giovedì 12 gennaio 2017

Diana, i Golden Globes e la S3

Outlander, l’autrice Diana Gabaldon sui Golden Globes, sulle riprese della terza serie…e la controversia sull’indipendenza scozzese.

Questa sera Caitriona Balfe ancora una volta camminerà sul tappeto rosso dei Golden Globes a Hollywood, nominata come migliore attrice per il suo ruolo di Claire Randall nella serie Outlander, la storia dei viaggi nel tempo girato e ambientato in Scozia.
La creatrice delle novella sulle quali Outlander è basato spera che lo show televisivo ottenga finalmente un riconoscimento a Hollywood (purtroppo noi già sappiamo che il premio verrà vinto da Claire Foy di The Crown). Ma anche se ha partecipato alla manifestazione l’anno scorso, Diana Gabaldon non è nemmeno sicura che lo vedrà in televisione quest’anno.
Parlando con il Sunday Herald dalla sua casa in Arizona dice “Se avrò la possibilità di vederlo dipende dal tempo che c’è” dice “non guardo molta televisione – ma fanno delle clip così devo vederlo in un modo o nell’altro.
 “È favoloso che stiamo diventando molto visibili – lo show e gli attori hanno vinto un certo numero di premi basati sui fan. Sono entusiasta che sia diventato un tale successo.”
Il fenomeno mondiale di Outlander ha dato una spinta enorme alle industrie del cinema e del turismo della Scozia. Si è anche tradotto in 28 milioni di libri venduti, pubblicati da 43 differenti editori in 29 lingue – un record che è ancora più impressionante dopo aver appreso che Gabaldon, 64 anni, un ex ecologista e professoressa universitaria, ha scritto il primo romanzo solo per esercizio.
Le prime due stagioni dell’adattamento televisivo per il canale americano via cavo Starz hanno attratto un enorme seguito, trasmesse in Paesi che vanno dall’Australia e il Giappone alla Finlandia e alla Spagna e i fan sono in trepidazione nell’attesa del ritorno dello show su Amazon Prime nel Regno Unito, dove sono disponibili le precedenti stagioni.
La Gabaldon che lavora a stretto contatto con il team televisivo si è rifiutata di dire qualcosa su quando verrà trasmesso – ma ha rivelato che le riprese sono in programma con la metà degli episodi già girati.
Di solito fanno una pausa solo per Natale e mentre in precedenza questa è stata di circa sei settimane questa volta è stata solo di due settimane, e stanno girando più velocemente che possono.
“Nella stagione 3 ci sono 13 episodi e sono proprio alla metà del sesto episodio. Hanno già girato l’ottavo episodio – sono fuori ordine dato che avevano bisogno di adattare gli impegni di una delle attrici. Così hanno circa sei episodi e mezzo in casa che è proprio dove dovrebbero essere
.
La produzione si sposterà dalla base scozzese a Cumbernauld in Sud Africa più avanti durante l’anno per filmare le scene ambientate su una nave nei Caraibi. “Andranno in Sud Africa in primavera avanzata, in maggio o giù di lì.
Outlander racconta la storia di un’infermiera in una Gran Bretagna degli anni ’40 devastata dalla guerra che si ritrova a viaggiare nel tempo indietro nella Scozia giacobita a seguito dell’incontro con alcune pietre (megaliti) mistiche. Claire Randall, interpretata dalla Balfe, successivamente viene coinvolta in avventure e in una storia romantica con il soldato delle Highlands Jamie Fraser.
Ma il racconto non rifugge da elementi più oscuri – e alla fine della stagione uno, il pubblico è rimasto scioccato da un brutale episodio dove Fraser, interpretato da Sam Heughan, è stato violentato e torturato dal personaggio di Tobias Menzies, Black Jack Randall.
C'è della frustrazione nella Gabaldon per il fatto che Outlander fosse descritto come un romanzo di tartan, sesso e violenza.
Questo è molto fastidioso – non c’è niente del genere” dice “Non mi piace molto andare in giro accusando la gente di essere sessista, ma se il libro fosse stato scritto da un uomo sicuramente non lo avrebbero definito di sesso e violenza.”
Infatti, dice, di aver deliberatamente rovesciato i normali romanzi rosa descrivendo il personaggio di Fraser vergine fino a quando ha incontrato Claire Randall, che è più anziana e ha più esperienza dal punto di vista sessuale.
Lei dice che la distorsione è arrivata dopo che aveva pubblicato gli estratti proprio del primo libro on line, innescando il dibattito tra i lettori su in quale genere dovesse rientrare.
C’era una scena di sesso” dice “e qualcuno disse “si interpreta un po’ come un romanzo rosa, pensi che stai scrivendo una storia d’amore?
Io dissi non lo so, non ne ho mai letta una” Così quando sono andata alla mia drogheria ho comprato tre romanzi rosa tra i più venduti. Sono sicura che fosse una totale coincidenza ma ciascuno di loro aveva un’eroina diciottenne vergine e un uomo molto più vecchio, intorno ai 35 o così.”
“In due dei tre l’eroina veniva violentata prima di essere messa in salvo da gentiluomo – dissi che io ovviamente non stavo scrivendo questo genere di libro. È così che lui (Jamie) e diventato il vergine e Claire la più esperta dei due.”
“Una volta che Black Jack Randall è entrato in scena è stato ovvio per me cosa davvero volesse.

