Gli Emmy Awards 2015 si svolgeranno quest'anno il 20 settembre, ma prima che questo accada le nominatons verranno ufficialmente annunciate il 16 luglio. Sam Heughan avrà una possibilità di competere per Outlander? Siamo rimasti impressionati dal suo lavoro durante l'intera stagione, e alcune delle strazianti scene tra Jamie Fraser e Jack Randall (Tobias Menzies) negli episodi finali : “Wentworth Prison” e “To Ransom a Man's Soul” hanno lasciato un segno indelebile in chiunque.
Come prolungamento dell' “Anteprima agli Emmy”, Matt Carter ha avuto la possibilità di parlare con Sam, che sta attualmente girando la seconda stagione in Scozia. Hanno parlato brevemente delle riprese, ma per la maggior parte si sono concentrati sulla sua esperienza nel girare la prima stagione, sui momenti più difficili, su ciò che ha imparato sulle sue capacità durante il processo, e della campagna per gli Emmy sia per lo show che per una categoria che quest'anno è davvero competitiva: Miglior Attore Protagonista in una serie drammatica.
Come vanno le cose? So che avete iniziato a girare la seconda stagione.
Stiamo facendo delle riprese notturne, quindi camminiamo in giro tipo zombie. A dire il vero abbiamo quasi finito i primi tre episodi. Ad un certo punto faremo le riprese nelle location, che faremo a Praga e da qualche altra parte. Sta andando molto bene; è bello essere di nuovo sul set di Outlander! E' quasi come se non lo avessimo mai lasciato.
Com'è essere tornati? Deve essere qualcosa di familiare visto che lavori con così tante persone che conosci ormai, ma ci sono anche nuove locations, e molti nuovi membri del cast...
E' un mondo completamente diverso quello con cui abbiano a che fare ora. Diverse ambientazioni, diversi costumi, diversi attori come hai detto, diverse trame...c'è una certa familiarità, ma anche una sensazione di leggero disorientamento perché non conosci più il mondo in cui sei ora. È stato molto interessante perché conosciamo questi personaggi e le loro relazioni, ma sono stati catapultati in questo nuovo mondo ed è letteralmente un viaggio di scoperta personale. Ovviamente tra il finale della passata stagione e il finale di questa, Jamie e Claire hanno molto con cui fare i conti. È questo il filo conduttore di questa stagione, e riguarda molto la loro relazione e la psicologia coinvolta.
Voglio tornare indietro con una macchina del tempo per un minuto a quando facesti l'audizione per la serie. Ovviamente sapevi dell'esistenza di questa serie di libri e che avevano una certa popolarità, ma avresti potuto predire in anticipo il successo e gli apprezzamenti che la serie ha ottenuto?
Credo che non si possa mai davvero immaginare una cosa del genere. O almeno, cerchi di non farlo (ride). Fai tutto ciò che è in tuo potere per pensare 'Oddio, questo non conta niente, nessuno lo vedrà!'. Ovviamente sapevo che era basato su una serie, e tutti attorno a me erano molto emozionati per me, e mi dicevano che la storia aveva il potenziale per fare grandi cose. Penso che uno sogni in piccolo perchè non vuole che le sue aspettative siano deluse. Ma non si può nemmeno pensare al peggio; bisogna solo contrarsi sul lavoro, e c'è poco tempo per pensare a chissà cosa, semplicemente per la programmazione che avevamo.
Ma sì, mi piacerebbe tornare indietro nel tempo solo per dire a me stesso di godermi il momento che stavo vivendo, che sarebbe stato come le montagne russe e che sarei stato molto impegnato ma che sarebbe stato grandioso.
Quando è stato il momento in cui hai sapito che [il produttore esecutivo] Ronald D. Moore era stato coinvolto? È stato durante le audizioni?
L'ho saputo subito. Quando mi è stato chiesto di fare l'audizione mi hanno detto anche che lui era il produttore esecutivo e showrunner, e questo mi ha dato ancora più voglia di farne parte. Se non fosse stato coinvolto, forse sarei stato leggermente cauto riguardo al progetto, ma ho sempre amato il suo lavoro e ho sentito che lui era la persona giusta per questo. Penso ne abbia dato prova con i suoi edit, con l'approccio alla storia e a questo mondo. È una persona fantastica con cui lavorare.
Sei passato attraverso un ampio processo realizzando la stagione 1. Ci avete lavorato per più di un anno?
Lo è stato. Con la preparazione, i test screen, la ricerca del personaggio di Claire [che interpreta Caitriona Balfe], ci è voluto un anno e mezzo dal momento in cui mi hanno preso. E ora altri 10 mesi, più la post-produzione, quindi ha praticamente occupato le nostre vite per gli scorsi due anni.
Ne hai parlato prima, del fatto di concentrarsi sul lavoro. Mentre giravi alcune di quelle scene, e ce n'erano di estramamente difficoltose nella scorsa stagione, avevi nella mente gli Emmy o altri show di premi?
Non credo proprio. Siamo piuttosto isolati qui in Scozia. Penso che sia una delle gioie di questo lavoro, siamo lontani da quel tipo di pressione. Le serie che vanno bene in questo momento, sembrano basarsi sul passaparola. Diventano show di successo. I tuoi amici e la famiglia ne parlano, e ti consigliano di guardarlo. Io spero solo che il nostro show prenda questa direzione. E che la gente menzioni il nostro show in una conversazione dugli Emmy o sui altri premi, è meraviglioso.
Sembra che i fans stiano davvero dando molto supporto, e la loro reazione allo show è più che sufficiente.
So che tutti parleranno della tua performance in “Wentworth Prison” e comunque in entrambi gli ultimi due episodi, ma sono curioso: c'è un momento della stagione di cui sei particolarmente orgoglioso o che forse non sta avendo la stessa attenzione.
