mercoledì 3 giugno 2015

Diana, l'ultima puntata e i prossimi libri di Outlander

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon parla del finale della Prima Stagione, e di quanto sia stato difficile digerire i cambiamenti rispetto al libro.

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon è stata attirata fuori dalla sala pausa della Spartan in una domenica di Los Angeles da Barnes & Noble, con una Diet Coke e entusiastico applauso dalle centinaia di fan che si erano radunati. Alcuni arrivarono già alle 6:00 per assicurarsi di avere assegnati uno dei 350 braccialetti che hanno assicurato l'ingresso al suo Q&A e l'autografo. Prima di allora, Gabaldon si è seduta con Vulture a parlare dell'intenso e controverso finale, dell'inquietante aggiunta che Tobias Menzies ha introdotto con aplomb, i suoi cambiamenti preferiti e non della stagione, della seconda stagione, e dell'attesa per il prossimo libro. Ha ammesso che lei ancora non sa come ha intenzione di porre fine al suo franchising best-seller. (Abbiamo un'idea: magari non farlo?)

C'è un bel riferimento nascosto. Outlander è stato in parte ispirato dallo scozzese Jamie McCrimmon di Dr. Who, e l'attore che interpretava Jamie, Frazer Hines, ha fatto un'apparizione come guardia di Wentworth. Lo sapevi?
A dire il vero sono stata io a raccomandarlo a loro. Ho pensato che sarebbe stato speciale per i fans che erano a conoscenza di questa storia. Era lui l'originale uomo in kilt.

Quale è stata la tua scena preferita della prima stagione?
Ho detto subito a Sam [Heughan che interpreta Jamie Fraser] pubblicamente che volevo vederlo violentato e torturato. È una cosa terrificante per un attore, materiale incredibilmente pesante. E la violenza fa sempre parlare la gente. Quando ci sono state delle controversie sullo stupro di Game of Thrones qualche settimana fa, ho pensato, proprio questo aspettavo. Ma è anche una parte centrale della loro trama. Volevo vedere cosa potevano trarne Sam e Tobias, e volevo vedere come sarebbero riusciti a gestire una scena così controversa, emotivamente intensa e complessa, che era tanto difficile da guardare quanto importante. E avevo ragione. È stato meraviglioso.

Di tutti i cambiamenti di questa stagione, quale cambiamento, taglio o aggiunta pensi sia stata la migliore, perchè?
Il libro è strutturato con tre principali climax – quando Jamie riporta Claire alle pietre e lei decide di restare, quando Claire lo salva e quando lei salva la sua anima all'Abbazia. Ma nello show non hanno abbastanza tempo per tutto questo. Quindi hanno fatto qualcosa di diverso di ciò che feci io. In pratica, lo show ha avuto due climax. E penso che li abbiano condensato molto bene, ma ora dovranno fare i conti con la guarigione di Jamie, la sua ripresa e la sua redenzione in un modo diverso nella Seconda Stagione. Abbiamo avuto un sacco di conversazioni a questo proposito negli ultimi mesi. E ho fiducia nel fatto che sapranno cavarsela.

Quale cambiamento o modifca è stata la più difficile da digerire?
Ho avuto molto tempo per abituarmi all'idea che la scena della sorgenti termali non ci sarebbe stata. Ron me lo aveva detto quando stavamo mostrando il pilot ai compratori, e sapevo che avrebbe deluso molti lettori. Ho finito per ottenere l'inserimento della maggior parte delle cose che mi stavano a cuore. Ci sono state solo alcune cose secondo me importanti che non sono state inserite. Una cosa che non hanno fatto all'inizio del finale che ho considerato una perdita considerevole è stata la conversazione di Claire con Padre Anselm nella cappella. Ne ho parlato con Ron. La spiritualità di Claire è importante qui. Io sono una cattolica romana e la maggior parte della gente coinvolta nello show non è religiosa e non è sensibile a questo genere di cose. Sapevo che non avrebbero approfindito tanto quanto l'ho fatto io nel libro, ma pensavo che almeno una piccola parte di quella conversazione sarebbe andata bene. Lui, obbligato, ha girato una lunga sequenza tra i due personaggi. Ma non l'hanno inclusa nel taglio finale.
Pensavano che smorzasse il tono e rallentasse il ritmo. Mi hanno mostrato ciò che avevano girato così che potessi capire perché pensavano che non funzionasse. E io l'ho capito e ho apprezzato la considerazione. Poi, cosa alquanto interessante, ero seduta vicino ad un produttore esecutivo della Starz ad una cena e lui ha aperto il discorso di questa scena e disse di volerla vedere. Giuro, di non avergli messo la pulce nell'orecchio. Sentivo che Claire aveva bisogno di questa spinta verso la spiritualità per rendere il cammino verso l'oscurità molto più potente. Apparentemente lui è riuscito a ricavarne di più di quanto ho fatto io perché lo ha messo nel taglio finale. Le battute più importanti – quando Claire dice che era seduta da sola quando padre Anselm le chiede se fosse effettivamente sola – sono state inserite.

