martedì 6 gennaio 2015

Estratto dal 9° libro: Femminilità

Fanny era sul suo piccolo letto, rannicchiata come un riccio, la schiena rivolta verso la porta. Non si voltò al suono dei miei passi, ma le sue spalle si sollevarono intorno alle orecchie.
"Fanny?" le dissi piano. "Stai bene, tesoro?" Dall'evidente preoccupazione di Jemmy per il sangue, mi ero un po' preoccupata, ma riuscii a vedere solo una singola piccola striscia di sangue e una o due macchioline sulla mussola della camicia da notte.
"Sto bene", disse con una sottile voce fredda. "E' solo...solo sangue".
"Questo è vero," dissi in modo calmo, anche se era il tono con cui l'aveva detto che mi allarmò. Mi sedetti accanto a lei e le misi una mano sulla spalla. Era dura come il legno e la sua pelle era fredda. Da quanto tempo fosse stata sdraiata lì scoperta?
"Sto bene", disse. "Ho preso gli stracci. Ho lavato...mi sono lavata stamattina."
"Nessun problema," dissi e le accarezzai la nuca con molta leggerezza, come se fosse stato un gatto dal temperamento sospettoso. Non avrei mai pensato che potesse diventare più tesa, ma accadde. le presi la mano nella mia.
"Senti dolore?" Chiesi, con la voce ferma come facevo quando affrontavo la faccenda con qualcuno che veniva da me per un intervento chirurgico. Prima ascoltò poi le piccole spalle ossute si rilassarono solo un pochino.
"Non tanto...voglio dire, non molto," disse, con una pronuncia molto distinta. Aveva fatto non poca pratica per essere in grado di pronunciare correttamente le parole, dopo che le avevo fatto la frenulectomia che l'aveva liberata da mutismo.

"La sento solo un pò tirata," disse. "Come un pugno che mi stringe proprio lì." Spinse i propri pugni sul basso ventre per mostrarmelo.
"Mi sembra abbastanza normale," Le assicurai. "E' solo il tuo utero che si risveglia, per così dire. Non si è mosso molto prima,quindi non dovresti esserne preoccupata." Mi sarebbe piaciuto spiegarle la struttura interna del sistema riproduttivo femminile con dei disegni, e mentre lei sembrava leggermente restia, stava prestando attenzione.
Con mia grande sorpresa, la nuca divenne più pallida, le spalle si incurvarono nuovamente.
"Fanny?" Dissi e osai toccarla di nuovo, accarezzandole il braccio. "Hai mai visto le ragazze entrare nei loro periodi prima, non è vero?" Per quanto ne sapevo, aveva vissuto in un bordello a Philadelphia fin dall'età di cinque anni o giù di lì; sarei stata stupita se non avesse visto quasi tutto ciò che il sistema riproduttivo femminile è in grado di fare. E poi mi la cosa mi colpì e mi rimproverai come una sciocca. Ovvio. Lo sapeva.

"Sii," disse in un modo molto distante. "Vuol dire due cose. Che si possono avere bambini e si può iniziare a guadagnare soldi ". 

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