mercoledì 30 dicembre 2020

Bees: Speranza

Mi stavo proprio chiedendo in che modo Roger avesse intenzione di seguire la performance del Capitano Cunningham. La congregazione si era sparpagliata sotto gli alberi per prendere qualcosa da mangiare e da bere, ma ogni gruppo che avevo oltrepassato stava discutendo di quello che aveva detto il Capitano, con grande eccitazione e concentrazione –  per come potevano. L’incantesimo della sua storia rimaneva con me – un senso di meraviglia e speranza.
Anche Bree sembrava chiederselo; la vidi con Roger, all’ombra di una grande quercia, in una fitta discussione. Lui scosse la testa, comunque, sorrise, e si raddrizzò il cappello. Lei aveva vestito la sua parte, come una modesta moglie di un ministro, e si lisciò la gonna e il corpetto.
“Due mesi e andrà in chiesa in pelle di daino,” disse Jamie seguendo la direzione del mio sguardo.
“Con che probabilità?” chiesi
“Tre a uno. Vuoi scommettere, Sassenach?”
“Scommettere di domenica? Andrai diretto all’inferno, Jamie Fraser.”
“Non mi preoccupo. Tu sarai lì prima di me. Chiedendomi le probabilità, oltretutto… Inoltre, andare in chiesa tre volte in un giorno dovrebbe toglierti almeno qualche anno di Purgatorio.”
Annuii
“Pronto per il Secondo Round?”
Roger baciò Brianna e uscì dall’ombra nella giornata assolata, alto, scuro e bello nel suo migliore – be’ unico vestito scuro. Venne verso di noi, Bree alle sue calcagna, e vidi diverse persone nel gruppo vicino notarlo e cominciare a mettere via i loro pezzi di pane e formaggio e la birra, per ritirarsi dietro i cespugli per un momento privato e mettere in ordine i bambini scarmigliati.
Abbozzai un saluto mentre Roger veniva verso di noi.
“Over the top?”
“Geronimo,” rispose brevemente e raddrizzando visibilmente le spalle, si girò a salutare il suo gregge e ad accompagnarlo all’interno.
Dentro, era notevolmente caldo, anche se non ancora rovente, grazie a Dio. L’odore di pino nuovo era più tenue adesso, attutito dal fruscio di tessuti fatti a mano e dai deboli odori di cucinato e dell’agricoltura e dal lavoro disordinato di bambini in crescita che si alzava in una nebbia piacevolmente domestica
Roger lasciò che si sistemassero per un momento, ma non abbastanza perché le conversazioni cominciassero. Camminò con Bree al suo braccio, la lasciò sulla panca di fronte e si girò per sorridere alla congregazione.
“C’è qualcuno qui che ancora non mi conosce?” chiese, e ci fu una leggera ondata di risate. 
“Aye, be’, il fatto che mi conosciate e che siate qui comunque è rassicurante. A volte sono le cose che sappiamo che significano molto in parte perché le conosciamo bene, e capiamo la loro forza. Siate virtuosi, allora e diciamo il Padre Nostro insieme.”
Si alzarono gentilmente e lo seguirono nella preghiera – alcuni, notai, parlando in Gaidhling, anche se la maggior parte in inglese con vari accenti.
Quando ci sedemmo di nuovo, si schiarì la voce, forte, e cominciò a preoccuparsi. Ero sicura che la sua voce fosse migliore di quanto fosse stata, se per la naturale guarigione o per i trattamenti – se qualcosa di così semplice e tuttavia così peculiare come l’imposizione delle mani del Dr. MacEwan poteva essere nobilitata da questo nome – che io gli facevo una volta al mese – ma era passato molto tempo da quando aveva parlato a lungo in pubblico, figuriamoci predicare – figuriamoci cantare e lo stress delle aspettative era molto da affrontare.
“So che alcuni di voi vengono dalle Isole – e dal Nord. Perciò saprete quale salmo è.”
……[proseguendo con il Salmo]
Più voci, una fiducia che si diffonde, e dalla terza frase, stavamo condividendo la felicità di Roger, entrando nelle parole e nel loro significato.
Era un salmo abbastanza breve, ma si stavano divertendo così tanto che lui lo ripassò due volte e alla fine si fermò, sudato e arrossato dal calore e dallo sforzo, "_Anche la vita per sempre_!" risuona ancora nell'aria.
“Era buono,” disse, con voce rauca, e loro risero, anche se gentilmente. “Jamie – vuoi venire a leggere dal Vecchio Testamento per noi?”
Guardai Jamie sorpresa, ma apparentemente era preparato, perché prese la piccola Bibbia verde che aveva portato con sé e andò nella parte anteriore della sua stanza. Indossava il migliore dei suoi due kilt, con l’unica giacca dall’aspetto sobrio che possedeva e prendendo gli occhiali dalla tasca, se li mise e guardò severamente sopra di essi i ragazzi in fondo, che smisero immediatamente di sussurrare.
Evidentemente soddisfatto che lo sguardo severo fosse sufficiente, aprì il libro e lesse dalla Genesi la storia degli angeli che visitarono Abramo e ricevendo la sua ospitalità, lo rassicurarono che quando sarebbero tornati, sua moglie Sarah gli avrebbe dato un figlio, “…Perciò Sarah rise tra sé, dicendo, Dopo che mi sono fatta vecchia avrò il piacere, dato che anche il mio signore è vecchio?”
Alzò lo sguardo brevemente su questo rigo e i suoi occhi incontrarono i miei. Disse, “Mphm,” in fondo alla gola, guardò la pagina e finì con … “C’è qualcosa di troppo difficile per il Signore? Al tempo stabilito, io tornerò da te. secondo il tempo della vita e Sarah avrà un figlio.”
Sentii un minuscolo risolino da qualche parte dietro di me, ma fu sommerso istantaneamente dal verso finale: “Allora Sarah negò, dicendo ‘Non ho riso’: perché aveva paura. E lui disse No, ma tu hai riso.”
Jamie chiuse il libro con decisione, si inchinò a Roger e si sedette al mio fianco, ripiegando i suoi occhiali.
“Non so come la gente possa pensare che Dio non abbia un perfido senso dell’umorismo,” mi sussurrò.

mercoledì 25 novembre 2020

Bees: Per il Giorno del Ringraziamento

 “Non le dirò di [.],” mi disse. Stavo annusando con cautela lo spezzatino per la cena, ma rinunciai per guardarlo di sbieco.
“Perché mai no?”
“Perché se lo facessi, lei andrebbe perché pensa che io voglio che lo faccia, anche se diversamente lei non andrebbe affatto.”
Questo era probabilmente vero, anche se personalmente non vedevo niente di sbagliato nel fatto di chiederle di fare qualcosa che Jamie voleva fosse fatto. Lui chiaramente sì, perciò annuii piacevolmente e gli porsi il cucchiaio.
“Assaggia questo, per favore, e dimmi se pensi che sia adatto al consumo umano.”
Si fermò, il cucchiaio a metà strada verso la sua bocca.
“Che c’è dentro?”
“Speravo potessi dirmelo tu. Penso che potrebbe essere probabilmente, carne di cervo, ma Mrs. MacDonald non lo sa per certo; suo marito è tornato a casa con questo da un viaggio nei villaggi Cherokee e non aveva nessuna pellicola e ha detto che era troppo ubriaco quando lo ha vinto a una partita a dadi per chiedere.”
Le sopracciglia si alzarono più in alto che potevano, annusò con cautela, soffiò sulla cucchiaiata di spezzatino caldo, poi leccò un assaggino, chiudendo gli occhi come un degustatore francese che giudichi le virtù di un nuovo vino del Reno.
“Hmm,” disse. Ne leccò ancora un poco, comunque, cosa che era incoraggiante, alla fine prese un boccone intero, che masticò lentamente, gli occhi ancora chiusi in concentrazione.
Alla fine, ingoiò, e aprendo gli occhi, disse, “Ci vuole del pepe. E forse aceto?”
“Per il gusto o per la disinfezione?” chiesi. Guardai la credenza, chiedendomi se avrei potuto mettere insieme abbastanza avanzi da quanto c’era dentro per una cena sostitutiva.
“Assaggia,” disse, allungandosi oltre me per immergere di nuovo il cucchiaio. “È abbastanza sano, comunque. Penso che sia wapiti – e carne di un maschio molto vecchio e duro. Non è Mrs. MacDonald che pensa che tu sia una strega?”
“Be’, se è così, se lo è tenuto per sé quando mi ha portato suo figlio più piccolo ieri, con una gamba rotta. Il figlio più grande ha portato la carne stamattina. Era un pezzo di carne abbastanza grande, indipendentemente dall’origine. Ho messo il resto nel capanno dell’affumicatura, ma aveva uno strano odore.
“Cosa ha un odore strano?” La porta sul retro si aprì e Brianna entrò, portando una piccola zucca, Roger dietro di lei con un cestino di cavoli dall’orto.
Alzai un sopracciglio di direzione della zucca – troppo piccola per fare una torta, e davvero troppo verde, e lei fece un’alzata di spalle.
“Un ratto o qualcosa stava la masticando quando siamo andati nell’orto.” La girò per mostrare segni recenti di denti. “Sapevo che sarebbe andata subito a male se l’avessimo lasciata lì – se il ratto non torna indietro e la finisce – così l’abbiamo portata dentro.”
“Be’, ho sentito di zucca verde fritta,” dissi, accettando dubbiosa il regalo. “Questo è già un pasto piuttosto sperimentale, dopo tutto.”
Brianna guardò il focolare e prese una profonda e cauta fiutata.
“Sembra… commestibile,” disse.
“Aye, è quello che ho detto,” disse Jamie, respingendo la possibilità di un avvelenamento da carne putrefatta con una mano. “Siediti, ragazza. Lord John mi ha mandato una letterina.”
“Lord John?” Un sopracciglio rosso si inarcò e la sua faccia si illuminò. “Il mio preferito. Cosa vuole?”
Jamie la fissò. Si infilò la lettera in tasca, ovviamente non avrebbe lasciato che la leggesse.
“Perché pensi che voglia qualcosa?” chiese diffidente ma curioso.
Brianna scrollò la sua gonna da un lato e si sedette, la zucca ancora una mano, e stese una mano con il palmo in alto.
“Prestami il tuo pugnale per un minuto, Pa’. Per quanto riguarda Lord John, non fa chiacchiere socievoli. Non so cosa voglia, ma ho letto abbastanza lettere sue per sapere che non si prende il disturbo di scrivere a meno che non abbia uno scopo.”
Sbuffai leggermente e scambiai uno sguardo con Jamie. Questo era completamente vero. Certamente, il suo scopo era occasionalmente proprio avvisare Jamie che stava rischiando la testa, il collo o le palle in qualsiasi avventura precipitosa in cui John pensava potesse essere coinvolto, ma era sicuramente uno scopo.
Bree prese il pugnale offerto e cominciò ad affettare la piccola zucca, rovesciando sul tavolo grumi brillanti di semi verdi aggrovigliati.
“Quindi?” disse, gli occhi sul suo lavoro.
“Quindi,” Jamie prese un respiro profondo.
[fine della sezione]
La zucca verde era davvero commestibile, anche se non direi molto di più per questo.
“Ci vuole del ketchup,” fu il commento di Jemmy.
“Aye,” concordò suo nonno, masticando con attenzione. “Ketchup di noci forse? O funghi.”
“Ketchup di noci?” Jemmy e Amanda scoppiarono a ridere, ma Jamie semplicemente li guardò con tolleranza.
“Aye, voi piccoli ignoranti”, disse. “Ketchup è qualsiasi salsa che si mette sulla carne – non solo quella poltiglia di pomodori che vi fa vostra madre.”
“Di cosa sa il ketchup di noci?” domandò Jem.
“Di noci,” disse Jamie, inutilmente, “Con aceto e acciughe e alcune altre cose. Sta zitto adesso; voglio parlare con tua madre.”

