domenica 28 febbraio 2021

Bees: Brandy

Quindi… alcune persone da qualche parte stanno discutendo sulla questione della genitorialità di Jamie nei confronti dei suoi figli – conversazione interessante! Aggiungo la mia opinione, sull’ipotesi che il ruolo di genitore di Jamie sarebbe stato qualitativamente diverso nei confronti dei suoi figli adulti perché non aveva avuto rapporti con loro da bambini. (La mia opinione è che più probabilmente lui abbia avuto un rapporto con loro – anche se loro non lo hanno avuto con lui). Tutti punti di vista interessanti.
Uno di questi era che mentre Jamie conosceva Willie da piccolo, lui non abbia passato realmente molto tempo con lui, non avendolo frequentato (dopo il giorno piuttosto drammatico della sia nascita), e trascorrendo solo poche ore al giorno con lui nelle stalle, per poi partire quando Willie aveva sei anni.
In questo caso particolare, penso che ci sia una differenza tra genitorialità quantitativa e qualitativa <g>, e ho avanzato l'idea che l'influenza di Jamie su William sia stata considerevole, poiché era molto diverso da chiunque altro a Helwater
Lungi da me cominciare una discussione – anche se mi va bene se qualcuno vuole parlare dell’argomento – solo un introduzione al (accidentale) #DailyLines di oggi:
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William si chiese vagamente quanto brandy suo padre e suo zio finissero in un anno. Al di là della sua funzione sociale, il brandy era l’usuale prima risorsa di entrambi gli uomini, alle prese con qualsiasi crisi, di natura fisica, politica o emotiva. E, data la loro comune professione, era destino che tali crisi accadessero regolarmente. Il primo ricordo di William di aver bevuto brandy risaliva all’incirca all’età di cinque anni, quando si era arrampicato sulla scala della stalla per salire in groppa al cavallo di Lord John nel suo box – qualcosa che gli era stato fermamente proibito di fare – ed era stato prontamente disarcionato dal cavallo colto di sorpresa, sbattendo con il muro in fondo alla stalla e affondando, stordito, nel fieno tra gli zoccoli posteriori del cavallo.
Il cavallo scalciava, cercando - si rese conto in seguito - di evitare di calpestarlo, ma ricordava ancora gli enormi zoccoli neri che scendevano così vicino alla sua testa al punto che poteva vedere i chiodi nei ferri, e uno di loro gli aveva graffiato la guancia. Una volta che aveva avuto abbastanza fiato per urlare, c’era stata una grande agitazione, suo padre e Mac lo stalliere si erano precipitati lungo il corridoio della stalla con un rumore di stivali e urlando.
Mac era scivolato nel box, parlando al cavallo nella sua strana lingua, e aveva tirato fuori William per i piedi. Dopo di che Lord John lo aveva velocemente controllato per verificare la presenza di sangue o ossa rotte, e non trovando niente, gli aveva dato un sonoro scappellotto nel dietro dei pantaloni, poi aveva tirato fuori una fiaschetta e gli aveva fatto prendere un sorso di brandy per lo shock. Il brandy stesso fu uno shock quasi altrettanto grande, ma dopo aver smesso di ansimare e di tossire si era sentito effettivamente meglio.
Si sentiva leggermente meglio adesso, mentre finiva il secondo bicchiere. Papà vide che il suo bicchiere era quasi vuoto e senza chiedere, prese la bottiglia e lo riempì, poi fece lo stesso per sé.

