giovedì 21 marzo 2019

Profilo dei membri di SMWS: Sam Heughan di Outlander

Oltre a essere membro di The Scotch Malt Whisky Society, Sam Heughan è la star della serie storica televisiva sui viaggi nel tempo Outlander, perciò è giusto che la sua passione per il whisky si estenda attraverso il tempo.
L’attore scozzese Sam Heughan è uno dei protagonisti nel ruolo di Jamie Fraser del dramma televisivo Outlander, con cui condivide anche un amore per lo scotch whisky. Unfiltered ha raggiunto Sam per scoprire di più su come la sua passione per la bevanda nazionale scozzese l’ha portato a essere membro di The Scotch Malt Whisky Society.
Classica domanda di apertura, Sam – qual è stata la tua prima esperienza con il whisky, ed è stata felice?
Crescendo in Scozia, in ogni occasione sociale – che fosse in ceilidh nel municipio, o fare due chiacchiere con gli amici o una festa cittadina per Hogmanay – il whisky era sempre presente e sembrava scaldare tutti quelli che stavano al freddo, godendosi la compagnia reciproca. Il mio primo assaggio (una mezza bottiglia di un ben noto blended, bevuto illegalmente dalla tasca di un cappotto) fu scettico su come qualcuno potesse bere (e apprezzare!?) qualcosa di così disgustoso. Ma superata l’adolescenza, ho scoperto i malti singoli e ho cominciato ad apprezzarli e a sperimentarli.
Mi ricordo di essermi spostato a Londra dopo la laurea alla scuola drammatica e il mio primo inverno lì l’ho passato sentendomi abbastanza perso e desideroso di casa. Un pub caldo nel nord di Londra e un abbondante bicchierino di un famoso Speyside (non vendevano le quantità scozzesi!) mi riempirono di una tale emozione e risvegliarono l’idea che il whisky può essere apprezzato a molti livelli. Evocava ricordi di casa, storie condivise e amici lontani. Divenne un avvenimento regolare, incontrando amici (vecchi e nuovi) a Londra e condividendo la nostra passione per il whisky.
Hai lavorato in un bar, perciò devi essere stato in grado di sviluppare la tua conoscenza del whisky lì.
Ho lavorato in molti bar quando ero attore saltuario, a Londra e in Scozia, la maggior parte come barman di cocktail per una società di catering di un amico. Facevano molti drink diversi e servivamo alcuni buoni vini e champagne. E sempre lo staff alla fine della serata propendeva per una semplice e deliziosa qualità di alcolico, piuttosto che i cocktail complicati serviti. Cominciammo ad apprezzare gli ingredienti in ogni bevanda e a comprendere che la qualità è il fattore più importante.
Hai lavorato anche servendo whisky e sushi – qualche raccomandazione per un buon abbinamento?
Recentemente in un tour promozionale per Outlander in Giappone, sono stato fortunato a mangiare in un esclusivo piccolo sushi bar nel centro di Tokyo. Un’impresa familiare, il figlio aveva 16 anni, due volte la mia misura e un esperto maestro di sushi (e un lottatore di Kendo!). Alla fine del pasto mi venne servito (ciò che pensavo fosse il dessert), una ciotola di “fragole e crema”. In realtà risultò essere fegato di pesce crudo e tofu fermentato... puoi immaginare che gusto avesse! Tuttavia, l’esperto di sushi ci offrì anche del Hakushu – un malto singolo giapponese leggermente torbato. Affermò che era un ottimo abbinamento con il “dessert”. Lo era, e certamente la parte del pasto che ho apprezzato di più!
Come sei diventato membro di The SMWS?
Mi sono velocemente annoiato dei soliti whisky venduti al dettaglio, e volevo sperimentare qualcosa di più. Giappone, Taiwan, India... Mi sono reso conto che non solo la Scozia faceva dell’ottimo whisky. Comunque, quando ho scoperto The SMWS ero così felice – la possibilità di provare whisky da botti rare, sulla base del profilo aromatico e non sulla marca, è stato un grande incentivo.
28 Queen Street o The Vaults? 
La mia famiglia viveva a Leith vicino The Vaults, ma mi piace fare un salto a 28 Queen Street ogni volta che sono a Edimburgo. È pericolosamente facile passare un pomeriggio lì....
Sei stato capace di portare il cast e la troupe di Outlander a condividere la tua passione per il whisky?
Sul set tutti sono appassionati whisky e alla fine di alcune lunghe riprese serali si può trovare qualcuno che condivide un goccetto prima di andare a letto. Il nostro responsabile Ron Moore è un grande appassionato e io sono riuscito a compromettere un po’ la sua collezione. La mia co-star Caitriona [Balfe] è irlandese e c’è sempre un buono scambio di battute. Adoro anche il whisky irlandese. Redbreast 21 è morbido e facile da bere ma recentemente ho provato anche alcuni meravigliosi whisky inglesi e gallesi.
Se potessi usare il cerchi di pietre di Craig na Dun per viaggiare indietro nel tempo in qualsiasi periodo della produzione del whisky, dove e quando sarebbe?
In Outlander, il mio personaggio Jamie ora ha un alambicco e sta producendo il suo whisky nel North Carolina alla fine del 1700. Potremmo quasi immaginare che sia uno dei primi produttori di bourbon, aggiustando la sua ricetta per adattarsi agli ingredienti locali. Adoro che la cultura scozzese sia così forte in America e che ci sia un profondo legame tra i Paesi. È stato solo poche generazioni fa che le persone sono immigrate dalla Scozia per stabilirsi lì. L’America è una terra di culture assortite e di immigrati. Il whisky è un richiamo e un segreto della loro vecchia patria. La mia società, Great Glen, potrebbe avere presto qualcosa da rivelare su questo legame.
Cosa ti ha ispirato questo coinvolgimento?
Ho fondato la Great Glen Company per produrre prodotti nei quali credo, usando il mio retaggio culturale e la mia passione come ispirazione. Attualmente stiamo lavorando al mio marchio di whisky con il nostro primo annuncio a breve. La prima tappa è ovviamente il sogno di una vita di avere il mio goccetto personale.

