mercoledì 27 dicembre 2023

Libro 10: Tecniche di scrittura 2

Felice Solstizio! 21 dicembre intendo…
Questa è proprio una convergenza: solstizio il 21, domenica sarà (contemporaneamente) la Quarta Domenica di Avvento e la Viglia di Natale, e poi, ovviamente – Natale! il giorno dopo.
Settimana piena…
Ma come regalo speciale per il Solstizio <ehm> -- Note di scrittura (con esempio):
Alcune persone su LitForum stavano discutendo sulla descrizione dei personaggi e su cosa comprende “l’aspetto interiore” di un personaggio.Con ciò si intende più o meno quello che succede all’interno del personaggio narrante*.
(Un personaggio narrante è la persona attraverso i cui occhi viviamo la storia. Claire, per esempio, è l’unico personaggio narrante in Outlander. Claire e Roger sono personaggi narranti in Dragonfly, Claire, Roger e Jamie sono personaggi narranti in Voyager, e così via… questo non significa che la storia sia necessariamente solo la storia del personaggio narrante; ma solo che lui o lei la sta raccontando).
Così, una persona nella discussione, volendo elencare cosa sono gli “aspetti interiori”, ha aggiunto: «gli aspetti interiori sono il linguaggio del corpo, le reazioni istintive, il dialogo, le azioni, e narrativa…». Qualcun’altro ha replicato, «Solo pensieri interiori, percezioni, opinioni, giudizi ed emozioni fanno parte dell’aspetto interiore.»
Intendiamoci, un’opinione è proprio questo, e gli scrittori hanno MOLTE opinioni diverse su come chiamare le cose e come rappresentarle, ed è per questo che è divertente parlare con gli scrittori.
Comunque, sono d’accordo con il primo scrittore, e così ho postato un breve esempio (dal Libro Dieci, perché sto lavorando su questo al momento) per illustrare perché la penso così. (Nel mio esempio originale ho usato grassetto e corsivo per illustrare aspetti interiori e quelli che sono linguaggio del corpo, ma dal momento che Facebook è troppo essenziale per usare varianti di carattere, ho descritto l’enfasi con l’underscore**) 
Ho immaginato che anche a quelli di voi a cui non importa niente di tecniche di scrittura potrebbe piacere questo breve pezzo (e a quelli a cui importa potrebbe piacere l’argomento), così – in onore del Solstizio di Inverno 2023…

[Estratto dal libro dieci (senza titolo), Copyright 2023 Diana Gabaldon]
Potenziali spoiler!
Esempio di aspetti interiori (di William) – NB: non evidenzierò nessuna delle osservazioni di William su Jamie perché mentre come pensieri sono certamente interiori, sono essenzialmente solo un mezzo per rappresentare la conversazione che stanno avendo, anche se una parte di essa è implicita.

Fraser stava spingendo la loro andatura; solo leggermente, ma William avvertì il senso di urgenza in essa. Quando si fermarono per mangiare e per abbeverare i cavalli, vide Fraser impastoiare il suo cavallo e poi tornare indietro nel bosco: Per urinare, presunse, ma a meno che l’uomo non soffrisse di qualche offesa dovuta all’età, ci stava mettendo più tempo di quello necessario per avere a che fare con una vescica piena – e per quanto aveva visto, Fraser non soffriva un tale impedimento.
«Che state facendo?» chiese senza tanti giri di parole, quando Fraser tornò. «O piuttosto, cosa stavate facendo, proprio ora?»
«Studio la pista», rispose Fraser senza esitazioni. Si sedette con un sospiro e aprì la sacca delle provviste, da cui estrasse un pezzo di formaggio avvolto in un tessuto di tela, molto ridotto dall’appetito degli ultimi tre giorni. Fraser lo tagliò scrupolosamente a metà e porse a William uno dei pezzi friabili.
«A che scopo?» chiese William curioso. La strada si era ristretta e deteriorata, ma era ancora ben percorribile, con solchi che correvano lungo una spessa striscia centrale di erba rigogliosa e fiori di campo. «Avete in mente di cacciare qualcosa da mettere in pentola?» Il formaggio aveva un odore pungente e indecente, che gli faceva brontolare lo stomaco, e lui sapeva che c’era pochissimo altro nella borsa.
«Non da mettere in pentola, no.» Fraser ingoiò l’ultimo pezzo del suo formaggio, si leccò le dita e infilò il lungo naso nella borsa, annusando. Emise un piccolo suono di piacere e tirò fuori la fine di una specie di salsiccia essiccata, da cui tagliò un grande pezzo che passò a William.
Notando il sopracciglio alzato di William, si fermò con la sua porzione in mano.
«I banditi che hanno bruciato il capanno sono ancora davanti a noi,» disse. «Voglio raggiungerli, fino a vedere se hanno la donna con loro. Se no, possono andare a cercarsi la loro rovina. Uomini del genere lo fanno sempre.»
«E se sì? Avere la donna, voglio dire?»
Fraser alzò le spalle brevemente e deglutì.
«Allora immagino che la sventura li troverà un po’ prima.»
La salsiccia era inaspettatamente piccante, sapeva non solo di pepe nero ma di qualcosa di più esotico, che gli ricordava l'Italia. Era dura e gommosa e William impiegò qualche istante per consumarla. Tanto più che il suo stomaco si stava lentamente serrando.
«L’avete presa sul personale,» disse. «Questa donna.»


note alla traduzione: 
*detto anche personaggio punto di vista (PDV - POV nella versione inglese)
**noi abbiamo usato il corsivo dato che Blogger è un po' più raffinato

sabato 16 dicembre 2023

Outlander: a gennaio inizieranno le riprese dello spinoff Blood of my blood

ESCLUSIVO
Outlander: Blood of My Blood il prequel inizierà le riprese a Glasgow.
The Herald può rivelare in esclusiva le strade di Glasgow che saranno chiuse il mese prossimo quando inizieranno le riprese dell’annunciatissimo spinoff, prequel di Outlander.
The Herald ha saputo che Outlander: Blood of My Blood inizierà le riprese a gennaio, con la troupe del film che si riverserà all'estremità occidentale della città e nell'area di Scotstoun per la produzione.
Outlander: Blood of My Blood si tufferà nella storia d’amore dei genitori di Jamie Fraser (Sam Heughan), Brian Fraser ed Ellen MacKenzie.
Lo showrunner di Outlander Matthew B. Roberts sarà il produttore esecutivo dello spinoff in 10 puntate. Parlando del prequel a gennaio, aveva detto: «Outlander: Blood of My Blood è, in fondo, una storia d’amore.»
«Analizzerà fino a che punto arriva una persona per trovare l’amore in un periodo in cui l’amore è considerato un lusso, e quando i matrimoni erano combinati in maniera strategica, spesso per vantaggi politici o economici.»
«Il titolo è un riferimento al voto matrimoniale di Jamie Fraser a Claire e ci saranno diversi nomi e facce che i fan di Outlander conosceranno e riconosceranno.»
«La storia televisiva di Jamie e Claire potrebbe giungere alla fine con la Stagione 8, ma Diana sta continuando il suo viaggio letterario nella sua splendida serie di libri e sta lavorando diligentemente al Libro 10.»
Diana Gabaldon, sui cui libri si basa la serie Outlander, avrà la funzione di consulente dello show. L’autrice sta scrivendo anche una novella su Brian Fraser ed Ellen MacKenzie a cui si ispirerà la serie.
Alcune strade cittadine saranno chiuse a tutto il traffico, eccetto i veicoli d’emergenza, mentre le troupe per le riprese saranno schierate dal 7 gennaio al 2 febbraio per Outlander: Blood of My Blood.
Ci saranno delle restrizioni anche per i movimenti a piedi durante l’’azione’ delle scene per la sicurezza dei pedoni, anche se sarà consentito l’accesso alle proprietà tra le registrazioni.

Lista completa delle chiusure:
Dalle 15.00 del 7 gennaio 2024 fino alle 17:00 del 2 febbraio 2024
Divieto di sosta, carico e scarico
South Street da Balmoral Street in direzione ovest per una distanza di 60 metri, solo il lato sud
Dalle 15:00 del 21 gennaio 2024 fino alle 17:00 del 26 gennaio 2024
Divieto di sosta, carico e scarico
South Street da un punto a 60 metri a ovest di Balmoral Street verso ovest per una distanza di 200 metri
Balmoral Street da South Street, in direzione sud per una distanza di 115 m
Dalle 15:00 del 22 gennaio 2024 fino alle 18:00 del 29 gennaio 2024
Divieto di sosta, carico e scarico
Park Street South per tutta la sua lunghezza
Dalle 15:00 del 24 gennaio 2024 fino alle 19:00 del 27 gennaio 2024
Divieto di sosta, carico e scarico
Park Gate per tutta la sua lunghezza, solo il lato sud
Park Circus, tra Park Street South e Park Gate
Park Terrace tra i numeri 3a e 21
Park Gardens tra i numeri 4, ovest, fino all’accesso di Kelvingrove Park
Dalle 08:00 del 25 gennaio 2024 fino alle 18:00 del 27 gennaio 2024
Divieto di movimento di veicoli
Park Street South per tutta la sua lunghezza
Park Terrace Lane verso Park Street South
Park Terrace Lane East verso Park Street South
Park Terrace tra Park Street South e il numero 3a
Woodlands Terrace tra il numero 21 e Park Street South
Dalle 08:00 del 25 gennaio 2024 fino alle 18:00 del 27 gennaio 2024
Revoca dei movimenti di senso unico durante le chiusure indicate
Park Terrace per tutta la sua lunghezza
Woodlands Terrace per tutta la sua lunghezza 
(X)

domenica 10 dicembre 2023

Libro 10: Seconda domenica di Avvento

Oggi è la Seconda Domenica di Avvento. A seconda della vostra provenienza, la seconda candela è chiamata Pace o Amore (la prima candela è per la Speranza). Questa sera siamo andati alla Messa della Veglia (sabato sera) e il Salmo responsoriale era, «Una voce nel deserto grida: raddrizzate la via del Signore!» ( A seconda della traduzione utilizzata, “strada” può essere tradotta anche come “sentiero” o “strada”, ecc.).
Non esistiamo in un pio vuoto; viviamo tutti tra altre persone, e quando si hanno molte persone insieme, si verificano occasionali affollamenti, spintoni e pestaggi dei piedi. Penso che aiutiamo a mettere le cose a posto facilitando la vita delle persone che incontriamo sulla nostra strada. Diamo vestiti, cibo e tutto l'aiuto possibile, ma se non siamo nella posizione di offrire un aiuto materiale, possiamo sempre regalare a un'altra persona un sorriso, una mano o un momento della nostra compagnia: la connessione è sempre il primo passo verso la Pace.