La terza serie di Outlander, che si basa sul libro Voyager, ha il potenziale per provocare molte controversie con l’apparizione del personaggio di Yi Tien Cho, un cinese che vive in esilio a Edimburgo, di cui Fraser è amico e che soprannomina Mr Willoughby.
Il personaggio nel libro ha scatenato un furioso dibattito on line circa gli stereotipi razzisti – ma Gabaldon dice che non è sicura da dove scaturisca la controversia. Ha rivelato che il personaggio è ispirato alla storia di un immigrato cinese conosciuto come Mr Hu, che è arrivato misteriosamente sulle banchine Edimburgo a metà del 18-simo secolo.
Nessuno sapeva come fosse arrivato lì – forse era un clendestino, o forse era stato rapito, qualunque cosa” dice “Non sapeva parlare inglese – e non avrebbe mai parlato inglese tanto era traumatizzato dal trovarsi in mezzo a questi barbari stranieri. La gente era dispiaciuta per lui dato era così strano e isolato, e avrebbe voluto dargli cibo, un posto per dormire e vestiti per provare ad aiutarlo. Ma lui proprio non voleva costruire legami con nessuno e infine si ubriacò fino alla morte.
“È una storia molto tragica ma mi ha fatto pensare. Mr. Willoughby viene da questo – è una persona reale, per così dire, e questo mi ha fatto anche pensare all’isolamento culturale e alle percezioni e così via.

Aggiunge che aveva sempre e solo avuto un paio di lettere di denuncia in relazione al personaggio da persone di discendenza cinese che erano arrabbiate che Mr Willoughby era descritto come corto nel libro.
Capisco che non tutto il popolo cinese sia basso” prosegue “ma non si può avere un esempio rappresentativo del popolo cinese in questo libro – è solo un personaggio e deve essere di una grandezza o l’altra. Dato che Jamie e Claire sono insolitamente alti per il loro tempo, sono quasi obbligati a vederli bassi, è questo è il loro punto di vista. Quindi non si intende nessuna offesa culturale.”
Gabaldon sta attualmente scrivendo il non libro della serie Outlander. Il titolo “Go Tell the Bees That I Am Gone” si ispira a una vecchia credenza celtica che alle api devono essere dati aggiornamenti quotidiani delle notizie della comunità come nascite o morti o diventeranno arrabbiare, sciameranno e partiranno.
Spera che venga pubblicato nel 2018 e c’è solo un altro libro che deve essere scritto che sarà probabilmente la fine della serie.
Però è in cantiere un prologo sui genitori di Jamie Fraser e sulla prima insurrezione giacobita del 1715 e anche un’altra novella che raccoglie vari aspetti della storia di Outlander.
La terza stagione dello show televisivo si aprirà con un evento storico molto sanguinoso per la Scozia – la battaglia di Culloden che terminò con la sconfitta delle forze giacobite da parte dell’esercito governativo degli Hannover del Duca di Cumberland.
Il periodo di messa in onda della prima serie di Outlander, che rappresenta la battaglia degli scozzesi contro il dominio britannico come parte della rivolta giacobita del 1745, è diventata un argomento improbabile nel referendum scozzese, quando si insinuò che il debutto dello show in UK era stato ritardato a causa di pressioni politiche.
Nel 2015, sono state pubblicate email trapelate dalla Sony Pictures che indicano che l’azienda di intrattenimento si sia incontrata con il Primo Ministro David Cameron 10 settimane prima del voto sull’indipendenza scozzese e come risultato la trasmissione di Outlander è stata ritardata.
Ma la Gabaldon respinge ciò dicendo che le è stato detto dal personale della produzione che la principale ragione fu che nessuno dei principali canali britannici era disposto a prendere lo show nella sua forma completa.
Volevano tagliarlo in maniera sostanziale sia per i contenuti che per il tempo.” Dice. “Le persone che realizzano questo show se ne risentirono fortemente e non vollero accettare – è poi è arrivata Amazon Prime.”

Ha aggiunto: “Le cose potrebbero cambiare con i canali britannici se lo show continua a essere così popolare.
Traduzione di Iolanda

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