Quindi qual'è la tua opinione generale sul finale di stagione?
É stato grandioso. La mia paura era quella che loro pensassero che fosse troppo forte e che questo li avrebbe portati ad alleggerirlo un po'. Parlavo con Ron e Tobias ad un   evento al Comic Con, e Ron stava dicendo che non era sicuro di come l'avrebbero girata esattamente. Poi abbiamo fatto un volo verso un altro posto insieme e mentre eravamo sull'aereo, ho scritto questa piccola pagina e mezza di terribili modi in cui avrebbero potuto fare la scena. Non l'hanno girata esattamente come avevo suggerito ma penso che quello lo abbia convinto del fatto che mi sarebbe piaciuta in qualsiasi modo avrebbero deciso di girarla, e che non lo avrei mai accusato di essersi spinto oltre. E concordammo dall'inizio sugli elementi più importanti. Ci eravamo detti che non sarebbe stato solo sesso e tutto sarebbe andato bene. Non potevano dopo aver condiviso tutto quello. Lui è un caos mentale ed emotivo e fisico. Quel povero uomo non è nemmeno sano, quindi quello non sarebbe stato sifficiente.

Lo show ha introdotto un cambiamento del punto di vista così che noi potessimo vedere attraverso gli occhi di Jamie e farne esperienza, e questo ha cambiato il modo in cui siamo venuti a sapere dello stupro e della tortura da Black Jack alla fine. Come ti sei sentita per questa modifica?
Ho scritto il libro in prima person perché era il primo libro, e così era più facile. Ho pensato che questo spostamente ha effetivamente funzionato molto bene perchè è stato un mezzo visivo. Capisco i mezzi visivi molto bene visto che scrivevo comic book per la Disney e ho scritto una graphic novel. E il modo in cui porti avanti una storia per immagini è diverso dal modo in cui lo fai per iscritto. Nel libro, Jamie sta raccontando delle piccole parti, di ciò che ha passato, dopo il fatto. Il suo racconto è vivido, ricco di orribili dettagli, ma non ha lo stesso impatto di vedere quei piccoli orribili dettagli. Immagina quanto sarebbe noiosa una scena in cui la telecamera sia fissata sui loro volti mentre lui sta tirando fuori tutti questi piccoli frammenti raccontandoli a lei. Se non vedete niente tranne le loro facce per 15 minuti, vi annoiate. Il modo in cui lo hanno reso loro è molto più efficace in termini di mezzi visivi.  


Parlando del finale, ci sono alcune delle scene più brutali, oscure e intese che io abbia mai visto in TV. Sono molto ben impressionata dagli attori e dalla loro volontà di toccare certi temi. Non sono nemmeno riuscita a reggere il momento dello sputo sulla mano.
Quello non era nel copione. È dipeso da Tobias. Ci si può sempre fidare di Tobias quando tocca quelle corde. Mi fido ciecamente di Tobias.

Si sta per iniziare con la Stagione Due, cosa sei più emozionata o nervosa di vedere sullo schermo?
Deve per forza essere la scena dell'addio, alle pietre. Quella sarà importante ed emozionante. Non penso che la rovineranno a nessuno costo. Come potrebbero??

Ho sentito che stai scrivendo il nono e il decimo libro. É vero? Quando sarà l'uscita del nono libro?
Sto scrivendo il nono proprio ora, ma sono ancora all'inizio. È stato un anno impegnato quindi è stato difficile scrivere. Di solito mi ci vogliono tre anni per scrivere uno dei libri più complessi. E ci vogliono circa 4 anni tra le pubblicazioni a causa dell'enorme carico di viaggi e pubbliche relazioni e tutto ciò che c'è intorno. Ho molta pressione addosso sia dagli editori che dagli agenti. Continuano a dirmi, “Quando lo show di George [R. R. Martin] ha iniziato la terza stagione è stato allora che si è perso. Sarebbe carino se avessimo un altro tuo libro da pubblicare durante la terza stagione.” Ma non riesco a scrivere per un ordine, quindi non metto nessuna garanzia e dipende anche da quante cose avrò da fare che mi distrarranno nel frattempo. Io mi sono prefissata il 2017.

Il decimo libro sarà la fine?
Non pianifico i libri prima del tempo. Non è come per Harry Potter. Non lavoro su un binario dritto.  Non scrivo con una bozza prefissata. Scrivo fino a che vedo cose che possono succedere, e poi quelle cose si incollano insieme. Ho la scena finale, ma quello è perlopiù un epilogo. Non fa parte della trama.

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