[Estratto dal Libro 10 (senza titolo), Copyright 2023 Diana Gabaldon]
Solo poche persone avevano notato l’arrivo di William. I bagordi dopo il matrimonio erano ben avviati, e la maggior parte degli ospiti si era radunata in gruppi vicino ai tavoli con il cibo, il volume delle chiacchiere e delle risate si alzava e si abbassava mentre il vento cambiava direzione tra gli alberi.
Una di quelli che l’avevano notato era Fanny, in piedi accanto al mio gomito.
«A Dhia» disse flebilmente. O Dio.
Non avrei potuto dirlo meglio.
Jamie si alzò lentamente dalla sua sedia – senza usare il bastone, vidi – e si avvicinò, gli occhi fissi su William. William stesso era ancora a cavallo entrambi sporchi di fango, scarmigliati e con il respiro pesante. Vidi la sua gola muoversi mentre deglutiva, evidentemente preparandosi a ripetere quello che aveva detto un attimo prima.
Sir – Ho bisogno del vostro aiuto.
Ma Jamie stava avanzando, scendendo gli scalini. Potevo sentire il suo ginocchio sinistro schioccare a ogni passo ma lui non sussultava o zoppicava. Raggiunse William e gli mise una mano sul braccio.
«Ce l’hai,» disse semplicemente. «Entra.»

domenica 19 novembre 2023

Diana Gabaldon: tecniche di scrittura

Qualcuno in un altro sito ha fatto una domanda su uno dei problemi costanti di un autore: come mostrare/gestire le emozioni. Così com’era, avevo appena scritto questo pezzo (insieme a molto testo collegato), e avevo pensato che potesse essere un buon esempio, breve e chiaro. Perciò qui c’è l’estratto, con la nota dell’autore alla fine che spiega la tecnica, per quanti sono interessati.

Estratto dal LIBRO 10 (senza titolo), Copyright 2023 Diana Gabaldon
William rimase immobile, in ascolto mentre si puliva lentamente la fuliggine dalle dita; le foglie e i frutti degli alberi di mele erano scampati all’incendio, ma non alle nuvole di fumo che dovevano essere uscite dal capanno in fiamme.
Chi aveva vissuto lì? Si chiese. Era stato di notte che il posto aveva preso fuoco a causa di una scintilla sconsiderata del camino? O forse un incidente di cucina, in cui la padrona di casa aveva afferrato il suo grembiule in fiamme e, nell’agitazione, lo aveva gettato su qualcosa di infiammabile?
Vagabondava intorno al guscio vuoto della casa, respirando l'aria densa a piccoli sorsi attraverso la bocca. C'era un giardino sul retro, i teneri germogli verdi calpestati e bruciati, anneriti, come le mele, dalla fuliggine.
Dopo un po’, Fraser emerse dagli alberi, uno straccio sudicio in mano che risultò essere il grembiule che William aveva immaginato, di cotonina cosparso di fiori rosa. Era pieno di chiazze, ma non di fuliggine o bruciature; conosceva le macchie arrugginite di sangue secco e, a quella vista, un fremito gli corse lungo la schiena.
«Se ne sono andati,» disse Fraser, piegando l’indumento.
«Le persone che vivevano qui?»
«Nay, loro sono ancora qui. Nella foresta. Gli uomini che li hanno uccisi se ne sono andati. O almeno lo spero,» aggiunse.
«Io… Sì,» disse William. Le sue labbra diventarono improvvisamente fredde, e il suo stomaco era una palla pesante.
In mancanza di una pala, la cosa migliore che potevano fare era disporre i resti (erano arrivati degli animali) nel modo più decoroso possibile, e coprirli di pietre. Un uomo e due ragazzi. 
«Devono aver preso la donna,» disse Fraser, la sua voce cupa. «E le ragazze, se ce n’era qualcuna.»
Un flusso di saliva colpì il fondo della gola di William. Sputò ripetutamente, temendo di vomitare.
«Questo…» Si fermò, deglutì a fatica. «Possiamo… inseguirli? Forse riportala – riportarle - indietro?»
Fraser scosse la testa.
«Le ossa sono spoglie e secche, i corvi hanno preso gli occhi e le parti molli. E l’aria puzza ancora ma le ceneri della casa sono fredde come la pietra. Sono morti da alcuni giorni – forse una settimana. E se i malviventi hanno preso la donna per usarla, probabilmente adesso è morta anche lei.» Abbassò lo sguardo sul grembiule macchiato di sangue, come se lo avesse notato all’improvviso. Esitò per un momento, poi avvolse i lacci intorno all’indumento piegato e lo infilò nella sua borsa da sella.
«Se incontrassimo qualcuno sulla strada o in un'altra casa, forse potrebbe riconoscerlo,» disse. «Avremmo un nome per la famiglia, almeno.»
William annuì, e salì a cavallo, anche se con sua sorpresa le mani gli tremavano ed ebbe qualche problema con le redini.
Anche Fraser montò, ma si fermò per un attimo, le redini in mano.
«Benedetto Michele, Arcangelo,» disse, «difendici in battaglia.». Non era stato detto con particolare forza, ma nel modo in cui si potrebbe parlare faccia a faccia con un conoscente rispettato, e William sbatté le palpebre.
«Sii la nostra protezione contro la malvagità e le insidie del diavolo; possa Dio ammonirlo, preghiamo umilmente; e tu, o Principe delle Schiere Celesti, con la potenza di Dio, getta nell'inferno Satana e tutti gli spiriti maligni che si aggirano per il mondo cercando la rovina delle anime. Amen».
Lanciò un’occhiata a William che riuscì a dire un rapido “Amen!” come risposta anche se la preghiera stessa gli fece formicolare i peli sulla nuca, e non poté fare a meno di guardare indietro mentre si allontanavano, le rovine della casetta nel frutteto immobili e terribili nel sole tranquillo.
Qualcuno doveva gettare nell’inferno gli uomini che avevano fatto questo, pensò.
[Fine della sezione]

Note dell’autrice:
OK, qualcuno in un altro sito stava chiedendo come mostrare (piuttosto che spiegare) le emozioni quando si scrive. Bene, per cominciare, si potrebbe avere più di un'intenzione riguardo all'emozione: a) dimostrare/indicare lo stato emotivo di un personaggio e/o b) far condividere quello stato al lettore.
Io sto facendo alcune cose differenti in questo pezzo:
Primo, abbiamo una scena realmente sconvolgente: qui sta succedendo/è successo qualcosa che dovrebbe suscitare un’emozione forte. Cioè, l’emozione deve avere una base reale; questo è il contesto emotivo della scena, a cui i personaggi stanno reagendo.
Secondo, sto lasciando che il lettore veda e viva la scena attraverso il punto di osservazione e le reazioni di William (lui è il personaggio osservatore; ogni cosa viene raccontata dal suo punto di vista).
Terzo, stiamo confrontando le osservazioni concise e concrete di Jamie (non c'è modo migliore per rendere qualcosa scioccante che mantenerlo breve e schietto) con l'effetto del contesto su William
«Se ne sono andati,» disse Fraser, piegando l’indumento.
«Le persone che vivevano qui?»
«Nay, loro sono ancora qui. Nella foresta. Gli uomini che li hanno uccisi se ne sono andati. O almeno lo spero,» aggiunse.
«Io… Sì,» disse William. Le sue labbra diventarono improvvisamente fredde, e il suo stomaco era una palla pesante.
[NB: quel “Nella foresta” per breve e diretto e scioccante]
Noterete che William non dice molto, ma la sua brevità non è affatto la stessa di Jamie. Lui è davvero sconvolto e traumatizzato, ma fa del suo meglio per controllarsi. Come lo sappiamo? Sta parlando poco, ma stiamo vedendo risposte fisiche, dappertutto: “le sue labbra diventarono improvvisamente fredde, e il suo stomaco era una palla pesante.”
Cosa che ci porta a…
Linguaggio del corpo. A meno di descrivere effettivamente un'emozione – cosa che si può fare in effetti, di tanto in tanto – comunque di solito è metaforico quando lo si fa ("Era così eccitato che pensava che la parte superiore della sua testa potesse staccarsi", "le parole la stavano soffocando, così tante che cercano di uscire subito, conficcandosi in gola in una piccola massa dura, come una pallina da golf.”) Questo genere di cose.
Possiamo vedere William sentire (e lottare per controllare) le reazioni del suo sistema nervoso autonomo al contesto:
«Devono aver preso la donna,» disse Fraser, la sua voce cupa. «E le ragazze, se ce n’era qualcuna.»
Un flusso di saliva colpì il fondo della gola di William. Sputò ripetutamente, temendo di vomitare.
«Questo…» Si fermò, deglutì a fatica. «Possiamo… inseguirli? Forse riportala – riportarle - indietro?»
E
 “William annuì, e salì a cavallo, anche se con sua sorpresa le mani gli tremavano ed ebbe qualche problema con le redini.”
Ok. Quindi abbiamo bisogno di:
Contesto autentico
Brevità
Linguaggio del corpo (non esagerate)
E il nostro vecchio amico, Dialogo, che qui non solo sta facendo la maggior parte del lavoro di descrizione e costruzione del contesto, ma sta anche mostrando/costruendo la relazione tra i due uomini.
Il penultimo paragrafo fa vedere tutte queste tecniche: reazione fisica e l’immagine (poetica) riassunta: “le rovine della casetta nel frutteto immobili e terribili nel sole tranquillo.” Questa è una di quelle righe in cui ripassi più volte, assicurandoti che a) ti serva ogni singola parola e b) che ciascuna di quelle parole sia la parola giusta. (L'ho fatto e lo sono.)
La cosa interessante è che quella frase finale non è la voce vera di William. Cioè, non è qualcosa che lui sta esplicitamente pensando – ma è sicuramente quello che sta provando, e, con un po’ di fortuna. anche il lettore.

