giovedì 25 luglio 2013

Virgins

Eccoci finalmente con qualche altra notizia letteraria sulla raccolta Dangerous Women curata da George R. R. Martin e Gardner Dozois; conterrà 21 storie di altrettanti scrittori di fama internazionale in ambito fantasy e fiction.
La raccolta sarà disponibile, in America, dal 3 dicembre 2013.
Inizialmente il titolo sarebbe dovuto essere Femme Fatale, ma poi è stato modificato; il tema della raccolta, come dice il suo titolo, sono le donne pericolose, tanto che lo stesso Martin ha commentato con un "le Donne stanno arrivando, sono armate e pericolose"
C'è anche un racconto dello stesso Martin che racconterà dell'origine della guerra civile dei Targaryen e che a suo dire avrà un finale intriso di sangue. 
(in fondo al post troverete la lista di titoli e autori dei racconti) 
Come già detto in precedenza, tra questi 21 Big è presente anche la nostra Diana Gabaldon il cui racconto di intitola 'Virgins' e ha per protagonisti dei giovani Jamie Fraser e Ian Murray in Francia in veste di mercenari.
Ed ora eccovi un altro estratto del racconto...

VIRGINS
Ottobre 1740
Nei pressi di Bordeaux, Francia

Ian Murray seppe nel momento in cui vide il volto del suo migliore amico che qualcosa di terribile era accaduto. Il fatto che stava fissando la faccia di Jamie Fraser era una prova sufficiente, non era importante l'aspetto di un uomo.
Jamie era in piedi vicino al carro dell'armaiolo, le braccia piene di oggetti e pezzi che Armand gli aveva appena dato, bianco come il latte e ondeggiante avanti e indietro come una canna sul Loch Awe. Ian lo raggiunse in tre falcate e lo prese per un braccio prima che potesse cadere.
"Ian". Jamie sembrava così sollevato di vederlo che Ian pensò avrebbe potuto scoppiare in lacrime. "Dio, Ian."Ian strinse Jamie in un abbraccio, e lo sentì irrigidirsi e trattenere il fiato nello stesso istante in cui sentì le bende sotto la camicia di Jamie.
"Gesù!" Cominciò, sorpreso, ma poi tossì e disse: "Gesù, ragazzo, è bello rivederti." Picchiettò delicatamente la spalla di Jamie e lo lasciò andare. "Avrai voglia di mangiare qualcosa, vero? Andiamo, allora."
Chiaramente non potevano parlare subito, ma fece un veloce cenno a Jamie, prese metà del materiale che portava, e poi lo accompagnò al fuoco per presentargli gli altri.
Jamie aveva scelto un buon momento della giornata per apparire, Ian pensò. Tutti erano stanchi, ma felici di sedersi, in attesa delle loro cena e della razione quotidiana di qualsiasi cosa ci fosse stata da bere. Pronti alla possibilità di un nuovo arrivo per intrattenersi, ma senza l'energia necessaria per arrivare ad aspetti più fisici di intrattenimento.
 "Quello laggiù è Big George", disse Ian, lasciando cadere gli arnesi di Jamie e gesticolando verso il lato opposto del fuoco. "Accanto a lui, il ragazzo con le verruche è Juanito; non parla molto francese e nulla d'inglese."
"Qualcuno di loro parla inglese?" Jamie lasciò cadere anche lui il materiale e si sedette pesantemente sul suo giaciglio, abbassandosi distrattamente il kilt tra le ginocchia. I suoi occhi guizzarono attorno al cerchio, e lui annuì, un mezzo sorriso in un modo un pò timido.
"Faccio io." Il capitano si sporse oltre l'uomo accanto a lui, allungando una mano verso Jamie. "Sono il capitano Richard D'Eglise. Tu puoi chiamarmi Capitano. Sembri abbastanza grande per essere utile, il tuo amico qui dice che il tuo nome è Fraser?"
"Jamie Fraser, sì." Ian era lieto di vedere che Jamie sapeva gestire l'occhio dell'uomo che lo stava squadrando e aveva trovato la forza di ricambiare la stretta di mano con la dovuta forza.
 "Sapete usare una spada?" 
"Si. E abbastanza l'arco." Jamie guardò l'arco senza la corda ai suoi piedi, e l'ascia a manico corto accanto. "Non ho avuto molto a che fare con un'ascia prima, a parte per tagliare la legna."
"Va bene," uno degli altri uomini aggiunse in francese. "E' per quello che la usiamo." Molti degli altri risero, segno che almeno capivano l'inglese, indipendentemente dalla lingua che decidevano di parlare o no. 
"Mi unirò ad una truppa di soldati, allora, o a dei carbonai?" chiese Jamie, alzando un sopracciglio. Lo disse in francese -un ottimo francese, con un leggero accento parigino- e una serie di occhi si spalancarono. Ian chinò la testa per nascondere un sorriso, a dispetto della sua ansia. Lo svezzamento poteva essere il cadere a faccia in giù nel fuoco, ma nessuno -salvo forse Ian- l'avrebbe saputo, se l'avessero ucciso.
Ian lo sapeva, però, e teneva un occhio fisso su Jamie, spingendo il pane nelle sue mani in modo che gli altri non lo avrebbero visto tremare, seduto abbastanza vicino per afferrarlo se fosse effettivamente svenuto. La luce stava sbiadendo nel grigio ormai, e le nuvole erano rosa, basse e morbide. Stava per piovere, probabilmente, in mattinata. Vide Jamie chiudere gli occhi solo per un istante, vide la gola muoversi mentre deglutiva, e sentì il tremito della coscia di Jamie vicino alla sua.
Cosa diavolo è successo? pensò con angoscia. Perché è qui? 
Fino a che tutti non si fossero sistemati per la notte Ian non avrebbe ottenuto risposta."Porto io il materiale," sussurrò a Jamie, alzandosi. "Tu rimani vicino al fuoco ancora un po' a riposarti". La luce del fuoco gettava una luce rossastra sul viso di Jamie, ma pensava che il suo amico fosse probabilmente ancora bianco come un lenzuolo, non aveva mangiato molto.
Tornando indietro, vide le macchie scure sul dorso della camicia di Jamie, macchie dove il sangue fresco era infiltrato attraverso le bende. Lo spettacolo lo riempì di rabbia e paura. Aveva visto cose del genere; i nuovi arrivi venivano frustati. Pesantemente e frequentemente. Chi? Come? 
"Andiamo, allora", disse burbero e chinandosi, mise un braccio sotto quello di Jamie che si alzò in piedi e si allontanarono dal fuoco e dagli altri uomini. Si era preoccupato nel sentire la rassegnazione della mano di Jamie e il suo respiro profondo.
"Cosa?" chiese Ian, nel momento in cui si furono allontanati. "Cosa è successo?"
Jamie si sedette bruscamente.
"Pensavo che unirsi ad un gruppo di mercenari significasse non farsi fare domande."


