martedì 28 gennaio 2014

MOBY: Non è affar vostro

"Lui non è in uniforme," osservò uno all'altro, sotto voce. "E' un soldato alla fine? Non avremmo nulla a che fare con lui se non lo fosse, giusto?"
"Si, ce l'abbiamo," dichiarò Woodbine, recuperando un po' del proprio controllo. "E se il Colonnello Fraser l'ha fatto prigioniero, credo che abbia una ragione?" La sua voce salì, con tono interrogativo. Jamie non rispose, gli occhi fissi su Grey.
"E' un soldato." Le teste si voltarono per vedere chi aveva parlato. Era il piccolo uomo con gli occhiali in frantumi, che se li sistemò con una mano, per meglio sbirciare Gray attraverso ciò che restava delle sue lenti. Un occhio grigio spento lo controllò, poi l'uomo annuì, più sicuro.
"E' un soldato," ripeté l'uomo. "L'ho visto a Philadelphia, seduto nel portico di una casa a Chestnut Street con una uniforme. Lui è un ufficiale", aggiunse inutilmente.
"Non è un soldato", disse Fraser e girò la testa per fissare l'uomo con gli occhiali con uno sguardo determinato.
"L'ho visto," mormorò l'uomo. "Chiaro come il sole. Aveva i galloni d'oro" mormorò con voce quasi impercettibile abbassando gli occhi.
"Huh". Jethro Woodbine si avvicinò a Grey, esaminandolo attentamente. "Beh, avete qualcosa da dire in vostra difesa, Lord Grey?"
"Lord John ", disse Gray stizzito e sputò un pezzo di foglia schiacciata dalla bocca. "Non sono un Pari...mio fratello maggiore  lo è. Grey è il nome della mia famiglia. Per quanto riguarda l'essere un soldato, lo sono stato. Ho ancora il grado del mio reggimento, ma il mio stato non è attivo, E' abbastanza o volete sapere anche cosa ho mangiato a colazione questa mattina?"

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