Libro 10: Cenere e fiamme

William rimase immobile, in ascolto mentre si puliva lentamente la fuliggine dalle dita; le foglie e i frutti degli alberi di mele erano scampati all’incendio, ma non alle nuvole di fumo che dovevano essere uscite dal capanno in fiamme.
Chi aveva vissuto lì? Si chiese. Era stato di notte che il posto aveva preso fuoco a causa di una scintilla sconsiderata del camino? O forse un incidente di cucina, in cui la padrona di casa aveva afferrato il suo grembiule in fiamme e, nell’agitazione, lo aveva gettato su qualcosa di infiammabile?
Vagabondava intorno al guscio vuoto della casa, respirando l'aria densa a piccoli sorsi attraverso la bocca. C'era un giardino sul retro, i teneri germogli verdi calpestati e bruciati, anneriti, come le mele, dalla fuliggine.
Dopo un po’, Fraser emerse dagli alberi, uno straccio sudicio in mano che risultò essere il grembiule che William aveva immaginato, di cotonina cosparso di fiori rosa. Era pieno di chiazze, ma non di fuliggine o bruciature; conosceva le macchie arrugginite di sangue secco e, a quella vista, un fremito gli corse lungo la schiena.
«Se ne sono andati,» disse Fraser, piegando l’indumento.
«Le persone che vivevano qui?»
«Nay, loro sono ancora qui. Nella foresta. Gli uomini che li hanno uccisi se ne sono andati. O almeno lo spero,» aggiunse.
«Io… Sì,» disse William. Le sue labbra diventarono improvvisamente fredde, e il suo stomaco era una palla pesante.
In mancanza di una pala, la cosa migliore che potevano fare era disporre i resti (erano arrivati degli animali) nel modo più decoroso possibile, e coprirli di pietre. Un uomo e due ragazzi. 
«Devono aver preso la donna,» disse Fraser, la sua voce cupa. «E le ragazze, se ce n’era qualcuna.»
Un flusso di saliva colpì il fondo della gola di William. Sputò ripetutamente, temendo di vomitare.
«Questo…» Si fermò, deglutì a fatica. «Possiamo… inseguirli? Forse riportala – riportarle - indietro?»
Fraser scosse la testa.
«Le ossa sono spoglie e secche, i corvi hanno preso gli occhi e le parti molli. E l’aria puzza ancora ma le ceneri della casa sono fredde come la pietra. Sono morti da alcuni giorni – forse una settimana. E se i malviventi hanno preso la donna per usarla, probabilmente adesso è morta anche lei.» Abbassò lo sguardo sul grembiule macchiato di sangue, come se lo avesse notato all’improvviso. Esitò per un momento, poi avvolse i lacci intorno all’indumento piegato e lo infilò nella sua borsa da sella.
«Se incontrassimo qualcuno sulla strada o in un'altra casa, forse potrebbe riconoscerlo,» disse. «Avremmo un nome per la famiglia, almeno.»
William annuì, e salì a cavallo, anche se con sua sorpresa le mani gli tremavano ed ebbe qualche problema con le redini.
Anche Fraser montò, ma si fermò per un attimo, le redini in mano.
«Benedetto Michele, Arcangelo,» disse, «difendici in battaglia.». Non era stato detto con particolare forza, ma nel modo in cui si potrebbe parlare faccia a faccia con un conoscente rispettato, e William sbatté le palpebre.
«Sii la nostra protezione contro la malvagità e le insidie del diavolo; possa Dio ammonirlo, preghiamo umilmente; e tu, o Principe delle Schiere Celesti, con la potenza di Dio, getta nell'inferno Satana e tutti gli spiriti maligni che si aggirano per il mondo cercando la rovina delle anime. Amen».
Lanciò un’occhiata a William che riuscì a dire un rapido “Amen!” come risposta anche se la preghiera stessa gli fece formicolare i peli sulla nuca, e non poté fare a meno di guardare indietro mentre si allontanavano, le rovine della casetta nel frutteto immobili e terribili nel sole tranquillo.
Qualcuno doveva gettare nell’inferno gli uomini che avevano fatto questo, pensò.
[Fine della sezione]

Immagine: Guido Reni - Michele sconfigge Satana

sabato 30 settembre 2023

Libro 10: Ora di colazione

William si lavò la faccia – era spessa a causa della barba corta, ma non aveva senso provare a radersi senza specchio o sapone – e scese al piano di sotto.
L’odore di cibo lo raggiunse in cima alle scale lo attirò giù come una mosca che fiuta il sangue, determinato nella sua voracità. E una buona cosa, pure, si rese conto mentre entrava in cucina. Era così affamato che non ebbe nessuna remora riguardo alla sua accoglienza.
In effetti, mentre tutti a tavola si girarono a guardarlo, tutti i volti avevano un sorriso, timidi o ampi, e lui si inchino a loro, ricambiando il sorriso.
«Buongiorno,» disse, e la bambina più piccola – Amanda, questo era il suo nome – ridacchiò e puntò il suo cucchiaio verso di lui.
«La tua barba è come quella del nonno!»
Un'ondata di divertimento soffocato percorse il tavolo, ma prima che potesse pensare a qualcosa da dire, Madre Claire si alzò e lo prese per la manica, mostrandogli un posto sulla panca accanto a Frances, che lo guardò pudicamente.
«Spero che tu abbia dormito bene?» disse. Le sue guance erano rosa, ma incontrò i suoi occhi in modo diretto, e lui provò un leggero shock; i suoi occhi somigliavano molto a quelli di Jane.
«Benissimo, grazie,» la rassicurò. Gli apparve davanti un tagliere, con un mucchio di toast e pancetta, e il fratello di Amanda – James? No, Jeremiah, Jem, era questo, un ragazzo alto con i capelli rossi, smilzo come un alberello di quercia – spinse un vasetto di marmellata di fragole attraverso la tavola.
«Come dobbiamo chiamarlo?» chiese il ragazzo, girandosi verso suo nonno. «Zio Billy?»
William si strozzò quasi con il sorso di birra che aveva appena bevuto. Frances, Claire e le tre ragazze ridacchiavano, e lui pensò che Fraser avrebbe fatto lo stesso se fosse stato capace di produrre un suono simile. Com’era, Fraser mantenne un’espressione relativamente seria, e rispose, «No a meno che lui non te lo chieda. Fino ad allora, puoi chiamarlo Mr. Ransom, aye?»
William si schiarì la gola.
«Per il momento potete chiamarmi William, se vi fa piacere,» disse a Jem. «Non ho molta pratica come zio, finora.»
«Non infastidite vostro zio,» disse Madre Claire, posando un piatto di succulente, luccicanti salsicce, che profumavano di salvia e cipolle, di fronte a William. «Lasciatelo mangiare.»
Mangiò come un lupo feroce, ascoltando le conversazioni con un solo orecchio, ma senza sforzarsi di partecipare. Il suo bicchiere venne riempito – e riempito di nuovo – con dell’ottima birra, e finì il pasto sazio – be’ ripieno come un’oca – e chiedendosi se poteva andare a cercare un albero sotto cui dormire per un po’.
«Andrò in giro per il Ridge oggi, per sistemare i miei fittavoli,» gli disse Fraser, spazzolandosi briciole dal grembo. Diede un pezzo di toast al grande segugio che aveva aspettato pazientemente ai suoi piedi, e si alzò. «Vuoi venire con me?»
«Io – sì. Penso di sì,» rispose William, colto di sorpresa dall’invito. Si ricordò di Mac lo staffiere che diceva “sistemare” riferendosi alla strigliatura e al nutrimento dei cavalli, ma immaginò che Fraser semplicemente volesse dire che si proponeva di dire ai suoi fittavoli che sarebbe stato via per un po’ di tempo, e di organizzare il pagamento degli affitti con un fattore.
Fraser annuì.
«Aye, bene. Dirò che sei mio figlio, anche se la maggior parte di loro già lo saprà, dopo ieri.» Inarcò un sopracciglio interrogativo. A William andava bene?
Questo fece scendere il suo stomaco pieno di un altro centimetro o due, ma annuì in risposta.
«Certamente. Posso avere il tempo di farmi la barba?»
«Aye, usa il sapone e il catino in camera mia. È quella davanti, sulla sinistra salendo»
La stanza era ampia e gradevole, la finestra aperta per far entrare l’aria, ma coperta con della mussolina per tenere fuori gli insetti, e la luce diffusa dava alla stanza una piacevole sensazione di quiete, come essere in una nuvola, nonostante il baccano attutito della cucina di sotto. William si ritrovò a respirare superficialmente, consapevole dell’aroma sconosciuto e intimo della stanza. Il letto non era stato ancora fatto, e mentre le lenzuola rivoltare erano pulite, mantenevano il leggero, sconcertante odore muschiato di corpi recenti.
Se l’intimità della camera da letto dei Fraser era sconcertante, lo era di più l’intimità di usare il sapone da barba di Fraser. Era morbido sapone bianco di Castiglia, e profumava di olio d’oliva, ma anche di coriandolo e quella che pensava fosse maggiorana, e … di quelle che potevano forse essere foglie di geranio? Non vedeva o sentiva l’odore di una pianta di geranio da quando aveva lasciato l’Inghilterra, e questo gli diede un breve senso di dislocazione, e una sensazione vivida della serra di sua Zia Minnie, fragrante di fiori stranieri e di contorta vegetazione esotica.
Il pensiero lo fece sentire più stabile. Non importava cosa gli riservasse il futuro, aveva ancora sia un passato che un presente, e questi dovevano essere sufficienti a fargli mantenere la calma interiore di fronte a ciò che sarebbe potuto accadere.
Rinfrescato e ben rasato, scese le scale, pronto a vedere cosa esattamente implicava “sistemare”.
[fine della sezione]