sabato 21 novembre 2020

Bees: Meditazioni notturne

Brianna e i bambini dormivano profondamente, distesi sul pavimento della soffitta come vittime di qualche improvvisa pestilenza, caduti dove stavano distesi, tra i barili di vernice e nerofumo e cataste di libri e pamphlet. Nonostante la lunga giornata, la riunione commovente e l’impressionante quantità di vino bevuto, Roger si ritrovò riluttante ad addormentarsi subito. Non incapace; poteva ancora sentire le vibrazioni del carro e le redini nelle sue mani e una sorta di ipnosi nascosta in fondo alla sua mente, che lo spingeva a lasciarsi andare in un vortice lento di campi di riso e uccelli volteggianti, strade acciottolate e foglie d’albero che si muovevano come fumo al tramonto. Ma si trattenne, volendo conservare questo momento il più a lungo possibile.
Destinazione. Destino, se poteva pensare una cosa del genere. La gente normale, le persone comuni, avevano un destino? Sembrava immodesto pensare che lui l’avesse – ma era un ministro di Dio; questo era esattamente quello che credeva: che ogni anima umana avesse un destino, e il dovere di trovarlo e compierlo. Proprio in quel momento, sentì il peso della preziosa speranza che portava e non voleva mai lasciar andare il grande senso di pace che lo riempiva.
Ma la carne è debole e senza che prendesse alcuna decisione consapevole in tal senso, si dissolse tranquillamente nella notte, il respiro di sua moglie e dei suoi bambini addormentati, il fuoco smorzato e il suono delle paludi lontane.

domenica 1 novembre 2020

Nuovo progetto cinematografico per Sam Heughan

Sam Heughan, Priyanka Chopra Jonas, e l’icona della musica Celine Dion sono protagonisti in un dramma romantico per Screen Gems.
Esclusivo: Sam Heughan (Outlander) e Priyanka Chopra Jonas (Quantico) reciteranno nella commedia romantica di Screen Gems, intitolato provvisoriamente Text for You, con l’icona musicale, vincitrice cinque volte del Grammy Award, Celine Dion che si è unita al cast. Il regista di Grace Is Gone, Jim Strouse dirige il film da una sceneggiatura che ha scritto con Lauryn Kahn lavorando sulla riscrittura più recente.
Il film si ispira al successo di botteghino in lingua tedesca SMS Fur Dich, del 2016, basato su un racconto popolare di Sofie Cramer. Parla di una donna che, per alleviare il dolore per la tragica perdita del suo fidanzato, comincia a inviare messaggi romantici al suo vecchio cellulare. Risulta che il suo numero di telefono è stato riassegnato a un uomo dall’altra parte della città che sta soffrendo un dolore straziante simile. I due si incontrano e avvertono un innegabile legame, ma non riescono a lasciarsi il passato alle spalle. In questo remake in inglese, la musica e l’influenza di Dion dà loro il coraggio di cogliere la possibilità di amare di nuovo.
Dion, un’artista di Sony Music, è una degli artisti più venduti di tutti i tempi con oltre 200 milioni di canzoni vendute in tutto il mondo, inclusi i singoli di successo The Power of Love, It’s All Coming Back To Me now, Beauty and the Beast, e la sempreverde colonna sonora di Titanic, My Heart Will Go On, che hanno vinto l’Oscar per la Migliore Colonna Sonora Originale dell’Anno.
Thunder Road’s (A Star is Born, John Wick), Basil Iwanyk, Erica Lee e Esther Hornstein sono i produttori del film.
Meglio conosciuto per il suo ruolo di Jamie Fraser nella serie Starz Outlander, Heughan ha recitato recentemente nel film d’azione tratto da un comic book, Bloodshot con la controparte Vin Diesel ed è protagonista nell’action/thriller SAS: Red Notice e nel film biografico di Roald Dahl An Unique Life.
L’imminente programmazione di Chopra Jonas include The Matrix 4, Citadel dei Russo Brother, l’adattamento di Netflix del romanzo vincitore del Man Booker Prize The White Tiger, e We Can Be Heroes, diretti da Robert Rodriguez.
Grace Is Gone, di Strouse, in cui recita John Cusak, ha ricevuto l’Audience Award per il film drammatico più popolare e il Waldo Salt Screenwriting Award al Sundance Film Fest del 2007. Altre attività comprendono L’Incredibile Jessica James, interpretato da Jessica K. Williams, People Places Things (_Come Ridisegno la Mia Vita_) con Jemaine Clement e Regina Hall e The Hollars che Strouse ha scritto e John Krasinski ha diretto. Kahn è lo sceneggiatore dietro l’imminente social thriller Fresh interpretato da Daisy Edgar Jones per Legendary.
Heughan è rappresentato da United Agents, UTA, Hansen, Jacobson, Teller; Chopra Jonas da Anjula Acharia, UTA e Grubmam Shire Meiselas & Sacks; Strouse da ICM Partners e Thruline Entertainment; Kahn rappresentato da Gang, Tyre, Ramer, Brown & Passman, Inc.


