martedì 13 maggio 2014

MOBY: Campagno di vita

Nel tardo pomeriggio, fatti i suoi affari, Ian tornò al campo principale e trovò Rachel in piedi in fila con un certo numero di altre donne al pozzo nel cortile de L'oca e l'uva, due secchi appoggiati ai suoi piedi.
"Potrei portarli giù al fiume per te", si offrì. Era arrossara per il caldo del giorno, ma era bellissima, le braccia abbronzate nude e i muscoli curvavno in modo così fine e delicato che il cuore gli saltò nel guardarli.

"Ti ringrazio, Ian, ma no." Gli sorrise e si allungò per sistemargli una delle due piume d'aquila che aveva annodate tra i capelli. "Tua zia dice che le barche gettano i loro rifiuti nel fiume, e metà dell'esercito ci urina dentro e ha ragione. Bisognerebbe camminare un chilometro a monte per trovare un posto pulito da cui attingere l'acqua. E il tuo lavoro, allora?"
Parlava con interesse, ma senza alcuna preoccupazione o disapprovazione, cosa che lui apprezzò.
"Non ucciderò nessuno se non devo, Rachel" disse piano e le toccò la guancia. "Sono arruolato come scout. Non dovrebbe essercene bisogno."
"Ma le cose capitano" disse e distolse lo sguardo per evitare che lui vedesse l'ombra improvvisa nei suoi occhi. "Lo so."
Con uno impeto inaspettato di impazienza voleva chiederle: preferiva che lui uccidesse o che venisse ucciso per la grazia della sua anima? Ma soffocò l'impulso e la sfumatura di rabbia in esso. Lei lo amava, non ne dubitava. Sarebbe stata una domanda giusta da porre ad un quacchero, ma non alla sua fidanzata.
I suoi occhi andarono al volto di lui, interessati e riflessivi, e si sentì aumentare il rossore sulle guance, chiedendosi quanto mostrasse i suoi pensieri.
"Il viaggio della tua vita ha un suo lungo percorso, Ian", disse "e non posso condividere il tuo cammino, ma posso camminare accanto a te. E lo farò."
La donna in piedi dietro di loro nella fila trasse un profondo sospiro di soddisfazione.
"Ora, questa è una cosa molto bella e giusta da dire, tesoro" disse lei a Rachel, in tono di approvazione. E, spostando il suo sguardo su Ian, lo squadrò scetticamente. Vestito con pelle di daino, una pesante camicia di cotone e con piume nei capelli e tatuaggi, Sperò di non sembrare troppo stravagante.
"Probabilmente non la meriti", disse la donna, scuotendo la testa dubbiosa. "Ma provaci, è un bravo ragazzo."


da Written in my Own Heart's Blood

1 comments:

Susy ha detto...

che carini Ian e Rachel