domenica 24 settembre 2023

Libro 10: Camouflage

[Nota: Questo NON è l’inizio del libro. E (nota storica), la parola ‘camouflage’ non è esistita fino agli inizi del XIX secolo, ed è il motivo per cui William non la conosce. Non penso che ci sia un reale spoiler qui, ma valutate voi.]
Con grande sorpresa di William, Fraser apparve per la partenza vestito con un plaid sbiadito con un bordo sfilacciato, indossato con una camicia da caccia ombreggiata da vecchie macchie di sangue, e una cintura da cui dipendeva un assortimento di armi e una piccola borsa di pelle di capra il cui scopo era un mistero. Calze fatte a mano e una scatola di cartucce appesa a una cinghia sopra la spalla completavano l'insieme.
«Camouflage», disse Fraser con una scrollata di spalle, rispondendo all’occhiata di William.
«Cosa?»
«Oh» Fraser fu evidentemente colto di sorpresa per un momento e la sua faccia riflettè una straordinariamanente rapida serie di pensieri inintrerpretabili. «È, ah… francese, credo. Camouflet, questa la conosci?»
«No. Cosa significa?»
«Aye, be’– camouflet, è uno sbuffo di fumo che soffi sulla faccia di qualcuno. Camouflage significa solo che vuoi che le persone non prestino attenzione a chi sei o chiedano che hai in mente.»
«E… questo è camouflage, non è così?» chiese William scettico, facendo un gesto verso il kilt di Jamie. «Sembrate un bandito?»
Fraser sorrise.
«Aye. E cosa faresti, se incontrassi un bandito per strada? Ti fermeresti a chiedergli i fatti suoi?»
«Capisco cosa intendete»
Mentre pronunciava queste parole, sentì un’improvvisa, strana ansia e una sensazione di freddo lungo la mascella.
Il sorriso di Fraser si trasformò in uno sguardo di lieve preoccupazione.
«Cosa c’è, ragazzo, ti senti male?»
«Io–no,» disse William brusco. «Sto bene. E cosa, se posso chiedere, dovrei essere io se voi sarete preso per un bandito? Il vostro complice?»
«Se necessario,» disse Fraser, «ma suppongo che potresti essere mio prigioniero, se necessario. C’è un po’ di corda nella mia borsa da sella.»
«Gesù,» mormorò William, e Fraser rise. L’uomo era dannatamente di buon umore, per essere uno strappato dal focolare e dalla casa per intraprendere quella che chiunque avrebbe potuto legittimamente definire un’impresa folle.
D’altra parte, rifletté, forse è contento di allontanarsi dai suoi fittavoli…
A questo punto apparve Madre Claire, con diversi pacchetti tra le braccia, e Frances dietro di lei, caricata allo stesso modo.
«Cibo per oggi,» disse Madre Claire, passando a suo marito una borsa di tela che odorava pesantemente di formaggio, carne fredda e frutta essiccata. «Cibo per domani,» e passò a William una borsa simile. «E dopo di questo, dovrete procurarvi il cibo da soli.
«Che cos’è questo?» chiese William, mentre gli dava un pacco avvolto nella tela che non odorava di cibo.
«Bende,» rispose, e gli diede una piccola scatola di legno. «E medicine per la diarrea e la costipazione.»
«Ah. Sono sicuro che saranno d’aiuto,» disse infilando con cautela gli oggetti medici nel suo zaino.
«Spero davvero di no,» disse, dandogli un’occhiata tagliente. «Ma conosco tuo padre da troppo tempo per farmi illusioni.»
«E da bere?» interruppe Fraser, con quella che, anche William poteva vedere, era finta innocenza.
«Proprio qui,» disse Frances, con un moderato trionfo, e gli consegnò due borse simili, che tintinnavano e sbattevano mentre si muovevano. Incontrò lo sguardo di William con un volto tranquillo: nessuna traccia di ciò che era accaduto nella stalla mezz'ora prima.
L’ansia lo attraversò ancora una volta, ma questa volta sapeva di cosa si trattava. Jane. In piedi proprio dietro la sua spalla.
«Capisco cosa intendi», le disse, d’un tratto.
«Be’, questa è una novità» rispose. «Di solito è il contrario.»
«Arrivederci, Frances,» disse bruscamente, e si girò per montare a cavallo, consapevolmente senza guardare mentre Fraser salutava sua moglie.
[fine della sezione]

Immagine: Highlander di Rostyslav Zagornov

venerdì 8 settembre 2023

Libro 10: William & Jamie

[William sta conversando con Jamie nello studio di quest’ultimo e sta esprimendo una certa sorpresa riguardo scelta di Roger per difendere il Ridge mentre Jamie sarà via, in un momento così controverso (ha saputo cosa è successo nella Notte della Loggia, da Ian).]
«Non posso dire di conoscere bene il reverendo MacKenzie, ma è chiaramente un – un uomo di Dio. Siete sicuro che sia capace di gestire…» Agitò una mano verso la finestra stretta sopra le librerie ordinate, indicando l’esterno del Ridge illuminato dal sole, con i suoi fittavoli, raccolti, servi, animali…
Fraser gli diede un’occhiata leggermente divertita.
«Aye, be’. Quantomeno la maggior parte dei fittavoli non penserà che sia probabile che metta insieme degli uomini e presentarsi di notte per dare alle fiamme la loro casa o impiccarli nel proprio cortile.»
«E pensano che voi…sì?» Disse William senza riflettere.
«Non sono sicuri che non lo farei,» disse Jamie senza tanti giri di parole. «Sai che questa è una casa di nuova costruzione?» Alzò il mento, indicando le enormi travi in alto, il legno grezzo e giallo, con piccole perle fragranti di linfa grondante e mezza secca lungo i bordi. William lo fissò.
«Bada, non furono i fittavoli che diedero fuoco all’ultima. Furono i vicini – da Brownsville — che trascinarono me e mia moglie fuori dalla nostra casa e tentarono di impiccare lei e deportare me in Scozia. Ma furono alcuni dei miei fittavoli che tentarono di uccidermi in seguito — alla Loggia non meno di —» Si fermò all’improvviso, guardò William, poi tamburellò con le dita sulla scrivania, casualmente, ma con uno schema evidente.
«No,» disse William in risposta. Papà gli aveva spiegato la Massoneria, ma non aveva mai suggerito che si unisse a una Loggia, e lui non aveva desiderato farlo.
Fraser annuì e proseguì.
«Sai, questo è successo non più di un anno fa. Ho sistemato la cosa e non ci sono stati più fastidi da allora. Ho permesso che alcuni di loro tornassero, per il bene delle loro mogli e dei loro figli — e perché Harriett McIlhenny mi ha ricattato, la vecchia scopa — ma quelli che hanno lasciato il Ridge probabilmente sono ancora vivi, e se lo sono mi serbano molto rancore.»
«Perché diavolo volevano uccidervi?» chiese William, perché era l’unica domanda semplice a cui potesse pensare. La sua testa non stava esattamente girando, ma poteva sentire il sangue che gli batteva nelle orecchie.
Fraser lo guardò pensieroso, e le sue dita tamburellarono leggermente sul tavolo – anche se ovviamente come un aiuto ai pensieri, piuttosto che un riconoscimento massonico.
«Ragazzo,» disse alla fine, «sono un Highlander e un papista. …E… un ribelle, due volte. So che lo sai, ma forse non sai che ci sono persone – e non tutte sono inglesi – per le quali la mia esistenza è un’offesa mortale.» Uno spesso sopracciglio si sollevò. «Forse avresti potuto scegliere un alleato più sicuro.»
«Gesù. E… anche Madre Claire potrebbe essere in pericolo… a causa vostra?»
Questo abbastanza stranamente fece ridere Fraser.
«Nay, ragazzo,» disse scuotendo la testa. «Può cavarsela da sola. È conosciuta in tutta questa zona – e anche abbastanza oltre – come una fattucchiera. E per alcune persone, una guaritrice che può gettare le persone in un sonno profondo, o arrivare al loro interno per curarne i malanni, è chiaramente una strega, e sai cosa dice la Bibbia a proposito di questo.»
«Cosa… volete dire ‘Non lasciar vivere la fattucchiera’?»
«Aye, quello» Fraser alzò di nuovo il sopracciglio. «Dove ti è stata insegnata la Bibbia? So che né Lord John né suo fratello sono quelli che si potrebbe definire uomini devoti.»
«Sono Soldati,» disse William concisamente.
«Anche io, ragazzo,» disse Fraser gentilmente. «E anche tu.» Si fermò, comunque, e si appoggiò un po’ all’indietro, osservando William pensieroso.
«Non ti piace quando ti chiamo ‘ragazzo’, è così? Devo chiamarti William? O Mr. Ransom?» Le sue labbra si contrassero, ma il nodo tra le scapole di William si allentò leggermente.
«William andrà bene.» Era – era stato, per settimane – fin troppo consapevole dell’ultima volta che era stato costretto a chiedere aiuto a James Fraser. Furioso per la propria impotenza quando Fraser aveva rivelato – pensava – incertezza davanti alla sua richiesta, aveva reagito bruscamente, «Non preoccupatevi, lo farò da solo!»
A questo scatto Fraser aveva replicato in modo piatto «Se pensassi di poterlo fare, ragazzo, non saresti mai venuto da me.»
La valutazione oggettiva aveva bruciato in quel momento – bruciava anche ora. Ma Fraser aveva avuto ragione, allora, e aveva ragione anche adesso, anche se sufficientemente cortese da non menzionare il fatto.
William poteva solo sperare che le cose sarebbero finite meglio questa volta.
[fine della sezione]

[Una breve nota dell’autrice: per coloro che sono interessati alla tecnica – questa scena sta fissando cose minori che dobbiamo sapere (chi si prenderà cura del Ridge mentre Jamie e William procederanno con la loro ricerca, e qual è lo stato delle cose al Ridge a questo punto) ma è anche un esempio di quello che io chiamo un intreccio “Jacquard”; prendendo piccoli fili da storie precedenti sia per informare i lettori che non hanno letto (o hanno dimenticato) un libro precedente, sia per riassumere dei dettagli che voglio che i lettori attuali abbiano in mente mentre andiamo avanti. Ma ciò che il pezzo sta facendo a un livello più palese è dare inizio alla relazione esitante e in evoluzione tra Jamie e William, le cui personalità si stanno mostrando abbastanza chiaramente qui– quella di Jamie perché si sta deliberatamente mostrando a William, e quella di William perché è il suo punto di vista.]