domenica 25 ottobre 2020

Bees: Dillo alle api

[In celebrazione del compleanno di Claire Elizabeth Beauchamp Randall Fraser! John Quincy Myers ha portato a Claire uno sciame di api, e le sta spiegando la credenza secondo cui dovrebbe benedire le sue nuove api.]
“Stai completamente ferma.”
“Fa la volontà di Dio,” finì, aprendo gli occhi. Scosse la testa. “Questo non supera tutto? Dire a un’ape di stare ferma, figurarsi a un migliaio alla volta? Perché le api dovrebbero tollerare una cosa screanzata come questa, vi chiedo?”
“Be’, deve funzionare,” dissi. “Jamie ha portato a casa del miele da Salem, molte volte. Forse sono api tedesche. Conoscete una benedizione più… educata?”
Le sue labbra si incresparono dubbiose, e io vidi di sfuggita uno o due denti gialli a pezzi. Poteva ancora masticare la carne? Mi chiesi, rivedendo leggermente il menu della cena. Potevo tagliare la carne di coniglio in cubetti e mescolarla con uova sbattute con cipolle tagliate….
“Suppongo di ricordarmene la maggior parte…”
“O Dio, Creatore di tutti gli animali, tu benedici il seme e lo rendi fruttuoso… è giusto, fruttuoso? Sì, immagino che sia… fruttuoso per il nostro uso. Per intercessione di… be’, ci sono un sacco di santi e simili, ma col cavolo se ne ricordo qualcuno a parte Giovanni Battista – tuttavia se qualcuno ne sa di miele, non pensate che dovrebbe essere lui? Quello delle locuste e del vivere in una pelle d’orso – però perché qualcuno dovrebbe fare così in un posto caldo come ho sentito che è la Terra Santa, sicuramente io non so dirlo. Comunque…” I suoi occhi si chiusero di nuovo, e allungò la mano, quasi inconsciamente, verso l’alveare, circondato da una nuvola di api volanti.
“Con l’intercessione di chiunque voglia intercedere, ascolta misericordioso le nostre preghiere. Benedici e santifica queste api con la Tua compassione, affinché possano… Be’,” disse, aprendo gli occhi e guardandomi accigliato, “dice ‘portare frutti in abbondanza’, anche se qualsiasi dannato sciocco sa che è il miele che volete che sia abbondante. Eppure…” Le palpebre rugose si chiusero di nuovo contro la luce del sole morente, e concluse, “per la bellezza e l’ornamento del Tuo santo tempio e per il nostro umile scopo.”
“Sono un po’ di più,” disse, lasciando cadere la mano e girandosi verso di me, “ma questo è il senso. Alla fine, direi, che potete benedire le vostre api in qualsiasi modo vi sembri giusto. La sola cosa importante – è forse lo sapete già – è che parliate con loro regolarmente.”
“Di qualcosa in particolare?” chiesi cautamente, flettendo le dita e provando a ricordare se avevo mai avuto una conversazione con le mie precedenti arnie.
Probabilmente lo avevo fatto, ma non consciamente. Come la maggior parte dei giardinieri, avevo l’abitudine di borbottare tra me in mezzo alle erbacce e alle verdure, esecrando gli insetti e i conigli ed incoraggiando le piante. Dio sapeva cosa potevo aver detto alle api strada facendo…
“Le api sono molto socievoli,” spiegò Myers, e ne soffiò una via dal dorso della sua mano molto gentilmente. “E sono curiose, cosa che ha solo senso, dal momento che vanno avanti e indietro e raccolgono notizie insieme al loro polline. Perciò ditegli cosa sta succedendo – se è venuto qualcuno per una visita, se è nato un nuovo bambino, se qualcuno di nuovo doveva insediarsi, o un colono è partito – o morto. Vedete, se qualcuno vive o muore,” spiegò, scacciando un’ape dalla mia spalla, “e voi non lo dite alle api, loro si offendono, e voleranno tutte via.”
Potevo vedere parecchie somiglianze tra John Quincy e un’ape, in termini di raccolta di notizie, e sorrisi al pensiero. Mi chiesi se si sarebbe offeso scoprendo che qualcuno gli aveva tenuto nascosto un succoso pettegolezzo, ma in generale, dubitavo che qualcuno lo avesse fatto. Aveva una gentilezza che invogliava la confidenza, ed ero sicura che manteneva i segreti di molte persone.
“Bene, allora.” Il sole stava cominciando a scendere veloce adesso, e l’odore umido delle piante era forte e raggi di luce tagliavano tra le palizzate, vivide tra le ombre fruscianti del giardino. “Meglio proseguire, suppongo.”
Dato i vari esempi offerti da John Quincy, ero abbastanza sicura di poter procedere a mia volta in tema di benedizione. Riempimmo i quattro piatti con acqua e li mettemmo sotto le gambe dello sgabello, per impedire alle formiche di arrampicarsi sull’alveare, attratte dall’odore del miele. Alcuni di questi insetti voraci stavano già salendo lungo le gambe dello sgabello e io li rimossi con una falda della mia gonna – il mio primo gesto di protezione verso le mie nuove api.
John Quincy sorrise e mi fece un cenno con la testa mentre mi alzavo, e io annuii in risposta, allungai una mano esitante attraverso il velo di api che entravano nell'arnia e toccai la paglia liscia e contorta dell’alveare. Poteva essere immaginazione, ma pensai di riuscire a sentire una vibrazione attraverso la pelle, proprio sotto la soglia dell'udito, un ronzio forte e certo.
“Oh, Dio,” dissi – e avrei voluto conoscere il nome del santo protettore delle api, perché sicuramente doveva essercene uno – “Ti prego fa che queste api si sentano benvenute nella loro nuova casa. Aiutami a proteggerle e ad avere cura di loro, e che possano trovare sempre dei fiori. Er… e un tranquillo riposo alla fine di ogni giorno. Amen.”
“Andrà benissimo, Mrs. Claire,” disse John Quincy, e la sua voce era bassa e calda come il ronzio delle api.
Ce ne andammo, chiudendo e assicurando con cura il cancello dietro di noi, e andammo giù, fuori dall’ombra del camino torreggiante e lungo il muro orientale della casa. Si stava facendo buio in fretta ora, e il fuoco della cucina sussultò mentre entravamo in cucina, illuminando la mia famiglia in attesa. _Casa_


venerdì 16 ottobre 2020

Bees: Chiacchiere serali

Era stata una di quelle belle giornate di inizio autunno, quando il sole è luminoso e caldo al suo zenith, ma il freddo si insinua all’alba e al tramonto e le notti sono abbastanza fredde da rendere più che benvenuti un bel fuoco, una coperta pesante e un bell’uomo con tanto corpo caldo nel letto accanto a te.
Il bell’uomo in questione si stiracchiò, gemendo, e ricadde nella lussuria del riposo con un sospiro, la mano sulla mia coscia. Le diedi un colpetto e rotolai verso di lui, smuovendo Adso, che era sceso ai piedi del letto, ma balzò via con un breve mirp! di fastidio a questa indicazione che non volevamo ricadere di nuovo nell’immobilità
“Dunque, Sassenach, che hai fatto tutto il giorno?” chiese Jamie, accarezzandomi il fianco. I suoi occhi erano mezzi chiusi nel piacere sonnolento del calore, ma concentrati sul mio viso.
“Oh, Dio…” L’alba sembrava un secolo fa, ma mi stiracchiai e mi rilassai comodamente al suo tocco. “Faccende domestiche, per la maggior parte… ma un uomo chiamato Herman Mortenson è venuto da Woolam’s Mill in tarda mattinata per farsi incidere e svuotare una cisti pilonidale alla base della schiena; non avevo mai sentito qualcosa di così puzzolente da quando Bluebell si era rotolato in una carcassa di maiale in putrefazione. Ma, poi,” aggiunsi, intuendo che questa poteva non essere la nota giusta con cui cominciare un incontro in una piacevole serata autunnale, “ho passato gran parte del pomeriggio nell’orto, sradicando cespugli di arachidi e raccogliendo gli ultimi fagioli. E parlando con le api, naturalmente.”
“Avevano qualcosa di interessante da dirti, Sassenach?” La carezza si era trasformata in un piacevole massaggio al mio sedere, che aveva il benefico effetto collaterale di farmi inarcare la schiena e premere leggermente il seno contro il suo petto. Usai la mano libera per sciogliermi la sottoveste, prendere un seno e strofinare il mio capezzolo contro il suo, il che gli fece stringere forte il mio sedere e dire qualcosa in gaelico a bassa voce.
“E, um, com’è stata la..tua.. giornata?” chiesi desistendo.
“Se lo rifai, Sassenach, non risponderò delle conseguenze,” disse grattandosi il capezzolo come se fosse stato punto da una grossa zanzara. “Riguardo a quello che ho fatto, ho costruito un nuovo cancello per il porcile da riproduzione. Parlando di maiali.”
“Parlando di maiali…” ripetei, lentamente. “Um… sei andato nel porcile?”
“No. Perchè?”. La sua mano si mosse un po’ più giù, prendendo a coppa la mia natica sinistra. 
“Ho dimenticato di dirtelo, perché eri andato in Tennessee per parlare con Mr. X e il Colonnello Y e non sei tornato per quattro giorni. Ma sono andata lassù…” il porcile era una piccola grotta di calcare più su della casa… “una settimana fa, per prendere un vasetto di trementina che avevo lasciato lì dalla sverminazione, e – sai dove la grotta forma una curva verso sinistra?” 
Annuì, gli occhi fissi sulla mia bocca come per leggermi le labbra.
“Be’, ho girato l’angolo e loro erano lì.”
“Chi?”
“La Scrofa Bianca in persona, con quelle che presumo fossero due delle sue figlie o nipoti… le altre non erano bianche, ma dovevano essere imparentate con lei perché tutte e tre erano della stessa taglia… immensa.” Un maiale selvatico era alto in media circa un metro e venti al garrese e pesante poco meno di novanta chili. La Scrofa Bianca, che non era un maiale selvatico, ma presumibilmente il prodotto di una linea suina allevata per il peso, era molto più vecchia, golosa e feroce della media, e anche se io non ero brava quanto Jamie a stimare il peso del bestiame, avrei detto che pesasse circa centotrenta chili senza un attimo di esitazione. I suoi discendenti non erano tanto più piccoli.