venerdì 15 marzo 2019

Diana Gabaldon, un award per il turismo scozzese


L'autrice di Outlander, Diana Gabaldon, ha ricevuto un premio per aver incrementato il turismo scozzese grazie alla sua  saga di libri.
La scrittrice statunitense, 67 anni, ha ricevuto un riconoscimento internazionale in favore del turismo scozzese agli Scottish Thistle Awards.
Il tutto è iniziato dopo che VisitScotland ha pubblicato un articolo in cui spiegava come i siti utilizzati per l'adattamento televisivo dei suoi libri hanno fatto aumentare i visitatori.
Il rapporto afferma che il set-jetting (scegliere una meta di viaggio in base ai set televisivi o di film) è una tendenza in crescita in Scozia, in parte a causa dell'effetto "Outlander".
La Gabaldon ha raccontato in molte interviste come sia stata ispirata a scrivere la serie di Outlander dopo aver visto un vecchio episodio del Doctor Who.
Il suo personaggio principale, Jamie Fraser, è basato sul compagno di viaggio in kilt Jamie McCrimmon, interpretato da Frazer Hines, che è apparso durante l'era del dottore di Patrick Troughton.
Outlander segue la storia d'amore tra Jamie, un guerriero delle Highlands e Claire Randall, un'infermiera della Seconda Guerra Mondiale che viene catapultata indietro nel tempo fino al periodo Giacobita.
La serie è stata adattata per la TV nel 2014 per la rete americana Starz, con Sam Heughan e Caitriona Balfe nei ruoli principali. Le riprese continuano ad avere la loro base in Scozia, con molte località scozzesi adattate per sembrare Francia, Caraibi e Nord America.
Dopo aver ricevuto il premio, la Gabaldon ha dichiarato: "E' favoloso! Sento spesso dai miei fan che hanno letto i libri e visto il programma televisivo, che sono venuti in Scozia perché tutti scrivono per dirmi quanto sia meravigliosa e per mandarmi i souvenir dei loro viaggi. 
Ho una pila di cartoline e un piccolo numero di mostri di Loch Ness sparsi per la casa."

