"Tutto ciò che ti ho detto di me era vero", aggiunsi, con frenetici cenni di assenso, come per rassicurarmi. "Tutto. Non ho una famiglia, non ho una storia, perché non sono ancora venuta al mondo. Lo sai quando sono nata?" gli chiesi, alzando lo sguardo. Sapevo di avere i capelli arruffati e gli occhi sbarrati, da pazza, ma non m’importava.
"Il venti di ottobre dell’Anno del Signore millenovecentodiciotto. Mi hai sentito?" domandai, perché lui continuava a sbattere le palpebre senza muoversi, come se non prestasse attenzione a quello che dicevo. "Ho detto millenovecentodiciotto! Quasi due secoli a partire da ora! Mi senti?"
Stavo gridando, adesso, e lui annuì lentamente.
"Ti sento", disse in un sussurro.
domenica 20 ottobre 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 comments:
Posta un commento