domenica 4 ottobre 2020

Bees: Casa

Era una casa grande. E sembrava ancora più grande con solo due persone e un cane all’interno.
Fanny, privata della compagnia, mi stava appiccicata come una piccola nappola, con i suoi passi che echeggiavano dietro di me – e il tic-tic-tic di quelli di Bluebell dietro i suoi – mentre andavo avanti e indietro dall’ambulatorio alla cucina al salotto e di nuovo all’ambulatorio, tutte e tre sempre consapevoli delle camere da letto vuote di sopra e del lontano, indistinto e vuoto terzo piano più in alto, le sue mura una spettrale foresta di montanti verticali, le finestre senza vetri ancora coperte da listelli per tenere fuori la pioggia e la neve fino a che il Mastro scomparso non fosse tornato per finire i lavori lasciati incompiuti.
L’avevo invitata a dividere la mia camera da letto e avevamo trasportato il letto estraibile dalla stanza dei bambini. Era un conforto sentire il respiro l’una dell’altra durante la notte, qualcosa di caldo e veloce, che quasi sovrastava il lento, freddo respirare della casa intorno a noi – quasi impercettibile, ma certamente lì. Specialmente al tramonto, quando le ombre cominciavano a risalire le mura come una marea silenziosa, versando l’oscurità nella stanza.
Ogni tanto mi ero svegliata all’alba trovando Fanny nel mio letto, rannicchiata contro di me per scaldarsi e profondamente addormentata, Bluey distesa in un nido di coperte ai nostri piedi. Il cane alzava la testa quando mi svegliavo, battendo delicatamente la coda leggera sul letto, ma non si muoveva finché non lo faceva Fanny.
“Torneranno,” la rassicuravo, ogni giorno. “Tutti. Dobbiamo solo restare impegnate finché non lo faranno.”
Ma Fanny non aveva mai vissuto un giorno da sola nella sua vita. Non sapeva come affrontare la solitudine, per non parlare di una solitudine piena della minaccia dei propri pensieri.
“E se…?” era il costante ritornello dei suoi pensieri. Il fatto che fosse anche il ritornello – pur se silenzioso – dei miei non aiutava.
“Pensate che le case siano vive?” Disse Fanny senza riflette un giorno.
“Si, ne sono sicura,” dissi piuttosto assente.
“Davvero?” gli occhi rotondi di Fanny mi riportarono al presente. Stavamo rammendando calze davanti al fuoco, avendo terminato le faccende della mattina e pranzato. Avevamo dato da mangiare ai maiali, messo fieno asciutto alle altre bestie e munto la mucca e le due capre – avrei dovuto fare il burro il giorno dopo, mettere da parte un paio di secchi per la produzione di formaggio e mandare il resto del latte in accesso giù da Bobby Higgins.
“Be’… sì,” dissi lentamente. “Penso che qualsiasi luogo in cui la gente vive per molto tempo probabilmente assorba un po’ da loro. Sicuramente le case influenzano le persone che ci vivono – perché non dovrebbe funzionare in entrambi i sensi?
“In entrambi i sensi?” sembrava dubbiosa. “Volete dire che ho lasciato una parte di me al bordello – e ho portato una parte del bordello con me?”
“Non è così?” Chiesi dolcemente. Il suo viso divenne vuoto per un momento, ma poi la vita tornò nei suoi occhi.
“Sì,” disse, ma era diffidente adesso, e non aggiunse più nulla.

sabato 3 ottobre 2020

Outlander: le riprese della sesta stagione cominceranno a gennaio 2021

I fan di Outlander sono abituati a sopportare le lunghe attese, ma è stato riferito che Jamie e Claire Fraser potrebbero non tornare sugli schermi fino a fine 2021.
La quinta stagione di Outlander è terminata a maggio, ma le riprese della sesta stagione devono ancora iniziare poiché la pandemia da coronavirus ha messo in pausa la produzione. I fan hanno atteso con ansia news su quando i protagonisti Sam Heughan e Caitriona Balfe torneranno sul set. Ora, UK Casting News ha annunciato che le riprese inizieranno a gennaio 2021.
Hanno pubblicato sul loro account Twitter ufficiale: "La stagione VI della popolare serie TV Outlander finalmente inizierà le riprese in Scozia a gennaio 2021".
Non sorprende che la notizia non sia stata accolta bene dai fan con molti che hanno risposto al tweet esprimendo la loro delusione.
"Onestamente, quante riprese si possono fare a gennaio in Scozia??? Questa sarà la più lunga attesa di sempre!!!" qualcuno ha scritto.
Outlander e Starz devono ancora confermare la notizia, ma in precedenza il cast aveva spiegato quanto fossero emozionati di tornare insieme. 
Parlando al PaleyFest a LA a luglio, Caitriona Balfe, che è meglio conosciuta per il suo ruolo della viaggiatrice nel tempo Claire Fraser ha detto: "Sono così emozionata di rivedere tutta la mia troupe. Abbiamo sentito moltissimo la mancanza di tutti loro. E' triste che non tutti possano alzarsi e andare al lavoro, e forse mi taglierò i capelli questa stagione. Lascerò che sia Sam a farlo."
Sam ha aggiunto: “Innanzitutto, sarò entusiasta che non ci saranno più chiamate su Zoom. Possiamo tutti brindare a questo. Sono entusiasta di vedere dove andrà Jamie in questa stagione, ma ad essere onesti, ora abbiamo sei, quasi sette, anni di esperienza alle spalle. Ci sono scene, personaggi, ci sono cose tratte dai libri che non abbiamo toccato. Possiamo riprendere qualcosa. Abbiamo visto che ci sono altri viaggiatori del tempo. Sembra che l'universo si stia ampliando un po' di più con molte più più cose a cui noi, e gli scrittori, possiamo attingere."
Roger MacKenzie, interpretato da Richard Rankin, ha spiegato che "non vede l'ora di uscire di casa".
Ha detto ai fan: “Non vedo l'ora di tornare sul set. Sarà bellissimo. Infinite, abbondanti quantità di caffè, per esempio. E al momento non ho idea di cosa succede nel sesto libro perché non l'ho letto. Perciò, penso che sarà la prima stagione a cui partecipo senza sapere cosa succede."

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domenica 27 settembre 2020

Bees: Prigioniero

William esaminò il suo fazzoletto con fare critico. Non ne era rimasto molto; avevano provato a legargli  polsi con quello e lui lo aveva fatto a brandelli togliendoselo. Ancora… Ci soffiò dentro il naso, molto delicatamente. Ancora sanguinante, e tamponò la perdita con cautela. Dei passi stavano salendo le scale della taverna verso la stanza dove era seduto, sorvegliato da due soldati diffidenti.
“Ha detto di essere… chi..?” disse una voce seccata fuori dalla stanza. Qualcuno disse qualcosa in risposta, ma si perse nel raschiare della porta sul pavimento irregolare mentre si apriva. Si alzò in piedi lentamente e si allungò in tutta la sua altezza, fronteggiando l’ufficiale – un maggiore dei dragoni – che era appena entrato. Il maggiore si fermò improvvisamente, obbligando pure i due uomini dietro di lui a fermarsi.
“Ha detto di essere il fottuto nono Conte di Ellesmere,” disse William in un tono aspro e minaccioso, e fissò il maggiore con l’occhio che ancora poteva aprire.
“In effetti, lo è,” disse una voce più bassa, che sembrava sia divertita che familiare. William sgranò gli occhi verso l’uomo che stava entrando nella stanza, una figura snella, dai capelli scuri in uniforme da capitano di fanteria. “…Capitano... Lord Ellesmere, infatti. Salve William.”
“Ho rinunciato al mio incarico,” disse William in tono piatto. “Salve, Denys.”
“Ma non al vostro titolo” Denys Randall lo guardò con attenzione, ma si astenne dal commentare il suo aspetto.
“Avete rinunciato al vostro incarico?” Il maggiore un tipo tarchiato e giovanile che sembrava avere i pantaloni troppo stretti, lanciò a William un’occhiata sgradevole. “Per cambiare casacca e unirvi ai ribelli, ho indovinato?”
William, prese fiato, due volte, per evitare di dire qualcosa di avventato.
“No,” disse, con voce ostile.
“Naturalmente no,” disse Denys, rimproverando gentilmente il maggiore. Si girò verso William. “E naturalmente avete viaggiato con una compagnia della milizia Americana perché...?”
“Non stavo viaggiando con loro,” disse William, riuscendo a non aggiungere “cretino” alla sua affermazione. “Ho incontrato i gentiluomini in questione l’altra sera in una taverna, e gli ho vinto una considerevole somma a carte. Ho lasciato la taverna presto questa mattina e ho ripreso il mio viaggio, ma loro mi hanno seguito, con l’ovvia intenzione di riprendersi il denaro con la forza.”
“Ovvia intenzione?” gli fece eco il maggiore scettico. “Come avete percepito tale intenzione? Sir,” aggiunse con riluttanza.
“Immagino che essere seguito e prenderle di santa ragione sia stata un’indicazione abbastanza inequivocabile,” disse Denys. “Sedetevi Ellesmere; state sgocciolando sul pavimento. Sono riusciti di fatto a riprendersi il denaro?” Tirò fuori un enorme fazzoletto, bianco dalla manica e lo porse a William.
“Si. Insieme a tutto il resto nelle mie tasche. Non so cosa sia successo al mio cavallo.” Si tamponò il fazzoletto contro il labbro spaccato. Poteva sentire il profumo della colonia di Randall su di esso, nonostante il suo naso gonfio – un’autentica Eau de Cologne, che profumava di Italia e legno di sandalo. Lord John la usava ogni tanto, e l’aroma lo confortò un poco.
“Quindi sostenete di non sapere niente degli uomini con cui vi abbiamo trovato?” disse l’altro ufficiale, un tenente, un uomo di circa l’età di William, un uomo impaziente come un terrier. Il maggiore gli lanciò uno sguardo di antipatia, che indicava che non pensava di aver bisogno di assistenza nell’interrogare William, ma il tenente non se ne curò. “Sicuramente se stavate giocando a carte con loro, dovete aver raccolto alcune informazioni?”
“Conosco alcuni dei loro nomi,” disse William, sentendosi improvvisamente molto stanco. “Questo è tutto.”
In effetti non era tutto, per niente, ma non voleva parlare delle cose che aveva saputo – che Abbot era un fabbro e aveva un cane intelligente che lo aiutava alla forgia, portando piccoli attrezzi o fascine per il fuoco quando lui glielo chiedeva. Justin Martineau aveva una nuova moglie, al cui letto desiderava ardentemente tornare. La moglie di Geoffrey Garland faceva la migliore birra del villaggio, e quella di sua figlia era quasi altrettanto buona, anche se non aveva più di dodici anni. Garland era uno degli uomini che il capitano aveva scelto per l’impiccagione. Deglutì, la sua gola secca per la polvere e per le parole non dette.
Era sfuggito al cappio principalmente grazie alla sua capacità di imprecare in latino, che aveva sconcertato il capitano abbastanza a lungo perché William identificasse sé stesso, il suo vecchio reggimento, e una lista di illustri ufficiali dell’esercito che avrebbero garantito per lui, a cominciare dal Generale Clinton (Dio, dov’era Clinton adesso?)
Denys Randall stava sussurrando al maggiore, che sembrava ancora contrariato, ma era passato da un’ebollizione completa a una scontenta cottura a fuoco lento. Il tenente stava guardando William attentamente, con occhi socchiusi, aspettandosi evidentemente che balzasse dalla panca e si mettesse a correre. L'uomo continuava inconsciamente a toccare la sua scatola di cartucce e poi la sua pistola nella fondina, immaginando chiaramente la meravigliosa possibilità di poter sparare a William mentre correva verso la porta. William sbadigliò, terribilmente e inaspettatamente, e rimase seduto sbattendo le palpebre, un'improvvisa stanchezza lo attraversò come la marea
Proprio in quel momento, davvero non gli importava di cosa sarebbe successo dopo.