Davvero straordinario.
Il documento Outlander Effect and Tourism, pubblicato giovedì, riporta che le attrazioni che compaiono nella serie TV Outlander hanno visto il numero di visitatori salire del 67% dal 2013, da 887.000 a 1.5 milioni.
Il castello di Doune, vicino a Dunblane, che funge anche da castello Leoch del programma, ha registrato il maggiore aumento - il 226,5% tra il 2013 e il 2017.
I numeri al Blackness Castle, vicino a Linlithgow, che ospita il quartier generale di Black Jack Randall, sono aumentati del 181,7%.
E i visitatori della cattedrale di Glasgow sono aumentati del 66,8% dopo essere stati utilizzati come ospedale francese.
Tutte le attrazioni turistiche scozzesi sono state controllate per scoprire come il 'turismo da schermo' e Outlander abbiano avuto un impatto sulla loro attività.
Quasi tutti gli intervistati hanno considerato questo tipo di turismo positivo per il settore e un quinto delle attrazioni situate vicino alle location delle riprese ha detto di aver visto un aumento di visitatori.
Malcolm Roughead, amministratore delegato di VisitScotland, ha dichiarato: "L'impatto di Outlander in Scozia è stato davvero straordinario.
È stato sorprendente vedere la reazione globale alle storie di Diana Gabaldon sull'avventura, il romanticismo e la storia scozzese - e il successivo adattamento televisivo - e vederlo tradursi nella crescita dei visitatori per la Scozia.
Il turismo dello schermo continua ad essere una tendenza in crescita, tuttavia è Outlander che è della storia recente ad aver ispirato milioni di visitatori, dagli Stati Uniti all'Europa e persino dalla Cina, ad imbarcarsi per la propria avventura scozzese".
Fiona Hyslop, segretaria di gabinetto per la cultura, il turismo e gli affari esteri, ha aggiunto: "I meravigliosi paesaggi, la ricca storia e la cultura della Scozia continuano ad affascinare i visitatori da casa e dall'estero, facendo del turismo una delle nostre industrie più importanti".


Per vedere i nostri articoli sui luoghi della saga, cliccate QUI

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venerdì 8 marzo 2019

Bees: In onore del 6 marzo

[In onore del 6 marzo, perché oggi è il mio trentunesimo anniversario come autrice. Il 6 marzo 1988, ho cominciato a scrivere il mio primo romanzo – al fine di imparare come. Sto ancora imparando, ma lo sapete… finora tutto bene…]
Nessuno andava al Vecchio Giardino, come lo chiamava la famiglia. La gente del Ridge lo chiamava il Giardino del figlio della Strega, anche se non spesso quando ero a portata d’orecchio. Non ero sicura se “figlio della strega” era detto per riferirsi a Malva Christie stessa, o al suo bambino. Entrambi erano morti nel giardino, in mezzo al sangue e alla mia presenza. Lei aveva avuto non più di diciannove anni.
Non dicevo mai il nome ad alta voce, ma per me, era il Giardino di Malva.
Per un periodo, non ero stata capace di andarci senza una sensazione di perdita e terribile dolore, ma ci andavo di tanto in tanto, Per ricordare. Per pregare, qualche volta. E francamente, se qualcuno dei presbiteriani di mentalità più ristretta del Ridge mi avesse vista in alcune di queste occasioni, parlare a voce alta con la morta o con Dio, sarebbe stato abbastanza sicuro di avere il nome giusto, ma la strega sbagliata.
Ma i boschi hanno la loro lenta magia e il giardino stava ritornando a essi, guarendo sotto l’erba e il muschio, il sangue che si trasformava in una fioritura cremisi di uva turca, e il suo dolore che si dissolveva in pace.
Nonostante la trasformazione che avanzava, tuttavia, restavano alcuni residui del giardino e piccoli tesori sorgevano inaspettatamente; c’era una macchia di cipolle che fioriva ostinatamente in un angolo, una fitta crescita di consolida maggiore e di acetosella che combatteva con l’erba, e – con mia grande delizia – diversi cespugli fiorenti di arachidi, nati da semi sotterrati da lungo tempo.
Li avevo trovati due settimane prima, le foglie che cominciavano appena a ingiallire, e li avevo scavati. Li avevo appesi nell’ambulatorio per seccarli, colto le arachidi dal groviglio di sporco e radici, e arrostite col guscio, riempiendo la casa di ricordi di circhi e partite di baseball.
E stasera, pensavo, rovesciando le nocciole fredde nella mia vaschetta per i gusci, avremmo avuto panini con burro di arachidi e marmellata per cena.

domenica 3 marzo 2019

Go Tell The Bees That I Am Gone: Titoli dei primi capitoli

Il libro della saga di Jamie e Claire che tanto attendiamo, il nono (l'elenco completo dei libri li trovate qui), è entrato nella sua fase conclusiva. Come anticipato qualche settimana fa da Diana, il nuovo capito della saga uscirà quest'anno, ma il lavoro da fare è ancora molto...

Lo scrivere un libro, per me, è suddiviso in più fasi. 
Come molti di voi sanno (dall'averne sentito parlare o dall'aver letto i libri di The Outlandish Companion -inediti in Italia- ), scrivo (da molto tempo) piccoli pezzi e scene non connesse tra loro. Alla fine questi si uniscono per formare i capitoli e nelle ultime fasi, i capitoli iniziano ad allinearsi lungo una sorta di timeline mentale (composta da eventi storici che voglio usare ed eventi personali che succedono ad uno o all'altro personaggio) e - nell'insieme dei tempi, comincio a riunire i pezzi e le scene correlate, a scrivere collegamenti (dove è necessario collego i pezzi, stabilisco un tempo o un luogo, o fornisco un breve riassunto di ciò che sta accadendo che non è detto che io mostri direttamente) e... in genere, ottengo qualcosa di vagamente simile ad un romanzo.
Comincio a vedere la forma dei capitoli e ad essere in grado di metterli - gradualmente - in sequenza e in una forma ragionevole (anche se i capitoli si spostano un po' di volte prima di stabilirsi nella loro sistemazione definitiva nella storia).
Ecco dove sono ora, in termini di scrittura/assemblaggio del libro. Lo sto ancora scrivendo (naturalmente ...), ma una buona parte del lavoro quotidiano ora comprende la raccolta di pezzi e la formazione di capitoli, sezioni, etc.
Quindi, per il vostro divertimento, ecco l'elenco dei titoli dei capitoli della Sezione Uno di Go Tell The Bees That I Am Gone.(NB: I titoli dei capitoli a volte vengono di nuovo cambiati - se penso a qualcosa di meglio, cosa che succede sempre - quindi questo non è assolutamente un elenco finale e definitivo, ma questa Sezione è completamente assemblata. (C'è molto più del libro, ma non vi mostrarò tutto in una volta ...)

SEZIONE I: A Swarm of Bees in the Carcass of a Lion
Uno sciame di api nella carcassa di un leone

CAPITOLO 1: The MacKenzies are Here!

I MacKenzies sono qui!

CAPITOLO 2: A Blue Wine Day

Una giornata con il vino blu

CAPITOLO 3: Meditations on a Hyoid

Meditazioni su uno ioide

CAPITOLO 4: Home is the Hunter, Home from the Hill

Il cacciatore è a casa, a casa presso la collina
 
CAPITOLO 5: Dead or Alive

Vivo o morto

CAPITOLO 6: Visitations

Visite

CAPITOLO 7: Animal Nursery Tales

Racconti di animali per bambini

Se l'attesa vi sta divorando, potete cercare di attenuarla leggendo qui i vari estratti -tradotti in italiano- che Diana ha pubblicato in questi anni.