Immagine: l'Autunno - Jacopo Bassano

giovedì 24 agosto 2023

Outlander S7: Intervista a John Bell e Charles Vandervaart

Le star di Outlander John Bell e Charles Vandervaart sul nuovo triangolo amoroso che ribolle in mezzo alla Rivoluzione
SPOILER ALERT: Questa intervista contiene spoiler dall’episodio 4 della stagione 7 di Outlander: Una donna non facile (A Most Uncomfortable Woman).
Mentre la rivoluzione americana entra nel vivo in Outlander, potrebbe essere iniziata anche una una battaglia per una nuova ragazza per due degli scapoli più affascinanti della serie: Ian (John Bell) e William Ransom (Charles Vandervaart).
Nel quarto episodio della settima stagione di Outlander, Ian scopre che Ransom è gravemente ferito nella foresta, dopo essere stato disarcionato da cavallo durante una missione segreta per l'esercito britannico. I due incontrano i fratelli quaccheri Denzell (Joey Phillips) e Rachel (Izzy Meikle-Small) Hunter mentre sono in cerca di aiuto medico per Ransom. Fortunatamente, Hunter è qualificato dal punto di vista medico, e sta pianificando di servire nell’Esercito Continentale come chirurgo
Dopo che Ransom è stato curato, sia lui che Ian passano un po' di tempo da soli a chiacchierare con Rachel. Come lo descrive Bell, sicuramente “comincia a ribollire” un triangolo amoroso – ma chi Rachel preferirà alla fine per ora è incerto.
Variety ha parlato con Bell e Vandervaart della potenziale storia d'amore, nonché di cosa c’è da aspettarsi dai loro personaggi in questa stagione.

In questo episodio, i vostri personaggi si incontrano in circostanze non così grandiose, almeno per William. Iniziamo a vedere come voi due siate opposti in alcuni aspetti, ma simili in altri. Potrebbe esserci un'amicizia che germoglia qui o un conflitto?
JOHN BELL: Beh, mi devi la vita!
CHARLES VANDERVAART: È vero. Mi hai salvato la vita. Quindi ci saranno cose interessanti che deriveranno da questo.
BELL: Quella è stata la prima scena che abbiamo girato insieme. È un piccolo grande incontro di personaggi. Mi sono divertito così tanto a riflettermi in te quel giorno. 
VANDERVAART: C'era una grande sensazione di familiarità tra noi due. 
BELL: Ho adorato la forte dinamica tra di noi laddove in realtà so di te più di quanto sappia tu stesso. Vederti lottare per trovare la tua identità in quel momento, voglio solo raggiungerti e abbracciarti e dirti che andrà tutto bene. Ma non posso, c’è la mia lealtà verso Jamie
VANDERVAART: Questo è un tema comune per William all'inizio. Ogni volta che ha una conversazione, ci sono così tante persone che sanno di più su chi è. In realtà non sa nulla della sua vera parentela. C'è qualcosa da rimarcare anche su noi due ed è che siamo entrambi molto entusiasti di servire e combattere. Ci capita di essere completamente su fronti opposti. Siamo abbastanza simili, ma è solo per caso che io sono da una parte e lui dall'altra.

Entrambi avete chimica con Rachel. Cosa potete condividere del rapporto che ciascuno di voi avrà con lei in questa stagione?
VANDERVAART: Penso che piaccia a entrambi
BELL: sì a tutti e due.
VANDERVAART: È una donna forte. È bella. Intelligente. Che c’è di male?

Esattamente. Mi ricorda Claire. Forse anche Ian nota queste qualità positive?
BELL: Assolutamente. Voglio dire, adoro quella scena, quando ti porto da lei (ride con Vandervaart). Non viene detto molto nelle parole, ma negli sguardi. C'è un intero triangolo amoroso che ribolle, cosa che è semplicemente molto eccitante. 
VANDERVAART: E, penso, che per William, essendo per metà di Jamie, ha senso che gli piaccia qualcuno che sia un po' come Claire. Spero che William finisca con lei. Vedremo cosa succederà.

Stiamo sicuramente iniziando a vedere come William somigli a Jamie. Charles, quali qualità ha preso William dal suo padre biologico e cosa ha imparato dall’essere stato cresciuto da Lord John Grey?
VANDERVAART: Ci sono molte somiglianze con entrambi i suoi padri. Abbiamo avuto molte discussioni in proposito, su ciò che William avrebbe portato al tavolo in termini di come si relaziona con entrambi i suoi genitori. Era importante che avesse alcune somiglianze con Jamie, come la sua passionalità. Ma lui è sé stesso, giusto? Non è un duplicato dell'uno o dell'altro. Ha parecchi tratti di John Grey perché, ovviamente, lo ha cresciuto. Quindi il modo in cui mi presento, il modo diplomatico in cui parlo, è di Lord John Grey.

In questo episodio, c'è una scena traumatica in cui una donna viene bruciata viva dai soldati britannici. Vediamo William forse in conflitto tra il suo dovere di soldato britannico e ciò che è giusto. Cosa possiamo aspettarci di vedere da lui in questa stagione mentre è alle prese con questo?
VANDERVAART: Questa stagione non è una strada facile per William. Ha queste idee davvero ingenue sulla guerra, sulla gloria e sulla violenza. Deve ancora sperimentare tutto ciò nel mondo reale. È stato molto protetto nella sua vita privilegiata. C'è un'enorme curva di apprendimento quando vai in guerra e vedi soldati che fanno cose orribili. Cresci con una serie di principi morali e pensando che certe persone siano giuste, ma una grande parte della crescita è capire la strada giusta nella vita.

Nel terzo episodio, Ian uccide Mrs. Bug pensando che fosse invece suo marito. Quando Mr. Bug affronta Ian in merito all’omicidio, in pratica dice "Verrò per te". 
BELL: Ian può gestirsi da solo. A questo punto, ha parecchi omicidi alle spalle. Ma c'è qualcosa in quelle parole di addio di Bug che si fanno strada nella sua testa, nella sua psiche, che penso tornerà a perseguitarlo. 

Qual è il futuro di Ian in questa stagione, specialmente con lui che vuole unirsi a suo zio Jaime nella lotta per i nascenti Stati Uniti d'America?
BELL: Il viaggio del giovane Ian arriva fino a questo punto durante l'intera stagione, stiamo davvero arrivando allo sviluppo completo del personaggio. Non è più così giovane. Si è innamorato dell'America, di questa terra di opportunità e di infinite possibilità. È una persona appassionata e leale, e prende questo da suo zio e sua zia. Quindi, naturalmente, è pronto a tutto in questa lotta e vuole dare il massimo. È molto eccitante. Vedremo di nuovo molto di Ian guerriero mentre combatte.