sabato 12 settembre 2020

Bees: Pig Latin

IMETAY RAVELERSTAY ANUALMAY, ONSERVATIONCAY OFWAY ASSMAY N NRG 
“Un manuale per viaggiatori nel tempo?” chiese Roger, guardandola di sbieco. Brianna aveva il viso arrossato e mostrava una linea profonda tra le sopracciglia, ma nessuno dei due sminuiva il suo fascino. 
Lei annuì, guardando la pagina ancora accigliata.
“Ho avuto un’idea e volevo metterla giù prima di dimenticarla, ma-”
“Non vuoi rischiare che qualcuno la trovi per caso e la legga,”, finì lui per lei.
“Sì. Ma deve essere anche qualcosa che i bambini – Jemmy, almeno – possano leggere, se necessario.”
“Quindi raccontami la tua preziosa idea,” propose, e si sedette, molto lentamente. Era stato in sella dall’alba al tramonto negli ultimi tre giorni, e provava dolore dal collo alle ginocchia.
“Così non sai niente del Pig Latin,” disse, guardandolo scettica. “Cosa ne sai del principio di conservazione della massa?”
Chiuse gli occhi, e minò la scrittura su una lavagna.
“La materia non si crea e non si distrugge,” disse e aprì gli occhi. “È questo?”
“Ben fatto.” Gli diede un colpetto sulla mano; poi notò il suo stato: sudicia e curva in un mezzo pugno, le sue dita rigide per aver stretto le redini. L’attirò sul suo grembo, distese le dita e cominciò a massaggiarle.
“La definizione completa dice, “La legge di conservazione della massa afferma che per ogni sistema chiuso a ogni trasferimento di materia ed energia, la massa del sistema deve rimanere costante nel tempo, dato che la massa del sistema non può cambiare, così la quantità non può essere né aggiunta né sottratta.”
Gli occhi di Roger erano mezzi chiusi in un misto di stanchezza ed estasi.
“Dio, è piacevole.”
“Bene. Perciò quello che stavo pensando è questo: i viaggiatori nel tempo sicuramente hanno una massa, giusto? Perciò che si muovono da un’epoca all’altra, questo non significa che il sistema è temporaneamente sbilanciato in termini di massa? Voglio dire, il 1779 ha 192 chili di massa in più di quanto dovrebbe avere – e di converso il 1983 ha 192 chili in meno?
“Pesiamo tanto tutti insieme?” Roger aprì gli occhi. “Ho sempre pensato che ognuno dei bambini pesasse tanto, da solo.”
“Sono sicura di sì” disse sorridendo, ma non volendo perdere il filo dei suoi pensieri. “E ovviamente sto facendo l’ipotesi che la dimensione del tempo sia parte della definizione di ‘sistema’. Ecco, dammi l’altra.”
“È anche sudicia.” Lo era, ma lei semplicemente prese un fazzoletto dal petto e pulì la mistura di grasso e sporco dalle sue dita. “Perché hai le dita tanto unte?”
“Se stai spedendo qualcosa come un fucile attraverso un oceano, lo imballi nel grasso per evitare che il sale e l’acqua lo corrodano.”
“Beato Michele difendici,” disse, e nonostante il fatto che lo intendesse davvero, lui rise del suo accento gaelico bostoniano.
“Va tutto bene,” la rassicurò, trattenendo uno sbadiglio. Sono al sicuro. Va avanti con la conservazione della massa; sono affascinato.”
“Certo che lo sei.” Le sue dita lunghe e forti esploravano e strofinavano, tirando le sue articolazioni ed evitando – per la maggior parte – le sue vesciche. “Quindi – ricordi il grimorio di Geillis, giusto? E la registrazione che fece dei corpi che furono trovati dentro o vicino ai cerchi di pietre?”
Questo lo svegliò.
“Lo ricordo.”
“Bene. Se sposti un pezzo di massa in un periodo di tempo diverso, forse dovresti bilanciarlo rimuovendo un pezzo differente?”
Lui la fissò, e lei distolse lo sguardo, tenendo ancora la sua mano, ma non massaggiandola più. I suoi occhi erano fissi, in attesa. 
“Stai dicendo che se qualcuno attraversa un – un portale – qualcun altro di questa epoca deve morire, per mantenere l’equilibrio, giusto?”
“Non esattamente.” Fece una sintesi del suo messaggio, più lentamente ora. “Perché anche se muoiono, la loro massa è ancora qui. Sto quasi pensando che forse è questo che impedisce loro di passare, tuttavia; sono diretti in un’epoca che… che non ha spazio per loro, in termini di massa.”
 “E… non possono attraversare e questo li uccide?” Sembrava esserci qualcosa di illogico, ma il suo cervello non era in condizione di dire cosa.
“Neanche quello, esattamente.” Brianna alzò la testa, in ascolto, ma qualsiasi cosa ascoltasse, il suono non si ripeté, e lei andò avanti, piegando la testa per guardare il suo palmo. “Amico, hai – grosse – vesciche. Ma pensaci; la maggior parte dei corpi nei ritagli di notizie di Geillis non erano identificati e per lo più indossavano abiti strani.
Lui la fissò per un momento, poi, sottrasse la mano e la fletté con attenzione
“Quindi tu pensi che loro vengano da qualche altra parte – qualche altra epoca – e hanno superato le pietre ma poi sono morti? 
“O,” disse dolcemente. “Sono arrivati da questa epoca, ma sapevano dove stavano andando. O dove pensavano di andare, perché chiaramente non ce l’hanno fatta. Perciò, capisci…”
“Come hanno scoperto che era possible?” finì per lei. Guardò il suo quaderno. “Forse più gente di quanto pensi legge il Pig Latin.”

domenica 6 settembre 2020

Caitriona Balfe nel nuovo film di Kenneth Branagh

 

BAZ BAMIGBOYE: Judi Dench vince di ruolo di Nonna nel nuovo film di Kenneth Branagh

Kenneth Branagh sta girando un film semi autobiografico ispirato alla sua infanzia passata in Irlanda del Nord, circondato da una famiglia molto allargata.

Posso rivelare che Judi Dench rappresenterà sua nonna.

Ciaran Hinds interpreta il nonno di Branagh. La star di Outlander, nativa di Dublino, Caitriona Balfe e il nordirlandese Jamie Dornan (celebrità di The Fall e Cinquanta Sfumature di Grigio) sono stati scritturati come genitori di Branagh.

Jude Hill è stato scelto per recitare Branagh da ragazzo durante i suoi primi anni Belfast tra i tumulti della fine degli anni ’60.

Il film non è una biografia fedele dell’infanzia di Branagh, così al momento il personaggio di Hill non è chiamato Kenneth. È uno spettacolo d’insieme.

Il film, chiamato Belfast (l’attore è nato nel nord della città), ha cominciato le riprese, silenziosamente, in alcune località in Inghilterra; tuttavia è nei piani che alcune scene saranno girate nella sua città natale.

Branagh ha parlato spesso della città che lo ha ‘formato’, ricordando come i suoi genitori, Frances e William, fossero imparentati con mezza Belfast ‘e io sono andato a scuola con l’altra metà.’

Lui andava a fare visita ai suoi nonni due volte a settimana, e, all’età di nove anni, sentì lo strazio quando suo padre, un carpentiere, e sua madre, che lavorava in un negozio di patate fritte, si trasferirono a Reading, Berkshire, per sfuggire ai Tumulti.

Il regista pluripremiato descrive il film, sul Belfast Telegraph, come un ‘film molto personale su un posto e persone che amo’.

Il suo Morte sul Nilo, in cui recita il ruolo di Hercule Poirot – e dirige anche – uscirà questo autunno.

