martedì 3 luglio 2018

Intervista a Caitriona Balfe


Caitriona Balfe parla con Shauna O’Haloran della vita in Outlander, dei programmi per il matrimonio e del perché le donne ne hanno abbastanza del comportamento di merda di Hollywood (sue parole non nostre).
Un paio di Levi’s 501 slavati, converse basse bianche e una T-shirt bianca sono tutto ciò di cui Caitriona Balfe ha bisogno per fare un salto a nord di Londra per un giorno di riprese, e ho ancora un commento della troupe di quanto sia bella nella vita reale. È una cosa a cui non mi piace mai arrivare nelle interviste – siamo qui per scoprire la persona dopo tutto – ma credo che non menzionarlo sarebbe un peccato, perché è davvero splendida anche quando non è al lavoro.

Super Modella d’Irlanda
Naturalmente non è una sorpresa. La nativa di Monaghan una volta era una delle modelle da passerella più ricercate al mondo, scoperta da Ford Models a Dublino. A 18 anni, apriva e chiudeva sfilate a Parigi per Chanel, Moschino, Givenchy e Louis Vuitton, per citarne alcuni.
E questa modesta rivista è solo una delle tante di cui ha onorato la copertina – con Vogue, Harper’s Bazaar ed Elle magazines che, nel corso degli anni, hanno avuto come protagonista Caitriona. Perciò nessuna meraviglia se letteralmente non c’è stata nessuna brutta fotografia nella revisione del fotografo.

I tempi di Outlander
Oggi comunque, Caitriona Balfe è meglio conosciuta in tutto il mondo come Claire Beauchamp Randall – l’infermiera degli anni ‘40 viaggiatrice nel tempo di Outlander che si innamora di un galante guerriero delle Highlands di nome Jamie Fraser, interpretato dalla sua costar Sam Heughan.
 “È stato uno viaggio così agitato!” Mi dice quando ci sediamo per l’intervista. È rientrata dalle riprese in Scozia per la quarta stagione e sappiamo già che le stagioni cinque e sei sono in corso, perciò Claire sarà parte della vita di Caitriona per il tempo a venire. “Sono stata selezionata tardi nel programma. Ho avuto la parte l’11 settembre ed ero in Scozia (per le misure e per le riprese) il 15 settembre 2013. Credo di averlo saputo due giorni prima che lo annunciassero!” dice del vorticoso ingresso in Outlander.
Lo show, ora alla quarta serie, si basa su una serie di racconti di Diana Gabaldon e dire che ha un mega fandom è una minimizzazione. Avendo cominciato a recitare dopo la sua carriera di modella, Outlander è stato il primo ruolo importante di Caitriona e l’ha portata nella stratosfera con oltre cinque milioni di spettatori a episodio. Com’è, mi chiedo?
Comunque, non c’è voluto molto per Caitriona per capire quale scopo stesse acquisendo il suo nuovo ruolo. “Dopo che avevamo girato quattro episodi io a Sam siamo stati portati a LA e abbiamo partecipato a un evento per i fan. Nessuno aveva visto niente e c’erano oltre duemila persone a questo evento… che non avevano visto un minuto di riprese. Siamo saliti sul palco e tutti stavano urlando!”
Il nucleo principale di fan è rimasto con loro mentre le stagioni andavano avanti e Outlander ha vinto molti premi. Anche Caitriona è stata ampiamente apprezzata con più di 20 nomination e una presentazione del premio come miglior attrice da istituzioni come People’s Choice Awards, Golden Globes, Saturn Awards, IFTA BAFTA.

Cait & Sam, chiunque?
Uno dei punti notevoli della serie è la vivace dinamica sullo schermo tra lei e Heughan durante le loro numerose scene sensuali insieme. Così tanto che la gente per molto tempo ha avuto difficoltà a credere che non fossero una coppia nella vita reale. Non importava quanto gli attori insistessero.
“È bello che le persone vedano qualcosa in questo, ma sai, siamo sempre stati solo amici. E io ho detto questo dall’inizio ma le persone non vogliono ascoltarlo!” Ciò nonostante, deve essere difficile dopo quattro stagioni di riprese di scene sexy con qualcuno non farsi coinvolgere in una storia romantica di qualche genere. “Andammo a fare una passeggiata,” spiega Caitriona su come la questione è stata sistemata all’inizio.
“Entrambi siamo dovuti andare a Londra giusto prima di cominciare le riprese, io stavo facendo la mia seconda permanente della settimana e lui si stava tingendo i capelli, probabilmente per la quindicesima volta quel mese, e ci incontrammo a Kensington e facemmo una lunga passeggiata nel parco. Io ero lì con la mia permanente a barboncino e lui con una terribile versione rossa dei suoi capelli ed eravamo tipo, ‘Tu sai cosa, chissà cosa sarà ma noi ci saremo insieme e dobbiamo spalleggiarci l’uno con l’altro’. E da quel momento lo abbiamo sempre fatto.”
Un dolce momento che ha portato a un’amicizia duratura e probabilmente è stato la chiave del successo di Outlander. “Negli spettacoli che hanno avuto successo, penso, si vede sempre che restano uniti. Penso che, nel momento in cui lasci che l’ego o l’orgoglio o tutto quel genere di cose si mettano in mezzo, davvero che cose si inaspriscono,” dice onestamente.

