La scena della prigione di Wentworth che ci viene raccontata da Jamie è forte, cruda e strazia il cuore.
Il perchè di questa scena viene spiegato direttamente da Diana a seguito di una domanda 'ma perché far passare al nostre eroe tanto dolore e sofferenza?' da parte di un lettore Justin Brady ( @ RandomAngst su Twitter, che gestisce il sito di recensioni/valutazioni di libri Random Angst www.randomangst.com ).
Questa è stata la sua risposta
La risposta più semplice è che questo doveva accadere, ma non è abbastanza per un
lettore. C'è sempre un motivo per cui le cose accadono o sono necessarie. Quindi che motivo c'è qui?
In parte, è perché è una storia di grande interesse. Quasi tutti capiscono che bisogna avere qualcosa di particolare interesse in una storia perchè sia buona. E troppi thriller e romanzi danno per scontato che sia colpa del Fato dell'Universo Conosciuto, questi autori sbagliano scala di intensità. Non importa quale sia la storia generale, una storia che si concentra sull'impatto degli eventi sulle vite di uno o due sarà - in generale - molto più coinvolgente ed emotivamente intenso di quello in cui tutti correre su e giù cercando di salvare il pianeta o mettere le mani sulla bomba fortunium che potrebbe distruggere tutto!
Quindi, Outlander è una storia di Grandi Interessi - a livello individuale - in tutto. E' una storia d'amore, certo, e su tutto su ciò che la gente fa per amore dell'amore. Claire, per esempio, sceglie di abbandonare la vita che conosceva, la sicurezza del 20° secolo ed il marito aveva amato. Sceglie la scomodità, il pericolo e il dolore emotivo per poter stare con Jamie.
Ma il loro amore è sempre reciproco. Non si tratta di un partner che fa un sacrificio per il bene dell'altro. In tutta la storia, si salvano a vicenda. E la posta in gioco è alta. Jamie sposa Claire inizialmente per salvarla da Black Jack Randall. Avrebbe fatto una cosa così sorprendente se Jack Randall non fosse davvero una seria minaccia? Lui è una seria minaccia, lo apprendiamo dalla storia di Jamie. L'uomo è un vero sadico psicopatico che ha sostanzialmente ha distrutto la famiglia di Jamie e li ha gravemente feriti, sia fisicamente che emotivamente. Ed è qui che Jamie giura di dare a Claire tutto ciò che ha, la protezione del suo nome e del suo clan - e la protezione del suo corpo - per salvarla da quest'uomo.
Poi lei viene salvata, fisicamente e subito, da Randall, quando Randall la cattura e la aggredisce a Fort William - anche se, così facendo, mette non solo se stesso, ma tutti quanti con lui in grave pericolo e lo fa con un costo emotivo oltre che fisico.
"Be’, io ero legato a quel palo, legato come un animale, e sono stato frustato a sangue! Ne porterò le cicatrici fino alla morte. Se non avessi avuto una fortuna sfacciata, oggi pomeriggio, questo era il meno che potesse capitarmi. Mi avrebbero di nuovo spellato vivo, e poi impiccato. Io lo sapevo, eppure non ho esitato un attimo a venire a cercarti."
La posta in gioco è più alta, la minaccia di Jamie (e Claire) da parte del capitano Randall è aumentata.
Uno, due, tre. La Regola del Tre. E' uno dei più importanti schemi di chi scrive storia; un evento può essere sorprendente. Gli eventi successivi correlati creno risonanza. Ma la terza ti porta alla base - WHAM. ( Cioè perché le fiabe classiche coinvolgono sempre tre fratelli, tre sorelle, tre fate, ecc - e perché la classica forma per una barzelletta inizia sempre con 'un prete, un ministro e un rabbino...' Il culmine del storia, la battuta finale della barzelletta arriva sempre sulla terza iterazione.) Il terzo incontro con Black Jack Randall è l'apice, il punto in cui la posta in gioco è più alta. Jamie è stato catturato e ferito in modo grave, Claire va a salvarlo, ma Randall si riprende e la fa sua prigioniera minacciando la sua vita.
OK. Questa è una minaccia credibile. Ergo, dobbiamo vedere (e sentire) il vero danno che Randall ha fatto a Jamie finora, non dobbiamo avere alcun dubbio che avrebbe fatto davvero un danno a Claire. Non possiamo dire, " Oh, lui è una persona bruttissima, da non credere... " C'è la reale necessità di capire e quindi apprezzare che quello che Jamie sta facendo quando scambia il tempo che resta della propria vita per Claire.
E perché lo si possa credere che condividiamo sia la disperazione di Jamie e la disperazione di Claire.
Quindi, OK. In tutto il libro abbiamo visto che l'amore ha un costo. Jamie e Claire hanno costruito un rapporto tramite uno sforzo onesto, un rapporto che vale ciò che è costato loro. Questa è la sfida finale e Jamie è disposto a pagare quello che a quanto pare sarà il costo finale.
Perché dovrei buttare via tutto? Farlo scappare da stupri e torture (lui - e noi - sappiamo quello che sta per accadere) per il rotto della cuffia sarebbe come sottostimare il suo sacrificio, per renderlo solo di un momento.
In questo modo l'amore ha un costo ed è un costo vero. Ma si salvano a vicenda e Claire salva non solo la sua vita, la sua amina. La sua anima non sarebbe stata in pericolo se non ne fosse davvero uscito quasi distrutto da il suo sacrificio.
Voglio dire, aveva Claire che gli infondeva forza nel momento giusto e l'ha salvato prima che venisse sopraffatto da tutto quel dolore e sofferenza.... beh, sarebbe stata una bella e commuovente storia dove l'eroe e l'eroina vincono sul male e cavalcano verso il tramonto insieme. Ma non avrebbe avuto la metà della potenza di una storia in cui Jamie e Claire combattono realmente il vero male e quindi mostrano ciò che è l'amore vero. Il vero amore ha dei costi...e ne valgono la pena.
Ho sempre detto che tutti i miei libri hanno una forma geometrica interna e OUTLANDER è costituito da tre triangoli leggermente sovrapposti. Il vertice di ogni triangolo è uno dei tre climax emotivi del libro
1. quando Claire fa la sua scelta lacerante nella scena delle pietre
2. quando salva Jamie da Wentworth
3. quando salva la sua anima all'Abbazia
Sarebbe stata comunque una buona storia, se avessi avuto solo i punti 1 e 2 ,ma c'è la Regola del Tre. Una storia che ha l'1, il 2 e il 3 è molto più d'impatto di un semplice uno-due.
sabato 15 marzo 2014
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1 comments:
bella analisi!
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