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sabato 29 agosto 2020

Caitriona Balfe, produttrice di ‘Here Is The Beehive’


La star di "Outlander" Caitriona Balfe ha opzionato i diritti per adattare il romanzo di Sarah Crossan.


L'attrice e produttrice Caitriona Balfe, candidata ai Golden Globe e ai BAFTA, insieme ad Ocean Independent, la parte produttiva dell'agenzia Emptage Hallett, si è assicurata i diritti di produrre e adattare il romanzo di Sarah Crossan, 'Here Is the Beehive'. Fonti vicine alla Balfe dicono che, impegni lavorativi e tempismo permettendo, questo vuole essere un'opportunità per il ruolo da protagonista per la Balfe.
Pubblicato la scorsa settimana nel Regno Unito da Bloomsbury Publishing, è prevista la pubblicazione del romanzo negli Stati Uniti a novembre dall'editore Little, Brown (in Italia è ancora inedito)
"Sono oltremodo entusiasta che Sarah abbia accettato di collaborare con me per portare sullo schermo il suo emozionante e avvincente romanzo", ha detto la Balfe. "Sono stata particolarmente attratta dal suo ritratto di una donna imperfetta, complessa e ferita, che attraversa una tragica circostanza in qualche modo di sua creazione".
'Here Is the Beehive' è descritto come un romanzo diretto e pieno di suspense sul dolore, la morte e l'ossessione. La narrazione è incentrata su Ana e Connor, che hanno una relazione da tre anni. Tra camere d'albergo e caffè, messaggi cancellati rapidamente e fine settimana rubati, si sono costruiti un mondo isolato concentrato l'uno sull'altra. Analizzando gli strati di due matrimoni, il libro è uno scavo devastante sul rischio, sull'ossessione e la perdita.
"Sono lieto che Caitriona Balfe abbia acquisito i diritti cinematografici di 'Here Is the Beehive' ", ha detto la Crossan. “La sua visione è ambiziosa ed audace oltre che vicina al testo originale. Sono entusiasta di lavorare con lei e il suo team per i prossimi mesi e anni."
La Balfe è molto conosciuta per aver interpretato Claire nella popolare serie di Starz, Outlander, che ha appena concluso la sua quinta stagione. Basato sulla serie di libri di Diana Gabaldon, la serie continua ad essere una delle preferite dai fan e la Balfe ha ottenuto numerosi riconoscimenti sin dal lancio della serie nel 2014. Lei è anche produttore dello show. Sul grande schermo, ha recentemente recitato nel ruolo della protagonista femminile in Ford v Ferrari, candidato all'Oscar.
La Balfe è rappresentata da WME, Jackoway Austen ed Emptage Hallett nel Regno Unito. La Crossan è rappresentato da A.M. Heath in associazione con Dench Arnold.

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sabato 22 agosto 2020

Arriva 'Outlander - End of Summer'

 La Sony Pictures Home Entertainment sta per lanciare una serie in quattro parti intitolata End of Summer per la serie di successo di Starz, Outlander, a partire dal 23 agosto sulla pagina Facebook di Outlander Collector.
La serie, prevista per le prossime quattro domeniche, consisterà in un nuovo episodio tematico ogni settimana e in alcune interviste completamente nuove con figure importanti dell'universo di Outlander. Inoltre, ogni episodio rivelerà anche l'anteprima di una scena originale di Outlander Untold con i personaggi preferiti dai fan, che sarà disponibile quando la quinta stagione sarà pubblicata in Blu-ray e DVD, in versione digitale e in edizione limitata il 15 settembre.
La serie viene pubblicata per sostenere l'organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere. Gli spettatori potranno utilizzare la funzione di donazione di Facebook per contribuire al lavoro medico umanitario e salvavita dell'organizzazione no-profit.

Di seguito è riportato un dettaglio degli episodi:


Book Corner con Diana Gabaldon e Maril Davis (23 agosto)
l'autrice di Outlander, Diana Gabaldon e la produttrice esecutiva Maril Davis ripercorrono il processo di adattamento del lavoro della Gabaldon per il piccolo schermo e rispondono alle domande dei fan più accaniti. Diana anticipa anche qualcosa dal suo prossimo libro, il nono; un estratto che quale sarà incluso nella Outlander Season 5 Collector’s Edition.


A Taste of Outlander (30 agosto)
Theresa Carle-Sanders, autrice della serie di libri di cucina Outlander Kitchen, è affiancata dai membri del cast Lauren Lyle (Marsali) e John Bell (Young Ian) per creare un piatto di fish and chips di ispirazione storica , una ricetta dal suo ultimo libro Outlander Kitchen: To the New World and Back Again.

The Music of Outlander (6 settembre)
il compositore della serie Bear McCreary e la cantante Raya Yarbrough parlano dei loro momenti musicali preferiti delle ultime cinque stagioni di Outlander. A loro si uniscono Maria Doyle Kennedy (zia Jocasta), che esegue una versione a casa di "Flowers of the Forest", nonché i dodici cantanti originali del tema della quinta stagione per una versione a cappella mozzafiato di "The Skye Boat Song".

Resta al passo con Caitriona e Sam (13 settembre)
Claire e Jamie in persona, Caitriona Balfe e Sam Heughan, si riuniscono per parlare della vita, per discutere dei momenti preferiti delle ultime cinque stagioni e per rispondere alle domande dei fan da tutto il mondo.


Outlander ha concluso la sua quinta stagione all'inizio di quest'anno, a maggio e tornerà per la sesta stagione, anche se non si sa quando.

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venerdì 21 agosto 2020

Il 'Forget Me Not' di Caitriona Balfe

La star di Outlander Caitriona Balfe lancia il suo gin scozzese Forget Me Not - ed è per una nobile causa: l'attrice irlandese, che interpreta Claire Randall Fraser nello show, ha creato il gin speciale per aiutare a sostenere gli artisti e le industrie del ramo creativo "per riconoscere il contributo positivo che l'arte dà alla società".
Sul suo account ufficiale di Twitter, Caitriona ha scritto: "Questo è un prodotto molto speciale che ha unito il mio amore per la collaborazione con gli amici, il bere e la ricerca di un modo per supportare la nostra comunità artistica provata. Quindi spero che vi piaccia e sentiate l'amore presente in 'Forget Me Not'."
La star aveva precedentemente anticipato il nuovo gin in una clip di lei che si gode un bicchiere con la sua gatta Eddie su instagram.


Questo alcolico speciale è descritto come un "gin naturale liscio" distillato nelle Highlands della Scozia, anche se la distilleria non viene nominata.
È stato creato utilizzando elementi naturali tra cui il fiore 'Forget Me Not' (che ha un significato speciale nello show), la rosa canina, i fiori di sambuco e, in modo interessante, barbabietola.
Una parte dei profitti delle vendite del nuovo prodotto andrà a sostenere una serie di enti di beneficenza e progetti coinvolti con l'arte. Il primo dei quali è il SWG3 Graduate Program, che ha sede a Glasgow e offre ogni anno una alloggio studio pagato per 12 mesi e un programma di attività per artisti e designer.
Un post sul nuovo sito dedicato al gin recita: "Purtroppo, i finanziamenti per l'arte sono stati tagliati in tutto il mondo negli ultimi dieci anni. Molti degli artisti che conosciamo e amiamo oggi hanno ricevuto assistenza finanziaria nei loro primi anni cosa che ha permesso loro di diventare artisti di successo a tempo pieno.
Vogliamo contribuire a colmare la carenza di finanziamenti che esiste oggi in modo che gli artisti di domani ottengano il supporto di cui hanno bisogno per raggiungere il loro pieno potenziale
"
Coloro che desiderano mettere le mani su una bottiglia sono invitati a registrarsi sul sito Web, i primi lotti in edizione limitata del gin 'Forget Me Not' saranno presto disponibili per il preordine.
Per poter acquistare una delle bottiglie della prima edizione non appena saranno disponibili nel rispettivo paese, è necessario compilare l'apposito modulo.
Il nuovo annuncio segue quello del secondo lotto di whisky 'Sassenach' (che prende il nome dal personaggio di Caitriona nello show) del collega Sam Heughan che sarà presto disponibile con le prime bottiglie che raggiungeranno le coste del Regno Unito a novembre.

