giovedì 10 ottobre 2013

MOBY: carpe noctem

"Sembra divertente". Il frastuono del campo erano diminuito in modo considerevole, ma la densa atmosfera era ancora piena delle vibrazioni degli uomini, svegli o malamente addormentati. Pensai di riuscire a sentire quella stessa vibrazione di attesa attraverso Jamie, nonostante la sua evidente stanchezza . "Hai bisogno di dormire, allora."
Il suo braccio si strinse attorno a me e la sua mano libera mi vagava lentamente lungo la schiena. Avevo lasciato il grembiule di Denny nella tenda, e il mantello era sopra il mio braccio, la sottile mussola della sottoveste poteva anche non esistere.
 
"Oh, Dio", disse, e la sua grande e calda mano mi afferrò il gluteo con un'improvvisa urgenza . "Ho bisogno di te, Sassenach. Ho tremendamente bisogno di te."
La sottoveste era altrettanto sottile davanti come dietro; sentivo i bottoni del suo panciotto  - così come altre cose. Mi voleva parecchio.
"Non ti dispiace farlo in un tugurio che puzza di pipì?" Chiesi pensando alla camera da letto sul retro dei Chenowyth .  
"Ti ho presa in posti peggiori , Sassenach ."  
Prima che potessi dire qualcosa, un lembo di una tenda si aprì per riversare all'esterno una piccola processione composta da Denzell, Dottie, Rachel e Ian, ogni coppia trasportava un'estremità di un lenzuolo su cui giaceva la forma prostrata di Mrs. Peabody. Mr. Peabody apriva la strada tendendo sollevata una lanterna. 
Eravamo in piedi nell'ombra, e ci sorpassarono senza notarci, le ragazze ridacchiavano per gli improvvisi inciampi, i giovani grugnivano per lo sforzo e il signor Peabody gridava incoraggiamenti mentre si facevano strada laboriosamente attraverso l'oscurità, presumibilmente in direzione della dimora dei Peabody. 
La tenda si trovava di fronte a noi, buia e deliziosamente vuota . 
"Sì?" 
"Oh, sì."
 da Written in my own Heart's Blood