Direi l'episodio 9, il primo episodio della seconda parte di stagione, dopo il salvataggio da Fort William, c'è una scena con Claire e me al fiume in cui discutiamo. Penso che fosse la prima volta che avessimo la possibilità di utilizzare colpi di recitazione per affondare i denti. Fino a quel momento, specialmente per il mio personaggio, sentivo che il personaggio fosse alla periferia, e non si usano sempre tutte quelle abilità imparate da attore. Penso che sia questo il motivo per cui lo show sia andato così bene; si ha la possibilità di raggiungere diversi luoghi dell'animo umano che non si vedono di solito in un normale show alla televisione. Penso che ciò che stiamo facendo sia piuttosto nuovo e diverso.
Quando stavate girando alcune di quele scene nella prigione con Tobias [Menzies], è stata una di quelle volte in cui avete girato in progressione cronologica, in cui tu avresti potuto iniziare a costruire il momento in cui Jamie, come lui stesso dice nella serie, si spezza? O avete girato un pezzettino per volta, e dovevi così mostrare emozioni sempre diverse ad ogni scena?
Abbiamo girato in modo abbastanza sequenziale gli episodi finali, il che è stato molto utile. Penso che i produttori e la regista [Anna Foerster] erano molto consapevoli che fosse importante girare in sequenza piuttosto che a pezzi. È stato un arco di tempo di due settimane in cui eravamo in questa cella in cui si svolgevano le scene... questo ha davvero aiutato, essere rinchiusi in questa cella. Era un luogo buio e claustrofobico, ed è stato molto utile per entrare nel personaggio e in luoghi così oscuri della mente.
Questo genere di emozioni so quelle cose che ti rimangono addosso, che arrivi quasi a percepire prima di iniziare a lavorare e anche dopo aver finito?
Di certo ci vuole molta concentrazione. Non sono stati giorni divertenti; non ci sono stati certamente molti scherzi. Tutto il processo per le protesi richiedeva tre o quattro ore al mattino e forse un'altra ora la sera. Ero piuttosto abbattuto ed esausto alla fine, e lo era anche il resto della crew e anche questo ha aiutato. Il momento delle protesi era il momento in cui potevo davvero prepararmi alla giornata e alla sera potevo scrollarmi tutto addosso e quello aiutava ad abbandonare la psicologia e le emozioni di quel giorno.
Questo è stata solo una parte del processo che ha aiutato ad entrare nello stato mentale del personaggio, a raggiungere Jamie.
Puoi parlare per un minuto di come è stato lavorare con Tobias in quelle scene? Penso che la sua performance sia stata molto efficace, scioccante e persino terrificante.
Lui è un attore splendido, e bravissimo e terrificante nel ruolo di Black Jack. Questo è importante, che ti abbia spaventato, che abbia spaventato me, e che ci sia qualcuno da mettere contro qualcun altro. Penso abbiamo parlato entrambi lo stesso linguaggio. Arriviamo antrambi dal teatro, quindi nel momento delle prove abbiamo entrambi capito, attraverso esse, come l'avremmo realizzata e cosa la scena aveva bisogno.
Mentre giravamo, ci siamo semplicemente buttati. Non abbiamo trascorso molto tempo insieme, eravamo in celle separate, e penso che questo fosse importante per noi per arrivare a quel punto e metterci alla prova, e penso che anche la regista ci abbia davvero messo alla prova. Tutti ci stavamo impegnando per qualcosa, spronandoci a vicenda, e questo ha prodotto questo risultato grandioso.
Tutti dicono di voler sempre imparare, che non importa ciò che si sta facendo nella vita. C'è qualcosa che tu personalmente hai imparato durante questa scorsa stagione che utilizzerai in futuro sia nella prossima serie che nel tuo lavoro in generale?
Penso che tecnicamente si possa imparare molto, ma penso che sia anche notevole quanto ci metti della tua vita personale in questi show, e quanto si riflette in essa. Non so dirti se è lo show che si riflette nella mia vita privata o viceversa; non lo so. Comunque sia, è fantastico poter fare uso di queste cose e sembra che le relazioni che mettiamo in scena siano alimentate dal lavorare e lavorare in questa situazione. È un percorso molto interessante per un attore; a volte è molto difficile separarle, altre molto semplice. Infine si sente che tutto sta andando verso la costruzione di qualcosa molto veritiero e onesto.
Siamo in un epoca d'oro per la televisone in questo momento e in un certo senso questo è sia un vantaggio che uno svantaggio. La cosa bella è che facendo televisione anche se c'è molta competizione nel contesto dei premi. Ci sono altri show che stai guardando? Ho visto un tuo tweet su Game of Thrones recentemente.
Hai assolutamente ragione. La televisione è al suo picco massimo, e questo si riflette quando parli degli Emmy. Ci sono show eccezionali e attori eccezionali che vengono nominati ed è difficile sceglierne uno. Sono un grande fan di Game of Thrones; stavo recuperando un episodio una notte ed è stato pazzesca la sequenza d'azione, dal punto di vista dello spettacolo. La scenggiatura era grandiosa. Ci sono molti show favolosi; specialmente gli show americani, mettono dei confini. Spero che anche noi possiamo avere un posto tra loro.
Penso che la gente voglia più serie TV adesso. Vogliono immergersi di più in questi personaggi e nelle storie. È un industria eccitante di cui far parte.
Un grande ringraziamento a Sam per essersi ritagliato così tanto tempo, un sabato pomeriggio, per parlare dello show; dovremmo aspettare e vedere cosa decideranno i votanti degli Emmy, ma il suo lavoro è stato esemplare e non sarà dimenticato.
...dimenticare Sam Heughan e il suo Jamie Fraser?! |
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