Uomini in kilt e donne in corsetto si alternano a lume di candela. Due pastori irlandesi sono stesi davanti ad un enorme camino annerito mentre frammenti di gaelico aleggiano nell'aria viziata del castello. E quando il regista John Dahl urla: "Azione!" Claire guarda con orrore mentre un corpulento uomo del Clan sferrare un pugno dopo l'altro ad un giovane Highlander di nome Jamie Fraser (Sam Heughan), che si è offerto coraggiosamente volontario per prendere la punizione al posto di una ragazza condannata al pestaggio. "Questo è barbaro", sibila. No, è solo la giustizia del 18° secolo.
"Claire è un pesce fuor d'acqua", dice la Balfe durante una pausa delle riprese. "E' incredibilmente forte, passionale, testarda, una donna molto moderna anche per il 1940, quindi è qualcosa di meraviglioso che lei finisca nel 1700 e stia rappresentando anche le donne del nostro tempo."
Questa forza - per non parlare della passione che presto si accende tra Claire e Jamie - è il cuore di ciò che ha contribuito a rendere Outlander un fenomeno mondiale. Dal 1991, la serie di libri molto popolare di Diana Gabaldon ha venduto 25 milioni di copie, e l'ottavo romanzo, Written in my Own Heart's Blood, ha debuttato al numero 1 nella classifica del New York Times lo scorso giugno. E con innumerevoli blog, siti webpage, tumblrs e Facebook dedicati a tutto ciò che riguarda Outlander, la community globale continua a crescere. Ora, il primo libro della serie arriva finalmente sul piccolo schermo.
"Il progetto di svilupparne un film aleggiava nell'aria da tempo, ma nessuno aveva mai lanciato l'idea di una serie," dice il Direttore Generale della Starz Chris Albrecht. "Il fatto che ci fossero già tanti ardenti fans e il fatto che le donne non solo sono grandi spettatrici della televisione, ma anche grandi utenti dei social media, mi ha dato fiducia [per andare avanti]."
Uno script fedele del produttore esecutivo Ronald D. Moore (Battlestar Galactica), la cui moglie, Terry Dresbach, gli fece conoscere i libri, ha contribuito a finalizzare l'affare. "E' stato il primo script basato su Outlander che non mi ha fatto sbiancare o arrabbiare", dice la Gabaldon. "Ha catturato lo spirito e la voce dei libri." Per portare la storia alla vita, la produzione è andata dritta in Scozia. "Ci sono i castelli, i paesaggi, gli artigiani che fanno le spade e le armi di quel tempo", dice Moore. Alcuni esterni sono stati girati nel Castello di Doune, che risale al 14° secolo ed è stato anche usato nel film 'Monty Python e il Sacro Graal'. Per gli interni, i produttori hanno convertito una fabbrica di elettronica non più utilizzata in un complesso studio. Lo spazio
ospita due teatri di posa della grandezza di 17.000 e 10.000 metri quadrati; un'armeria; un magazzino; una sortoria di costumi traboccante di tartan progettati appositamente per lo spettacolo e realizzati con coloranti locali; e una classe dove un esperto insegnante insegna agli attori il gaelico. "Tutti che parlano davvero gaelico mi aiuta con il mio personaggio", dice la Balfe della lingua, utilizzata spesso nella serie, senza sottotitoli. "Mi fa sentire come se fossi davvero in un mondo dove non so cosa mi stia succedendo intorno."
Ma tutta questa autenticità ha un prezzo. "C'è un grande budget", ammette Albrecht. "Non è lo spettacolo più costoso della Starz, anche se devo dire, non c'è mai stato un prezzo meglio speso per uno spettacolo più bello." E con gli adattamenti del tipo di Game of Thrones che hanno spianato la strada - e ottenuto un sacco di Emmy - Outlander potrebbe rivelarsi un concorrente per la rete via cavo meglio conosciuta per questo tipo di serie di culto, ma non esattamente innovativi, come Spartacus e Magic City.
Mentre Game of Thrones si svolge in terre immaginarie, Outlander è radicata nella storia reale. La Gabaldon imposta l'epica storia d'amore sullo sfondo della Scozia dilaniata dalla guerra, piena di uomini di legge locali chiamati La Guardia Scozzese, i ribelli conosciuti come giacobiti, che complottano per ripristinare un re cattolico al trono inglese, e una forza occupante crudele di giubbe rosse inglesi . Il più cattivo degli inglesi è capitano dell'esercito Black Jack Randall, che sembra essere un antenato (e sosia) del marito del 20° secolo di Claire, Frank (Tobias Menzies, che interpreta entrambi i ruoli) - l'uomo da cui lei cerca disperatamente di tornare nei primi episodi di Outlander.
All'inizio del libro, il rapporto tra Claire e Frank nella serie è molto più sensuale e forte. "Vogliamo che [il pubblico] faccia il tifo per lei e Frank", dice Moore. "Ma allo stesso tempo lei inizia ad amare Jamie. È difficile, conflittuale."
Le cose si fanno ancora più complicate quando Claire e Jamie sono costretti dagli zii di
Jamie a sposarsi, Colum (Gary Lewis) e Dougal Mackenzie (Graham McTavish), per proteggerla. E' sospettata di essere una spia perché è una sassenach (uno dei tanti nomi dispregiativi scozzesi utilizzati per gli inglesi) e una strega a causa delle sue competenze mediche. "Claire ha dei principi", spiega la Gabaldon. "Non può permettere a nessuno di soffrire o morire per mancanza di cure mediche che lei può offrire. Ma la gente non capisce quello che sta facendo e pensano che sia magia. Diventa uno scontro tra scienza e religione."
Purtroppo, il matrimonio non protegge Claire dai forti sospetti degli Highlanders, costringendo lei e Jamie a fuggire. "C'è molta strada percorsa, non solo per la Scozia, ma nel tempo", dice Heughan. "Le cose si fanno sexy". E buie.
Jack e Jamie condividono una storia dolorosa che ha lasciato il diabolico inglese pericolosamente ossessionato dal giovane scozzese. "Jack è un sadico", dice Menzies. "Non ha bussola morale, nessun senso di colpa." E se è Claire che ha bisogno di aiuto all'inizio della serie - '16 episodi della prima stagione che andranno in onda in due blocchi di otto, con una finale intermedio a settembre e di ritorno ad inizio 2015 - è Jamie, che sarà in pericolo in seguito.
"Claire lo ama così tanto che non si fermerà davanti a nulla per salvarlo", dice la Balfe. E Starz punta sui fan del romanzo per amare il lussureggiante, vigoroso adattamento ricco di azione altrettanto fortemente - nonché a portare nuovi fan. "Questo è uno di quegli spettacoli unici, per me, in cui il risultato finale è ancora migliore di quanto avrei potuto immaginare", dice Albrecht. "Lo spettacolo fa venire voglia di essere scozzese. O almeno avere un po' di scotch."
Fonte
0 comments:
Posta un commento