sabato 4 marzo 2017

Besieged: Domande

Malcom sembrava vent’anni più vecchio dell’ultima volta che Grey lo aveva visto. Aveva ancora le spalle larghe e il corpo massiccio, ma sembrava essersi ammorbidito e sprofondato su se stesso, come un melone leggermente guasto.
“Grey!” disse, con la faccia stanca che si rallegrava. “Da dove salti fuori?”
“Dalla fronte di Zeus, senza dubbio,” disse Grey. “Da dove vieni tu, se è per questo?” Le code del cappotto di Stubbs avevano uno spesso strato di polvere e lui puzzava fortemente di cavallo.
“Oh…qua e là” Malcolm tolse meccanicamente la polvere dal suo cappotto e sprofondò nella sedia con un gemito. “Oh, Dio. Caccia la tesa fuori e chiama un servo, ti va?”
Beh, conosceva la parola spagnola per “birra”…Mettendo la testa nel corridoio come suggerito, vide due serve bighellonare vicino alla finestra in fondo, parlando evidentemente di qualcosa nel cortile sottostante, la loro conversazione era accompagnata da un buona dose di sghignazzi.
Interrompendo questo colloquio con un breve “Hoy!” disse “Cerveza?” in un tono di gentile richiesta, seguito da un gesto verso la sua bocca.
Si señor!" Disse una delle ragazze, con un rapido inchino, aggiungendo qualcos’altro con voce interrogativa.
“Certamente” disse in maniera cordiale. “Er..voglio dire, si! Um, gracias” aggiunse chiedendosi su che cosa aveva concordato. Entrambe la ragazze fecero una riverenza e sparirono in un turbinio di gonne, presumibilmente per andare a prendere qualcosa di commestibile.
“Cos’è pulpo?” Chiese, tornando in ufficio e sedendosi al lato opposto di Malcolm
“Polpo” Malcolm rispose emergendo dalle falde di un asciugamano di lino con il quale si stava pulendo lo sporco dalla faccia. “Perché?”

"Me lo stavo domandando. Lasciando da parte le solite indagini sulla tua salute, stai bene, comunque?"- si interruppe, guardando il piede destro di Malcolm. Lo stivale descriveva una sorta di coppa o staffa, in pelle rigida con dei rinforzi in legno ai lati. Sia il legno che il cuoio erano profondamente segnati da un uso prolungato, ma c'era del sangue fresco luminoso sopra le calze.
"Oh, quello." Malcolm scosse la testa con indifferenza. "Va tutto bene. Il mio cavallo si è ferito a qualche chilometro dalla città e ho dovuto camminare un po' prima di poterne avere un altro". Piegandosi con un grugnito, si slacciò l'oggetto in questione e se lo tolse - un'azione che Gray trovò stranamente più sconcertante della vista del moncherino stesso.
La carne era profondamente infiammata dallo stivale e quando Malcolm si tolse la calza, Grey vide che una buona parte della pelle era scorticata. Malcolm sibilò un po' e chiuse gli occhi, strofinando delicatamente la parte finale del moncherino, lì la carne mostrava l'azzurro pallido dei lividi freschi.
"Ti ho mai ringraziato, a proposito?» Chiese Malcolm, aprendo gli occhi.
"Per che cosa?" Disse stupito Gray.
"Per non avermi lasciato morire dissanguato in quel campo in Quebec", disse Malcolm asciutto. "Non ti era mai passato per la mente, vero?"

Traduzione di Iolanda

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