domenica 14 febbraio 2021

Bees: Esercitazioni di cavalleria

 
[..] si era offerto volontario per alzarsi presto – molto presto – e preparare i galloni di brodo e porridge per dar da mangiare alla milizia. Il profumo caldo e cremoso avanzò su per le scale e mi fece svegliare come una morbida carezza sulla guancia. Mi stiracchiai lussuriosamente nel letto caldo e mi rotolai godendomi l’immagine di Jamie, con le gambe lunghe come una cicogna e completamente nudo, chino sul portacatino per guardarsi nello specchio mentre si faceva la barba a lume di candela. L’alba era niente più che lo sbiadire delle stelle fuori dalla finestra buia.
«Ti stai agghindando per la squadra?» chiesi. «Farai qualcosa di formale con loro oggi?»
Si passò il rasoio sul labbro superiore abbassato, poi fece scorrere la schiuma sul lato della bacinella.
«Aye, esercitazioni di cavalleria. Oggi saranno solo gli uomini a cavallo. Con Tall Tree, saremo ventuno.» Mi sorrise nello specchio, i suoi denti bianchi come il sapone da barba. «Abbastanza per una razzia di bestiame decente.»
«Cyrus sa cavalcare?» Ero sorpresa; i Crombie, i Wilson, i MacReady e i Geohagen erano tutti pescatori che erano arrivati da noi –  Dio sapeva attraverso quali mezzi tortuosi e difficili – da Thurso. Essi erano, per la maggior parte, apertamente spaventati dai cavalli, e quasi nessuno di loro sapeva cavalcare.
Jamie sollevò la lama sul collo, allungò la testa per valutare i risultati e scrollò le spalle.
«Lo scopriremo.»
Sciacquò il rasoio, lo asciugò, poi usò l’asciugamano per asciugarsi la faccia.
«Se voglio che lo prendano sul serio, Sassenach, sarebbe meglio che pensassero che sia così.»
[fine della sezione]
Il cielo si stava rischiarando, ma era ancora buio al suolo e solo pochi uomini si erano radunati quando Cyrus Crombie arrivò uscendo dagli alberi. Gli uomini lo guardarono sorpresi, ma quando Jamie lo salutò, fecero tutti un cenno della testa e mormorarono “Madainn math,” o grugnirono in segno di riconoscimento.
«Ecco ragazzo,» disse Jamie, ficcando una tazza di legno di brodo caldo in mano a Tall Tree. «Riscaldati la pancia e vieni a conoscere Matilda. Appartiene a Frances, ma la ragazza dice che ti presterà la giumenta finché non ti troveremo un cavallo tuo.»
«Frances? Oh. La ringrazio.» Tall Tree si inchinò leggermente e guardò timidamente la casa e poi il cavallo. Matilda era una grossa giumenta, robusta, con un ampio posteriore e con un modo di fare gentile e accomodante. 
Il giovane Ian era appena arrivato, in giacca e pantaloni in pelle di daino, con i capelli intrecciati e lasciati scendere lungo la schiena. Guardò intorno al gruppo di uomini, annuendo, poi andò a prendere il suo brodo, alzando un sopracciglio in direzione di Cyrus
«[Tall Tree] si unirà a noi, a bhailach,» disse Jamie con un tono casuale. «Vuoi mostrargli come sellare e mettere le briglie a Matilda, mentre dico agli uomini cosa faremo?»
«Aye,» disse Ian, ingoiando brodo caldo di orzo ed esalando un nuvola di vapore bianco. «E cosa faremo?»
«Esercitazioni di cavalleria». Questo fece sì che Ian sollevasse entrambe le sopracciglia e guardasse oltre la sua palla il gruppo di uomini che sembravano quello che erano – contadini. Tutti possedevano dei cavalli ed erano capaci di cavalcare dal Ridge al Salem senza cadere, ma oltre questo…
«Semplice esercitazione di cavalleria,» chiarì Jamie. «Cavalcare lentamente.»
Il Giovane Ian guardò pensoso Cyrus, che stava in impaziente attesa.
«Aye,» disse, e si fece il segno della croce.