mercoledì 16 agosto 2023

Outlande S7: Diana Gabaldon parla del finale di metà stagione

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon parla del finale di metà stagione della stagione 7 "incredibilmente riuscito"
La storia piena zeppa è il modo migliore per iniziare la Droughtlander.
La stagione 7 di Outlander ha trasmesso il suo finale di metà stagione venerdì, e porta la serie in una nuova Droughtlander poiché la seconda metà degli episodi della stagione non andrà in onda fino al 2024. Ma il finale è stato un ottimo modo per iniziare la pausa in quanto era pieno zeppo di storie.
Ci ha dato speranza per ciò che aspetta Jamie (Sam Heughan) e Claire (Caitríona Balfe) in Scozia, mentre evitano la Guerra d'Indipendenza Americana, ma ci ha anche lasciato con un finale in sospeso su ciò che sta succedendo con Jemmy (Blake Johnston-Miller) e Rob Cameron (Chris Fulton) e se Roger (Richard Rankin) e Buck (Dairmaid Murtagh) li troveranno ora che sono tornati indietro attraverso le pietre alla ricerca del figlio di Roger.
«Ho pensato che [la stagione] fosse incredibilmente riuscita a prendere un'immensa quantità di materiale, distillarlo in fili vividi e intrecciarli in una storia per lo più coerente e molto coinvolgente», ha detto l’autrice di bestseller del New York Times Diana Gabaldon a Parade in questa intervista esclusiva. «Mentre si doveva necessariamente abbreviare e condensare – e in alcuni casi semplificare o omettere fatti e trame complesse – per lo più si sono astenuti dall’inventare cose estranee che non erano nei libri, includendo un'immensa quantità di dialoghi e fatti originali. L'ho davvero apprezzato».
Così come hanno fatto i fan. Anche così, c'erano alcuni piccoli dettagli che differivano. Un esempio è a Saratoga quando Jamie viene chiamato al campo britannico per assistere suo cugino, il Generale Simon Fraser (Angus MacFadyen) sul letto di morte, e si imbatte in William (Charles Vandervaart). Quando Jamie ha regalato a William il suo cappello per sostituire quello che gli aveva fatto saltare dalla testa con un colpo, non lo ha guardato in modo che non ci fosse alcun riconoscimento della loro somiglianza. Ma nonostante Charles Vandervaart, che interpreta William, che non assomigli a Sam tanto quanto William assomiglia a Jamie, sono stati in grado di interagire.
«Ho pensato che hanno fatto un ottimo lavoro con la scena del cappello, una scena importante e di cui i lettori del libro saranno entusiasti», continua Gabaldon. «Differisce dai libri in minima parte, ma è fondamentalmente una questione di coreografia. Avevano bisogno di portare Jamie e Claire al campo britannico per la morte di Simon Fraser, e poi fornire un modo plausibilmente semplice perché Jamie vedesse William, e, impulsivamente, gli desse il cappello.
Gabaldon ha anche condiviso questa nota divertente su quella scena: «Per inciso, ho guardato il materiale giornaliero per quella scena, e c'erano quattro riprese di Jamie che si allontanava da William, con Claire che lo seguiva, chiedendogli perché lo faceva? Jamie risponde che questa era la seconda volta nella vita di William che lui (Jamie) era arrivato a un passo dallo sparargli, e se non l’avesse mancato, una terza volta? Poi dice: «Ho pensato che dovevo provare a parlargli una volta, come uomo… nel caso fosse la mia unica possibilità». Questo è stato davvero ben fatto, e alla terza ripresa (quella che hanno usato), quando Sam ha pronunciato l'ultima riga, l'AD (Assistant Director) ha detto tranquillamente “taglia” e si poteva sentire il regista o l’AD (non saprei dire quale) dire molto tranquillamente, “Smashed it… smashed it”. E lo ha fatto».
Una nota storica divertente è stata l'inclusione di Benedict Arnold nella storia. Appare nei libri di Gabaldon, ma il suo ruolo è stato leggermente ampliato per la serie TV. In effetti, la serie sembra implicare che Claire abbia qualcosa a che fare con il fatto che Benedict Arnold (Rod Hallett) diventa un traditore, ma Gabaldon dice che non era affatto sua intenzione.
«Lo show ha fatto un buon lavoro nel fare ciò che intendevo nel libro: mostrare Benedict Arnold come una persona reale, con fascino personale, e con una profonda preoccupazione per i suoi uomini», dice. «Hanno fatto un buon lavoro nel definire lo scontro tra Arnold e il generale Gates [Ged Simmons], e l'orgoglio ferito che era alla base del tradimento di Arnold, brevemente ma efficacemente, nella conversazione che il generale ferito ha con Claire.»
Nota: l'incontro originale tra Benedict Arnold e Claire e la conversazione sulla corteccia di china, il laudano e Robert Browning vengono direttamente dal libro. La conversazione al capezzale del generale ferito non lo è.
Gabaldon continua: «Non penso che ci sia alcuna indicazione che la legittimazione dei suoi sentimenti da parte di Claire abbia avuto alcun effetto su ciò che ha fatto in seguito, però; si sta solo dando un indizio sul perché lo ha fatto. (Oltre ad aggiungere una nota a piè di pagina riguardante il dubbio generale su come la storia sia influenzata da quelle che sembrano essere piccole cose - e la continua ma breve speculazione sul fatto che i viaggiatori del tempo possano o influenzino la storia.)
«A proposito, ho assolutamente amato sia Rod Hallett (che interpreta Benedict Arnold) che Barry O'Connor che interpreta Daniel Morgan. Esibizioni brevi ma davvero meravigliose. Il casting di questa stagione è stato - come sempre! -- impeccabile.»
E poi abbiamo il finale in sospeso della stagione con Roger e Buck che vanno nel passato per salvare Jem. Ma questo solleva la questione se Buck torni con Roger perché spera di tornare al suo tempo - anche se da quello che sappiamo non è probabile a causa della sua data di morte - o perché sente di essere in debito con Roger per averlo fatto impiccare nella battaglia di Alamance?
Secondo Gabaldon, probabilmente è entrambe le cose, in una certa misura.
«La sua motivazione principale è l'empatia: ha perso la sua famiglia [a causa del suo viaggio nel tempo], compresi i suoi figli», sottolinea. «Vuole insistentemente aiutare Roger e Bree [Sophie Skelton] a riavere Jem, perché sa come ci si sente a perdere un figlio. Inoltre (e ne sapremo di più in seguito), la famiglia di Roger è anche la famiglia di Buck».
Quando la stagione 7 riprenderà nel 2024 – quegli otto episodi sono già stati girati, quindi speriamo che gli scioperi non abbiano nessuna influenza – seguiremo Roger e Buck nel passato per vedere se riescono a raggiungere Rob e Jemmy.

lunedì 14 agosto 2023

Libro 10: William & Frances

[Non ci sono spoiler qui, ma, se non volete sapere NULLA sul Decimo Libro, dovreste fare attenzione.]

[In cui William va nella stalla di Fraser's Ridge per prendere il suo cavallo, prima di partire con Jamie alla ricerca di Lord John, e trova Fanny, che ha preparato il cavallo per il viaggio.]
Leggermente sorpreso, William si chinò cortesemente verso di lei, solo per farle fare un passo indietro.
«Non sulla guancia», disse. Sembrava leggermente senza fiato, ma determinata. «Non sono una bambina.»
Si rese conto, con una strana sensazione che correva lungo la sua spina dorsale come argento vivo, che non lo era. Le prese la mano e si inchinò su di essa.
«Le mie scuse, Miss Pocock.» La sua mano era piuttosto calda nella sua, e sorprendentemente più grande di quanto si aspettasse. Le sue dita erano lunghe, morbide e ben modellate, e si girarono, muovendosi tra le sue e afferrandogli la mano.
«E nemmeno quello.»
Si raddrizzò sorpreso, ma non tirò – non ancora – via la mano.
«Ho baciato uomini in passato, sai», disse.
«Chi?» chiese, per nulla sicuro di voler sapere, ma incapace di non chiedere.
«Ho baciato degli uomini da quando avevo cinque anni», disse audacemente, e lui si rese conto improvvisamente che mentre Jane aveva salvato sua sorella dallo stupro e dalla rovina della reputazione, c'erano altri servizi che una ragazza molto giovane poteva essere chiamata a svolgere in un bordello.
Nascose il suo shock, però, chiedendo invece con leggerezza: «Oh? Che dire dell'alto tizio scozzese che si è appostato sembrando sul punto di pugnalarmi? Non ha provato a baciarti?»
«Cyrus non può appostarsi», disse, senza offesa. «È troppo alto. Non aveva bisogno di chiedere. E dovresti essere contento che siano solo occhiate. È un Highlander e un pescatore e non ti ha ancora dato un pugno perché gli ho detto di non farlo».
«Apprezzo la tua tolleranza, Frances», disse gravemente. E non così gravemente, tolse la mano dalla sua, e sollevandole il mento con l'indice, si piegò di nuovo e la baciò leggermente sulle labbra.
Durò non più di un secondo o due, ma abbastanza a lungo da lasciare un senso di morbidezza e calore.
«Addio, Frances», disse, incontrando i suoi occhi, il morbido giallo-marrone del tabacco mezzo stagionato. «Ci rivedremo». E raccogliendo le bisacce, prese le redini [del cavallo] e lo condusse verso la luce del giorno.
Sulla porta, però, si voltò per un momento.
«Perché l'hai fatto?», chiese.
Era immobile nell'ombra, la striglia che pendeva dalla sua mano e gli occhi ancora puntati su di lui.
«Nel caso non dovessi tornare,» disse. «Spesso le persone non lo fanno.»

Immagine: Il bacio rubato - Jean-Honoré Fragonard

venerdì 11 agosto 2023

Outlander S7: Diana Gabaldon parla dei complessi legami familiari nell'episodio 7