Caitrona su #MeToo
Va detto, non c’è ego in Caitriona Balfe e come il suo personaggio principale nello show, è facile immaginare che lei regoli il tono di tutti quelli coinvolti. L’ambiente del set, lei dice è di aiuto e unito, anche se è dolorosamente consapevole che non tutti gli show di punta e i set di Hollywood sono così fortunati.
“Il nostro lavoro è davvero duro e noi ci troviamo in condizioni difficili, come quando sei all’esterno sotto la pioggia battente o la neve di traverso, che può succedere! Avere persone che possono essere di supporto l’una per l’altra e prendersi cura l’uno dell’altro, fa un’enorme differenza.
“Conosco qualcuno che lavorava in uno show come protagonista maschile e lui e la protagonista femminile non parlavano mai, letteralmente non parlavano l’uno con l’altra a meno che non fossero in scena. Non riesco a immaginare di volermi trovare in una situazione come questa, non riesco a immaginare di svegliarmi la mattina e sentire di dover andare a lavorare con qualcuno che neanche parlerà con me. È orribile."
Ma le storie sono diffuse, anche prima che #MeToo esplodesse, celebrità e cattivo comportamento sul set sembravano andare di pari passo. E questo alimenta tabloid volgari. E le donne, notoriamente, sembrano ottenere la parte peggiore dell’accordo in fatto di rispetto degli standard dei salari.
“Penso che tutti si stiano rendendo finalmente conto del fatto che non possono passarla liscia con queste cose,” interviene Caitriona. “Ovviamente sono arrivata a questo punto della mia vita un po’ tardi perciò mi sono sentita sempre a mio agio nel difendermi o nel far sentire la mia voce, ma possono esserci dei doppi standard. Ma non penso, voglio sottolinearlo, non sia sempre l’uomo che costringe a questo. Abbiamo avuto registi uomini o produttori uomini, che sono molto più sensibili e di aiuto di quanto a volte possono esserlo le donne. Non penso necessariamente che ci sia una linea di demarcazione tra i sessi; non sono tutte le donne che supportano le donne perché non è quella la mia esperienza. Penso che riguardi realmente le persone.”
E fa molto più male, quando è una donna a non essere di supporto? “Sì, penso che ti aspetti di meglio. E penso che qualche volta credono che perché sono donne non pensano di essere discriminatorie, ma se quello che stai chiedendo è completamente fuori luogo…”
Nel mondo gerarchico della moda e dello spettacolo, le persone che cominciano la carriera dal basso sono più vulnerabili rispetto agli abusi. Caitriona fa notare che lo ha vissuto in particolare da giovane modella e la sua prima carriera le ha lasciato qualche ferita da rimarginare.
“Ricordo uno dei miei primi servizi fotografici a Dublino. Ero così giovane e ricordo di essere tornato da lì e mia sorella fece “dove sei stata tutto il giorno?” Ero stata spedita con uno strano fotografo che era anziano, che non aveva nessuna conoscenza di dove stavo andando, che cosa ci si aspettava, solo come essere buttata in pasto ai lupi a 18 anni.”

Gli anni da modella
È stato a quell’età che ha cominciato anche a viaggiare per la prima volta, a Parigi e a Milano, e con una struttura di supporto minima o nulla. “È incredibile quando mi guardo indietro a come mi sono fatta strada in tutto questo perché sei letteralmente lasciata a te stessa, girovagando tra città straniere di cui non conosci la lingua. Ci si aspetta che ti arrangi da sola. Era come il selvaggio west ed eri fortunata ad avere un lavoro. C’era una vera disparità di forze – si supponeva che l’agenzia ti proteggesse davvero, ma era quasi come se tu avessi bisogno di compiacerli per ottenere il lavoro. Penso che sia questo il motivo per cui molte ragazze che sono passate attraverso questa esperienza sono resistenti come chiodi,” aggiunge, riferendosi anche a sé stessa, anche se quella tenacia non è arrivata senza costi.
"Quando ho lasciato il mondo della moda, mi sono spostata a LA e sono molto grata di essermi potuta prendere un anno… la maggior parte di quello è servito per smantellare molti problemi mentali che avevo preso dalla moda perché la tua fiducia e la tua autostima sono nella toilette dopo che sei stato in questo settore per molto tempo. La maggior parte delle modelle che conosco hanno un’autostima terribile che è la cosa più folle.”
Per fortuna, sia nella moda che nella recitazione, le aziende stanno cambiando. Come qualcuno che è nei piani alti di Hollywood ed è stato in compagnia di tipi come Weinstein e altri, Caitriona ha sperimentato di prima mano lo stare con le persone al centro della tempesta #MeToo.
“Molti dei nomi che sono venuti fuori, è strano perché tu pensi ‘Oh sì, non è sorprendente’. Con qualcun come Morgan Freeman; sono cresciuta guardandolo in tv e lui è quella voce che calma tutti. Ma avevo sentito voci in precedenza. Nessuno è al di sopra della legge e quello che spero è che tutte queste cose vadano a processo perché penso che la cosa peggiore sia trovarsi in quelle situazioni in cui è come una mentalità collettiva e cominciamo a essere giudici, giurie e esecutori sul social media perché non è mai questo il modo giusto di fare le cose. 
“Ma penso che ci sia stato un vero cambiamento e penso che la gente tollererà più questi pessimi comportamenti. E non dovrebbero.” L’unica cosa che l’alto profilo e l’influenza offrono alle persone è la capacità di accendere una luce su situazioni che meritano maggiore attenzione.