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mercoledì 22 luglio 2020

Outlander: Diana Gabaldon e il fantasma di Jamie

8 cose che abbiamo imparato sul fantasma di Jamie, direttamente dall’autrice di ‘Outlander’ Diana Gabaldon
Diana Gabaldon risponde alle varie domande dei suoi lettori sulla popolarissima serie Outlander da decenni, ma l’unica cosa di cui i fan parlano continuamente è il fantasma di Jamie Fraser
Penserete che l’autrice che ha riposto alla mia richiesta di una chiacchierata mentre era fuori città in visita alla figlia, sia nauseata dall’argomento, ma grandi notizie: ciò non potrebbe essere più lontano dalla realtà. Gabaldon è più che felice di parlare del misterioso, mitico fantasma che ha creato. Anche se ne parla da oltre 25 anni.
Abbiamo deciso di sentirci quando sarebbe tornata a casa a Scottsdale, in Arizona, e quando le ho detto che l’avrei chiamata dalla East Coast, lei ha cortesemente spiegato le regole dell’ora legale del suo Stato. “L’Arizona non ha l’Ora Legale, così il resto del paese si muove avanti e indietro intorno a noi due volte all’anno,” ha scritto in un’email.
Ha anche messo a disposizione la sua linea fissa nel caso in cui il suo cellulare non avesse funzionato. “Ho appena preso un nuovo telefono e non ho ancora fatto nessuna chiamata,” ha detto.
La sua attenzione ai dettagli e una pianificazione ponderata e provvisoria non sorprenderanno i fan di Outlander. E anche la sua disponibilità a parlare del libro e dei personaggi che ha creato non sarà un trauma.
Gabaldon è un libro aperto quando si arriva al suo libro; è molto impegnata con i suoi fan. Usa Twitter e Facebook e mette anche il suo indirizzo email sul secondo; partecipa a eventi con i fan; mantiene aggiornato il suo sito internet; e passa il tempo su TheLitForum.com, di cui, fa notare, è membro anche da prima che scrivesse Outlander.
Il buon senso vi direbbe che non c’era modo che Gabaldon divulgasse qualcosa che avrebbe anticipato il suo finale di Outlander dopo quasi 30 anni di lavorazione, ma è stata capace di approfondire i pochi indizi che ha già dato ai fan, e intanto, ha dato anche dei nuovi spunti di riflessione. 
Qui c’è tutto quello che ho imparato sul fantasma di Jamie, dalla creatrice del fantasma di Jamie in persona.
1. Lei non conosceva l’identità del fantasma… all’inizio
In precedenza, Gabaldon ha raccontato ai un fan che non sapeva che Jamie fosse il fantasma quando ha scritto dell’apparizione la prima volta. “Come tutti gli altri, pensavo “Chi è questo fantasma? Che sta facendo qui?” mi dice ridendo.
(Inoltre, giusto per promemoria: Gabaldon ha rivelato in precedenza che il fantasma che Frank Randall ha incontrato nella Inverness del 1946, in Scozia è, sicuramente, Jamie Fraser, e ha confermato che spiegherà come il fantasma di Jamie si inserisce nella storia principale nel decimo e ultimo libro di Outlander. Oh, e ha confermato che Jamie non può viaggiare nel tempo.)
L’intento iniziale del fantasma, dice, era di aggiungere un po’ di mistero alle pagine iniziali di Outlander prima del viaggio nel tempo.
Immaginando, come ha fatto lei, che “i fantasmi siano ovunque” nelle Highlands (è un paesaggio davvero infestato sotto moltissimi aspetti,” dice) Gabaldon ne ha aggiunto uno alla sua storia, per creare un po’ di conflitto.
Dopo aver visto il fantasma guardare Claire attraverso la finestra, Frank è spinto a chiedere a Claire di una potenziale infedeltà che potrebbe esserci stata nei loro anni di separazione durante la Seconda Guerra Mondiale. È ironico, ovviamente, perché Claire non ha tradito Frank con uno scozzese nel 20° secolo, ma sposa uno scozzese – mentre è ancora sposata con Frank – nel 18° secolo. “Se hai un triangolo, la prima cosa che ti chiedi è come finirà,” dice Gabaldon a proposito di Claire, Frank e Jamie.
Comunque, Gabaldon non aveva nessuna identità per questo scozzese “nel momento in cui ho scritto la scena” mentre il primo romanzo continuava a prendere forma, dice “divenne assolutamente ovvio in breve tempo chi era” – James Alexander Malcolm MacKenzie Fraser.
2. Claire non ha mai fatto il collegamento tra il Fantasma & Jamie
Gabaldon pazientemente si prede il tempo per rispondere alle domande dei fan – anche quando è impegnata a scrivere i suoi romanzi – ma c’è una domanda di cui è un po’ stanca. “Perché Claire non riconosce Jamie quando va indietro nel 18° secolo?”
Lei ha chiarito ripetutamente che solo Frank ha visto quel “gran tipo” del fantasma.
“Abbiamo sentito solo la descrizione di Frank come di un highlander in kilt,” dice. “Ma dopo questo, entrambi lasciano cadere la conversazione.”
Non avrebbe senso che Claire affrontasse con Jamie la questione del fantasma, visto che... be’: “Lei non ha mai visto il fantasma!” Gabaldon continua: “Perché [Claire] dovrebbe dire, ‘Oh, sai una cosa? Sei mesi fa, il mio ex marito Frank ha avuto un inquietante sfioramento con un fantasma in tenuta delle Highland, eri tu?’”
Perciò considerate chiusa la cosa: Claire non riconosce Jamie nel 18° secolo perché non lo ha mai visto prima. Fine!
3. I sogni di Jamie potrebbero avere a che fare con il fantasma
Quando chiedo a Gabaldon di qualche potenziale legame tra quello che lei descrive come “sogni semi-chiaroveggenti” di Jamie e il suo fantasma, lei parla liberamente. “Per Jamie, forse la morte è solo una continuazione del suo sogno,” mi dice l’autrice. 
Ma velocemente aggiunge, “Forse. Non sto dicendo che sia vero… [ma] i suoi sogni probabilmente sono parte della parte di lui che potrebbe essere un fantasma alla fine.” Questo perché insinua che l’anima fantasma di Jamie contiene la sua personalità, che comprende la sua capacità di vedere nel futuro.
“L’anima sopravvive alla morte,” dice. Cosa che ci porta a…
4. Jamie potrebbe avere “faccende in sospeso”
Un avvenimento comune nelle storie di fantasmi che lo spirito ha alcune questioni finali di cui occuparsi sulla terra prima di trovare la pace nell’aldilà. Gabaldon suggerisce che il Fantasma Jamie potrebbe avere alcune “faccende incompiute” ma mantiene questo indizio quanto più criptico è possibile
Così è come Gabaldon descrive una possibile ragione per cui Jamie sta sulla terra come fantasma: “Probabilmente, è stato sollevato dalle cose peggiori mentre stava morendo” – le “cose peggiori” significa, in sostanza, che i suoi peccati mortali sono stati perdonati durante il passaggio per diventare immortale.
Quando muore, continua, è sollevato anche da “qualsiasi faccenda in sospeso abbia,” poi aggiunge: “Supponendo che non abbia cose in sospeso a questo punto, che potrebbe essere, capisci.”
Quindi, ha faccende in sospeso o no?! E quali sono? E se sì, sicuramente avranno a che fare con Claire. Giusto??
5. Ci sono alcuni indizi sul Fantasma nei libri – ma non aspettatevi che lei ve li spieghi
In Dragonfly in Amber,* Jamie dice dovesse “sopportare duecento anni di purgatorio” per ritrovare Claire. Quando chiedo a Gabaldon se questo è un indizio di come chiuderà la storia di Outlander, risponde “Questo non posso dirtelo.”
Lo stesso riguardo alla sua età. Ha rivelato a The Outlander Podcast che il fantasma di Jamie ha 25 anni e molti fan hanno teorizzato che la sua età potrebbe avere qualcosa a che fare con la Battaglia di Culloden dal momento che Jamie aveva circa 25 anni durante quel combattimento.
Gabaldon mi dice che non spiegherà cosa può significare quell’età, ma non scoraggia i fan dal fare supposizioni su questo fatto. “Voglio dire, questa è l’età che ha, ma mi sta bene se a loro fa piacere riflettere sul perché,” dice
Per quanto riguarda indizi futuri, Gabaldon ha detto in un tweet che il fantasma non farà nessun’altra apparizione fino alla fine della serie di libri. E non ha non ha voluto rivelare a The Dipp se ci sarà qualche altro indizio sul fantasma nei libri in arrivo – Go Tell The Bees That I Am Gone e il decimo libro senza titolo.
Ma, lei sa che se metterà qualsiasi riferimento, i suoi fedeli fan probabilmente non si perderanno nulla.” Potete scommetterci.
6. Non ha visto nessuna teoria dei fan che ci abbia azzeccato.
Parlando di queste teorie dei fan, Gabaldon non è timorosa di mettere in moto il suo account Twitter per confutarli, come quando la detto che Jamie non si è reincarnato. Un’altra volta dopo che il britannico Express aveva raccolto la teoria di Asmortica che il fantasma aveva qualcosa a che fare col fatto che Claire era nata nel 18° secolo, Gabaldon scrisse su Twitter che “neanche una parola” era vera.
Le chiedo se ha visto qualche teoria sul fantasma di Jamie che era vicina a quello che lei ha immaginato per la fine. La sua risposta? Un semplice “No davvero.”
Dice di aver letto la sua parte parte di WAG (wild ass guesses "congetture del cavolo") su TheLitForum e ogni volta che esce nuovo materiale, dice che i fedeli"inizieranno a provare a intrecciarlo in una ragnatela che non esiste ancora".
Ma non lasciate che la sua risposta vi scoraggi; Gabaldon ammette di essere del tutto consapevole dell’effetto che i suoi scritti, e l’andamento della storia, hanno sui fan. “È come far cadere un masso molto grande in uno stagno. Hai un sacco di increspature luccicanti e onde da fermo e cose del genere. Una volta che la pietra è stata lasciata cadere, non cessa di avere effetti,” dice.
Lei lascia cader massi letterari figurativi nei suoi libri di per sé, ma, “Sicuramente capisco quale effetto potrebbero avere sui lettori. Inoltre, è abbastanza saggia da sapere che qualsiasi pietra o masso che cade al di fuori dei suoi libri farà sì che i fan raddoppino gli sforzi sulle teorie, su cui dice: "Più potere a loro!"
7. La storia del fantasma sarà risolta in un epilogo
Gabaldon non ha detto specificamente che il decimo libro avrà un epilogo, come A Breath of Snow and Ashes** (che ne ha due), ma ha chiarito che la spiegazione del fantasma sarà una riflessione finale dopo che la storia principale si sarà conclusa.
Riprendendo un suo tweet del 2018, mi dice, “Non posso dire che [la scena finale del fantasma] non sia una parte della trama del libro, ma non è una parte lineare di quello che succede prima.” Chiarisce ulteriormente, “Non sto dicendo che non è importante, ma non sembra avere effetti sulla trama mentre va avanti.”
Per quanto riguarda il finale principale? Gabaldon ha dichiarato, “L’ultimo libro avrà un lieto fine, anche se mi aspetto sicuramente che lascerà i lettori in un fiume di lacrime, comunque.” Il fantasma sarà appunto la ciliegina strappalacrime sulla torta.
8. Sam Heughan sa del fantasma “Per una specifica ragione”
Oltre a Gabaldon ci son due persone che sanno effettivamente perché il fantasma di Jamie si trova nel 20° secolo: la star di Outlander Sam Heughan (lui interpreta Jamie, ma non devo dirvelo io) e l’originario responsabile dello show Ronald D. Moore. Lei gli ha mostrato la scena finale del fantasma “per una specifica ragione,” mi dice, “che non ti dirò”. Dannazione.
Ma neanche Heughan e Moore sanno cosa succede prima del momento finale del fantasma. Per quanto riguarda il vero finale, Gabaldon dichiara, “Lo so solo io.”
(*) L’amuleto d’Ambra e Il Ritorno nella versione italiana
(**) Nevi Infuocate e Cannoni per la Libertà nella versione italiana