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon parla delle complicazioni dei legami e degli obblighi familiari Fraser / MacKenzie nel settimo episodio della stagione 7
L'identità del misterioso "nuckelavee" di Lallybroch viene svelata nell'episodio 7 di Outlander - ed è una vera chicca!
L'episodio 706 di Outlander si è concluso con un piccolo finale in sospeso quando Roger (Richard Rankin) ha affrontato il "nuckelavee" di cui Jem (Blake Johnston-Miller) e Mandy (Rosa Morris) si sono lamentati e – ta taaa – si è rivelato essere il suo parente William Buccleigh 'Buck' Mackenzie, il figlio illegittimo di Dougal MacKenzie (Graham McTavish) e della sua amante viaggiatrice nel tempo Geillis Duncan (Lotte Verbeek).
Buck, come gli spettatori ricorderanno, è l'uomo responsabile dell'impiccagione di Roger dopo la battaglia di Alamance, quando lo trasformò in una Giubba Rossa per dispetto, pensando che Roger volesse sua moglie, quando in realtà [Roger] stava solo facendo una gentilezza per un membro della famiglia. In quella stagione, il ruolo di Buck era interpretato da Graham McTavish, ma dal momento che ci sarà un viaggio nel tempo in questa stagione e Dougal sarà reintrodotto come parte di quella storia – che non spoileriamo –, il ruolo di Buck è stato riadattato con Diarmaid Murtagh, in modo che Graham potesse riprendere il suo ruolo di Dougal.
La cosa interessante dell’incontro tra Roger e Buck nel futuro - specialmente con Buck che è davvero un pesce fuor d'acqua - è che Roger è in grado di perdonarlo, mentre per Bree (Sophie Skelton) l’assoluzione è un momento molto difficile.
L'autrice di bestseller del New York Times Diana Gabaldon ha una visione interessante di questo dilemma e lo condivide in esclusiva con Parade
«Be', Bree non è (quasi) stata un ministro presbiteriano; dal punto di vista religioso non si sente costretta a perdonare i suoi nemici», dice Diana. «Oltre a ciò, però, Roger è (con riluttanza) affascinato dall'arrivo improvviso di a) un altro viaggiatore del tempo (la cui presenza aggiunge anche sostanza alla teoria che il viaggio nel tempo è davvero genetico), e b) un parente. Entrambe queste considerazioni alimentano l'intensa curiosità di Roger su come funzionano le cose (in termini di viaggi nel tempo) e chi lui (e la sua famiglia) è / sono. Crescere come orfani ti lascia molta curiosità insoddisfatta, e improvvisamente… ecco un modo per soddisfarne una parte. Inoltre, come potrebbe uno storico resistere all'opportunità di parlare con qualcuno storico che (ora) sa di essere 'storico'?»
Buck sarà una parte importante della prossima storyline di Roger – ancora una volta niente spoiler qui – quindi abbiamo chiesto a Diana perché lo ha riportato nella storia e come lo definisce: è una cipolla o un fungo? Questi sono i suoi termini per i personaggi, e dice che Buck è una cipolla, il che significa che ha strati che possono essere sbucciati.
«Opera su due livelli: come espediente per la trama e collegamento tematico», spiega. «Ha fatto impiccare Roger, tanto per cominciare (il che ha dato avvio a un sacco di conseguenze in termini di distruzione e recupero dell'immagine di sé di Roger), e ora sta fornendo una cassa di risonanza e una fonte di assistenza fisica nella ricerca di Jem (redenzione personale - la vita di un bambino per la vita di un bambino). Contemporaneamente, c'è molto da chiedersi sulla natura dei legami e degli obblighi familiari: quanto sono importanti le persone della tua famiglia che non conosci e forse non conoscerai mai?»
«Come dice Buck, 'Siete tutti miei figli, no?»
«È anche il mezzo per rivelare come è nata la relazione tra Dougal MacKenzie e Geillis Duncan, il che ci fa considerare le insospettabili complessità del passato».
Una delle cose intriganti di Buck è che attraverso la sua mancanza di conoscenza di come le relazioni tra uomini e donne siano progredite dal 1770, immediatamente etichetta Rob Cameron (Chris Fulton) come qualcuno da tenere d'occhio. Sta basando la sua opinione su quello che considera un comportamento inappropriato di Rob nei confronti di Brianna, ma poi Mandy salta alle stesse conclusioni quando dice: «L'uomo cattivo ha preso Jem». Cosa che ha fatto.
E Diana concorda sul fatto che lo stanno giudicando correttamente. «Rob è un disonesto, non c'è dubbio», dice. «A parte tutte le altre considerazioni, le azioni parlano davvero più forte delle parole, e mentre Bree non era (abbastanza ragionevolmente) una fan di Rob per cominciare, lei e Roger avrebbero dovuto avere più riserve su di lui. (Anche lui è davvero viscido, che grande recitazione!)»
L'episodio si svolge anche nel settembre 1777 con la battaglia di Saratoga. Jamie (Sam Heughan) è dalla parte dei Patrioti, mentre suo figlio William (Charles Vandervaart) sta combattendo per gli inglesi.
Il generale Simon Fraser (Angus MacFadyen) dà il permesso al capitano Richardson (Ben Lambert) affinché William porti dispacci, il che significherebbe per William evitare i combattimenti. Così, William perora il suo caso davanti al generale e ottiene il permesso di unirsi alla battaglia, ma alla fine, potrebbe desiderare di non averlo fatto. Prima c'è la morte immediata del tenente Sandy Hammond (Henry Ashton), poi la brutalità di tutto questo, e infine l'ipocrisia del generale Burgoyne che rivendica la vittoria, cosa che a William sembra vuota.
«Be’, William sta imparando (dolorosamente, come tutti quelli che vanno in guerra) i costi reali della guerra, sia in termini di perdita personale che di disillusione generale: un esercito può avere ideali, ma raramente ne è all'altezza», dice Diana. «E vedere come è fatta la salsiccia… be', come osserva il brigadiere, Sei un uomo diverso, ora».
Alla fine dell'episodio, vediamo Jamie, che avrebbe dovuto essere fuori pericolo come membro dei fucilieri, sdraiato sul campo di battaglia con gli occhi chiusi. Ma ci sono ancora cose da raccontare per Jamie, quindi sappiamo che non è morto.

domenica 6 agosto 2023

Outlander S7: il commento di Diana Gabaldon sull'episodio 6 "Dove si incontrano le acque"

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon parla delle complicate relazioni tra William, Claire e il giovane Ian nel sesto episodio della stagione 7
William offre a Ian una “vita per una vita” quando Ian entra a Fort Ticonderoga per salvare Claire.
La Guerra d'Indipendenza americana è stato un periodo di grandi conflitti nel Nuovo Mondo, poiché le famiglie e gli amici erano spesso in conflitto, a seconda che decidessero di mantenere la loro lealtà a Re Giorgio o di lottare per la libertà. La stagione 7 di Outlander cattura in modo eccellente le divisioni del periodo mentre i personaggi creati dall' autrice di bestseller del New York Times Diana Gabaldon affrontano il dilemma.
Abbiamo già visto Jamie Fraser (Sam Heughan) e Lord John Grey (David Berry) affrontare questo dilemma e mettere in pausa la loro amicizia. Ma nel sesto episodio della stagione “Dove si incontrano le acque” (Where the Waters Meet nella versione originale), il figlio illegittimo di Jamie, William (Charles Vandervaart), viene coinvolto nel dramma quando incontra sia Claire (Caitríona Balfe) che il giovane Ian (John Bell) nell’accampamento britannico. Claire è tenuta prigioniera a Fort Ticonderoga e Ian è venuto a salvarla.
È un momento inaspettato quando Claire decide di parlare con un giovane ufficiale britannico del pessimo trattamento dei prigionieri e del loro bisogno di cibo, acqua e scorte mediche, e si rende presto conto che sta parlando con il figlio di Jamie, William. E William, che aveva incontrato Claire quando era un ragazzo e aveva visitato Fraser's Ridge, è sorpreso di scoprire che è prigioniera perché sa che Jamie e Lord John erano amici.
«William è (naturalmente) piuttosto sorpreso di incontrare di nuovo Claire, e ancora di più quando si rende conto che è una ribelle», dice Diana a Parade in questo commento esclusivo. «Tuttavia, è un giovane premuroso e galante, e sa che i Fraser erano amici di suo padre, quantomeno (e presume che, probabilmente, suo padre non sappia che i Fraser ora sono traditori della Corona). Oltre a ciò, è stato educato a rispettare e proteggere le donne in generale, e il suo istinto è quello di farlo per Claire.
«Dubito che sia fortemente convinto del fatto che lei sia una ribelle, dato che non sta prendendo le armi contro il re (e potrebbe pensare che sia una ribelle solo perché suo marito ha scelto quella strada e – essendo una donna – non avrebbe avuto altra scelta che seguirlo).»
Ma Claire sa che Jamie è sempre affamato di notizie su William, e così, anche se si trova in circostanze terribili, è entusiasta di aver incontrato William e di raccogliere quel poco di informazioni su di lui che può.
«Vuole dire a Jamie tutto di suo figlio, poiché sa quali sono i sentimenti di Jamie per Willie», continua. «Allo stesso tempo, ha avuto forse due minuti di conversazione con il figlio, quindi c'è un limite a quanto può dire».
Questa è la seconda volta in questa stagione che Claire ha bisogno di essere salvata ed è anche la seconda volta che ha più senso farlo per qualcuno che non sia Jamie. Ian si offre volontario per l’impresa perché sente di poter entrare tranquillamente nel forte con la scusa di essere uno scout Mohawk per gli inglesi - ma poi ha la sfortuna di essere notato da William.
«Be’, Ian ha urgente bisogno di far uscire Claire dal forte, poiché si rende conto che probabilmente presto ci sarà una battaglia, e lei ci si troverebbe nel bel mezzo», spiega Diana. «Normalmente, se interrotto durante il salvataggio da un soldato britannico, avrebbe ucciso l'uomo e se la sarebbe data a gambe. Ma in questo caso, non può uccidere il figlio di Jamie - che è anche suo cugino, di sangue. Quindi, coglie l'unica via d'uscita possibile e fa appello al senso dell'onore di William (di cui sa molto, dopo le loro chiacchiere nella Grande Palude Triste), sottolineando che William ha detto (ed è la verità) che deve a Ian la sua vita.»
Così, i due uomini fanno un patto: una vita per una vita, ma William poi dice a Ian che la prossima volta che si incontreranno, saranno «pari. Non farti più vedere. Non avrò scelta».
«William avrebbe potuto rifiutare questo appello, se fosse stato solo Ian, ma ha anche i suddetti sentimenti personali nei confronti delle donne in generale e di Claire in particolare, e l'appello di Ian all'onore offre a lui (William) una via d'uscita dal dilemma tra obbligo personale e onore professionale».
Poi, tornando nel futuro, Roger ha avuto un'offerta interessante: tenere una lezione di gaelico agli studenti della scuola di Jemmy (Blake Johnston-Miller). Roger è stato confuso non sapendo quale direzione prendere, e come ex insegnante di storia, questa offerta lo attrae.
«Ho adorato la lezione di Roger sul gaelico», dice Diana. «E lo stesso molte persone in Scozia, dove ho appena fatto la prima Conferenza Internazionale Outlander -  e sono rimasta piuttosto sbalordita nell'apprendere che l'Università di Glasgow non ha solo un Dipartimento di Studi Gaelici - dedicato all'apprendimento / rinascita / diffusione della lingua e della cultura gaelica, che conoscevo, ma (adesso) anche un Dipartimento di Studi su Outlander,  dedicato (principalmente) agli studi sull'effetto Outlander, che - mi è stato detto - è stato responsabile di un enorme aumento sia del turismo che dell'economia scozzese in generale, oltre a sensibilizzare sulla lingua e la cultura gaelica.
«Per quanto riguarda Roger stesso, gli è piaciuta l'opportunità di insegnare di nuovo. Non ha avuto una buona possibilità di farlo a Fraser's Ridge (la popolazione è piccola e ampiamente sparsa, e i bambini venivano in gran parte educati a casa), ed è stato anche attratto da una vocazione religiosa. Essendo stato improvvisamente strappato da tutto ciò e tornato al ventesimo secolo, non ha ancora capito se ha ancora una chiamata per essere un ministro, o come farlo, se è così (le cose sono un po' più complesse nel ventesimo secolo). È tornato con la sua famiglia, perché hanno dovuto portare Mandy (Rosa Morris) in un’epoca in cui la tecnologia medica era abbastanza avanzata da salvarle la vita, ma Roger - che è stato per lungo tempo fuori luogo e senza direzione nel diciottesimo secolo - ora si trova esattamente nella stessa situazione. Che cosa è veramente destinato a fare?
«Il litigio di Jem con la sua insegnante dà a Roger un ardente desiderio a fare qualcosa per il sistema scolastico, e l'invito di Mr. Menzies (Stephen McCole) è quindi molto gradito. Aver avuto di nuovo un assaggio della classe dà Roger la sensazione di poter forse trovare di nuovo la sua strada. E, naturalmente, la trama è aiutata dal fatto che Rob Cameron (Chris Fulton) (che già non ci piace, a causa del suo atteggiamento nei confronti di Bree (Sophie Skelton)) ha accidentalmente avuto un indizio (Roger ha erroneamente portato i suoi scritti sui viaggi nel tempo a scuola) su cosa siano veramente i MacKenzies. E sappiamo che causerà problemi…»