domenica 7 febbraio 2021

Bees: Nozioni di entomologia

William trovò Moira, la cuoca, nell’orto, mentre raccoglieva cipollotti. Stava parlando con Amaranthus, che evidentemente aveva fatto un raccolto anche lei; portava un paniere che conteneva un gran mucchio di uva e qualche pera dall’alberello che cresceva vicino alla cucina da campo. Con un occhio alla frutta si avvicinò e diede il buongiorno alle donne. Amaranthus gli diede un'occhiata da sopra a sotto, inspirando come se provasse a giudicare il suo stato di intossicazione dall’odore, e con un leggero scuotimento della testa gli porse una pera matura.
«Caffè?» disse speranzoso a Moira.
«Be’, non sto dicendo che non ce n’è,» disse incerta. «È avanzato da ieri, ed è abbastanza forte da rovinarti i denti.»
«Perfetto,», la rassicurò e diede un morso alla pera, chiudendo gli occhi mentre il succo dolce gli riempiva la bocca. Li aprì per trovare Amaranthus, la schiena voltata verso di lui, che si era chinata per guardare qualcosa sul terreno tra i ravanelli. Indossava una vestaglia leggera sulla sottoveste e la stoffa si stendeva ordinatamente sul suo fondoschiena. 
Si alzò all'improvviso, voltandosi e lui subito si chinò verso il terreno che lei stava guardando, dicendo: «Cos’è quello?», anche se personalmente non vedeva altro che sporco e molte cime di ravanello.
«È uno scarabeo stercorario,» disse guardandolo da vicino. «Molto utile per il terreno. Arrotolano palline di sterco e le portano via.»
«Che se ne fanno? delle, um, palle di sterco, voglio dire.»
«Le mangiano» disse con un leggero movimento di spalle. «Seppelliscono le palle per metterle al sicuro, e le mangiano secondo necessità – o qualche volta si riproducono all’interno di quelle più grandi.»
«Che… intimo. Hai fatto colazione?» Chiese William, alzando un sopracciglio.
«No, non è ancora pronta.»
«Neanche io,» disse, alzando in piedi. «Anche se non sono tanto affamato come lo ero prima che mi dicessi questo.» Guardò sul suo panciotto. «Ho degli scarabei stercorari in questo nobile assemblaggio?»
Questo la fece ridere.
«No, non ne hai,» disse. «Non abbastanza colorati.»
All'improvviso Amaranthus si trovò abbastanza vicino a lui, anche se era sicuro di non averla vista muoversi. Aveva lo strano trucco di sembrare materializzarsi all'improvviso dal nulla; era sconcertante, ma piuttosto intrigante.
«Quello verde brillante,» disse, puntando un lungo e delicato dito nel mezzo, «è uno scarabeo Dogbane, Chrisosuchus auratus.»
«Davvero?»
«Sì, e questa adorabile creatura con il naso lungo è un Billbug.»
«Un pillgug?» William strizzò gli occhi sul suo petto.
«No, un Billbug,» disse, colpendo l’insetto in questione. «È una specie di tonchio, ma mangia stiance. E mais giovane.»
«Una dieta piuttosto variegata.»
«Be’, a meno che tu non sia uno scarabeo stercorario, hai una certa scelta in ciò che mangi,» disse, sorridendo. Toccò un altro dei coleotteri e William sentì una debole ma evidente scossa alla base della sua spina dorsale. «Ora ecco,» disse con un piccolo, distinto colpetto del dito, «abbiamo un minatore smeraldino del frassino, un Cicindela scutellaris, e un falso scarabeo della patata.»
«A cosa somiglia un vero scarabeo delle patate?»
«E' uguale. Questo è chiamato falso scarabeo della patata perché mentre mangia patate in caso di necessità, in realtà preferisce la Morella della Carolina.»
«Ah.» Pensava che avrebbe dovuto esprimere interesse verso il resto delle piccole cose che abbellivano il suo gilè, nella speranza che continuasse a picchiettarle. Stava aprendo la bocca per chiederle di una grossa cosa color crema con le corna, quando lei fece un passo indietro per guardarlo in faccia.
«Ho sentito mio suocero parlare di te a Lord John,» disse.
«Oh? Bene. Spero che abbiano avuto una buona giornata per questo,» disse lui, senza preoccuparsene davvero.
«Parlando di scarabei falsi della patata, intendo,» disse. Lui chiuse gli occhi brevemente, poi ne aprì uno e la guardò. Era completamente sicura, senza esitare minimamente 
«So di non essere al meglio di me,» disse educatamente. «Ma non penso di somigliare a nessun tipo di falso scarabeo della patata, a prescindere dall’opinione di mio zio.»