domenica 12 luglio 2020

Perché Sam Heughan dovrebbe essere il prossimo James Bond

L’attore scozzese ha recentemente raggiunto la vetta in un sondaggio tra i fan a cui è stato chiesto chi vogliono che interpreti James Bond quando Daniel Craig si ritirerà. Lui sicuramente ha il CV per farlo.
Dimenticate Coleen contro Rebekah, l’efficacia delle mascherine e il Video Assistant Referees (VAR n.d.r.) – l’argomento veramente predominante del nostro tempo è quale attore dovrebbe prendere il posto come nuovo James Bond quando Daniel Craig si ritirerà. E, per lo meno se siete lettori di Radio Times, è probabile che siate nel gruppo dell’attore scozzese Sam Heughan. In un sondaggio tra 80.ooo dei suoi lettori, all’inizio di questa settimana, Heughan ha vinto con quasi il 30% dei voti, mente il candidato più vicino, Tom Hardy, ha preso un misero 14%. Cosa che ha spinto molte persone a chiedere, be’, “Chi è Sam Heughan?” GQ ha dato uno sguardo approfondito al repertorio storico di Heughan ed è risultato che ha l’esperienza che lo rende un candidato piuttosto qualificato per raccogliere il testimone di 007.
Cominciamo dall’inizio. Il ruolo più importante di Heughan è stato nelle cinque stagioni di Outlander, il dramma storico che lo vede interpretare un volubile laird durante la rivolta giacobita e in seguito. Per coloro che non sono ben informati sui drammi storici basati sui clan delle Highland, o non vogliono sorbirsi 67 ore su Amazon Prime per recuperare, esso segue le vicende di una giovane donna inglese nel 1945 che, mentre si trova in Scozia per la sua luna di miele, viene trasportata attraverso un cerchio di pietre indietro nel tempo, nelle Highlands del 1743. Lì, viene salvata (e alla fine se ne innamora) dall’affascinante Jamie Fraser di Heughan, che, come la maggior parte degli uomini dei clan delle Highlands gaelici e cattolici, è un sostenitore della causa giacobita, che lo rende essenzialmente un nemico della Corona inglese. Per cinque stagioni, la trama si è sviluppata attraverso il 20° secolo e si è spostata dalla Scozia alla Francia, ai Caraibi e negli USA durante il 18° secolo. La serie sei è in programma, anche se le riprese sono state ritardate a causa del coronavirus.
In termini di cosa questo ci dice sulle possibilità di Heughan di interpretare Bond, Outlander all’inizio sembra un leggero assortimento di cose. La premessa dello show è intrinsecamente molto sexy, ma (mi sto sbilanciando qui perché questo show ha molti fan appassionati e dichiarati) è sexy nel modo in cui saresti leggermente imbarazzato nel trovare tua mamma che lo guarda con un bicchiere di vino una domenica sera. È quello che solitamente si chiama un romano rosa a sfondo storico, senza i tagli delle produzioni BBC di qualcosa come Poldark, originariamente commissionato da Starz, la risposta americana al nostro leggero Channel 5. Detto questo, Jamie Fraser è tutto quello che Bond potrebbe essere; pericoloso, uno che corre dei rischi, seducente, nobile, ma anche incline alla violenza. E se abbiamo imparato qualcosa da Skyfall – il migliore dell’era Bond di Craig sicuramente – è che le Highland si adattano a Bond, con tutto quel whisky, quei fucili e i Munro minacciosi e ricoperti d’erica che lo rendono l’uomo alfa del paese.

Più direttamente pertinente al soggetto Bond è la commedia The Spy Who Dumped Me (Il Tuo Ex non Muore Mai n.d.r.), nella quale Heughan ha recitato come controparte di Mila Kunis e Kate McKinnon nel 2018. Questo è deliberatamente tanto anti-Bond quanto un film di spionaggio: pensate ad Austin Powers ma cambiate le barzellette sessuali disgustose e gli stupidi abiti degli anni '60 con barzellette grossolane sull'igiene femminile e un sacco di sparatorie. Inoltre, Heughan interpreta il ruolo di un tipo normale con aplomb, prendendo un accento inglese snob da agente del MI6 costretto ad allearsi con Kunis e McKinnon e mostrando quella sorta di fascino distaccato e sereno che Bond richiede. Ci sono anche alcuni grandi momenti d'azione, anche se sono più vicini allo scadente, supereroe Bond dei tempi di Pierce Brosnan rispetto ai più recenti, più grintosi combattimenti di Daniel Craig (più roba di salti e sparare alle persone a mezz'aria mentre fanno un salto frontale, meno affogare un uomo nel lavandino).
E poi quest’anno, Heughan ha continuato ad arricchire il suo CV con 109 minuti di pura azione in Bloodshot come controparte di Vin Diesel. Questo è…è un film molto “stereotipo”; ci sono bombe elettromagnetiche e super soldati e war porn e dialoghi incredibilmente esibizionisti e uno degli usi più corretti della canzone “Psycho Killer” nella storia della musica diegetica. In breve: poche delle cose disinvolte che ci si potrebbe aspettare da Bond.
In Bloodshot, Heughan interpreta un mercenario cyborg, che condivide con il personaggio omonimo di Diesel, Bloodshot, poteri simili di invincibilità – Bloodshot ha dei nanorobot nel sangue che lo rigenerano ogni volta che si ferisce – e che finisce per non essere il personaggio meno piacevole in un film pieno di tipi sgradevoli. Se non altro, sarebbe la prova che Heughan potrebbe impersonare il ruolo di un cattivo di Bond nello stile di Rami Malek e Javier Bardem, ma effettivamente, la più grande scoperta di Bloodshot è probabilmente che, insieme con The Spy Who Dumped Me, Heughan ora ha trascorsi non insignificanti nelle scene di azione. Bloodshot è probabilmente il lancio di un nuovo universo cinematografico per Valiant Comics ma Heughan ha evitato un obbligo a lungo termine di interpretare un cattivo in questo film, e sappiamo tutti che tipo di danno Diesel infligge ai cattivi nei suoi film. Basti dire che non avrà alcun impegno per altri film Valiant Comics Univers (CVU) che potrebbero impedirgli di interpretare Bond. Bene.
Infine, vale la pena dare uno sguardo veloce al contesto personale di Heughan. Ha 40 anni e questo gli dà l’esperienza che è essenziale per assicurarsi che Bond sia garbato e occasionalmente sottostimato. Nessuno vuole un Bond che sembri uno appena diplomato in una scuola di spie, e la maggior parte dei Bond ci arrivano a metà della loro carriera. Daniel Craig aveva 37 anni quando è stato scritturato, Pierce Brosnan ne aveva 41 e Timothy Dalton 40 (avendo presumibilmente già rifiutato il ruolo verso i venti anni, sostenendo che era troppo giovane). Heughan, verosimilmente, ha fatto il provino per il ruolo e ha perso l’occasione quando è stato scelto Craig, quindi ha un collegamento di vecchia data con il franchise di Bond. È anche scozzese, nato e cresciuto nel Galloway, cosa che inevitabilmente comporterebbe paragoni con Sean Connery, che ha fatto suo il ruolo per 21 anni.
Quindi – sarcastico, bellezza accattivante, capacità di sembrare "seducentemente lunatico" e un sacco di scontri a fuoco e sequenze di inseguimenti. Aggiungiamo il fatto che 24.000 fan di Outlander siano stati felici di andare sul sito web di Radio Times a votare per lui e Heughan sembra sempre più un serio contendente come il prossimo 007. Per lo meno, possiamo supporre che stia destando l’attenzione della EON Productions. I Broccoli sceglieranno lui? Il tempo lo dirà, ma Tom, Idris e James dovrebbero guardarsi le spalle.