domenica 24 settembre 2023

Libro 10: Camouflage

[Nota: Questo NON è l’inizio del libro. E (nota storica), la parola ‘camouflage’ non è esistita fino agli inizi del XIX secolo, ed è il motivo per cui William non la conosce. Non penso che ci sia un reale spoiler qui, ma valutate voi.]
Con grande sorpresa di William, Fraser apparve per la partenza vestito con un plaid sbiadito con un bordo sfilacciato, indossato con una camicia da caccia ombreggiata da vecchie macchie di sangue, e una cintura da cui dipendeva un assortimento di armi e una piccola borsa di pelle di capra il cui scopo era un mistero. Calze fatte a mano e una scatola di cartucce appesa a una cinghia sopra la spalla completavano l'insieme.
«Camouflage», disse Fraser con una scrollata di spalle, rispondendo all’occhiata di William.
«Cosa?»
«Oh» Fraser fu evidentemente colto di sorpresa per un momento e la sua faccia riflettè una straordinariamanente rapida serie di pensieri inintrerpretabili. «È, ah… francese, credo. Camouflet, questa la conosci?»
«No. Cosa significa?»
«Aye, be’– camouflet, è uno sbuffo di fumo che soffi sulla faccia di qualcuno. Camouflage significa solo che vuoi che le persone non prestino attenzione a chi sei o chiedano che hai in mente.»
«E… questo è camouflage, non è così?» chiese William scettico, facendo un gesto verso il kilt di Jamie. «Sembrate un bandito?»
Fraser sorrise.
«Aye. E cosa faresti, se incontrassi un bandito per strada? Ti fermeresti a chiedergli i fatti suoi?»
«Capisco cosa intendete»
Mentre pronunciava queste parole, sentì un’improvvisa, strana ansia e una sensazione di freddo lungo la mascella.
Il sorriso di Fraser si trasformò in uno sguardo di lieve preoccupazione.
«Cosa c’è, ragazzo, ti senti male?»
«Io–no,» disse William brusco. «Sto bene. E cosa, se posso chiedere, dovrei essere io se voi sarete preso per un bandito? Il vostro complice?»
«Se necessario,» disse Fraser, «ma suppongo che potresti essere mio prigioniero, se necessario. C’è un po’ di corda nella mia borsa da sella.»
«Gesù,» mormorò William, e Fraser rise. L’uomo era dannatamente di buon umore, per essere uno strappato dal focolare e dalla casa per intraprendere quella che chiunque avrebbe potuto legittimamente definire un’impresa folle.
D’altra parte, rifletté, forse è contento di allontanarsi dai suoi fittavoli…
A questo punto apparve Madre Claire, con diversi pacchetti tra le braccia, e Frances dietro di lei, caricata allo stesso modo.
«Cibo per oggi,» disse Madre Claire, passando a suo marito una borsa di tela che odorava pesantemente di formaggio, carne fredda e frutta essiccata. «Cibo per domani,» e passò a William una borsa simile. «E dopo di questo, dovrete procurarvi il cibo da soli.
«Che cos’è questo?» chiese William, mentre gli dava un pacco avvolto nella tela che non odorava di cibo.
«Bende,» rispose, e gli diede una piccola scatola di legno. «E medicine per la diarrea e la costipazione.»
«Ah. Sono sicuro che saranno d’aiuto,» disse infilando con cautela gli oggetti medici nel suo zaino.
«Spero davvero di no,» disse, dandogli un’occhiata tagliente. «Ma conosco tuo padre da troppo tempo per farmi illusioni.»
«E da bere?» interruppe Fraser, con quella che, anche William poteva vedere, era finta innocenza.
«Proprio qui,» disse Frances, con un moderato trionfo, e gli consegnò due borse simili, che tintinnavano e sbattevano mentre si muovevano. Incontrò lo sguardo di William con un volto tranquillo: nessuna traccia di ciò che era accaduto nella stalla mezz'ora prima.
L’ansia lo attraversò ancora una volta, ma questa volta sapeva di cosa si trattava. Jane. In piedi proprio dietro la sua spalla.
«Capisco cosa intendi», le disse, d’un tratto.
«Be’, questa è una novità» rispose. «Di solito è il contrario.»
«Arrivederci, Frances,» disse bruscamente, e si girò per montare a cavallo, consapevolmente senza guardare mentre Fraser salutava sua moglie.
[fine della sezione]

Immagine: Highlander di Rostyslav Zagornov

0 comments: