mercoledì 8 dicembre 2021

Outlander: in vendita lo studio cinematografico sede delle riprese della serie

Uno studio cinematografico nel North Lanarkshire utilizzato dalla serie tv Outlander è stato venduto a un investitore americano.
Wardpark Studios nel Cumbernauld è stato acquistato da Hackman Capital Partners and Square Mile Capital Management 
Localizzato su un precedente sito di magazzini di 5 ettari, Wardpark è lo studio cinematografico più grande della Scozia.
Il CEO di Wardpark, Terry Thomson ha detto che l’accordo favorirà “il consolidamento” della Scozia come uno dei centri per la produzione di film e drammi tv.
Ha aggiunto «La domanda è inarrestabile ma dobbiamo competere in un mercato globale per attrarre produzioni interne. È mia intenzione è ora espandere i nostri investimenti nel settore cinematografico scozzese.»
Wardpark attualmente è la sede della sesta stagione della serie tv di successo Outlander e anche tutte le stagioni precedenti sono state girante nel campus.
Lo staff di Wardpark non cambierà, secondo un comunicato stampa pubblicato per annunciare la vendita.
La direttrice esecutiva di Screen Scotland, Isabel Davis, ha detto che lo studio è stato un "fenomenale terreno di formazione" per il settore cinematografico del paese. 
Ha aggiunto: «Wardpark Studios ha guidato l'impennata di produzioni in Scozia per molti anni e rimane in prima linea.»
«È grandioso vedere che la storia di successo di Terry ha catturato l’attenzione di un player globale.»
Michael Hackman, fondatore di Hackman Capital Partners ha aggiunto: «Wardpark è stato un forte catalizzatore per la crescita nel settore creativo del paese e la Scozia è diventata un'importante destinazione di riprese per i creatori di contenuti internazionali.»
Hackman e la sua affiliata The MBS Group hanno 65 sedi di case cinematografiche nel loro portafoglio in sei paesi inclusi MBS Media Campus e Sony Pictures Animation Studios in California
Arriva in un momento produttivo per l'industria televisiva e cinematografica in Scozia, poiché un certo numero di serie Amazon Prime vengono girate nel paese.
Queste includono un adattamento televisivo del romanzo fantasy di Neil Gaiman I ragazzi di Ananasi (Ananasi Boys) che sarà girato nel First Stage Studios a Leith.

giovedì 2 dicembre 2021

Outlander: i progetti nel cassetto di Diana gabaldon

Diana Gabaldon rivela maggiori dettagli su Go tell the bees e i piani per il decimo romanzo di Outlander
Il nono libro di Outlander è appena arrivato sugli scaffali, ma l’autrice si sta già muovendo verso il prossimo progetto.
Diana Gabaldon ha rivelato di cosa si sta occupando ora che il nono romanzo ‘Go tell the bees that I am gone’ è finalmente sugli scaffali
Il nuovo libro di Outlander ha già ricevuto un'accoglienza calorosa, ma l'autrice sta andando avanti con alcuni nuovi progetti entusiasmanti.
Anche se sono passati sette anni da quando l'ultimo libro Written in My Own Heart's Blood (Legami di sangue e Prigioniero di nessuno, in italiano), è stato pubblicato nel lontano 2014, i fan sono entusiasti del fatto che Diana sembra puntare tutte le armi sul fronte della scrittura.
L'autrice di Outlander, che in precedenza aveva preso in giro il suo amico George R..R Martin per non aver scritto abbastanza velocemente, ha rivelato cosa ha intenzione di fare dopo.
Dopo aver confermato di essere nel bel mezzo della scrittura del decimo e ultimo libro della serie, ancora senza titolo, Diana ha detto a Parade.com: «Sto anche lavorando a un prequel ufficiale che tratta dei genitori di Jamie Fraser e della precedente Insurrezione giacobita del 1715.»
È una notizia entusiasmante per i fan dei libri, che già sapevano dei piani per il nuovo prequel, ma l'aggiunta di ulteriori informazioni sull'argomento e le notizie che riguarderanno ancora una volta l’attività giacobita saranno sicuramente ben accolte.
Sia Brian che Ellen rimangono personaggi popolari, anche se poco visti, sia nei libri che nello show, con Jamie che chiede persino a Claire di nominare il loro primogenito come suo padre.
Molti stanno già ipotizzando quali altri personaggi popolari potrebbero apparire.
Per quanto riguarda il decimo libro, la scrittrice sessantanovenne ha già in mente la scena finale, ma ha affermato che deve ancora capire completamente come arrivarci.
Appassionata lettrice Diana, che ha anche rivelato che il prossimo libro che intende leggere è "Go Tell The Bees", ha offerto alcuni consigli per i libri che ama come The Starless Crown di James Rollins, il suo più atteso per il 2022.
Quando le è stato chiesto quali fossero i suoi libri preferiti di tutti i tempi, ha aggiunto che la serie di romanzi storici nautici Aubrey-Maturin di Patrick O'Brian ambientati durante le guerre napoleoniche sono quelli che ama.
Parlando in un'intervista alla televisione americana, ha anche parlato della risposta a quell'annosa domanda: quale dei suoi libri è il suo preferito.
Ha detto: «È quello su cui sto attualmente lavorando perché è quello di cui non so ancora tutto».

venerdì 26 novembre 2021

Outlander: Annunciata la premiere della S6

La Droughtlander è quasi finita: la stagione 6 di Outlander debutterà a marzo 2022
Il drama secolare interpretato da Sam Heughan e Caitriona Balfe tornerà in primavera.
Aye, non potete credere ai vostri occhi? Outlander è quasi arrivato.
Gioite, Sassenachs, perché se da un lato può essere stata la Droughtlander più lunga di sempre, finalmente sappiamo che la prossima stagione del drama secolare di Starz debutterà il 6 marzo 2022. Diana Gabaldon, autrice dei libri da cui è tratta la serie, ha rivelato la notizia lunedì durante l’evento di presentazione del nono libro della serie Go Tell the Bees That I Am Gone.
La stagione 6 inizia da dove si è fermata la quinta, con Claire (Caitriona Balfe) che è sfuggita a un violento scontro con Lionel Brown (Ned Dennehy) ed è tornata a Fraser’s Ridge con Jamie (Sam Heughan), dove la coppia ora deve affrontare la Rivoluzione imminente e capire cosa è meglio per la loro famiglia.
Ci sono anche nuovi arrivi a Fraser’s Ridge con cui confrontarsi tra cui la Famiglia Christie, formata da Tom (Mark Lewis Jones) e i suoi due figli, Allan (Alexander Vlahos) e Malva (Jessica Reynolds). Tom può essere stato una vecchia conoscenza di Jamie ad Ardsmuir, ma questo non significa che la presenza della sua famiglia non sia un elemento di disturbo. «Il pubblico scoprirà presto da dove deriva tutta questa tensione» ha detto in passato a EW lo showrunner Matthew B. Roberts a proposito della storia di Jamie con i nuovi arrivi al Ridge in Outlander.
«Non sono i classici cattivi,» aveva aggiunto Balfe. «Ci sono così tante svolte nel racconto. È molto destabilizzante per Claire.»
La produttrice esecutiva Maril Davis ha detto che i Christie arrivano al Ridge «alla ricerca di qualcosa, che sia salvezza, speranza o qualsiasi altra cosa. Non sono sicura che la troveranno.» Quasi sinistramente, aveva aggiunto «Jamie e Claire continuano a pensare di essere al sicuro a Fraser’s Ridge, ma nella stagione 6 ci chiediamo ‘cosa fai quando la tua casa si ritorce contro di te?’ Vedremo come questo succede nel loro cortile.»
Siamo pronti a scoprirlo.


lunedì 15 novembre 2021

Outlander saga: cambia l’editore italiano

Un post pubblicato all’inizio dell’estate sulla pagina Facebook di Diana Gabaldon ha fatto trillare, a quel tempo, più un campanellino. L’autrice, infatti, chiedeva ai lettori italiani cosa pensassero della qualità delle traduzioni dei suoi romanzi nella nostra lingua. Cosa stava bollendo in pentola? Ricordiamo che l'editore dei primi otto libri di Outlander in Italia è Corbaccio, mentre le versioni economiche sono curate da TEA Libri. I riscontri non devono essere stati del tutto positivi, se in occasione del Lucca Comics 2021 è stata rivelata una clamorosa novità. Infatti, durante il panel tenuto da Oscar Vault, la community fantasy di Mondadori, è stata preannunciata la pubblicazione, entro l’estate 2022, della versione italiana di Go tell the Bees that I am gone, nono e penultimo volume della saga principale di Outlander. 
Dopo i primi attimi di stupore, i numerosi fan italiani hanno sicuramente tirato un sospiro di sollievo nell’apprendere che l'attesa delle nuove avventure di Jamie e Claire Fraser finirà presto. Ma le sorprese non finiscono qui. Durante lo stesso evento, Oscar Vault ha anticipato che curerà la riedizione degli otto volumi precedenti. E chissà, i fan potrebbero sperare anche nella pubblicazione dei romanzi ancora inediti in Italia, in particolare della serie spin off dedicata a Lord John Grey. Ulteriori dettagli in anteprima indicano che la traduzione di Bees (come viene comunemente nominato) sarà pubblicata in un volume unico, a differenza di quanto fatto finora, dato che tutti i romanzi a partire dal secondo sono suddivisi in due volumi. Tutto ciò, evidentemente, per il tormento dei collezionisti! Ancora non è noto il titolo italiano. 
Go tell the Bees that I am gone uscirà negli USA e in UK il 23 novembre. Il titolo si ispira alle antiche leggende celtiche che attribuivano alle api una natura quasi divina. I prodotti dell’alveare avevano un ruolo fondamentale nelle società antiche. I druidi utilizzavano il miele per preparare i medicinali e l’idromele, la bevanda sacra utilizzata durante le cerimonie. Secondo la credenza, questi insetti volando di fiore in fiore raccoglievano notizie insieme al polline. Bisognava sempre raccontare alle api se c’erano visite, nascite, morti. Se non lo si faceva, si sarebbero offese e avrebbero abbandonato la comunità. Essere abbandonati dalle api era quasi come essere abbandonati dagli Dei e poteva mettere seriamente a rischio la prosperità della comunità. Il miele e le api vengono costantemente citati nei libri di Outlander e i lettori sanno bene quanto Claire confidi nelle sue proprietà medicinali. 
Per ora quindi, non ci resta che aspettare l'estate, rileggendo magari i volumi precedenti per rinfrescarsi la memoria. Da qui all’estate il tempo certamente non manca.
Se avete perso il conto, qui trovate l’elenco e le trame dei libri pubblicati in Italia. Buona lettura!

sabato 16 ottobre 2021

Outlander S6 In anteprima una scena della premiere

Una pagina dello script della stagione 6 di Outlander mostra una conversazione tra Jamie e Claire che va dal serio al sensuale.
I produttori esecutivi Maril Davis, Matthew B. Roberts, e la star Caitriona Balfe fanno un’analisi dettagliata di una pagina di uno script della premiere della stagione 6 in arrivo.

Scozzese fresco di stampa! Raccoglietevi per dare un’occhiata alla premiere della sesta stagione di Outlander.
Manca pochissimo al ritorno della nostra secolare serie preferita all’inizio del 2022, così dal momento che non possiamo viaggiare nel tempo, i produttori esecutivi Maril Davis e Matthew B. Roberts e la star Caitriona Balfe ci hanno mandato una pagina della sceneggiatura dalla premiere della stagione 6 del dramma di Starz.
Nella scena Claire (Caitriona Balfe) e Jamie (Sam Heughan) discutono dei nuovi arrivati a Fraser’s Ridge, la famiglia Christie, composta da Tom (Mark Lewis Jones) e dai suoi due figli, Allan (Alexander Vlahos) e Malva (Jessica Reynolds). Se Tom può essere una vecchia conoscenza di Jamie ad Ardsmuir, questo non significa che la presenza della sua famiglia non sia dirompente. «Vogliamo solo entrare nel primo episodio e darvi uno scenario di fondo di questa relazione,» dice Roberts. «Il presupposto è che tutti gli uomini di Ardsmiur siano persone con cui Jamie ha dei buoni rapporti e che loro abbiano ammirazione per lui, e che questo potrebbe non essere il caso.»
Leggete oltre per vedere come una conversazione sulla vita al Ridge tra gli amanti attraverso i secoli diventa presto sensuale .


1. GENTE NUOVA AL RIDGE
«Il pubblico scoprirà velocemente da dove deriva tutta questa tensione,» dice Roberts della storia di Jamie con i nuovi arrivati in Outlander, Tom Christie e i suoi figli Allan e Malva. «Non sono i tipici cattivi,» aggiunge Balfe. «Ci sono molti colpi di scena nel racconto. È molto destabilizzante per Claire.»
2. SENSAZIONI ISTINITVE
«Durante la stagione cinque abbiamo imparato che Jamie è un ottimo giudice del carattere,» dice Roberts. «Lui sa sotto sotto che la gente non lo cambia drasticamente. Secondo me, queste righe dicono “Hai ragione, Claire, probabilmente dovrei mandarli via” – ma lui è un uomo di parola.»
3. LEGAMI CHE UNISCONO
La Claire di Balfe era «un legame per Jamie nella prigione di Ardsmuir,» dice Davis, ripensando ai giorni di Jamie dopo Culloden. «Anche durante i 20 anni in cui Jamie pensava che non avrebbe mai rivisto Claire, lei era sempre il suo punto di riferimento. Tom e i suoi figli non hanno mai avuto questo legame. Loro stanno venendo al Ridge alla ricerca di qualcosa che sia salvezza, speranza, o qualsiasi cosa sia. Non sono sicura che la troveranno. [Nel frattempo] Jamie e Claire continuano a pensare di essere al sicuro al Ridge, ma nella stagione 6 ci chiediamo “Cosa fai quando la tua casa si rivolta contro di te?” Vedremo come questo succede nel loro cortile.»
4. IL TOCCO DI UN ANGELO
Usate la vostra immaginazione.

lunedì 23 agosto 2021

Bees: Trafficanti

Non riconobbi nessuno degli uomini, e non aspettai per presentarmi. Me ne andai via insieme alle mie asclepiadi, più velocemente possibile.
Fortunatamente, trovai Jamie nel giro di mezzora, che trascorreva tempo con Tom MacLeod, il costruttore di bare.
«Chi è morto?» ansimai senza fiato per l’arrampicata lungo la montagna.
«Nessuno, ancora,» disse Jamie guardandomi. «Ma tu sembri sul punto di esserlo, Sassenach. Che è successo?»
Posai il mio cesto su un cavalletto, mi sedetti su un altro e gli raccontati, fermandomi per respirare affannosamente o ingoiare l’acqua da una borraccia che mi aveva dato Tom.
«Niente su quel sentiero a parte la casa del Capitano Cunningham, è lì?» osservò Tom
«Vuoi dire che non sono saliti per quella strada per caso, aye?» Jamie mise la testa fuori dal casotto delle bare e guardò in alto verso il cielo. «Pioverà presto. Sarebbe un peccato se i nostri amici si trovassero bloccati nel fango.»
Tom grugnì in approvazione, e senza ulteriori consultazioni entrò in casa, tornando in meno di un minuto con un cappello di pelle in testa un buon fucile in mano, una pistola nella cintura e una cartucciera a tracolla. Nell’altra mano aveva una seconda pistola che diede a Jamie. Jamie annuì, controllò l’innesco e se la infilò nella cintura. Toccando distrattamente il suo pugnale mi fece un cenno con la testa.
«Va a prendere il Giovane Ian, per favore, Sassenach. L’ho visto falciare l’erba nel suo campo più in alto, non più di un’ora fa.»
«Ma cosa-»
«Va, » disse comunque gentilmente. «Dinna fash, Sassenach. Andrà tutto bene.»
Trovai il Giovane Ian, non nel suo campo in alto, ma nei boschi vicini, il fucile in mano.
«Non sparare!» urlai, individuandolo tra i cespugli. «Sono io!»
«Non potrei confonderti con niente eccetto un piccolo orso o un grosso maiale, zietta,» mi assicurò, mentre mi facevo strada attraverso un gruppo di cornioli verso di lui. «E oggi non voglio nessuno di questi.»
«Bene. Che ne dici di un paio di bei, grassi trafficanti d’armi?»
Spiegai meglio che potevo trottando dietro di lui mentre attraversava il campo per afferrare la sua falce, che ficcò nelle mie mani.
«Non penso che dovrai usarla, zietta,» disse, facendo un grande sorriso alla vista della mia faccia. «Ma se ti fermi lì a bloccare il sentiero, potrebbe essere che un uomo disperato provi a superarti.»
Quando arrivammo, scoprimmo che il sentiero era già stato effettivamente bloccato dalla soma del primo mulo, che lui era riuscito a perdere del tutto. Quando Ian e io arrivammo un po’ sotto ai trafficanti, il primo mulo, godendosi la sua nuova leggerezza di spirito, stava agilmente scalando il mucchio di borse, scatole e oggetti di vimini nella nostra direzione, intento a raggiungere il suo compagno, che non stava lasciando che il suo carico gli impedisse di brucare una grossa macchia di more che orlava il sentiero proprio in quel punto.
Evidentemente, eravamo arrivati quasi quasi nello stesso momento di Jamie e Tom McLeod, perché i due trafficanti si erano girati a fissare inebetiti me e Ian proprio mentre Jamie e Tom si vedevano sul sentiero sopra di loro.
«Chi diavolo siete?» domandò uno degli uomini, guardando da me a Ian disorientato. Ian si era legato i capelli in una cresta per tenerli fermi mentre falciava, e senza la camicia, molto abbronzato e con i tatuaggi, somigliava davvero al Mohawk che era. Non volevo pensare a cosa dovevo somigliare io, completamente arruffata e con i capelli pieni di foglie e che scendevano, ma strinsi la mia falce e gli rivolsi uno sguardo severo.
«Sono Ian Õg Murray,» disse Ian gentilmente, e annuì verso di me. «E questa è mia zia. Oops.» Il primo mulo si stava facendo strada con il naso tra di noi in maniera determinata, facendoci uscire entrambi dal sentiero.
«Io sono Ian Murray,» ripeté Ian, facendo un passo indietro e riportando il suo fucile in una posizione rilassata ma decisamente pronta sul suo petto.
«E io,» disse una voce profonda dall’alto, «sono il Colonnello James Fraser, di Fraser’s Ridge, e quella è mia moglie.»

mercoledì 18 agosto 2021

Congratulazioni a mamma Caitriona!

Mancava dai social da qualche tempo e alla fine si è scoperto il motivo: Caitriona Balfe è diventata mamma!
L'attrice ha annunciato il lieto evento tramite il suo canale instagram con una tenerissima foto

Sono stata lontana dai social per un po' perché mi stavo prendendo un po' di tempo per 'godermi la preparazione' di questo piccolo umano... Siamo molto grati di avere questa piccola anima... che ci ha scelti come suoi genitori. Sono già assoggettata a lui e non posso fare a meno di fissarlo e chiedermi di tutte le possibilità sul chi diventerà, dove andrà e cosa farà nella grande avventura della sua vita. In questo momento sembra così piccolo e fragile e penso costantemente a quanto sono grata di vivere in un luogo, dato il periodo in cui è nato, con pace e sicurezza e allo stesso tempo vedo così tante persone nel mondo in questo momento a cui non vengono concesse gli stessi privilegi e opportunità... a chi è nato durante la carestia o la guerra e quanto sia ingiusto che la stessa sicurezza non ci sia per tutti i bambini.
Qui in occidente abbiamo moltissimo, siamo tanto fortunati e quindi se vuoi unirti a me nel sostenere una qualsiasi delle meravigliose organizzazioni di beneficenza che hanno bisogno di aiuto per cercare di dare dignità e speranza a coloro che sono dimenticati, possiamo dare il dono di pace e sicurezza e opportunità a qualche bambino in più...
World Child Cancer
Choose Love
UNICEF

UNHCR, the UN Refugee Agency

Non ci resta che augurare a mamma Caitriona, papà Tony e al loro piccolino in attesa di sapere quale nome avrà scelto la coppia per il loro primogenito.

martedì 22 giugno 2021

Outlander torna al ComicCon di New York!

Parlare di convention è uno dei più grandi segnali che il mondo sta iniziando a tornare alla normalità, e oggi porta anche grandi notizie per i fan di Outlander!
In un post su Twitter, la Starz ha confermato che ci sarà la presenza dello Show alla sua sesta stagione al Comic-Con di New York sabato 9 ottobre. Mancano ancora più di tre mesi, quindi non si sanno ancora molti dettagli (pensiamo, ad esempio, a chi sarà presente.) I biglietti saranno in vendita per la convention a partire dall'11 luglio; per ulteriori informazioni, bisogna controllare il link ufficiale.
Lo staff di Starz e Sony è profondamente consapevole dell'importanza di queste convention per uno spettacolo come Outlander avendo uno dei seguiti più appassionati di qualsiasi altro spettacolo; regala molta pubblicità e serve anche come ottimo trampolino di lancio per dei nuovi filmati. In passato abbiamo visto di tutto, dalle clip alle featurette fino, a volte, ad episodi completi mostrati durante questi eventi. (Non c'è alcuna garanzia, però, nel caso aveste intenzione di partecipare.)
Pensiamo anche che se si è un attore o un produttore nello show, c'è qualcosa di incredibilmente gratificante nell'essere in un luogo simile. Quando si sta girando un episodio, non c'è la possibilità di valutare davvero la reazione dei fan. Qui, c'è un certo numero di sostenitori raggruppati in una stanza che incoraggiano e mostrano apprezzamento. E' una delle poche volte in cui, come performer o scrittore, ci si inizia a sentire legittimamente come una rock star.
La sesta stagione di Outlander sarà pronta per essere presentata in anteprima su Starz all'inizio del 2022. Le riprese si sono concluse di recente, quindi si potrebbe pensare a settembre o ad ottobre prima che qualsiasi filmato venga mandato in onda. 

Non ci resta che aspettare, Sassenachs!

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sabato 19 giugno 2021

Everest: nuovo progetto per Sam heughan

Ewan McGregor, Sam Heughan e Mark Strong in cima all’’Everest’ con la regia di Doug Liman – Cannes Market
Ewan McGregor, Sam Heughan di Outlander e Mark Strong saranno protagonisti in Everest, un thriller avventuroso diretto da Doug Liman tratto dalla sceneggiatura del candidato all’Oscar per Tra le nuvole (Up di the air) Sheldon Turner. Il film appena annunciato comincerà le riprese a gennaio 22 in UK e in Italia. HanWay Films rappresenterà le vendite e la distribuzione internazionali a partire dal prossimo mercato virtuale di Cannes. UTA Independent Film Group si occuperà della vendita negli Stati Uniti.
Ispirato al romanzo di Jeffrey Archer Paths of Glory, la storia è ambientata nel 1921 ed è incentrata sulla vita di George Mallory (McGregor), che venne scelto da Arthur Hinks (Strong) della Royal Geographic Society per scalare il fino ad allora inespugnabile Monte Everest. A seguito della Prima Guerra Mondiale, l’impero britannico in declino è alla ricerca disperata di una vittoria, ma per Mallory e il suo rivale, l’eccentrico australiano George Finch (Heughan), la sfida non ha niente a che vedere con il patriottismo, ma è una sfida a loro stessi.
Il viaggio reale di Mallory finì nel mistero; morì durante la sua terza spedizione sulla sommità dell’Everest e non si sa se sia mai arrivato sulla vetta.
Jennifer Klein e Liman, quest’ultimo appassionato di scalate, sono i produttori del film. Il direttore della fotografia sarà Martin Ruhe (Midnight Sky , The American), Oliver Scholl (Venom, Spiderman: Homecoming) lo scenografo e T Bone Burnet (Crazy Heart, True detective) scriverà la colonna sonora.
È stato un progetto legato a una passione di lunga data per Liman. Una volta è stato pianificato con Sony e ha trovato l’interesse da parte di numerosi attori di serie A nel corso degli anni. Naturalmente, Baltasar Kormakur ha realizzato il suo Everest per Working Title nel 2015.
«Siamo emozionati di lavorare con HanWay Films per raccontare questa storia importante e senza tempo,» ha detto Klein. «Portare Everest sullo schermo ora è più rilevante che mai. In questo periodo di incertezza, una storia di vera determinazione, passione e positività può aiutarci a ricordare cosa possiamo superare.»
Ha aggiunto Gabriele Stewart, managing director di HanWay Films: «Liman e McGregor sono avventurieri appassionati nella vita reale e cinematografica, e il film fa una delle grandi domande irrisolte della storia dell’Everest: Mallory è stato il primo ad arrivare in vetta, 30 anni prima di [Edmund] Hillary? Non mi sorprenderebbe se sulla scia di questo film, e mentre ci avviciniamo al centenario della mortale scalata di Mallory, questo grande mistero ci portasse a una grande scoperta.»


sabato 22 maggio 2021

Bees: Per la Giornata Mondiale delle Api

Jamie sospirò, infilò la lettera in tasca e incapace di rimanere seduto con i suoi pensieri, andò verso la collina al giardino di Claire, non con l’intenzione di raccontarle della lettera e dei suoi pensieri – desiderando solo il conforto momentaneo della sua presenza.
Non era lì, e lui esitò all’interno del cancello, ma poi lo chiuse dietro di sé e camminò lentamente verso la fila di alveari. Aveva costruito un lungo bancone per lei e ora c’erano nove arnie su di esso, che ronzavano pacificamente nel sole autunnale. Alcuni di loro erano alveari di vimini intrecciati, ma Brianna aveva costruito anche tre cassette, con all'interno telai di legno e una sorta di tubo di scarico per facilitare la raccolta del miele.
C’era qualcosa in fondo alla sua mente una poesia che Claire gli aveva detto una volta, a proposito di nove e di api. Gli era rimasto solo un pezzo: Nove filari a fave, avrò laggiù, un’arnia per le api e solo vivrò nella radura in mezzo al ronzio delle api*. Il numero nove lo rendeva sempre diffidente, a causa di uno strano incontro con una vecchia chiromante parigina.
“Morirai nove volte prima di finire nella tomba,” gli aveva detto. Claire aveva provato, di tanto in tanto, a contare le volte che sarebbe dovuto morire, ma non c’era riuscita. Lui non lo aveva mai fatto, avendo un timore superstizioso di attrare la sfortuna soffermandosi su questo.
Le api erano impegnate nelle loro faccende. L’aria ne era piena, con l’ultimo sole che catturava le loro ali facendole scintillare tra il verde del giardino. C’erano alcuni girasoli a brandelli lungo un muro, i loro semi simili a ciottoli grigi, sedum e cosmos rosa. Genziane viola - le riconosceva, perché Claire ne aveva ricavato un unguento che aveva usato su di lui più di una volta - e ne aveva portate alcune da Wilmington e le aveva protette lì in un punto sabbioso che lei aveva preparato. Lui aveva scavato e trasportato la sabia per lei, e sorrise alla pallida chiazza tra il terriccio più scuro. Le api sembravano apprezzare la verga d'oro, ma Claire diceva che ora cacciavano principalmente nei boschi e nei prati.
Arrivò al bancone e allungò una mano verso gli alveari, ma non ne toccò nessuno fino a che due o tre api non si posarono agilmente sulla sua mano. “Così non penseranno che sei un orso,” aveva detto Claire, ridendo. Sorrise al ricordo e mise la mano sulla paglia riscaldata dal sole e rimase lì per un po’, lasciando andare i suoi pensieri molesti, a poco a poco
“Vi prenderete cura di lei, aye?” disse alla fine, parlando dolcemente alle api. “Se viene da voi e dice che me ne sono andato, la nutrirete e le presterete attenzione?” Rimase ancora un momento ascoltando il ronzio incessante.
“Ve la affido,” disse alla fine, e si girò per andarsene, il suo cuore più leggero nel petto. Fu solo quando si chiuse il cancello alle spalle e si avviò verso la casa che gli venne in mente un'altra parte della poesia. “E godrò un po’ di pace laggiù, ché goccia a goccia scende la pace…”

*The Lake Isle of Innisfree di William Butler Yeats traduzione di Gabriele Baldini, 2012

venerdì 21 maggio 2021

Uno scozzese (...anzi due!?...) alla conquista di Westeros

Graham McTavish vorrebbe che Sam Heughan si unisse a lui nel prequel de Il Trono di Spade.
L’ex star di Outlander Graham McTavish ha rivelato che sta “aspettando” che Sam Heughan si unisca a lui nella sua nuova serie HBO.
Attualmente, l’attore scozzese, che ha interpretato Dougal e William Buccleigh MacKenzie della dramma storico sui viaggi nel tempo, sta girando il prequel de Il Trono di Spade, House of Dragons in Cornovaglia, ma pare che senta la mancanza della sua vecchia co-star.
In una nuova intervista a Stylist, Graham ha scherzato sul fatto che si è trovato a chiedere “Dov’è Sam?” sul set del nuovo fantasy dato che intraprende il progetto da solo.
Aprendosi con la rivista sul nuovo entusiasmante ruolo, ha detto: «Mi sto davvero divertendo molto. Abbiamo appena cominciato. È un progetto davvero grande, quindi stiamo facendo conoscenza.»
«Sono persone adorabili. È meraviglioso ma non posso dirti molto. Davvero non posso dirti niente della storia! Ma comprende molti draghi»
Tuttavia, quando Sam, scherzando, è intervenuto: «Io ci sono?» Graham ha rivelato che a lui piacerebbe – e sicuramente anche a noi!
«Finora, no,» ha risposto Graham. «E stavo aspettando… devo dire ‘Dov’è Sam?’ perché ora è sempre nel mio contratto.»
Mentre noi pensiamo che Sam starebbe come a casa sul set della nuova serie fantasy, possiamo immaginare che la sua agenda sia piuttosto zeppa dato il ruolo da protagonista in Outlander come Jamie Fraser.
I due scozzesi si sono incontrati quasi dieci anni fa sul set della stagione uno di Outlander e da allora la loro amicizia è diventata sempre più stretta. I due hanno unito le forze in molti progetti, il più recente dei quali è stato un libro intitolato Clanlands: Whisky, Warfare and a Scottish Adventure Like No Other.
Il loro show itinerante, Men in Kilts, è approdato recentemente su Starz Play nel Regno Unito per i fan inglesi. Il programma è andato in onda prima negli USA nel 2020 e vede la coppia viaggiare nella loro terra d’origine, imparando tutto del suo “ricco e complesso patrimonio, incontrando vari artigiani locali ed esperti, e vivendo veri momenti di stupore e fascino.”

giovedì 15 aprile 2021

Bees: Annunciata la data di uscita in America

La casa editrice statunitense Penguin Random House ha reso nota la data di pubblicazione del nono e penultimo libro della saga di Outlander. Il 23 novembre 2021 l'attesa dei fan finirà... almeno per quelli americani e in Uk! 
Il titolo del romanzo, Go Tell the Bees That I Am Gone (abbreviato: Bees), si ispira a un'antica usanza celtica, secondo cui bisogna sempre dire alle api quando c'è una nascita, una morte o quando qualcuno se ne va, altrimenti voleranno via. 
Nell'ottavo libro 'Written In My Own Heart's Blood' (nella versione italiana Legami di Sangue e Prigioniero di Nessuno n.d.r.) abbiamo lasciato Jamie e Claire intenti a riscostruire la loro casa e la vita a Fraser's Ridge, dopo la parentesi che li ha visti coinvolti nelle principali vicende della Rivoluzione Americana. Secondo le prime anticipazioni della trama, Bees ritrova i nostri amati personaggi da questo punto, nel 1779, riuniti alla figlia Brianna, a suo marito Roger e ai loro bambini, che hanno riattraversato le pietre per sfuggire ai pericoli e alle insidie del XX secolo. Nel frattempo nel North Carolina le tensioni politiche sono molto forti e Jamie sa bene che la lealtà dei suoi coloni è divisa tra la fedeltà al Re e gli ideali di libertà che la Rivoluzione porta con sé. Non passerà molto prima che la guerra arrivi alla sua porta. Dovrà fare ogni sforzo per tenere al sicuro la sua famiglia e coloro che sono sotto la sua responsabilità... stiamo parlando di James Alexander Malcolm MacKenzie Fraser dopo tutto! Ma come abbiamo imparato in tutto questo tempo, l'amore che lega Jamie e Claire è in grado di superare qualsiasi ostacolo.
In attesa di avere novità anche sulla versione italiana, per chi non vuole perdersi l'uscita americana Go Tell the Bees That I Am Gone è già disponibile per il preordine qui:
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domenica 28 marzo 2021

Bees: It's done!

Un frusciare d’erba e voci dietro di noi annunciarono il ritorno degli ingegneri – erano immersi in una discussione sulle tubature interne.
«Aye, forse,» stava dicendo Jamie, dubbioso. «Ma non so se possiamo trovare tutte le cose di cui avrai bisogno prima che arrivi il freddo. Ho appena cominciato a scavare una nuova latrina comunque; questo ci basterà per il momento. Poi in primavera…»
Brianna disse qualcosa in risposta che non colsi, e poi erano lì, catturati dall’alone del fuoco, così simili da guardare con la luce che baluginava sui loro visi dal naso lungo e sui capelli rossi. Roger si mosse, mettendo i piedi sotto di lui, e io mi alzai con cautela, Mandy floscia come la sua bambola di pezza, Esmeralda
«È meravigliosa, Mamma» disse Bree, e mi strinse a sé, il suo corpo forte, dritto e dolcemente potente, circondandomi, Mandy tra noi. Mi tenne stretta per un momento, poi chinò la testa e mi baciò sulla fronte.
«Ti voglio bene,» disse, la sua voce bassa e roca.
«Ti voglio bene anch’io, tesoro,» dissi, con un groppo alla gola, e toccai il suo viso, così stanco e raggiante.

domenica 21 marzo 2021

Outlander S6: nuovi ingressi nel cast

Mark Lewis Jones, Alexander Vlahos e Jessica Reynolds si uniscono al cast della sesta stagione di Outlander

Outlander dà il benvenuto alla famiglia Christie con Mark Lewis Jones, Alexander Vlahos e Jessica Reynolds che si uniscono al cast per la sesta stagione dello show di Starz. Il trio di attori apparirà rispettivamente nei panni di Tom Christie, Allan Christie e Malva Christie.
La sesta stagione di Outlander vede una continuazione della lotta di Claire (Caitriona Balfe) e Jamie (Sam Heughan) per proteggere coloro che amano, mentre affrontano le prove e le vicissitudini della vita nell'America coloniale. Dare vita ad una casa nel Nuovo Mondo non è affatto un compito facile, in particolare nell'entroterra selvaggio della Carolina del Nord - e forse ancora di più - durante un periodo di drammatici sconvolgimenti politici. I Fraser si sforzano di mantenere la pace e prosperare all'interno di una società che - come Claire sa fin troppo bene - sta involontariamente marciando verso la Rivoluzione.
Jones interpreta Tom Christie, improgionato anche lui come Jamie ad Ardsmuir e devoto protestante, che arriva a Fraser’s Ridge in cerca di un posto dove stabilirsi. In qualità di leader de facto dei coloni protestanti che arrivano con lui, la forte opinione e le convinzioni di Tom iniziano a creare tensione sulla Ridge.
Vlahos interpreterà Allan Christie, che arriva al Ridge con suo padre Tom e sua sorella Malva. Testardo e diffidente nei confronti degli estranei, è molto protettivo nei confronti della sua famiglia mentre si stabiliscono in questa nuova terra.
Malva Christie della Reynold è la giovane e vivace figlia di Tom. E' affascinata dal lavoro di Claire e dal pensiero moderno, cosa che mette Malva nei guai dato il padre conservatore. Si sforza di superare il confine tra ciò che vuole fare e ciò che ci si aspetta da lei.

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Mark Lewis Jones - TOM CHRISTIE

Alexander Vlahos - ALLAN CHRISTIE

Jessica Reynolds - MALVA CHRISTIE


martedì 16 marzo 2021

Men in Kilts: Intervista a Sam Heughan

Sam Heughan
parla del protocollo per indossare il kilt, di come fare un bagno nudi in Men in Kilts abbia aiutato a curare i postumi di una sbornia.
La star scozzese dice a PEOPLE «puoi indossare un kilt ogni volta che ti viene voglia» e analizza in dettaglio i pro e i contro di quella scena del bagno nudi nella sua nuova serie Men in kilts
Nella nuova serie di viaggi di Sam Heughan Men in Kilts l’attore, insieme al coprotagonista in Outlander, Graham McTavish, stanno mostrando il meglio di quello che la loro Scozia ha da offrire ai visitatori e ai locali. 
Ogni episodio si svolge intorno a un tema, mostrando il cibo, la storia e le avventure del Paese – incluso un bagno nudo in un episodio recente – insieme allo scherzoso scambio di battute tra Heughan e McTavish. E come suggerisce il titolo della serie, è incluso anche l’uso dei kilt.
PEOPLE recentemente ha raggiunto Heughan nell’ultima messa in onda per fare alcune domande scottanti sulla serie, la prima delle quali è: qual è il giusto protocollo o linee guida per indossare il kilt?
«Direi che puoi indossare un kilt ogni volta che ti viene voglia,» dice Heughan, 40 anni, con un sorriso. «In Scozia abbiamo un abbigliamento tradizionale molto formale [indossare i kilt] per un matrimonio o un funerale o tutti gli eventi formali, ma ci sono persone in Scozia che usano i kilt quotidianamente, tutti i giorni. Il nostro sarto [in Men in Kilts] lo porta tutto il tempo. Li indosso qualche volta se vado a una partita di rugby o di calcio, o se mi va.»
«Non c’è davvero nessuna formalità,» continua. «Tempo fa la gente indossava i kilt tutto il tempo. Erano molto versatili e molto utili in effetti. Avevano così tanti strati e così tanto materiale che potevi piegarlo in un certo modo, farne delle tasche, potevi portare un bambino, i tuoi acquisti, tenerti al caldo in inverno. È davvero incredibile. E in effetti, cavalcare con un kilt è formidabile, offre parecchia imbottitura, quindi raccomanderei il kilt.»
Per quanto riguarda la “scena” del bagno nudo, in cui Heughan è stato ripreso mentre si spogliava e correva in un oceano davvero freddo, a causa della perdita di un’amichevole scommessa con McTavish, l’attore rivela che l’esperienza ha avuto alcuni benefici inaspettati seguiti da punture di insetti.
«Eravamo sull’isola di Lewis che è una delle isole più a nordovest della Scozia. È molto remota, quindi non c’era nessuno intorno, per fortuna.» Dice Heughan riguardo al non essere preoccupato di essere visto/ripreso dai passanti. «Non so se voglio che la gente lo sappia, ma in effetti non era così freddo. Abbiamo la Corrente del Golfo, che si sente nella parte orientale della Scozia e significa che in Scozia abbiamo alberi di palma. Ovviamente non è caldo come a Los Angeles o alle Hawaii o simili, e comunque molto freddo. Ma non tanto freddo quanto uno immagina».
Heughan dice che gli è capitato di avere i postumi di una sbornia quel giorno e l’acqua fredda lo ha aiutato a curarli.
«In effetti avevo i postumi di una sbornia quel giorno e devo ammettere che appena sono saltato in acqua, mi sono sentito molto meglio,» dice. «Quindi c'è qualcosa che va detto in proposito. Comunque, appena sono uscito dall’acqua, sono stato mangiato vivo da midges, che sono una specie di zanzare scozzesi. Perciò davvero non c’è stata nessuna gioia».
Punture di insetti a parte, Heughan dice che lui e McTavish se la sono spassata a girare lo show e spera che il pubblico possa provare la gioia della Scozia come hanno fatto e fanno loro.
«C’è così tanto da visitate e tanto da vedere,» dice. «Quando vai al Campo di Battaglia di Culloden e pensi ai fatti che sono successi lì o vai alle Pietre Giganti, senti la storia che è così presente in Scozia e penso che questo sia ciò che c’è di bello.»
Heughan aggiunge: «Abbiamo girato così tanto materiale nei tanti posti in cui siamo andati e persone che abbiamo incontrato, luoghi che abbiamo visto e che abbiamo dovuto tagliare perché non avevamo abbastanza tempo,» dice. «L’episodio sugli sport era un gran bel episodio e davvero non vedevo l’ora di farlo. Andare al Murrayfield, che è la casa del rugby scozzese e incontrare alcuni dei miei idoli, fare una cosa come questa, quasi dimenticavo di essere un attore e di fare uno show televisivo ed ero incantato da questi grandi atleti. Perciò quella è stata una giornata grandiosa, ma è stato un tale piacere fare tutto quanto.»

sabato 13 marzo 2021

Bees: Memorie floreali

John Grey si fermò sulla parte alta di Bay Street, guardando le nubi temporalesche che si avvicinavano al fiume nella sua direzione, cariche di pioggia scura e tremolanti per i fulmini. Non era un uomo religioso, ma qualsiasi uomo a cui hanno sparato su un campo di battaglia – per non parlare di chi era stato fatto saltare in aria da un esplosione di cannone – parla in modo quantomeno informale con Dio.
«Abbi cura di Willie, per favore,» disse, gli occhi ancora fissi sul cielo turbolento. Sentiva vagamente di dover fare qualche gesto cerimoniale, come farsi la croce, ma non sapeva bene come procedere, anche se aveva visto Jamie Fraser farlo abbastanza spesso. Trovò il pensiero di Jamie rassicurante; lo scozzese probabilmente pregava per Willie tutti i giorni, con tutta la panoplia delle osservanze romane – anche se Jamie non sapeva che preghiere più urgenti del solito potevano essere giustificate.
Le prime gocce di pioggia colpirono le pietre della strada, formando chiazze grandi come il suo pollice. Si tirò giù il cappello contro il vento e andò a cercare un riparo.
Il rifugio più vicino era la casa di Hal a [Jones?] Street, dove trovò suo fratello nel salotto, in piedi davanti alla finestra in camicia, braghe e una e vestaglia di seta nera con un grande drago cinese rosso e giallo ricamato sul retro, entrambi apparentemente persi nella contemplazione delle gocce di pioggia che scivolano – be’, ormai precipitano a cascata - sui vetri della finestra.
«Cos’è la digitale?» Domandò Hal, voltando le spalle alla finestra.
«Un fiore, credo,» John fece cadere gocce d’acqua dal cappello e lo appese al pomello della porta. «Simili alle campanule, forse?»
«Campanule?» Gli occhi di Hal si strinsero, pensando evidentemente che John si stesse prendendo gioco di lui. John alzò entrambe le mani, i palmi in alto concilianti.
«Sì. Sicuramente conosci i tipi di nomi che si inventano i giardinieri. Non fu Minnie a parlare a raffica di respiro di bambini e linaria l’ultima volta che sono venuto a cena? Sono sicuro che abbia accennato alle campanule a un certo punto.»
Hal ci pensò un istante poi annuì, la sua faccia che si schiariva un poco. Sua moglie Minnie era una giardiniera costante, con una grande serra, un giardino per i fiori con una vasca per i pesci e un orto per la tavola a sua disposizione.
«Be’, sì,» ammise, con la traccia di un sorriso. «Ti ho mai raccontato l’ho incontrata nella serra del Principe – o piuttosto della Principessa – a Kew? Un luogo straordinario; ogni cosa dai meli cotogni alle orribili specie carnose di orchidee che puzzavano di carne in putrefazione.»
«L’hai incontrata davanti a un orchidea che puzzava di carne putrefatta? Nessuna meraviglia che si sia immediatamente arresa al tuo innato romanticismo.»
«In effetti, era un crisantemo,» disse Hal distrattamente, ignorando la frecciatina. «Ebbi un momento di affanno e collassai sul terreno ai suoi piedi. Pensò che stessi per morire, ma non fu così.» John vide il ricordo attraversare il viso di suo fratello, affascinato. Apparentemente, non era del tutto piacevole, nonostante la presenza di Minnie. Forse aveva pensato che sarebbe morto.

domenica 28 febbraio 2021

Bees: Brandy

Quindi… alcune persone da qualche parte stanno discutendo sulla questione della genitorialità di Jamie nei confronti dei suoi figli – conversazione interessante! Aggiungo la mia opinione, sull’ipotesi che il ruolo di genitore di Jamie sarebbe stato qualitativamente diverso nei confronti dei suoi figli adulti perché non aveva avuto rapporti con loro da bambini. (La mia opinione è che più probabilmente lui abbia avuto un rapporto con loro – anche se loro non lo hanno avuto con lui). Tutti punti di vista interessanti.
Uno di questi era che mentre Jamie conosceva Willie da piccolo, lui non abbia passato realmente molto tempo con lui, non avendolo frequentato (dopo il giorno piuttosto drammatico della sia nascita), e trascorrendo solo poche ore al giorno con lui nelle stalle, per poi partire quando Willie aveva sei anni.
In questo caso particolare, penso che ci sia una differenza tra genitorialità quantitativa e qualitativa <g>, e ho avanzato l'idea che l'influenza di Jamie su William sia stata considerevole, poiché era molto diverso da chiunque altro a Helwater
Lungi da me cominciare una discussione – anche se mi va bene se qualcuno vuole parlare dell’argomento – solo un introduzione al (accidentale) #DailyLines di oggi:
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William si chiese vagamente quanto brandy suo padre e suo zio finissero in un anno. Al di là della sua funzione sociale, il brandy era l’usuale prima risorsa di entrambi gli uomini, alle prese con qualsiasi crisi, di natura fisica, politica o emotiva. E, data la loro comune professione, era destino che tali crisi accadessero regolarmente. Il primo ricordo di William di aver bevuto brandy risaliva all’incirca all’età di cinque anni, quando si era arrampicato sulla scala della stalla per salire in groppa al cavallo di Lord John nel suo box – qualcosa che gli era stato fermamente proibito di fare – ed era stato prontamente disarcionato dal cavallo colto di sorpresa, sbattendo con il muro in fondo alla stalla e affondando, stordito, nel fieno tra gli zoccoli posteriori del cavallo.
Il cavallo scalciava, cercando - si rese conto in seguito - di evitare di calpestarlo, ma ricordava ancora gli enormi zoccoli neri che scendevano così vicino alla sua testa al punto che poteva vedere i chiodi nei ferri, e uno di loro gli aveva graffiato la guancia. Una volta che aveva avuto abbastanza fiato per urlare, c’era stata una grande agitazione, suo padre e Mac lo stalliere si erano precipitati lungo il corridoio della stalla con un rumore di stivali e urlando.
Mac era scivolato nel box, parlando al cavallo nella sua strana lingua, e aveva tirato fuori William per i piedi. Dopo di che Lord John lo aveva velocemente controllato per verificare la presenza di sangue o ossa rotte, e non trovando niente, gli aveva dato un sonoro scappellotto nel dietro dei pantaloni, poi aveva tirato fuori una fiaschetta e gli aveva fatto prendere un sorso di brandy per lo shock. Il brandy stesso fu uno shock quasi altrettanto grande, ma dopo aver smesso di ansimare e di tossire si era sentito effettivamente meglio.
Si sentiva leggermente meglio adesso, mentre finiva il secondo bicchiere. Papà vide che il suo bicchiere era quasi vuoto e senza chiedere, prese la bottiglia e lo riempì, poi fece lo stesso per sé.

domenica 14 febbraio 2021

Bees: Esercitazioni di cavalleria

 
[..] si era offerto volontario per alzarsi presto – molto presto – e preparare i galloni di brodo e porridge per dar da mangiare alla milizia. Il profumo caldo e cremoso avanzò su per le scale e mi fece svegliare come una morbida carezza sulla guancia. Mi stiracchiai lussuriosamente nel letto caldo e mi rotolai godendomi l’immagine di Jamie, con le gambe lunghe come una cicogna e completamente nudo, chino sul portacatino per guardarsi nello specchio mentre si faceva la barba a lume di candela. L’alba era niente più che lo sbiadire delle stelle fuori dalla finestra buia.
«Ti stai agghindando per la squadra?» chiesi. «Farai qualcosa di formale con loro oggi?»
Si passò il rasoio sul labbro superiore abbassato, poi fece scorrere la schiuma sul lato della bacinella.
«Aye, esercitazioni di cavalleria. Oggi saranno solo gli uomini a cavallo. Con Tall Tree, saremo ventuno.» Mi sorrise nello specchio, i suoi denti bianchi come il sapone da barba. «Abbastanza per una razzia di bestiame decente.»
«Cyrus sa cavalcare?» Ero sorpresa; i Crombie, i Wilson, i MacReady e i Geohagen erano tutti pescatori che erano arrivati da noi –  Dio sapeva attraverso quali mezzi tortuosi e difficili – da Thurso. Essi erano, per la maggior parte, apertamente spaventati dai cavalli, e quasi nessuno di loro sapeva cavalcare.
Jamie sollevò la lama sul collo, allungò la testa per valutare i risultati e scrollò le spalle.
«Lo scopriremo.»
Sciacquò il rasoio, lo asciugò, poi usò l’asciugamano per asciugarsi la faccia.
«Se voglio che lo prendano sul serio, Sassenach, sarebbe meglio che pensassero che sia così.»
[fine della sezione]
Il cielo si stava rischiarando, ma era ancora buio al suolo e solo pochi uomini si erano radunati quando Cyrus Crombie arrivò uscendo dagli alberi. Gli uomini lo guardarono sorpresi, ma quando Jamie lo salutò, fecero tutti un cenno della testa e mormorarono “Madainn math,” o grugnirono in segno di riconoscimento.
«Ecco ragazzo,» disse Jamie, ficcando una tazza di legno di brodo caldo in mano a Tall Tree. «Riscaldati la pancia e vieni a conoscere Matilda. Appartiene a Frances, ma la ragazza dice che ti presterà la giumenta finché non ti troveremo un cavallo tuo.»
«Frances? Oh. La ringrazio.» Tall Tree si inchinò leggermente e guardò timidamente la casa e poi il cavallo. Matilda era una grossa giumenta, robusta, con un ampio posteriore e con un modo di fare gentile e accomodante. 
Il giovane Ian era appena arrivato, in giacca e pantaloni in pelle di daino, con i capelli intrecciati e lasciati scendere lungo la schiena. Guardò intorno al gruppo di uomini, annuendo, poi andò a prendere il suo brodo, alzando un sopracciglio in direzione di Cyrus
«[Tall Tree] si unirà a noi, a bhailach,» disse Jamie con un tono casuale. «Vuoi mostrargli come sellare e mettere le briglie a Matilda, mentre dico agli uomini cosa faremo?»
«Aye,» disse Ian, ingoiando brodo caldo di orzo ed esalando un nuvola di vapore bianco. «E cosa faremo?»
«Esercitazioni di cavalleria». Questo fece sì che Ian sollevasse entrambe le sopracciglia e guardasse oltre la sua palla il gruppo di uomini che sembravano quello che erano – contadini. Tutti possedevano dei cavalli ed erano capaci di cavalcare dal Ridge al Salem senza cadere, ma oltre questo…
«Semplice esercitazione di cavalleria,» chiarì Jamie. «Cavalcare lentamente.»
Il Giovane Ian guardò pensoso Cyrus, che stava in impaziente attesa.
«Aye,» disse, e si fece il segno della croce.

domenica 7 febbraio 2021

Bees: Nozioni di entomologia

William trovò Moira, la cuoca, nell’orto, mentre raccoglieva cipollotti. Stava parlando con Amaranthus, che evidentemente aveva fatto un raccolto anche lei; portava un paniere che conteneva un gran mucchio di uva e qualche pera dall’alberello che cresceva vicino alla cucina da campo. Con un occhio alla frutta si avvicinò e diede il buongiorno alle donne. Amaranthus gli diede un'occhiata da sopra a sotto, inspirando come se provasse a giudicare il suo stato di intossicazione dall’odore, e con un leggero scuotimento della testa gli porse una pera matura.
«Caffè?» disse speranzoso a Moira.
«Be’, non sto dicendo che non ce n’è,» disse incerta. «È avanzato da ieri, ed è abbastanza forte da rovinarti i denti.»
«Perfetto,», la rassicurò e diede un morso alla pera, chiudendo gli occhi mentre il succo dolce gli riempiva la bocca. Li aprì per trovare Amaranthus, la schiena voltata verso di lui, che si era chinata per guardare qualcosa sul terreno tra i ravanelli. Indossava una vestaglia leggera sulla sottoveste e la stoffa si stendeva ordinatamente sul suo fondoschiena. 
Si alzò all'improvviso, voltandosi e lui subito si chinò verso il terreno che lei stava guardando, dicendo: «Cos’è quello?», anche se personalmente non vedeva altro che sporco e molte cime di ravanello.
«È uno scarabeo stercorario,» disse guardandolo da vicino. «Molto utile per il terreno. Arrotolano palline di sterco e le portano via.»
«Che se ne fanno? delle, um, palle di sterco, voglio dire.»
«Le mangiano» disse con un leggero movimento di spalle. «Seppelliscono le palle per metterle al sicuro, e le mangiano secondo necessità – o qualche volta si riproducono all’interno di quelle più grandi.»
«Che… intimo. Hai fatto colazione?» Chiese William, alzando un sopracciglio.
«No, non è ancora pronta.»
«Neanche io,» disse, alzando in piedi. «Anche se non sono tanto affamato come lo ero prima che mi dicessi questo.» Guardò sul suo panciotto. «Ho degli scarabei stercorari in questo nobile assemblaggio?»
Questo la fece ridere.
«No, non ne hai,» disse. «Non abbastanza colorati.»
All'improvviso Amaranthus si trovò abbastanza vicino a lui, anche se era sicuro di non averla vista muoversi. Aveva lo strano trucco di sembrare materializzarsi all'improvviso dal nulla; era sconcertante, ma piuttosto intrigante.
«Quello verde brillante,» disse, puntando un lungo e delicato dito nel mezzo, «è uno scarabeo Dogbane, Chrisosuchus auratus.»
«Davvero?»
«Sì, e questa adorabile creatura con il naso lungo è un Billbug.»
«Un pillgug?» William strizzò gli occhi sul suo petto.
«No, un Billbug,» disse, colpendo l’insetto in questione. «È una specie di tonchio, ma mangia stiance. E mais giovane.»
«Una dieta piuttosto variegata.»
«Be’, a meno che tu non sia uno scarabeo stercorario, hai una certa scelta in ciò che mangi,» disse, sorridendo. Toccò un altro dei coleotteri e William sentì una debole ma evidente scossa alla base della sua spina dorsale. «Ora ecco,» disse con un piccolo, distinto colpetto del dito, «abbiamo un minatore smeraldino del frassino, un Cicindela scutellaris, e un falso scarabeo della patata.»
«A cosa somiglia un vero scarabeo delle patate?»
«E' uguale. Questo è chiamato falso scarabeo della patata perché mentre mangia patate in caso di necessità, in realtà preferisce la Morella della Carolina.»
«Ah.» Pensava che avrebbe dovuto esprimere interesse verso il resto delle piccole cose che abbellivano il suo gilè, nella speranza che continuasse a picchiettarle. Stava aprendo la bocca per chiederle di una grossa cosa color crema con le corna, quando lei fece un passo indietro per guardarlo in faccia.
«Ho sentito mio suocero parlare di te a Lord John,» disse.
«Oh? Bene. Spero che abbiano avuto una buona giornata per questo,» disse lui, senza preoccuparsene davvero.
«Parlando di scarabei falsi della patata, intendo,» disse. Lui chiuse gli occhi brevemente, poi ne aprì uno e la guardò. Era completamente sicura, senza esitare minimamente 
«So di non essere al meglio di me,» disse educatamente. «Ma non penso di somigliare a nessun tipo di falso scarabeo della patata, a prescindere dall’opinione di mio zio.»

domenica 17 gennaio 2021

Bees: Lavori in corso

 Il primo piano era stato racchiuso da mura dall’esterno, anche se la maggior parte degli interni era ancora solo perni di legno, il che dava al luogo un bel senso di informalità, mentre camminavamo allegramente tra le paresti scheletriche 
Il mio ambulatorio non aveva coperture per le sue due ampie finestre, né aveva una porta – ma aveva pareti complete (anche se non intonacate), un lungo bancone con un paio di mensole sopra per le mie bottiglie e i miei strumenti, un alto, largo tavolo di pino liscio (lo avevo carteggiato io stessa, mettendoci molto impegno per proteggere i miei pazienti dalle schegge nel fondoschiena) su cui fare le visite e i trattamenti chirurgici, e un alto sgabello sui cui potevo sedermi mentre li somministravo.
Jamie e Roger avevano cominciato il tetto, ma per il momento c’erano solo travetti che correvano in alto, con pezze di tela di un marrone sbiadito e grigio sporco (recuperate da una pila di decrepite tende militari trovate in un magazzino a Cross Creek) che fornivano l’attuale riparo dagli elementi atmosferici.
Jamie mi aveva promesso che il secondo piano – e il mio tetto – sarebbe stato posato entro la settimana, ma per il momento avevo una grande ciotola, un vaso da notte di stagno ammaccato e il braciere spento strategicamente sistemati per raccogliere le perdite. Aveva piovuto il giorno prima, e io guardai verso l’alto per essere sicura che non ci fossero pezzi afflosciati nella tela umida che trattenevano l’acqua in alto prima di estrarre il mio libro dei casi dalla sua borsa di tela cerata.
“Cos’é quello?” Chiese Fanny, notandolo. L’avevo messa a lavoro per eliminare e raccogliere le bucce simile a carta da un grande cesto di cipolle da mettere a macerare per fare una tintura gialla, e lei allungò il collo per vedere, tenendo accuratamente lontane le dita odorose di cipolla.
“Questo è il mio libro dei casi,” dissi con un senso di soddisfazione al suo peso. “Annoto i nomi delle persone che vengono da me con problemi medici, e descrivo le condizioni di ciascuno, e poi segno cosa gli ho fatto o prescritto e se ha funzionato o no.”
Guardò il libro con rispetto – e interesse.
“Guariscono sempre?”
“No,” ammisi. “Temo che non lo facciano sempre – ma molto spesso. ‘Sono un dottore, non una scala mobile’, citai, e risi prima di ricordarmi che non stavo parlando con Brianna.
Fanny semplicemente annui con serietà, evidentemente archiviando questo pezzo di informazione.
Tossii.
“Um, Questa era una citazione di un, er, un dottore mio amico di nome McCoy. Penso che l’idea generale sia che non importa quanto abile possa essere una persona, ogni abilità ha i suoi limiti e uno fa bene ad attenersi a ciò in cui è bravo.
Annui ancora, gli occhi ancora fissi con interesse sul libro.
“Pensate… che potrei leggerlo?” chiese timidamente. “Solo una pagina o due,” aggiunse frettolosamente.
Esitai per un attimo, ma poi posai il libro sul tavolo, lo aprii e lo sfogliai nel punto dove avevo preso nota sull’uso sull’unguento di bacche di agrifoglio per la malaria di Lizzie Wemyss, dato che non avevo della corteccia dei Gesuiti. Avevo detto a Roger che ne avevo bisogno, ma finora non si era presentato nessuno. Fanny mi aveva sentito parlare della situazione con Jamie e la febbre malarica ricorrente di Lizzie era di dominio pubblico al Ridge.
“Sì, puoi – ma solo le pagine prima di questo segno.” Presi una sottile piuma di corvo nera dal barattolo di penne e l’appoggiai accanto al dorso del libro sulla pagina di Lizzie.
“I pazienti hanno diritto alla riservatezza,” spiegai. “Non dovresti leggere di persone che sono nostri vicini. Ma queste prime pagine riguardano persone che ho trattato in altri posti e – per la maggior parte – molto tempo fa.”
“Lo prrrometto,” disse, la sua sincerità che dava enfasi alla sua r, e io sorrisi. Conoscevo Fanny a malapena da appena un anno, ma non l’avevo mai vista mentire – su niente.