teatro, e quello è stato certamente il motivo per cui mi sono innamorato della recitazione. Ma penso che la Scozia sia senz’altro una grande parte di ciò che sono, e nello show mi dà un’identità riconoscibile.
Quando hai capito che potevi guadagnarti da vivere con la recitazione?
Non penso di averlo ancora fatto. Se sei un attore saltuario, o uno che fa qualcosa nel mondo artistico, sei buono solo quanto il tuo ultimo lavoro. C’è sempre il timore che qualcosa stia per crollare. Le cose vanno davvero bene, e sono state molto buone per me ultimamente, ma immagino che bisogna sempre guardarsi alle spalle. Non è una cattiva cosa, sei solo pronto per qualsiasi cambiamento.
Com’è essere parte di qualcosa che ha un così grande seguito?
Abbiamo dei fan unici, penso. Diana ha scritto questi libri 20 anni fa, o di più ora, perciò abbiamo trovato le persone che erano fan dei libri, ma poi abbiamo creato anche nuovi fan che non avevano sentito parlare dei libri, che avevano visto solo lo show attraverso Amazon o altro. Ma sono molto di supporto, entusiasti e aperti, qualche volta più di altri gruppi di fan, penso. Hanno una vera padronanza dei personaggi, probabilmente perché hanno letto i libri, quasi come Il Signore degli Anelli o Il Trono di Spade. La gente ama questi personaggi.
In che modo ti sei preparato a interpretare un personaggio verso cui la gente è già emotivamente coinvolta?
Quando diventi una persona della vita reale o qualcuno da un libro, in effetti è una specie di dono perché puoi studiarli, ma c’è anche quella pressione per farlo bene, perché non vuoi turbare o deludere le persone. Penso che siamo stati un poco ingenui nel non renderci conto di quanto fossero grandi i libri e di quanto i fan fossero coinvolti quando abbiamo cominciato. Quando ho fatto la prima audizione, mi sono sentito come se conoscessi il personaggio, come se sapessi chi è questo tipo. È una vera fortuna che ci siano molte similitudini con chi è e con quel mondo. Amo la Scozia ed è una grande parte di ciò che sono, ma è anche una grande parte di ciò che è Jamie.
Come sei passato da Outlander a The Spy Who Dumped Me, che sono molto differenti?
Prima di tutto, il mondo della commedia era qualcosa di cui non avevo idea. Ma quando ho letto lo script, ho riso forte, e ho pensato che fosse raro leggere un copione di una commedia che sia effettivamente divertente. Penso che molte delle commedie fatte oggi siano grandi pagliacciate e con effetti visivi. Ma ho sentito che questa era arguta e i dialoghi erano buoni. Lavorare con Mila Kunis e Kate McKinnon, che sono le migliori, era una grande opportunità. Il primo giorno è stato davvero pauroso, perché sono così abituato a lavorare nel dramma, dove, letteralmente se dici una parola leggermente male ti viene fatto notare e devi essere sicuro di seguire il copione alla lettera. E Mila Kunis è proprio una che improvvisa e cambia argomento e lo stesso è per Kate, a ogni ripresa. E tu pensi, Come si arriva anche a questo? Non so come funziona, ma loro mi hanno fatto sentire molto a mio agio ed è stata una grande esperienza.
Avendo fatto ora sia il dramma che la commedia, a cosa pensi di dedicarti in futuro?
Sto per fare due film quest’estate, sono entrambi leggermente diversi. Penso di voler fare più variazioni possibile. Voglio provare cose diverse. Come attore, non ho mai voluto fare sempre lo stesso lavoro, non voglio un lavoro dalle 9 alle 5, non voglio fare la stessa cosa. Voglio tentare e mettermi alla prova.
Quali lavori hai svolto oltre alla recitazione?
Li ho fatti tutti. Ho vissuto e lavorato a Londra per 12 anni come attore saltuario. Ho consegnato panini in bicicletta per tutta Londra durante l’inverno, una cosa terribile. Ho lavorato in tutti i bar e ristoranti. Stavamo facendo i BAFTA l’altra sera al Southbank Centre, e io ho lavorato lì come barman qualche anno fa, perciò è stato bello essere dall’altra parte. Non voglio nominare l’attore, ma mi ricordo che stavo lavorando per un evento per la settimana della moda, e un attore che conosco, che potrei considerare un amico – il mio lavoro consisteva nel tenere le bevande della gente mentre loro andavano a fumare - e lui non si accorse di me e venne e mi diede la sua bevanda e io stavo in piedi lì facendo, ‘Oh mio Dio, sto qui in piedi reggendo la sua bevanda, mi sento un tale idiota’. Ma sì, sono stato un lavoratore temporaneo, ho lavorato da Harrods nel reparto profumi. Ero uno di quei ragazzi…
Che altro hai in cantiere?
Sto per realizzare un progetto quest’estate. Penso di poter dire che si tratta di una cosa d’azione, forse basata su un fumetto. E sarà molto divertente.
(X)

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