venerdì 4 agosto 2023

Outlander S7: I commenti di Diana Gabaldon sull'episodio 5 Singapore

L'autrice di Outlander Diana Gabaldon spiega perché Jamie è un eroe nel quinto episodio della stagione 7
Diana Gabaldon paragona Jamie e William: è indole o educazione?
Nella seconda metà della prima parte della stagione 7 di Outlander, il focus della storia si sposterà leggermente – non preoccupatevi, Jamie (Sam Heughan) e Claire (Caitriona Balfe) saranno ancora lì – per includere alcuni nuovi membri del cast: il figlio illegittimo di Jamie, William (Charles Vandervaart), che è stato cresciuto da Lord John Grey (David Berry), e i fratelli quaccheri Denzell (Joey Phillips) e Rachel (Izzy Meikle-Small) Hunter.
Incontriamo Denzell e Rachel per la prima volta quando il giovane Ian (John Bell) porta William da Denzell per cure mediche – Denzell è un medico – quando un'infezione si sta diffondendo nel corpo di William, e, fortunatamente, Denzell è uno dei migliori medici del suo tempo, e riesce a salvare la vita e l'arto di William.
Una volta che William sta abbastanza bene per viaggiare, il trio inizia il suo viaggio: William per tornare nell'esercito britannico, Denzell e Rachel per trovare l'esercito continentale, dove Denzell spera di offrire i suoi servizi come medico.
Lungo la strada, parlano dell’avversione dei quaccheri per la violenza, e vengono messi alla prova quella notte quando il contadino della fattoria dove hanno accettato di passare la notte cerca di uccidere Denzell. Fortunatamente, William si risveglia in tempo e salva la vita di Denzell, ma nel fare questo, è costretto a uccidere il contadino. Si scopre che questa è la prima vita che prende, e vediamo la reazione di William, forse un'eco della sua parentela.
«Non vedo come si possa evitare di paragonarlo a Jamie, date le circostanze», l'autrice di bestseller del New York Times Diana Gabaldon racconta in esclusiva a Parade. «Ma le somiglianze sono chiare: non solo le sue dimensioni e il fisico notevoli, ma anche le sue qualità personali: buon senso dell'umorismo, coraggio fisico (salta in piedi e uccide il cattivo per salvare Denzell dall'essere ucciso) e premura - non solo la sua cura per il benessere degli Hunter, ma il suo genuino shock per aver ucciso un uomo, e il suo tentativo di venire a patti con questo, piuttosto che spingerlo sotto il tappeto».
Tuttavia, ci si può chiedere, quanto conta l’indole rispetto all'educazione?
«Jamie condivide alcuni di questi tratti con Lord John, in particolare premura, generosità e coraggio fisico (anche se lo show non gli permetterà di mostrarlo fino a molto tempo dopo)», dice.
E non solo William salva gli Hunter dalla morte, ma quando finalmente si separano, è generoso fino all’eccesso, regalando loro tutti i soldi che ha addosso.
«Potremmo considerare la generosità di William con il denaro come dovuta più a Lord John che a Jamie; essere cresciuto come membro dell'aristocrazia britannica e avere molte proprietà e denaro ereditati probabilmente rende più facile condividere la tua ricchezza, poiché sei abbastanza sicuro che ne hai ancora», aggiunge Diana. «Tuttavia, Jamie è sempre generoso con ciò che ha, quindi non possiamo davvero distinguere la generosità come qualcosa che appartiene a un padre più che all'altro».
Le azioni di William hanno impressionato molto Rachel su chi è come uomo, ma anche il suo incontro con Ian ha lasciato il segno, che vediamo quando si incontrano di nuovo e anche Ian le offre la sua protezione. Naturalmente, a questo punto della storia, Ian è stato rassicurato da Claire che sarà in grado di generare un bambino con un'altra donna - e ha visto le prove di questo nel villaggio Mohawk, quindi Outlander sta per mettere Rachel in una posizione scomoda con il suo cuore che vuole qualcosa che la sua religione non approverà.
«Be’, Rachel ha chiaramente attrazione fisica per entrambi i giovani, anche se con William sono le sue buone maniere e il suo spirito veloce, nonché il suo aspetto», sottolinea Diana. «Con Ian, è più un'attrazione chimica, anche se lei ammira pure il suo altruismo e la sua compassione, come testimonia il salvataggio di William dal Grande Palude Triste. Allo stesso tempo, non considererà nessuno dei due come un potenziale interesse amoroso, perché sono entrambi uomini violenti per professione (per così dire). Un’Amica che ha forti attrazioni verso due guerrieri si trova in una brutta posizione. Ma l'amore è cieco, e il fratello di Rachel è abbastanza intelligente da saperlo e da farglielo notare».
Per quanto riguarda Ian che è stato rassicurato sul fatto che può generare figli, questo è un punto su cui il libro e la serie TV divergono. Sullo schermo, quando Ian torna al villaggio Mohawk, il figlio di Emily (Morgan Holmstrom), il giovane indiano con i capelli chiari che lui chiama Ian James, sembra essere suo figlio. Soprattutto perché il ragazzo gli dice: «La nonna dice che sono il figlio del tuo spirito».
«Be’, qui è lo show che sceglie di essere esplicito, dove il libro non lo è, – una loro prerogativa», dice Diana. «Scegliendo anche di dare al bambino un nome inglese, piuttosto che il nome Mohawk che alla fine ha nel libro. (Non che li biasimo per averlo fatto, dato che il nome Mohawk è piuttosto lungo ed è abbreviato in "Lucertola"). Ma sì, siamo portati a credere che questo ragazzo sia davvero il figlio biologico di Ian, anche se dato l'adorabile ragazzino, dai morbidi capelli biondi che hanno scelto per la parte (e le osservazioni di sua madre sul suo ingresso nel mondo bianco di Ian), non ci possono essere molti dubbi.»
Gli Hunter riescono a raggiungere Fort Ticonderoga e Claire e Denzell legano davanti un caso che richiede l'amputazione della gamba di un uomo, e vediamo ancora una volta una dimostrazione di come Jamie usa la sua intelligenza per cercare di salvare vite umane istruendo il generale Fermoy (Olivier Raynal) su un potenziale pericolo per il forte, e non dire nulla - ma forse desiderando di essere in viaggio verso la Scozia - quando il generale ignora il suo consiglio e il pericolo diventano realtà.
«È abituato ai capricci, alle frustrazioni e alle futilità degli eserciti (vedi la campagna di Bonnie Prince Charlie nel 1745/6)», dice Diana. «Vuole andare in Scozia perché ha promesso (diversi anni prima) di trovare Ian e riportarlo dai suoi genitori a Lallybroch.»
Ora, sul punto di mantenere quella promessa, Jamie è stato essenzialmente costretto a questa pericolosa deviazione con alti ufficiali e alleati incapaci. (Francamente, non mi importava del fin troppo prevedibile, 'Ecco come vinciamo / Non disturbarmi con sciocchezze, stupido scozzese / BOOM!! /Oh, mer… (che non era nemmeno nel libro... <mmm>))
«Questo è ciò che Claire aveva da dire (in una lettera a Bree e Roger, in An Echo in the Bone*) :
La cosa più preoccupante di questi punti è la presenza di una piccola collina, direttamente dall'altra parte del fiume, e non molto distante. Gli americani lo chiamarono Mount Defiance quando portarono via Ticonderoga agli inglesi nel '75 e il nome è piuttosto appropriato, o lo sarebbe, se il forte fosse in grado di collocare uomini e artiglieria sulla cima. Non lo sono, e penso che il fatto che Mount Defiance domina il forte e sia a portata di cannone probabilmente non sfuggirà all'esercito britannico, se e quando arriverà qui.
«Per quanto riguarda il vantarsi, non riesco a immaginare che possa trovare nessun motivo nel sottolineare che aveva ragione, mentre tutti si affrettano a fuggire. Non spreca il suo tempo in dispute politiche o a segnare punti. Questo è uno dei motivi per cui è un eroe».
*Destini incrociati, cap.34 Salmi nella versione italiana