Fonte 

Introduzione di Gardner Dozois
Some Desperado di Joe Abercrombie - A Red Country story
My Heart is Either Broken di Megan Abbott
Nora's Song di Cecilia Holland
The Hands That Are Not There di Melinda Snodgrass
Bombshells di Jim Butcher
Raisa Stepanova di Carrie Vaughn
Wrestling Jesus di Joe R. Lansdale
Neighbors di Megan Lindholm
I Know How to Pick 'Em di Lawrence Block
Shadows For Silence In The Forest Of Hell di Brandon Sanderson
A Queen In Exile di Sharon Kay Penman
The Girl In The Mirror di Lev Grossman - A Magicians story
Second Arabesque, Very Slowly di Nancy Kress
City Lazarus di Diana Rowland
Virgins di Diana Gabaldon - An Outlander story
Hell Hath No Fury di Sherilynn Kenyon
Pronouncing Doom di S.M. Stirling - An Emberverse story
Name The Beast di Sam Sykes
Caretakers di Pat Cadigan
Lies My Mother Told Me di Caroline Spector - A Wild Cards story
The Princess And The Queen di George R.R. Martin - A Song of Ice and Fire story

4 comments:

stefania.fiorellino ha detto...

Tanto amore per quest'uomo! ♥

FreeScots Methos ha detto...

veramente tantissimo *w*
e visti anche gli altri racconti, mi sa che il libro appena esce, me lo prendo *____*

tsukino ha detto...

È stupendo! Non è che, essendoci una storia con i Targaryen, c’è una possibilità che sia pubblicato in italiano? Altrimenti, mi sa che rispolverò il mio inglese e farò come Methos ^^

FreeScots Methos ha detto...

Tsukino, davvero non lo so :/ ma le speranze (almeno personalmente) sono molto basse ç___ç