Una buona causa
È qualcosa a cui Caitriona è molto attenta e dal momento che i suoi fan di Outlander le hanno sempre chiesto ‘chi possiamo supportare a nome tuo’ lei si è data da fare per trovare una associazione benefica per la quale potesse fase da ambasciatrice. Di conseguenza, ora è sostenitrice di World Child Cancer e ha viaggiato in Ghana l’anno scorso per visitare due ospedali in cui opera l’associazione.
“È umiliante quando vedi il differente tipo di cure che puoi avere se qualcosa va storto nella tua vita solo a causa di dove sei nato,” dice dell’esperienza ma è ugualmente pronta a minimizzare il suo ruolo di sostenitrice rispetto a quello che delle persone che lavorano sul campo, nonostante usi il suo tempo e il profilo per aumentare la conoscenza e i fondi per l’associazione.
“Sono molto grata di poterlo fare, le persone in trincea sono persone che fanno il lavoro giorno per giorno e davvero ammirevole perché non ottengono molti riconoscimenti per esso.”
Controllate il profilo Twitter di Caitriona e vedrete quanto sia appassionata di questo, oltre a essere sostenitrice di altri temi: era portavoce di Repeal (Abrogazione dell’ottavo emendamento della costituzione irlandese per legalizzare l’aborto), supporta scelte di moda etiche e promuove uno stile di vita libero da carne e latticini.
“Credo che non importi quello che fai, dovresti essere un cittadino responsabile nel mondo,” dice, “penso che molti dei miei social media promuovano temi in cui credo e cause in cui credo. Riguardo alla mia vita privata, francamente non sono interessante perciò non faccio selfie, il mio compagno è molto discreto e non è sui social media e non vuole esserci così non si dice niente di lui. Dunque, questo è come sono naturalmente!”

Un affare personale
È chiaro mentre la conversazione va avanti quanto Caitriona sia con i piedi per terra. È fieramente orgogliosa del suo essere irlandese e lo utilizza come apertura di una conversazione in tutto il mondo (Suscitiamo benevolenza – alla gente piacciamo sinceramente!) e mentre si lamenta di quanto il suo nome venga “massacrato” le manca l’unità di accesso dati che ha abbandonato per comodità qualche anno fa. “Sono devastata al riguardo!" Dice, prima di confessare anche che la tecnologia gioca un certo ruolo in questa scomparsa.
 “Ai primi tempi dei computer sono sapevo come accenderla! Ho imparato appena un paio di mesi fa, tipo ohh! C’è un bottone qui. Perciò potrei riavere indietro la mia unità di accesso dati” E non ha escluso un imminente matrimonio in Irlanda – l’attrice si è recentemente fidanzata con il molto privato produttore musicale Tony McGill, ma i piani per le nozze sono stati ancora decisi. Vorrà tornare in Irlanda per fare il grande passo?
“Se ci metti su una lampada solare, sì mi piacerebbe!” ride. I piani del matrimonio non sono una sua cosa tuttavia, e non guadagnano chiacchiere futili o liste dei desideri. “Mi piacerebbe avere tutti i miei amici e la famiglia e fare una grande festa,” quando si presenta poco entusiasta sulla programmazione della sua giornata perfetta. “Penso che l’aspetto organizzativo sia più di un lavoro!”
E anche trovare tempo che si adatti ai loro orari si sta rivelando impegnativo, con Caitriona pronta per girare un film a LA con Matt Demon e Christian Bale. È un film biografico del meccanico e pilota Ken Miles (Bale) e della competizione tra Ford e Ferrari negli anni ’60. “Interpreto la moglie di Christian Bale e James Mangold (Quando l’amore brucia l’anima, Logan, Wolwerine) è il regista. È ambientato negli anni ’60, è tutto su Le Mans, la competizione di 24 ore, perciò ci sono molte macchine veloci, uomini bollenti e io!” Ride.
“Sto guardando un sacco di documentari su Le Mans che è davvero magnifica.” E questa è Caitriona: apparentemente del tutto impassibile alla prospettiva di lavorare con alcuni degli attori e registi più famosi di Hollywood e tuttavia, impegnata nelle ricerche in modo da essere preparata per quel momento. Oh, e divertendosi deliberatamente anche. Con molti progetti in cantiere, quella domanda aumenterà, ma di una cosa posso essere sicura: per sé stessa, Caitriona Balfe sarà sempre autentica.

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