domenica 10 settembre 2017

Tobias Menzies su Black Jack e Frank

La star di Outlander Tobias Menzies sullo scontro con Jamie a Culloden, Frank e Claire e altro.

Per i fan di Tobias Menzies - che siano del Team Black Jack Randall o del Team Frank Randall entrambi appariranno nel primo episodio quando la stagione tre di Outlander debutterà domenica sera - sarà un momento atteso da molto tempo.

È interessante notare che di nuovo in azione in Francia nella stagione 2, Claire (Caitriona Balfe) ha dato a Black Jack la data della sua morte. Lui non sa che per lei questo è un fatto storico, non una premonizione, perciò quanto seriamente ci ha creduto quando si trova sul campo di battaglia?
“Non sono del tutto sicuro,” ammette Menzies a Parade.com in questa intervista esclusiva. “Forse un misto. È dentro e fuori in termini di quanto creda a Claire. Vorrei dire che è accettabile che ci sia qualcosa di strano andando avanti. Nel modo in cui lo abbiamo fatto, è possibile vedere la sua reazione quando viene accoltellato da Jamie. È una sorpresa. Perciò penso che la sua naturale presunzione lo convinca e prevalga sulla parte più attenta di lui.”
Come per Frank, lui e Claire si trasferiscono a Boston e cercano di sistemare la loro vita negli USA, ma anche provando a far andare la loro relazione nonostante il fatto che Claire sia incinta del figlio di un altro uomo.
“Questo porta a due fasi differenti,” dice Menzies. “Penso che quando nasce il bambino, c’è un periodo in cui c’è un po’ di speranza che possano riuscirci. Ma, alla fine si perdono. Spero che ci sia uno scopo lungo la strada che stanno percorrendo, “Oh, forse può funzionare. Forse può funzionare.’”
Durante la nostra conversazione Menzies ha discusso molto delle riprese della Battaglia di Culloden, di come Frank affronta la storia del viaggio nel tempo che Claire racconta, se Brianna ricompone o no tutto il resto, di una nuova serie che sta girando per AMC, e di molto altro.

Il momento sul campo di battaglia, in cui Black Jack e Jamie si vedono l’un l’altro, occhi fissi e cominciano il loro duello con la spada, è un momento che è stato atteso per due stagioni, perciò è un grande momento. Come avete preparato la coreografia? Capivate quanto era importante per i fan vederlo?
Generalmente, cerco di stare lontano dalle aspettative che possono esserci di fronte a diversi punti della storia. Penso che per noi sia più utile farlo senza. La battaglia è stata largamente preparata dagli stunt. In collaborazione un po’ con noi, con il regista. Gli autori avevano un’idea chiara di che cosa volevano vedere. È ovviamente in una sequenza di un’allucinazione di Jamie in uno stato irreale che vediamo questo avvenimento. Questo da una cerca qualità. Non è solo dritto alla lotta. É importante per lo show. È la fine di una lunga storia, si.

Per l’altro tuo personaggio. Perché pensi che Frank abbia ripreso indietro Claire?
Perché lui la ama. È abbastanza semplice.

Cosa pensa di questa fantasiosa storia che lei racconta?
Penso che scelga di accettarla. Non sono sicuro se crede nei viaggi nel tempo, in un certo senso, questa non è la cosa importante alla fine. Lui fa i conti con la decisione se cominciare a costruire una vita con lei di nuovo e accettare di essere padre di questo bambino. In un certo senso, se questo sia il risultato del viaggio nel tempo o di un altro uomo da qualunque altra parte, il calcolo è lo stesso. Sta per ricominciare da capo e fa del suo meglio per questo bambino e, ovviamente, principalmente per il suo matrimonio. Sceglie di accettarlo piuttosto che crederci.

Nella scorsa stagione quando Claire è tornata indietro, indossava degli abiti del 1700. Frank li ha fatti analizzare e poi li ha bruciati. Non li ha dati al suo amico, a cui sarebbe piaciuto averli perché erano originali. Perché?
C’è ovviamente in ciò qualcosa di inquietante per lui. Frank è, vorrei dire, senza dubbio una persona razionale. Non penso davvero che abbia abbastanza spazio nella sua visione del mondo per credere ai viaggi nel tempo. Ma penso che la ragione per cui ha bruciato i vestiti sia perché sentiva il potere simbolico che avevano su di lei. In modo da aiutarla ad andare avanti, è più di qualche superstizione su quello che potevano effettivamente rappresentare.

Avere Brianna, sua figlia, è abbastanza per Frank? Sembra che non possa avere figli.
Credo che Brianna cambi l’intera dinamica. Alla fine diventa più importante di Claire per lui. Non sono sicuro che sapesse completamente che sarebbe successo, ma si affeziona a questa bambina e affronta l’essere padre molto seriamente e questo lo cambia davvero.

Nella stagione 3 Frank invecchia di 20 anni. Ti è piaciuto? Come hai cambiato la tua prestazione per indicare che ora è più vecchio di 20 anni?
Penso che dobbiamo farlo dal punto di vista fisico. Abbiamo usato un po’ di trucco e cose del genere. È più nel peso emotivo di tutto questo. C’è un po’ più di rassegnazione, forse un po’ di tristezza.


Al Comic Con hai parlato degli elementi storici aggiunti allo show, come le storie legate alla ribellione giacobita.
Giusto. Immagino che quello che intendessi era che queste parti differenti della storia sono molto ricche e certamente qualcosa come la rivolta giacobita non è molto conosciuta, perciò penso portandola sullo schermo, sono dei mondi sorprendenti da abitare. Penso che questo dia allo show una trama particolare.

Tu stai interpretando due personaggi che sembrano simili ma sono abbastanza diversi. Black Jack fa lo spaccone molto più di quanto non faccia Frank, ci sono cose che decidete prima del tempo in modo da essere sicuri che possiamo sempre distinguere chi è chi?
Il novanta per cento è fatto dai costume e dall’ambientazione e dal linguaggio. Io provo solo ad aggiungere…è difficile da esprimere. Non so davvero cos’è. È intuitivo, davvero. È una sensazione. Come dire, uno è molto più spaccone, uno è un po’ più riservato forse. Proprio cose sottili.

Quando rivedi gli episodi, c’è qualcosa che percepisci diversa da quando l’hai filmata? C’è stato qualcosa che tu hai detto, “Non pensavo che sarebbe andata a finire così.”
Non riesco a pensare a nessun esempio concreto, ma sì, il metodo di filmare e poi vedere come esce e come si unisce, avvengono sempre grandi cambiamenti. Per esempio, non ero davvero consapevole che questo era in questo modo. Questo ovviamente ha a che fare con quello che i diversi attori portano, ci sono sempre sorprese. È sempre emozionante da vedere quando cominci a guardare lo show.

Stai girando una nuova serie per AMC chiamato The Terror? Dicci qualcosa in proposito.
È sulla spedizione artica inglese nel 1840 per trovare il Passaggio a Nord Ovest, che è una rotta commerciale attraverso l’Artico che molte persone cercavano a quel tempo. È basato su una storia vera, la Spedizione Franklin. È stato un famoso fallimento navale al quel tempo perché entrambe le navi sono andate perse, tutti gli uomini erano persi, nessuno si è più sentito. The Terror immagina cosa potrebbe accedere nell’Artico ai sottomarini che vi si congelano. È una discesa in una notte scura dell’anima, davvero. È una bella storia ma molto scura.

E il tuo personaggio?
Io interpreto uno dei capitani di una delle navi, un tipo chiamato James Fitzjames, che era una persona reale.

Non è come qualcuno che possiamo vedere tutti i giorni.
No, ma senti ancora una certa responsabilità perché ci saranno gli antenati che guardano. È una cosa diversa quando sai. È anche divertente dire “Mi chiedo com’erano veramente e come lo hanno affrontato.”

È difficile andarsene da Outlander sapendo che tutti gli altri sono ancora lì ma che la tua parte è conclusa?
No, fa parte del lavoro. Ovviamente mi mancano e loro sono meravigliosi, grandi amici. Ma è anche bello andare verso nuove cose.

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